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IL CLIMA DI SICUREZZA
Sistema specifico di percezioni condivise riferite al modo in cui nell'organizzazione si guarda alla sicurezza. Fornisce al lavoratore informazioni su quali sono le priorità dell'organizzazione. In base a tale percezione il lavoratore deduce quali condotte saranno probabilmente premiate e quali invece sanzionate.
Costituisce una dimensione soggettiva (sense making), ma ha anche un carattere condiviso con altri (costruzione sociale - Weick).
Il clima di sicurezza rappresenta una sorta di guida al comportamento organizzativo e può regolare le decisioni collettive. Può divenire la fonte di legittimazione organizzativa per mettere in atto comportamenti non sicuri o violazioni.
Zohan e Luria -> diversi livelli di analisi del clima di sicurezza:
- Organizzativo Formale: atti formali, regole esplicite.
- Di Gruppo: pratiche concrete ed esecuzione materiale. Definito da regole tacitamente condivise. Qui si costituisce un
migliorare le condizioni di sicurezza. Gli autori ritengono che l'attenzione vada posta sui concreti comportamenti lavorativi e organizzativi delle persone. Tali condotte sicure possono ridurre la probabilità di eventi nefasti.
Implicazioni sul piano degli interventi operativi:
- Investimenti nella formazione dei dirigenti e dei quadri, per aumentare la loro sensibilità in tema di sicurezza, possono avere delle rilevanti ricadute sui comportamenti di sicurezza di tutte le maestranze di una organizzazione.
- La persona motivata verso la sicurezza cercherà di aumentare le proprie conoscenze su tutti gli aspetti in gioco, attuerà un minor numero di violazioni e sarà più attenta alle situazioni di dubbio sicurezza. Vedi Pag. 12
Motivazione alla sicurezza = Valenza (importanza), Strumentalità (benefici secondari) e Aspettativa.
CAP 6 - COSTI E RICAVI DEL LAVORO
SODDISFAZIONE LAVORATIVA
Atteggiamento favorevole verso il lavoro con una
la soddisfazione lavorativa. La soddisfazione lavorativa è un concetto complesso che coinvolge sia una componente emotiva (appagamento) che una componente cognitiva (giudizio favorevole sul bilancio costi/ricavi). È stato utilizzato con grande frequenza per valutare gli aspetti qualitativi dell'esperienza lavorativa, partendo da presupposti teorici differenti. I modelli di discrepanza sostengono che la soddisfazione deriva dal confronto tra ciò che il lavoro offre effettivamente e ciò che le persone desiderano ottenere o si aspettano di ottenere. I modelli disposizionali e di personalità evidenziano che le differenze individuali nella soddisfazione lavorativa sono connesse a caratteristiche personali come il self, le strategie di coping, gli atteggiamenti verso la vita e un basso livello di nevroticismo. Secondo Locke e Lathan, un'alta affettività negativa è indicativa di un lavoro poco soddisfacente. Judge e Kammeyer-Mueller sottolineano l'importanza di considerare sempre l'interazione tra persona e ambiente lavorativo, in particolare come il contesto lavorativo può facilitare o ostacolare la soddisfazione lavorativa.L'espressione dicaratteristiche disposizionali e di personalità. Modelli situazionali: le caratteristiche della situazione lavorativa risultano differentemente valutati dai lavoratori come possibile fonte di soddisfazione. Rientrano anche altri aspetti come il reddito, la sicurezza e stabilità del posto e la qualità delle condizioni fisico-ambientali. Job Characteristics Model di Hackmann e Oldman (Pag. 12).
Emozioni lavorative e soddisfazione: Lo stato dell'umore e le emozioni vissute hanno una relazione con la soddisfazione lavorativa nel senso che sono considerate predittori della soddisfazione globale. Entrambe le emozioni (positive e negative) svolgono una funzione adattiva. Occorre analizzarle nelle diverse situazioni. Regolazione delle emozioni con il cosiddetto lavoro emotivo che viene svolto dalla persona per corrispondere alle attese, regole e prescrizioni emotive tipiche dell'organizzazione in cui lavora. Abbiamo due principali
Strategie di gestione:
Strategie superficiali ("surface acting"): cambiare l'espressione senza modificare ciò che si prova veramente. In questo caso si sperimenta una condizione di dissonanza emotiva che porta a insoddisfazione ed esaurimento.
