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-ANALISI PSICOLINGUISTICA
-SCALE DI CONTENUTO per valutare gli elementi che caratterizzano il resoconto.
Vi possono essere elementi visivi,uditivi,cambi di identità,ambienti reali/fantasia.
Classificazione lasciata al soggetto stesso, oppure effettuata da uno o più giudici esterni.
Raccolgo il resoconto del sogno, poi a dei giudici esterni passo l’analisi del resoconto senza dirgli da che
tipo di sonno viene quel sogno.
Scale: Scala di Hall e Van de Castle (1966) The Content Analysis of dreams: 2 tipi di categorie, empiriche
(es: “oggetti”, “personaggi”, “interazioni amichevoli” o “aggressive”, “successi” o “fallimenti”… ) e teoriche
(es: “forza dell’Io”, “analità”, “genitalità”, “regressione”, “angoscia di castrazione” (teorie psicanalitiche).
“ Dream-like Fantasy Scale ” (Foulkes, 1970): scala ordinale a otto livelli, che vanno da “nessun contenuto” a
“contenuto percettivo allucinatorio, bizzarro o non abituale, scenico”.
Le scale sono molto più neutre e il resoconto è collocato su uno degli otto livelli da due giudici indipendenti.
Scala dell
’ ambiente ( per descrivere l’ambiente in cui si svolge il sogno)
Scala degli oggetti (per classificare ogni oggetto concreto)
Scala dei personaggi (per classificare persone o animali)
Scala dell ’
interazione sociale (per misurare anche la natura di tali interazioni) ecc..
Ci possono poi essere scale usate per scopi specifici: ad esempio per valutare l’intensità di emozioni
positive o negative durante il sogno.
Poi ci sono le scale della bizzarria che vanno a indagare in modo più puntuale il contenuto bizzarro.
DATI NORMATIVI: (ottenuti da queste scale)
Differenze di genere.
• Donne: % > di ambienti interni e familiari. > n di personaggi (gentili e familiari).
Gioielli, vestiti, oggetti casalinghi, fiori. Interazioni in cui spesso sono vittime. > attività verbale ed emozioni.
• Uomini: % > di ambienti aperti e sconosciuti. Personaggi non familiari. Automobili, utensili, armi e denaro.
Interazioni sociali e fisiche violente. >sogni a carattere sessuale
i giudici per essere imparziali non devono sapere se il sogno viene da una donna o da un uomo.
Differenze di età
I bambini sognano più gli animali
Differenze in base all’ambiente in cui si svolge il sonno
Quando racconto un’attività onirica svolta in laboratorio a livello di contenuto può essere diversa rispetto a
quella che si verifica nella propria abitazione
ANALISI PSICOLINGUISTICA:
Quali sono gli elementi a cui si fa riferimento?
-lunghezza del resoconto (quante parole sono state riportate)
-quante immagini visive/uditive
-scale che valutano la bizzarria
Subisce soprattutto l’influenza dei principi teorici proposti da CHOMSKY (Grammatica generativo-
trasformazionale)
=>Struttura superficiale vs struttura profonda. Secondo questa teoria il soggetto riesce a distinguere frasi
accettabili da frasi inaccettabili anche quando mai sentite prima o prive di senso. Questo grazie alla
“competenza sintattica”
L’analisi psicolinguistica vuole vedere se c’è un effetto diverso nell’incorporazione nel sogno di frasi
accettabili e inaccettabili.
Andando ad utilizzare quindi la consegna “cosa ti passava per la mente prima che io ti svegliassi” i
resoconti in ottica psicolinguistica vengono classificati come contentful report (ossia che contengono
almeno una frase relativa al
contesto dell’esperienza mentale) vengono suddivise in frasi (= entità linguistiche con un significato e
separate dalla frase seguente mediante una pausa)
=>Quando si ha il resoconto del sogno da parte del soggetto si segnano anche le pause che fa il soggetto
nel suo resoconto che mi aiutano anche a distinguere le unità sintattiche del sogno.
Ogni pausa mi va a delineare una sequenza verbale, all’interno di ogni sequenza verbale io identifico le
Kernel Sentences (frasi nucleari costituite da una sequenza di 6 unità morfologiche).
Poi ogni Kernel Sentences viene classificata come:
a) come completa (contiene tutte le 6 unità morfologiche) o incompleta;
b) come sleep-related (riferita all’esperienza mentale durante il sonno) o
c) wake-related (riferita allo stato del soggetto dopo il risveglio)
Cioè per esempio il soggetto può dire di aver sognato di essere in un campo da calcio e che stava giocano
con un amico, in effetti oggi ho un partita di calcio. Quest’ultima frase effettivamente fa parte del resoconto ,
però poi la devo attribuire a un’altra categoria che è appunto wake-related.
Per analizzare il processo di recupero vengono usati i seguenti indici:
-frequenza dei resoconti contentful o contentless sul resoconto globale;
-lunghezza del resoconto,
- frequenza delle frasi kernel relative alla veglia sulresoconto globale,
-lunghezza media delle frasi,
-frequenza delle pause tra due kernel
Perché si parla di analizzare il processo di recupero? Perché solitamente si va a fare un’analisi di quello
che il soggetto mi ha raccontato quando lo svegliavo nel corso della notte, poi gli chiedo il resoconto finale.
