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Teoria del condizionamento classico

Pavlov elaborò la famosa teoria dei riflessi condizionati, che ebbe una notevole influenza sullo sviluppo del comportamentismo americano. Pavlov effettuò degli studi sui cani. Condizionamento classico: (Studio sui cani. Risposta salivazione RC riflesso condizionato, al suono di un campanello SN, associato al cibo SI Stimolo incondizionato). Per i lattanti, sembrano in grado di acquisire meglio uno stimolo condizionato se la nuova associazione da apprendere è dotata di qualche valore adattivo come il cibo.

Teoria del condizionamento operante

Una specifica risposta, prodotta in maniera casuale viene ripetuta se ad essa viene associato uno stimolo piacevole (rinforzo positivo: cibo - comportamento: premere la levetta). Skinner box con topo che corre e incappa accidentalmente nella levetta che aziona il cibo. Skinner ha provato che i bambini imitano le azioni degli adulti.

pupazzo colpito e poi il bimbo lasciato da solo colpupazzo lo colpisce a sua volta. Imitazione.B 4.2 G : ?: Renée Baillargeon ha fatto abituareOX LI OGGETTI LÀ FUORI PERCEZIONE O RAPPRESENTAZIONEbambini intorno ai 4 mesi alla vista di un piano rotane su un arco di 180° successivamente i bambinierano sottoposti a due situazioni, un evento possibile (il piano rotolava fino ad andare a sbattere controuna scatola) ed un evento impossibile si posizionava una scatola al centro della stanza, si faceva rotolare ilpiano rotante, ma poi la scatola veniva fatta scendere attraverso un foro sotto il pavimento. L’autrice hanotato che la sorpresa dei bambini era sinonimo di una percezione di permanenza che quindi, appare neibambini molto prima dei due anni come affermava Piajet.

4.6 L Lo studio della memoria è stato condotto dagli anni ’60 in poi, soprattuttoA MEMORIA nel quadro dell’approccio teorico HIP Human Information Processing:9elaborazione delle

informazioni nell'uomo, che studia la mente come uno strumento per elaborare informazioni: computer. Secondo un modello proposto alla fine degli anni '60, nel quadro dell'HIP, Atkinson e Shiffrin la memoria consiste in attività di immagazzinamento, grazie alle quali le informazioni vengono codificate e trattenute nel sistema cognitivo, e in attività di recupero, mediante le quali possiamo avere accesso in modo più o meno efficiente alle informazioni immagazzinate. 4.3 U : Roove-Collier: bimbo che scalcia per attivare sonaglietti, nei giorni seguenti se ha conservato memoria dell'episodio, scalcerà ugualmente (condizionamento operante). A 5 anni cresce l'abilità di rievocazione. La rapida espansione del vocabolario dal 2° anno di vita in poi, mostra che i bambini sono in grado di ritenere anche materiale astratto: memoria e sviluppo linguistico e concettuale. SUCCESSIVI SVILUPPI

Intrecciano inscindibilmente. Gli studiosi dell'HIPDELLA MEMORIA attribuiscono questo incremento a 2 fattori: aumento della capacità strutturale e al miglioramento funzionale. Una delle strategie più utilizzate è la reiterazione (si ripete tra sé e sé cosasi vuole memorizzare). Altra strategia è l'organizzaizone (raggruppare le info da ricordare). L'elaborazione implica la costruzione di un legame traE STRATEGIE4.8 2 o più cose da ricordare. Esperimento su bambini di 5 anni, alcuni usano MNEMISTICHE la reiterazione, altri no, altri la apprendono per l'occasione, ma poi la dimenticano.

B 4.4 L : Un bambino già a 3 anni può essere un valido testimone (es. cause OX A TESTIMONIANZA INFANTILE di divorzio). Ma 6 anni è il limite minimo ormai considerato accettabile e 10 anni un'età giusta.

M : si riferisce a fatti ed eventi specifici legati alle EMORIA EPISODICA esperienze dirette dell'individuo.

Consente l'identità e la continuità del sé, conservando la storia del soggetto.

M: contiene rappresentazioni dei concetti e delle loro relazioni, che si formano grazie a processi di astrazione.

EMORIA SEMANTICA: sottostà all'acquisizione del linguaggio e permette la condivisione di esperienze tra persone appartenenti ad una medesima cultura.

La cerniera tra memoria episodica e memoria semantica sono gli script.

Secondo Nelson, la memoria episodica precede quella semantica. Es. bimbo/scacchi. La memoria semantica si basa su schemi e concetti.

Le prestazioni in prove di memoria a breve termine mostrano un peggioramento già nell'età di mezzo. Ciò, in parte si spiega con un'accresciuta difficoltà di applicazione delle strategie di immagazzinamento, a sua volta connessa con un rallentamento nella velocità con cui l'informazione viene elaborata.