Strategie profonde ("deep acting"): modificare lo stato emotivo per renderlo coerente con le attese e poi esprimerlo. Richiede un supplemento di impegno, ma si rivela efficace a promuovere un'adeguata qualità della vita lavorativa.
ENGAGEMENT
- Set di risorse motivazionali collegate alle altre risorse personali concettualmente congiunte come resilienza, ottimismo, fiducia che sono funzionali sia al raggiungimento dei risultati concreti sia allo sviluppo professionale.
- Uno stato psicologico durevole, connesso con le esperienze positive passate che hanno sostenuto comportamenti di coinvolgimento e soddisfazione.
- Un positivo e appagante stato di benessere che si esprime attraverso la
relazioni interpersonali. Da cosa dipende l'engagement
Fattori antecedenti:
- Presenza di opportunità e risorse, sia sociali che organizzative, fungono sia da fattori di motivazione intrinseca che estrinseca.
- Presenza di risorse personali (facilitate da esperienze positive):
- Percezione di auto-efficacia
- Resilienza
- Stima di sé
- Ottimismo
Conseguenze dell'engagement
Il miglioramento dei risultati lavorativi viene spiegato per il fatto che i lavoratori engaged sperimentano più facilmente emozioni positive, vivono una condizione di benessere psicofisico, creano relazioni supportanti e diffondono l'entusiasmo. In particolare le emozioni positive sembrano facilitare il riconoscimento delle risorse presenti sul lavoro.
FATICA FISICA, MENTALE ED EMOTIVA
Il sonno rappresenta un "serbatoio di energie", se non è sufficiente si parla di fatica cronica o patologica. La fatica ha anche una funzione adattiva, rappresenta un
segnale di allerta.Effetti della fatica
Nella fatica mentale consideriamo due caratteristiche tipiche:
- Un decremento delle capacità di lavoro e delle prestazioni;
- Un'esperienza di disagio, avversione per l'attività (distingue da noia o saturazione).
Fatica mentale -> significativi cambiamenti del tracciato EEG di una persona sveglia caratterizzati dalla progressiva comparsa di onde lente tipiche della sonnolenza soprattutto nei lobi frontali e parietali.
A differenza delle situazioni di noia e monotonia, il recupero dei decrementi non è immediato, richiede tempo anche cambiando le condizioni di lavoro.
La fatica mentale si esprime mediante l'interferenza su vari subsistemi cognitivi:
- Percezione
- Elaborazione dell'informazione
- Memoria
La fatica porta al decremento delle prestazioni soltanto quando non esiste la possibilità di compensare: per un certo tempo permette di mascherare, ma non eliminare, lo stato di
fatica.Noia e saturazione lavorativa La noia è considerata come risultato transitorio di lavori ripetitivi anche se si sono considerate alcune differenze individuali (come l'essere introversi o estroversi). Si avvicina molto alla fatica mentale (riduzione dell'efficienza) ma è collegata anche con l'aumento di manifestazioni ansioso-depressive e la riduzione del benessere individuale. La saturazione invece si presenta come una variante tipica della fatica mentale, dove non solo si è stanchi, ma ci si può sentire sazi del lavoro che si fa, quasi nauseati. È una conseguenza abbastanza veloce di un lavoro ripetitivo, monotono e con scarse valenze affettive che si esprime con vissuti emotivi di apatia, irritabilità e avversione per i compiti. Si ipotizza entrino in gioco due processi: Motivazionale (m. intrinseca) - Volitivo (mancanza di volontà) Linee di prevenzione della fatica mentale: 1. Il design dei posti e dellastruttura dei compiti
- Il miglioramento della compatibilità tra richieste e competenze della persona (capacità cognitive)
- Il miglioramento del coordinamento tra attività
- Il miglioramento della distribuzione delle pause
- Favorire il rilassamento e il sonno del lavoratore quando è a casa
LO STRESS LAVORATIVO
Comincia con le richieste poste al lavoratore -> se queste eccedono le risorse della persona -> strategie di adattamento per ristabilire l'equilibrio -> se non si ristabilisce l'equilibrio o si hanno risposte disadattive -> conseguenze negative (a breve e lungo termine).
Ma bisogna dire che i diversi fattori di stress possono in realtà attivare emozioni interpretabili dalla persona come negative (distress) o positive (eustress) in relazione ai propri scopi, credenze e valori.
TERMINI DALLA LETTERATURA:
- Stress (processo di stress) -> stimoli ed esisti della persona
- Stressor -> fattori che possono attivare