La memoria autobiografica
La memoria autobiografica consente alla mente di organizzare il "libro" della nostra esistenza e di costruirne il romanzo. Con il tempo, il ricordo tende a risultare meno nitido. I ricordi, che all'inizio appaiono nitidi, si affievoliscono e risultano sempre meno i suggerimenti in grado di rievocarli. L'oblio, la dimenticanza, può avere anche i suoi vantaggi, perché consente, ad esempio, di mettersi al riparo da una memoria ipertrofica che potrebbe configurarsi perfino come ostacolante.
Cosa assicura fragilità o stabilità ai nostri ricordi? Il consolidamento della memoria, che consente di trasformare l'esperienza da una forma instabile a una forma stabile (dalla memoria a breve termine, alla memoria a lungo termine). Anche se il consolidamento è avvenuto, per le memorie autobiografiche la tendenza all'oblio può riguardare in alcuni casi i ricordi lontani nel tempo, in altri casi può accadere il fenomeno.
contrario(eventi recenti).Le memorie di lunga durata risultano più consolidate perché il loro riferimento riguarda gli anni fondamentali della vita dell'individuo. Il libro della nostra vita, appare sostanzialmente articolato in diverse strutture autobiografiche:
- I periodi della nostra vita (anni o decenni)
- Gli eventi (giorni, settimane, mesi)
- I singoli episodi o ricordi personali (quella volta che...)
Un aspetto su cui soffermare l'attenzione è il processo di ricostruzione della propria continuità autobiografica, chiamato in causa in un lavoro applicativo di autobiografia.
La ricostruzione autobiografica dell'individuo comporta raccontarsi storie sul proprio passato e ristrutturare il significato dei singoli ricordi fino al punto che la ricostruzione autobiografica finisce per essere più importante della stessa realtà autobiografica.
Il pensiero autobiografico ed il lavoro autobiografico postulano di per sé
l'esistenza di distorsioni, infiorettature, elisioni perché il significato della propria vita passa dal tentativo di ricostruire il proprio passato e, nel farlo, la persona tende ad utilizzare le proprie conoscenze personali e generali attuali. Può, infatti, accadere di considerare reali eventi mai accaduti. La memoria autobiografica ha una connotazione individuale interna, relativa al nostro modo di leggere e catalogare le esperienze, ed una esterna, connessa alla modalità con cui siamo sollecitati al recupero (cues). Nel settore della pratica psicoterapica sono emerse evidenze che indicano come la ricostruzione della propria storia di vita e dei suoi nessi di causazione apporti effetti benefici nelle fasi di rielaborazione di esperienze traumatiche, sia nell'attenuazione dei vissuti di ansia e depressione. Nel campo della formazione e dell'educazione, la narrazione autobiografica viene utilizzata quale strumento di supporto ai processi di apprendimento personale.è invece un processo di tipo "orizzontale", che si basa sulla costruzione di una trama narrativa che collega eventi, personaggi e significati. Questo tipo di pensiero permette di dare un senso alle esperienze personali, di esplorare le emozioni e di creare una connessione con gli altri. Nel contesto terapeutico, il pensiero narrativo può essere utilizzato per aiutare le persone a riflettere sulle proprie esperienze, a rielaborare i traumi e a costruire una nuova narrazione di sé. Attraverso la narrazione, si possono esplorare le proprie risorse, i propri valori e le proprie aspirazioni, favorendo così un processo di crescita e cambiamento. Le tecniche autobiografiche, come i colloqui individuali, la narrazione orale e la scrittura del racconto, sono strumenti utili per favorire questo tipo di approccio. Consentono alla persona di esplorare la propria storia personale, di dare voce alle proprie emozioni e di costruire un nuovo significato per la propria vita. In conclusione, il pensiero narrativo offre un'alternativa al pensiero paradigmatico, permettendo alle persone di esplorare e comprendere le proprie esperienze in modo più profondo e significativo.Il pensiero narrativo ha la funzione di collegare gli eventi in relazione al contesto e al loro distribuirsi temporalmente. Implica processi intenzionali e procede in modo "orizzontale", nel senso che connette le informazioni secondo una trama coerente di motivazioni, scopi, intenzioni, capaci di evidenziare il senso e la direzione dell'azione. Il pensiero narrativo si focalizza sulla spiegazione del caso singolo e viene usato per interpretare i fatti umani e sociali. Si esplica nella costruzione di storie che ordinino l'insieme degli elementi più noti in uno schema coerente che consenta un'attribuzione di senso al reale.