Però sia l'esperienza che la memoria implicita (che non ha bisogno di strategie), sono presenti negli anziani e costituiscono per loro, un valido supporto. Per considerare un sistema di comunicazione "linguaggio" deve avere i requisiti di: semanticità (rappresentare simbolicamente oggetti), dislocazione (deve potersi riferire a passato o futuro), produttività (il parlante deve essere in grado di comprendere frasi nuove e produrre una serie infinita di messaggi). Ovviamente occorre rispettare regole rigide. I principali problemi relativi all'acquisizione del linguaggio sono: 1. Il ruolo dei fattori genetici e ambientali 2. I rapporti tra linguaggio e pensiero 3. I rapporti tra linguaggio e le abilità sociali Nonostante gli esperimenti dei coniugi Gardner, i quali hanno insegnato alcuni vocaboli ad uno scimpanzé, l'uso del linguaggio rimane una prerogativa umana. Secondola concezione comportamentista la comparsa del linguaggio sarebbe determinata dall'esperienza e dall'apprendimento. Ma l'esplicazione in termini di imitazione del modello adulto, non rende conto dell'aspetto creativo del linguaggio. A questa prospettiva, è contrapposta quella che alla base della capacità di acquisire la propria lingua ci sia una base innata. APPRENDIMENTO O Skinner comportamentismo: per questo autore il linguaggio è un comportamento appreso. Chomsky linguista: considera il linguaggio come un prodotto di un meccanismo cognitivo innato. LAD Language acquisition device: dispositivo preposto a consentire la comprensione e produzione di frasi indipendentemente dalla specificità delle varie lingue. Piaget: ha sostenuto l'impossibilità di isolare il linguaggio dallo sviluppo dell'intelligenza. Per Piaget, il linguaggio sarebbe reso possibile da un più generale sviluppo cognitivo e dallaconcomitante comparsa di nuovi processi mentali. Vigotskij: muove dalla premessa che pensiero e linguaggio abbiano radici differenti e che il passaggio dall'uno all'altro non sia automatico, ma richieda una complessa e dinamica trasposizione. Lo sviluppo di entrambi poi inscindibile dal contesto sociale di crescita dell'individuo. Il linguaggio prende avvio, nell'ambito del rapporto interpersonale, nelle interazioni del bambino con i genitori e gli altri adulti e i coetanei. Successivamente prende avvio l'interiorizzazione del linguaggio come strumento che consente di guidare dall'interno i propri processi cognitivi e il proprio comportamento. La necessità di studiare il linguaggio all'interno del contesto d'uso, è stata sottolineata dai sostenitori di una spiegazione del linguaggio centrata sui fattori interpersonali e sociali. Bruner sottolinea che il rapporto tra linguaggio e abilità sociali

linguaggio non può essere studiato solo nei suoi aspetti strutturali o formali, ma se ne devono considerare anche gli usi concreti in diversi contesti, con vari interlocutori. Le routine comunicative, vengono a costituire un sistema di sostegno per l'acquisizione linguistica LASS (Language acquisition support system).

Il modo di parlare della mamma con il bimbo è chiamato BABY TALK o MOTHERESE.

La competenza linguistica è il punto di arrivo di un percorso che prende avvio in forma gestuale e pre-verbale sin dai primi mesi di vita, quando il linguaggio è ancora assente o comincia a manifestarsi.

EMERGERE DELLA COMPETENZA LINGUISTICA:

  • 6-10 mesi: balbettio
  • 8-12 mesi: i bambini comprendono le parole, inizialmente circoscritte ad ambiti specifici.
  • 9-13 mesi: i bambini indicano, danno e mostrano.
  • Dai 16 mesi: aumenta la produzione verbale e scompaiono quasi del tutto i gesti referenziali.

Di solito situata tra

gli 11 e i 13 mesi, la comparsa delle prime parole riguarda nomi per indicare oggetti familiari…. Le procedure usate dai bambini per l’uso del linguaggio, possono essere di:
  • Sovraestensione: Cane anche il gatto o la pecora.
  • Sottoestensione: Giuseppe solo il fratello. Cane solo quello di casa.
Le prime frasi (18-24 mesi) sono costruite tramite 2 grandi gruppi di parole:
  • Perno: poche parole che ricorrono frequentemente e sempre all’inizio della frase.
  • Aperte: molto più numerose e poste in 2° posizione.
Talvolta i bambini nominano l’oggetto (es. palla) con una modalità protoimperativa (per indicare all’adulto che desidera da lui una certa azione es. che gli portino la palla) in questo caso il bambino vuole raggiungere uno scopo concreto; altre volte, con modalità protodichiarativa (ad es. per comunicare una informazione), il bambino utilizza le prime frasi.

Inviare la mamma a guardare la palla), in questo caso il bambino desidera suscitare l'interesse dell'altro. Bruner ha sottolineato l'alto valore istruttivo del racconto della fiaba anche a bambini molto piccoli.

2-3 anni: le frasi diventano più complesse

SVILUPPO DI GRAMMATICA E SEMANTICA NELLA PRIMA E MEDIA FANCIULLEZZA

4-6 anni: a questa età il bambino giunge a cimentarsi con interazioni verbali lunghe e complesse e con la comprensione e produzione di unità testuali di vario genere.

Secondo le Teorie preposizionali e i Modelli mentali durante l'ascolto di un testo l'individuo se ne costruisce una rappresentazione.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
24 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Caratozzolo Amalia.