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Livelli moderati di stress possono essere utili alla motivazione e allo sviluppo => eustress
Quando lo stress diventa ingestibile, può determinare conseguenze negative => distress
Critiche: Elevata uniformità delle risposte umane allo stress + L’impatto dei fattori ambientali viene
trascurato + Concepire lo stress come risposta preclude la possibilità di identificarne in anticipo le
cause, perché è un fenomeno che viene riconosciuto solo a posteriori.
Stress come stimolo: focus sugli stressor, cioè sugli stimoli ambientali, sulle condizioni e sugli
eventi che possono determinare stress (Cooper e Dewe).
Stressor = insieme degli stimoli stressanti
- Caplan e Lindemann sono i primi autori ad esaminare il fenomeno da un punto di vista
psicologico.
- Tassonomia di Elliot ed Eisdorfer: vengono definiti stressor quegli eventi che di solito provocano
sconvolgimento emotivo + danni fisici + esaurimento.
Critiche:Assenza di accordo sull’identificazione degli stressor + Uno stesso stimolo può essere in
grado o meno di suscitare reazioni di stress.
Stress come processo: focus sull’interazione tra l’individuo e l’ambiente
- Interazionale Tra stimolo e risposta intercorre una relazione di tipo causa-effetto
- Transazionale Stress inteso come transazione tra l’individuo e il suo ambiente
Teoria transazionale di Lazarus e Folkman (1984)
Lo stress è definito come una transazione fra la persona e l’ambiente, nella quale la situazione è
valutata dall’individuo come eccedente le proprie risorse e tale da mettere in pericolo il suo
benessere.
- Valutazione Primaria => Stressor
- Valutazione secondaria => Abilità e risorse
La teoria della conservazione delle risorse
Le persone hanno un innato e appreso desiderio di difendere, mantenere e potenziare le proprie
risorse e di limitare qualsiasi stato che ne possa compromettere la sicurezza.
Quando insorge lo stress? Quando si rischia di perdere risorse + Quando la perdita di risorse si
verifica + Quando non si riceve un adeguato tornaconto dalle risorse sulle quali si è investito.
Quando una delle tre condizioni si verifica, gli individui cercano di limitare il più possibile la
perdita di risorse. In tutti gli altri casi le persone mirano ad accumulare risorse aggiuntive allo scopo
di compensare eventuali future perdite. L’immagazzinamento di risorse supplementari favorisce il
raggiungimento di uno stato emotivo positivo, definito eustress.
Può accadere che gli individui non siano in grado di accumulare nuove risorse e diventino
particolarmente vulnerabili stile autoprotettivo/conservativo vs investimento
Il concetto di risorsa
“Oggetti, condizioni sociali, caratteristiche personali ed energie che sono esse stesse necessarie alla
sopravvivenza in maniera diretta o indiretta, o che servono a raggiungere obiettivi necessari”.
- Risorse primarie: risorse strettamente necessarie alla sopravvivenza.
- Risorse secondarie: strumenti che facilitano l’acquisiz e la conservazione delle risorse primarie
- Risorse terziarie: risorse legate alla sopravvivenza solo in maniera simbolica.
Le dinamiche di perdita e di guadagno:
Primo principio: “A parità di condizioni, la perdita di risorse ha un impatto maggiore rispetto al
guadagno di risorse”.
Secondo Principio: “Per guadagnare risorse, o per prevenirne la perdita, è necessario investire altre
risorse”.
Primo Corollario: Gli individui che dispongono di maggiori risorse sono meno vulnerabili rispetto
alla perdita di risorse e sono più capaci ad implementarle.
Secondo Corollario: Chi possiede meno risorse, non solo è più vulnerabile alle perdite, ma la
perdita iniziale causerà perdite future, innescando una cosiddetta “spirale delle perdite”.
Terzo Corollario: Il possesso di risorse incrementa la possibilità di guadagno e un iniziale
guadagno di risorse promuove guadagni futuri.
Quarto Corollario: In situazioni di scarsità di risorse si tenderà ad assumere un atteggiamento
protettivo, che mira alla conservazione di risorse di riserva per evitare perdite maggiori.
- Le risorse sono definite soprattutto ai livelli sociale e culturale, con la conseguente condivisione di
percezioni tra i membri di una stessa comunità.
- Chi possiede risorse in abbondanza è in grado di adattarle, sfruttarle o scambiarle per soddisfare le
mutevoli richieste dell’ambiente.
- Il supporto sociale costituisce uno strumento privilegiato per ottenere risorse aggiuntive a quelle
contenute nel sé. Le relazioni sociali sono parte integrante dell’identità individuale.
Lo stress lavoro-correlato
“Intero processo attraverso cui le persone percepiscono ed interpretano il proprio ambiente
lavorativo in relazione alla propria capacità di farvi fronte” (Dolan).
Antecedenti (Stressor)
Fattori ambientali con i quali le persone entrano in contatto e che aumentano la probabilità di
provare stress.
- Stressor di sfida: impongono richieste che la persona sa di poter affrontare e che alla fine
produrranno esiti positivi.
- Stressor di ostacolo: percepiti come una minaccia e possono causare effetti nocivi sulla persona
Classificazione degli stressor proposta da Johnson:
Relazioni lavorative (qualità relazioni interpersonali, mancanza di sostegno sociale) + Natura del
lavoro e ruolo svolto + Sovraccarico e sottocarico + Controllo + Sicurezza del lavoro (incertezza,
scarse prospettive di carriera) + Risorse e comunicazione + Bilanciamento lavoro-vita + Paga e
benefici.