L'individuo utilizza diversi tipi di procedimenti:
- Ricerca degli antecedenti: ricostruzione storico-causale che procede mediante un'accumulazione di eventi narrativi
- Ragionamento analogico: davanti ad un evento critico si attinge alla memoria per recuperare i modelli di risposta
- Logica quasi paradigmatica: elaborazione di regole e schemi generali
di spiegazione dell'evento- Tropi: uso di metafore e metonimie- Articolazione tra azione e intenzione: nell'attribuzione di nessi causali intenzionali all'azione e nella rappresentazione delle motivazioni altrui, il soggetto fa riferimento alla propria teoria della mente, nonché alle proprie capacità soggettive di decentrarsi cognitivamente per comprendere il punto di vista altrui.- Validazione: capacità della storia di convincere chi la produce e chi la ascolta.
Il racconto autobiografico rappresenta la manifestazione del pensiero narrativo ed ha lo scopo di attribuire significati agli eventi che riguardano il sé, in modo da fornire al Sé stesso coerenza e continuità. L'operatore è consapevole che il lavoro autobiografico deve impostarsi quale facilitazione del soggetto nel vedere cose di sé che sono rimaste sullo sfondo. È importante facilitare l'emersione in figura degli elementi presenti nella storia.
individuale in termini di potenzialità e punti di forza su cui la persona non ha adeguatamente soffermato l'attenzione. L'autobiografia diviene generatrice di cambiamenti nelle dimensioni della percezione di sé e dell'autostima. Introdurrà la possibilità di articolare in prospettiva futura percorsi di sviluppo nuovi e più complessi.
I momenti di empasse e di blocco nel percorso di crescita individuale e professionale sono spesso sostenuti dall'autopercezione di non avere possibilità e risorse da investire o dalla sensazione di poter percorrere solo un numero ristretto di vie legate alle attitudini, abilità, competenze che il singolo si auto attribuisce.
L'intervento sul lavoro autobiografico dovrebbe facilitare una presa di visione realistica dell'effettivo potenziale del soggetto, in maniera tale da incrementare l'autostima, l'autoefficacia e la motivazione al successo.
Bilancio di competenze -
Capitolo 7 - Il testingSe ben usati da operatori competenti, i test consentono di migliorare il processo di autocomprensione dei clienti, in quanto garantiscono una modalità più scientifica di intervento.
Il testing consiste in una misurazione obiettiva e standardizzata di un campione di un comportamento.
Fornisce un contributo alle problematiche di valutazione che scaturiscono sulla base della conoscenza interpersonale intuitiva (insieme di valutazioni informali che ogni giorno realizziamo nei confronti degli altri). Numerosi sono i fattori che risultano in grado di influenzarla:
- Fattori esterni (situazione, contesto)
- Fattori interni (caratteristiche cognitive, emotive, pregiudizi)
Il test deve essere dotto di particolari proprietà metriche, che sono definite come l'insieme delle caratteristiche che lo rendono una misura scientificamente valida:
- Standardizzazione: uniformità delle procedure di testing
- Attendibilità: indipendenza dello strumento
contemporaneamente il ruolo di supporto all'ascoperta e supporto alla costruzione di significato. La somministrazione del test ha alcune regole da seguire:
- Lettura preventiva del manuale del test
- Preparazione della condizione di testing
- Cura del rapporto tra soggetti ed esaminatore (motivare, incoraggiare, contenere l'ansia)
Vi sono alcune variabili che influiscono sulla prestazione:
- VARIABILI DELL'ESAMINATORE
- Caratteristiche personali
- Caratteristiche interattive
- Esperienza
- VARIABILI DEL SOGGETTO
- Motivazione
- Stato attuale
- Ansia da esame
- VARIABILI DELLA SITUAZIONE AMBIENTALE
- Correttezza delle istruzioni
- Somministrazione
- Contesto fisico
- Contesto sociale
- La modalità
- Comprensione del significato delle prestazioni individuali
- Integrazione con altre informazioni
- Ordine di presentazione dei dati
- Disponibilità dei soggetti
L'interpretazione è parte integrante del processo di consulenza psicologica, presenta 4 aspetti fondamentali:
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Psicologia dell'orientamento scolastico e professionale
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Psicologia dell'orientamento scolastico e professionale – Formazione lavoro
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