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IL NEONATO COMPETENTE

• Capacità percettive --> esplorazione ambienteù

• Modalità primitive d'azione --> azioni volontarie

- Riflessi (reazioni automatiche a certi stimoli): rooting, prensione, moro, marcia, collo tonico, nuoto pag.31

- Azioni congenitamente organizzate (Azioni spontanee non stimolate, es: suzione, pianto)

- Stereotipie ritmiche (sequenze ripetute di movimento) vedi reazioni circolare piagetiane

Leggi dello sviluppo motorio:

-Progressione cefalo caudale: dall'alto verso il basso

- Progressione prossimo distale: controllo dei movimento dal centro del corpo alla periferia

- Progressione dall'indifferenziato allo specifico: da movimenti grandi e grossolani a quelli fini.

• Capacità di apprendimento --> integrazione delle informazioni

Modalità di apprendimento:

- Condizionamento classico/ operante

- Abituazione/ disabituazione

- Imitazione i bimbi sono attratti dalla novità

• Preferenze per certi stimoli --> selezionare stimoli utili

• Prime competenze emotive --> comunicazione

PERCEZIONE DEL NEONATO

Nel 1960 la percezione neonatale era sottovalutata perchè: associata alle capacità motorie, il bimbo era

considerato tabula rasa, le metodologie erano inadeguate per la prima infanzia (osservazioni, colloqui).

La New look of perception di Brumer mostra come la capacità ricettiva non si limita alla ricezione e

discriminazione di stimoli ma anche a una loro prima elaborazione cognitiva, una categorizzazione percettiva,

un senso delle costanze; essa prevede la capacità di percepire un oggetto:

- con costanza di forma e dimensioni:

- distinto dallo sfondo e dalle superfici che tocca

- che continua dietro ogni superficie che lo nasconde parzialmente (Spelke, percezione di oggetti per interi):

competenza precoce solo se gli oggetti sono dinamici

- mettendo in relazione le informazioni provenienti da più sensi (percezione intermodale): competenza precoce

soprattutto udito-vista

- collocando posizione, direzione e velocità dello stimolo (Bower studi sulle reazioni a uno stimolo incombente)

- percezione della profondità ( esperimento Visual cliff di Gibson e Walk)

• VISTA immatura: carenze nell'acuità visiva (visione distinta e fine), nell'accomodazione (messa a fuoco),

nel controllo del movimento degli occhi, nella convergenza binoculare.

Attenzione selettiva per gli stimoli: contorni, curve, luci, contrasti, movimenti, strutturati, nuovi

- sistema visivo centrale: distingue contorni e forme

- sistema visivo periferico: realtà dinamica (movimenti occhi)

• UDITO (detezione, discriminazione, localizzazione) i neonati hanno una soglia uditiva più elevata ma una

buona capacità di discriminazione e localizzazione

• GUSTO e OLFATTO e TATTO sensibilità elevata

I metodi di studio della percezione neonatale:

- Procedure comportamentali: paradigma della fissazione, dell'abituazione, condizionamento operante (es:

suzione non alimentare)

- Tecniche fisiopsicologiche: elettro-retinografia, elettro-oculografia, frequenza cardiaca, potenziali corticali.

Stadio SENSOMOTORIO (0-2): conoscenza attraverso l'azione termina con l'acquisizione della rappresentazione

simbolica. Caratteristiche: egocentrismo radicale (indifferenziazione tra sè e mondo); graduale acquisizione delle

nozioni di: spazio, tempo causa; coordinazione tra gli schemi; causalità fisica e psicologica, oggetto permanente.

0-1: azioni riflesse

1-4: reazioni circolari primarie (non incidono sul mondo esterno) e primi adattamenti acquisiti

4-8: reazioni primarie secondarie (incidono su ambiente; es: afferrare)

8-12: coordinazione degli schemi secondari e loro utilizzo in situazioni nuove

12-18: reazioni circolari terziarie (utilizzo di nuovi mezzi scoperti mediante sperimentazione attiva per prove ed

errori. )

18-24: invenzione di mezzi mediante combinazione mentale

Critiche: Piaget sottovaluta (permanenza dell'oggetto, concettualizzazione, problem solving); dà spiegazioni non

dimostrate

SVILUPPO EMOTIVO

- Teorie della differenziazione delle emozioni: le emozioni non sono distinte alla nascita e derivano dallo

sviluppo cognitivo e sociale

- Teoria differenziale: diversi tipi di emozioni, le fondamentali sono presenti alla nascita

- Approccio funzionale o organizzazionale:: organizzazione generale delle emozioni è precoce in forma

rudimentale, le sue componenti si sviluppano in complessità e differenziazione

Sequenza nella sviluppo emotivo

• Prototipo fisiologico (primi mesi): risposta all'intensità e non alla qualità degli stimoli

• Precursori emozioni (dai 3 mesi): reazioni differite e diffuse al significato generale degli stimoli (es:

circospezione come precursore della paura)

• Emozioni vere e proprie reazioni immediate al preciso significato dello stimolo

- Fondamentali: gioia, dispiacere, disgusto, rabbia, sorpresa

- Sociali o autocoscienti: imbarazzo, invidia, gelosia, empatia

- Autocoscienti valutative: orgoglio, vergogna, senso di colpa (totalizzante, porta a nascondersi) , senso di colpa

(Circoscritto a un fatto particolare, accompagnato dalla volontà di rimediare) che può essere patologico o

predisposizionale.

Capacità emotive

- Autoregolazione delle emozioni (pianto, succhiare, andare via dalla fonte negativa, giocare, parlare..)