A questo punto posso fare la differenza tra ciò che lui si ricorda a livello finale e quello che mi ha raccontato
durante l’episodio di sonno. Perché succede che il soggetto nel recupero finale si è perso delle cose che
invece mi aveva raccontato durante il sonno. Questo ovviamente può essere visto sia dando al soggetto
degli indizi, sia non dandoglieli.
Indicatore di pianificazione semantica e difficoltà nel NREM
Si va a valutare la frequenza tra le kernel sentences di pause, più pause il soggetto mette più sarà elevato
l’INDICATORE DI PIANIFICAZIONE SEMANTICA, il soggetto cioè fa la pausa per pianificare il resoconto
successivo.
Andando ad analizzare questo paramero l’unica differenza tra i due tipi di sonni è che c’è maggior difficoltà
di pianificazione semantica dei sogni dal NREM. Cioè quando sveglio il soggetto da NREM ho un numero
di pause maggiori e più lunghe. Questo potrebbe indicare un minor grado di consolidazione mnestica dei
contenuti dei sogni. Si parla i consolidazione mnestica perché si pensa che il sogno venga
progressivamente consolidato nel corso del sonno.
Infine vi ricordo l’importanza della consegna, cioè quando sono state identificate attività mentali anche da
sonno NREM, soprattutto queste tecniche di analisi psicolinguistica sono state utilizzate perché si doveva
mettere in evidenza se vi fossero differenze qualitative tra sogni da REM e da NREM. Anche perchè
l’idea era che se fossero state trovate queste differenze come effettivamente sono state trovate l’idea era
che ci potessero essere meccanismi di produzione diversi tra REM e NREM.
Cosa hanno confrontato i ricercatori?
-Lunghezze dei resoconti
-quante parole
-informazioni di contenuto, quindi ad esempio hanno esplorato se ci fossero relazioni tra ciò che aveva
svolto in veglia e contenuto del sogno. Si sono ottenuti risultati interessanti: Si poteva pensare che tanto
più facevo una cosa in veglia tanto più era probabile che la sognassi, e invece questo non è stato
verificato.
Fattore importante nella storia del compito:l’importanza di una consegna.
• Nel 57’ dopo la scoperta del sonno REM i ricercatori chiedevano “cosa stavi sognando”? Questo
tipo di approccio porta a una certa frequanza di resoconti Risultati80% di sogni da REM vs 7%
sogni da NREM
Ovviamente i ricercatori pensarono che i sogni si verificassero esclusivamente in REM.
• Negli anni 60’ cambia la consegna e anche i risultati ottenuti “cosa ti passava per la mente prima
del risveglio”? Risultati La percentuale dei sogni da NREM oltrepassa il 60% avvicinandosi a
quella ottenuta da risvegli da REM. Ormai tutti oggi applicano questa ultima consegna.
Però ci sono differenze che riguardano gli ASPETTI QUALITATIVI e che hanno portato:
A) SOGNO REM è stato descritto come DREAM LIKE, cioè quelli che si avvicinano di più al nostro
stereotipo di sogno (elementi visivi,cinestetici,uditivi,cambiamenti di identità,ambienti strani e
contenuti bizzarri)
Un’altra differenza riguarda la lunghezza: i resoconti da sonno REM sono in media più lunghi e a
questa maggiore lunghezza si accompagna una maggiore complessità di questi resoconti.
B) SOGNI NREM: Sono detto THOUGHT LIKE (pensiero simili) Cioè sono sogni che richiamano un po’
i pensieri della veglia. La cosa interessante che ha messo in crisi un po’ l’idea che ci potessero
essere meccanismi di produzione diversa tra sonno REM e NREM, è che se vado a tener conto
della lunghezza vanno a scomparire anche le differenze qualitative=>Se trovo sogni NREM che
hanno la stessa lunghezza dei sogni da REM le differenze qualitative tendono a scomparire. Come
se questa ridotta complessità sia soprattutto dovuta al fatto che siano sogni meno lunghi.
Sono stati addirittura raccolti dei sogni da stadio 4 del tutto indistinguibili da quelli raccolti da REM. Inoltre
c’è una maggiore difficoltà di pianificazione semantica (fa più pause).
Le caratteristiche di questi sogni NREM detti anche pensiero-simili si traducono in:
• Ridotta componente visuo allucinatoria
• ridotto coinvolgimento emotivo
• minore dinamismo
• minor numero di personaggi
• minor numero di cambiamenti di scenario
• contenuti meno ansiogeni
• frequenti riferimenti alle proprie attività quotidiane
• frequenti relazioni con riflessioni e preoccupazioni precedenti l’addormentamento
Sogni REM (onirosimili)
• Si sviluppa secondo un copione costituito da uno o più eventi in sequenza
• si esprime con evidenza percettiva multisensoriale, utilizzando prevalentemente un codice immaginativo
• ammette costrutti o elementi bizzarri
• comporta perdita dell’esame di realtà
• comporta perdita del controllo volontario dell’ideazione
• comporta frequentemente la partecipazione del sognatore alla scena onirica
• vissuto emotivo
“Sogni” di addormentamento:
• “Allucinazioni ipnagogiche”: immagini visive spesso colorate o con elementi figurativi molto netti, senza
emozione, quasi sempre statiche, dimenticate rapidamente, senza riferimenti temporali. Meno frequenti le
esperienze acustiche. Si presentano quando scompare l’alfa e prevale il ritmo theta con movimenti oculari
lenti.
Secondo alcuni costituiscono un “tipo” di sogno, secondo altri sono sogni embri