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6.LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE: OK
Le organizzazioni devono mantenersi competitive attraverso la crescita delle persone. La valutazione del
personale è un'attività basata sulla misurazione delle prestazioni lavorative e del comportamento messo in
atto dalle persone. Negli anni 90 si considera la persona, oltre alla performance e al contesto in cui la
valutazione si realizza, quindi il ruolo degli attori coinvolti nella valutazione, l'influenza della cultura, le
innovazioni tecnologiche. Le organizzazioni cercano non solo di valutare i dipendenti ma anche di
migliorarne le prestazioni, svilupparne il potenziale, rafforzare le competenze, dando ricompense; la
valutazione del personale viene usata in ambito organizzativo con diversi obiettivi: la gestione delle risorse
umane legata a stipendi, premi, incentivi e lo sviluppo delle risorse umane legate alla progettazione di
interventi formativi e di crescita professionale. La valutazione è uno strumento per valorizzare i punti di forza
e le potenzialità delle persone attraverso azioni di sviluppo e pianificazione della carriera e permette anche di
attuare interventi per rimuovere i punti di debolezza, proponendo miglioramenti e formazione. La valutazione
porta al miglioramento delle prestazioni, della produttività, all'incremento del committent e della
soddisfazione lavorativa. Fasi del processo valutativo: 1.determinare gli obiettivi (es. valutare la prestazione
o esaminare il potenziale del valutato; 2.identificare i fattori legati al contesto e alla cultura che possono
influenzare la valutazione, i limiti (es. se sono disponibili risorse economiche per migliorare le prestazioni
attraverso azioni concrete); 3.scegliere la persona che svolga la valutazione (es. superiori o persone esterne
all'organizzazione); 4. selezionare criteri, metodi e strumenti di valutazione; 5.formare i valutatori;
6.raccogliere informazioni necessarie per formulare una valutazione; 7.comunicare i risultati al valutato;
8.utilizzare la valutazione per prendere decisioni sul percorso di formazione e crescita professionale del
dipendente.
Gli oggetti della valutazione: la valutazione delle prestazioni stabilisce quanto la persona ha contribuito al
raggiungimento dei risultati aziendali, prevede il confronto tra obiettivi prefissati (comportamenti richiesti,
compiti assegnati) e risultati finali raggiunti (comportamento, compiti svolti); prevede 4 fasi: 1.Colloquio: per
assegnare gli obiettivi, le verifiche periodiche, la valutazione dei risultati e la comunicazione della valutazione
(feedback) e permette di offrire meritocrazia, sviluppo e ottimizzazione della prestazione. La valutazione del
potenziale si basa sulle caratteristiche possedute ma non ancora espresse nel ruolo ricoperto perché non
richieste dall'attività svolta; è importante per definire il percorso di sviluppo e di formazione. La valutazione
delle competenze esamina le conoscenze, le qualità e le capacità possedute e la loro coerenza rispetto agli
obiettivi organizzativi, importanti per il successo nella prestazione. La valutazione dei tratti si basa su ciò che
è la persona, le sue caratteristiche personali, personalità, abilità, doti e talenti importanti per il lavoro svolto; i
tratti però non sono sufficienti a prevedere il comportamento della persona in quanto sono caratteristiche del
soggetto stabili e non modificabili facilmente e quindi può fornire ai valutati scarsi stimoli per il miglioramento.
La valutazione dei comportamenti cioè ciò che la persona fa sul lavoro, valuta elementi osservabili. La
valutazione dei risultati analizza gli effetti dei comportamenti attuati dalla persona tenendo conto che in
alcune situazioni lavorative i risultati non sono controllabili dall'individuo ma vengono influenzati dalla
situazione e dall'ambiente; può essere utile valutare l'individuo all'interno del suo gruppo di lavoro
(partecipazione attiva, capacità di gestire conflitti, di negoziare, capacità di organizzazione del gruppo, clima
e relazioni) o valutare il gruppo in sé (utile nei contesti organizzativi dove si utilizza il lavoro di squadra per
raggiungere gli obiettivi, prendere decisioni, serve per confermare il gruppo, scioglierlo o modificarne i suoi
obiettivi; occorre verificare la chiarezza della comunicazione nel gruppo, il raggiungimento di obiettivi, la
qualità e quantità dei risultati). Il management by objectives è uno strumento usato nella gestione dai
manager per verificare i risultati raggiunti; il responsabile definisce gli obiettivi da raggiungere in un periodo
stabilito e tali obiettivi vengono descritti in riferimento ai risultati attesi, alle difficoltà; il valutato ha libertà sulle
modalità da adottare per raggiungere i risultati, autonomia e iniziativa personale, le verifiche servono per
correggere nel caso di un eccessivo allontanamento degli obiettivi; al termine si realizzano la verifica e la
misurazione dei risultati ottenuti, viene formulata la valutazione da condividere con il valutato e assegnati i
premi stabiliti.