- Comprensione delle espressioni ed emozioni (componente intuitiva)

- Contagio emotivo ed empatia

- Conoscenza delle emozioni (relativà alla capacità meno intuitiva di esplicitare le emozioni)

- Regole di esibizione delle emozioni (esagerazione per chiedere attenzione, omissione per non dare dispiaceri)

Il temperamento dei bambini incide e caratterizza il soggetto ma è anche molto influenzato dall'ambiente.

Esso fu studiato longitudinalmente e con questionari osservati da Thomas e Chess, per verificare se esso

caratterizza gli individui nel tempo.

Il SE': istanza psicologica che consente di integrare le proprie esperienze attraverso individuazione e

differenziazione (designa specificità della persona); Organizzazione e continuità delle proprie esperienze;

natura sociale (interazione)

Tappe: Sensi esistenziali (Lewis, Stern, Neisser); autoriflessivi (lewis, Brooks-Gunn), narrativi (Bruner, Sterm,

Neisser)

SE’ PRESIMBOLICO è un senso di Sè precoce che, però, non coincide con la coscienza del Sè, ma costituisce il

luogo delle prime esperienze percettive ed emotive. Il Sè precoce fu studiato da Stern, interessato al senso di sè

preverbale.

• Senso del sè nucleare (dai 2 mesi): senso di avere un sè agente (legato alla differente percezione degli

effetti delle proprie azioni), un sè coeso (percezione intermodale), una propria affettività (precursori delle

emozioni fondamentali), un senso di continuità (studi sulla memoria).

• Senso del sè soggettivo (dai 7-9 mesi): consapevolezza della vita mentale altrui--> inter-attenzionalità,

inter-intenzionalità, inter-affettività. Trevarthen individua intersoggettività primaria, ovvero la tendenza

sociale innata non mediata da oggetti esterni; e un’intersoggettività secondaria (dai 9 mesi): la relazione

duale tende a triangolarizzarsi, intenzionalità comunicativa, adulto come informatore affettivo e regolatore

di giochi

• teoria delle menti separate (9-12 mesi)

• Senso di Sè verbale forme di referenza nominali e pronominali, riferimento a stati interni propri e altrui

• Senso di Sè narrativo (3 anni) capacità di ricpstruzione autobiografica dipende molto dal sostegno degli

adulti.

rispecchiamento dell'adulto è fondamentale nello sviluppo del sé: risposte appropriate ai bisogni fisiologico;

sintonizzazione emotiva; uso della verbalizzazione come conferma empatica (gli adulti esagerano i comportamenti

e la mimica per sostenere le capacità del bambino

Stadi di riconoscimento di Sè studi di Lewis e Brooks-Gun

- 0-3 mesi: attrazione non appresa per immagini di altre persone (in particolare bimbi)

- 3-8 mesi: capacità di conoscere se stessì attraverso stimoli contingenti (es: filmati contemporanei al'azione del

bimbo)

- 8-15 mesi: permanenza del sè: associazione di aspetti stabili dell'immagine al sè (riconoscimento allo specchio)

- 2° anno: capacità di definire il sè attraverso le caratteristiche del proprio aspetto.

SVILUPPO SOCIALE

Bowlby (cap 5 sviluppo sociale), psicoanalista ed etologo, formula la teoria dell'attaccamento come base dello

sviluppo affettivo e sociale.

I comportamenti di attaccamento sono volti a garantire la vicinanza, essi appartengono a un sistema autoregolativo

di schemi comportamentali, di pensiero ed emotivi a base innata che si attiva in particolar mdo nel caso di eventi

minacciosi.

Il Legame di attaccamento è la riposta emotiva alla vicinanza materna ed è costituita da un sentimento di

sicurezza.

In contrasto con Freud che ritiene sostenitore della "teoria dell'amore interessato", l'attaccamento e i legami

affettivi non sarebbero solo legati al soddisfacimento dei bisogni primari, ma anche alla protezione e a una

motivazione intrinseca al contatto sociale.

L'interiorizzazione della fiducia e del sostegno della madre portano a un bilanciamento tra vicinanza ed

esplorazione autonoma.

Fasi

• Pre-attaccamento (0-2 mesi)

• Sviluppo del legame di attaccamento (2-7)

- comportamenti di segnalazione

- comportamnti di avvicinamento (dirigere lo sguardo)

- Capacità di riconoscere le figure familiari

• Mantenimento della vicinanza con persone determinate (8-24)

- protesta per la separazione

- paura e disagio per gli estranei

- madre come base sicura

- bimbo e adulto si sincronizzano in una struttura di attaccamento vicinanza-separazione.

• Rapporto reciproco diretto secondo lo scopo (dai 14)

- figura di attaccamento rappresentata dal bimbo come indipendente e persistenza

- bimbo può comprendere i motivi dell'allontanamento

- si sviluppano i Modelli Operativi Interni

Modelli Operativi interni: Interiorizzazione e rappresentazione mentale inconsapevole delle esperienze

relazionali; essi condizionano l'intera vita e tendono a rimanere stabili Rappresentazione di sè e della figura di

attaccamento

Strange situation di Ainsworth è una situazione sperimentale per analizzare caratteristiche di una relazione,

sottoponendo il bimbo a una situazione di stress moderato in una situazione controllata: una serie stabilita di

congiungimenti-separazioni. Emergono 3 tipi di attaccamento in relazione allo stile materno

- madre sicura, risponde in modo prevedibile Sicuro (adattivo alla vicinanza-separazione; esplorano, si lasciano

consolare)

- madre distanziante Insicu

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
14 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marta.postit di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Zanobini Mirella.