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, MEMORIA
[Iprimi esperimenti (anni 20’ Jenkis e Dallenbach) riportarono quello che viene definito SLEEP EFFECT,
fenomeno per cui il consolidamento di materiale appreso in veglia è migliore, se l’intervallo di ritenzione
viene trascorso in sonno rispetto alla veglia. Questo perché in quegli anni, l’interesse era nel confrontare il
sonno globalmente inteso, con la veglia.
Successivamente ci si chiede se tipi di sonno diverso, possano avere peso diverso.
Con la scoperta del REM sembrava che questo, potesse essere maggiormente implicato nel processo di
consolidamento, però poi i risultati non hanno mostrato univocità.
Il panorama si è arricchito ulteriormente quando sono stati presi in considerazione anche i due tipi di
memoria e la maggior parte delle ricerche sembrerebbe indirizzare i risultati verso questa dicotomia:
- Remfovorirebbe memoria procedurale
- Nremfavorirebbe memoria dichiarativa
Con un però che riguarda il contenuto del materiale dichiarativo, che se acquisisce un valore emotivo
allora è favorito dal REM.
Il DUAL PROCESS MODEL,viene superato dal fatto che tutto l’episodio di sonno può essere utile => TWO
STEP MODEL (di Stickgold) in cui tutto il sonno viene ad essere considerato importante.]
ESPERIMENTI DI BUSZAKI A CONFERMA DELLA PARTECIPAZIONE DI ENTRAMBI I SONNI
Questa ipotesi trova un suo fondamento elettrofisiologico negli esperimenti di Buszaki, che mostrano come
durante l’alternarsi del SOL e del REM, si verifica un’inversione di attività neurale che si tradurrebbe in una
sorta di dialogo tra corteccia e ippocampo:
a)Nel SOL si va dall’Ippocampo verso la corteccia
b)Nel REM dalla corteccia verso l’Ippocampo.
Questo flusso di informazione favorirebbe il consolidamento a lungo termine attraverso:
a)Nel NREM (SOL) l’attività sincrona dei neuroni,
b)che si invertirebbe nel REM con la produzione di frequenze soprattutto theta a carattere ippocampale.
Questa importanza della compartecipazione di tutti e due i tipi di sonno in particolare del ciclo trova
conferma sia negli studi svolti sull’animale che sull’uomo.
Studi sugli animali:
Perché sull’animale? Perché (sempre il gruppo che aveva parlato di REM windows) trova che i ratti che
apprendono più velocemente sono quei ratti che hanno il sonno caratterizzato da una quantità maggiore di
sequenze sonno sincrono- sonno transazionale- sonno paradosso, interpretando queste sequenze come
una sorta di organizzazione del sonno del ratto stesso. E la rapidità di apprendimento se si riduce ST e
ancora minore se SS e ST non si susseguono in sequenze regolare=> certe sequenze sono importanti per
la consolidazione.
Studi nell’uomo:
Perché possiamo in questo caso non sperimentalmente, ma osservando empiricamente ciò che succede
andare a vedere come è organizzato il sonno del giovane rispetto a quello dell’anziano: tra le differenze
giovane/anziano troviamo una diminuzione del sonno trascorso in ciclo =>l’anziano ce l’ha il sonno ma è
disorganizzato.