I metodi della valutazione: Esistono metodi formali (si applica periodicamente, ha metodi stabiliti e strumenti
oggettivi per rilevare, permette di ridurre le distorsioni) e informali (valutazione inevitabile prodotta dalle
continue interazioni sul luogo di lavoro, è vantaggiosa perché immediata e ravvicinata al comportamento, è
occasionale e casuale, usa modalità soggettive e disomogenee, aumenta il rischio di commettere errori;
porta a formare giudizi sulle persone valutate e sul valore del loro contributo all'organizzazione). La
valutazione può essere oggettiva (valutare i risultati, conteggiarli, facilità di lettura, verificabilità del risultato e
possibilità di realizzare confronti nel tempo e tra diversi soggetti; il limite è che in molte professioni non è
possibile individuare un risultato concreto del lavoro) o soggettiva (valutano i comportamenti come i tratti
degli individui, il limite è la soggettività del giudizio umano). Esistono metodi tradizionali (le prestazioni sono
dinamiche, cambiano nel tempo perché vengono influenzate da fattori situazionali ed elementi personali) e
distributivi (considerano la variabilità della prestazione individuale, calcolando la frequenza nei diversi livelli
di prestazione). I metodi sono qualitativi (concentrati sulla qualità dell'aspetto valutato) o quantitativi
(concentrati sulla quantità) e infine relativi (I soggetti vengono valutati confrontandoli con altre persone) o
assoluti (i soggetti sono valutati in modo isolato rispetto agli altri).
Gli strumenti: 1.conteggio: usato quando la valutazione ha per oggetto i risultati del comportamento
lavorativo come la quantità di lavoro (es. numero di unità prodotte da un operaio), la qualità del risultato
(conteggiando gli errori commessi), gli indici di presenza (calcolo dei giorni di presenza/assenza, ritardi) e la
sicurezza (conteggio del numero di incidenti o di infrazioni sul posto di lavoro) 2.ranking o graduatoria:
classifica le persone in base a una valutazione globale, è vantaggioso per valutare pochi soggetti; una
tecnica è il confronto a coppie dei valutati in cui ogni soggetto viene paragonato a tutti gli altri oppure
l'alternate ranking in cui si scelgono i soggetti con migliore e peggiore punteggio rispetto alla dimensione
valutata. 3.tecniche grafiche di rating: lista generale di caratteristiche, comportamenti o tratti di personalità in
base alla quale si valuta la persona su una scala, collocando il giudizio tra due estremi es. minimo/massimo,
soddisfacente/insoddisfacente; non vengono però date indicazioni su come interpretare la persona rispetto
ad ogni elemento; "la scala di valutazione ancorata a comportamenti" riporta per alcuni valori della
dimensione esaminata delle ancore ossia descrizioni comportamentali, per cui il valutatore deve indicare
quali tra i comportamenti presentati è più tipico della persona valutata; "la scala di osservazione del
comportamento" riporta esempi specifici di comportamento per ogni dimensioni valutata, il valutatore deve
indicare la misura che riflette il comportamento agito dal valutato, basato su osservazioni fatte dal valutatore
durante l'attività lavorativa. 4.lista di controllo (checklist): elenco di frasi riferite a precisi comportamenti,
risultati e tipo di lavoro. 5.descrizioni narrative: il valutatore descrive liberamente le osservazioni e valutazioni
effettuate. 6.eventi critici: individua esempi di comportamenti adeguati/inadeguati che favoriscono il
successo/insuccesso in una mansione, rileva nel valutato dei comportamenti confrontandoli agli standard
individuati. 7.Assessment Center: prove comportamentali standardizzate, basate su stimoli come role
playing, analisi di casi, test e simulazioni di presentazioni o colloqui, prove di gruppo in cui il comportamento
messo in atto viene considerato come un indicatore del comportamento nel contesto di lavoro. 8.intervista di
valutazione: fatta sul singolo individuo o sul gruppo, usa una traccia più o meno strutturata circa gli elementi
da approfondire nella valutazione. 9.osservazione diretta: utilizzabile nella valutazione dei lavori semplici,
ripetitivi e a basso contenuto cognitivo. 10.questionari: con domande aperte o chiuse. 11.test: utili per
valutare un elevato numero di persone, veloci da correggere e da elaborare nei risultati, sono standard cioè
vi è uniformità nelle procedure di valutazione; vi sono test cognitivi per rvalutare l'abilità e le competenze
necessarie per ogni tipo di lavoro o test di personalità per studiare variabili individuali associata al successo
nel proprio lavoro.
Le fonti della valutazione: i soggetti che svolgono la valutazione sono: 1.Superiori che osservano
indirettamente il comportamento e i risultati dei collaboratori 2.Subordinati che osservano i collaboratori;
questi ultimi possono osservare e valutare anche i superiori, descrivendo i punti di debolezza e dando
consigli per migliorare la relazione e la comunicazione tra capi e collaboratori 3Colleghi, alla pari con il
valutato, tale sistema è diffuso nelle organizzazioni che utilizzano metodi di lavoro di gruppo e di squadra; i
vantaggi sono lo sviluppo della motivazione, l'aumento della coesione e della soddisfazione del gruppo e
l'apertura alla comunicazione; le criticità sono le reazioni ostili e difensive del valutato nel caso di una
valutazione negativa. 4.Autovalutazione: svolta dal valutato stesso, aumenta il suo coinvolgimento nel
processo, riducendo paure e difese. 5.Clienti/utenti: per lavori in cui è richiesta un'interazione con il pubblico,
la valutazione dei clienti o degli utenti circa il prodotto o servizio offerto può essere indiretto (richiami dei
clienti) o diretto (usando apposite indagini). La combinazione di diversi valutatori è detta multi-source o molti
rater e permette di raccogliere pi&ug