Reazioni (Strain)
Risposte individuali fisiche, psicologiche e comportamentali agli stressor.
Quattro categorie di reazioni: Emotive + Cognitive + Fisiologiche + Comportamentali
Effetti (Outcome)
- Livello individuale: Comparsa di disturbi ed insorgenza di malattie + reazioni comportamentali; +
conseguenze psicologiche (funzioni cognitive e affettive).
- Livello organizzativo: Assenteismo e turnover + cali di produttività + errori e infortuni.
Il modello domanda/controllo di Karasek
- Job Demands: impegno richiesto dal lavoro. Carico e ritmi di lavoro, richieste, vincoli.
- Job Control: possibilità di gestire la domanda (ampiezza decisionale). É data da due fattori:
Discrezionalità (grado di ripetitività, abilità e creatività richieste, flessibilità)
Autonomia di decisione (controllo sulla programmazione ed organizzazione del lavoro)
Domanda di lavoro
- +
Ampiezza - Lav passivo Lav a alto stress
decisionale + Lav basso stress Lav attivo
- Opport di prendere decisioni in merito al propio lavoro e di utiliz le proprie abilità intellettive
- Lo stesso risultato maggiormente correlato a vincoli nei processi decisionali
- I lavori più attivi sono caratterizzati da una maggiore soddisfazione lavorativa e da bassi livelli di
depressione anche per richieste elevate
- Lavori passivi causano insoddisfazione e apatia
- Inserita dimensione del supporto sociale Il supporto sociale contribuisce al raggiungimento degli
obiettivi lavorativi e ha un’influenza positiva sulla motivazione.
Il modello propone inoltre quattro ipotesi di ricerca:
- Ipotesi alto stress: le persone che svolgono lavori ad alto stress lavorativo percepito sperimentano
i livelli più bassi di benessere
- Ipotesi tampone: le persone che lavorano in occupazioni con alto livello di controllo moderano
l’impatto negativo dell’alto stress lavorativo percepito sul benessere psicologico
- Ipotesi iso-strain: i risultati più negativi sono probabili tra i lavoratori che rientrano nel gruppo
con alte richieste, basso controllo e basso sostegno sociale
- Ipotesi del supporto sociale: al modello si è aggiunta una terza dimensione, il supporto sociale, in
grado di moderare gli effetti negativi connessi a condizioni lavorative ad alto strain
Critiche: Difficoltà di concettualizzazione e di misura del costrutto di job control, che ingloba al
suo interno diversi aspetti dell'autonomia + Le variabili del modello vanno contestualizzate, in
quanto si combinano tra loro in modi diversi a seconda dei gruppi occupazionali.
Il modello del fit persona/ambiente
- Adattamento tra bisogni e valori della persona e quanto offre l’ambiente di lavoro
- Adattamento tra domanda lavorativa e abilità o capacità della persona
Tale modello implica che un cattivo fit tra persona e ambiente non è di per sé fonte di stress, ma lo è
soltanto nella misura in cui una domanda elevata necessita di essere soddisfatta per ottenere
riconoscimento e soddisfazione dei propri bisogni. Infine è la valutazione soggettiva del cattivo fit
con il proprio ambiente a generare l’esperienza di stress e le conseguenze di strain.
Secondo il modello vitaminico le persone necessitano di nove condizioni lavorative per mantenere
salute psicologica e benessere:
Opportunità di controllo + Opportunità di utilizzare le proprie competenze + Attribuzione esterna
degli obiettivi + Varietà dell’ambiente + Chiarezza nell’ambiente + Opportunità di contatti
interpersonali + Disponibilità di denaro + Sicurezza fisica + Posizione sociale di valore
Relazione non lineare tra le condizioni: la carenza di uno solo di tali aspetti influisce negativamente
sulla persona, ma non sussistono benefici se alcune condizioni sono in eccesso.
Oltre al supporto sociale, altri fattori che mediano tra cause e conseguenze dello stress sono il
grado di controllo che le persone esercitano sul loro lavoro e le differenze individuali, riconducibili
a livelli di autostima, locus of control e percezioni di autoefficacia.
Il job burnout
1974 Freudenberger definisce il job buornout " uno specifico quadro sintomatologico riscontrato
nelle helping professions"
1976 Maslach inizia a interess alle modaità con cui gli operatori di aiuto gestivano la componente
emotiva del loro lavoro
Sindrome da stress cronico caratterizzata da tre sintomi:
- Esaurim emotivo => perdita di energie e sensazione di aver esautirito le proprie risorse affettive
- Depersonalizzazione => componente interpersonale della sindrome ed è manifestata da un
atteggiamento di distacco nella relazioni con gli utenti attraverso un processo di deumanizzazione
- Senso di inefficacia => componente autovalutativa che si caratterizza per un crescente senso di
inadeguatezza e incapacità dello svolgimento dell'attività lavorativa
- Applicabile a tutti i contesti lavorativi
- Crisi nella relazione tra individuo e lavoro
- Tre dimensioni ridimensionate come: esaurimento + disaffezione + lavorativa + inefficacia
professionale
Disaffezione lavorativa: atteggiamento generale di indifferenza, freddezza e distorsione emotiva
risposte difensive nei confronti dei vari aspetti della vita lavorativa
Strumenti di misura:
MBI General survey (Maslach)