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Alfred Adler e la tematica del lavoro
I sistemi tipologici: una lettura adleriana del 16PF-5
Adler propone vari sistemi tipologici che non si escludono tra di loro. Iniziò con il distinguere 4 tipi di individui:
- Coloro che si conformano alla logica del senso di comunità (individui sani)
- Coloro che sono direttamente aggressivi
- Coloro che sono indirettamente aggressivi
- Coloro che cercano rifugio nella tossicomania e nella psicosi
Tipi motori e sensoriali:
Successivamente si soffermò sui:
- Tipo motorio caratterizzato dal bisogno di attività
- Tipo visivo
- Tipo uditivo
- Tipo gustativo
Adler compensato negativamente, distingue poi fra coloro che hanno aumentando la "distanza" fra sé e gli altri:
- Coloro i quali sono dominati dall'emotività (nevrotici e alcolisti)
- Coloro i quali sono dominati dall'attivismo (criminali e suicidi)
- Coloro i quali sono dominati dall'intelletto
- Indole aggressiva
- Indole non aggressiva
caratteristiche della personalità nella patologia
Per quanto riguarda l'estrinsecarsi delle, Adler vede:
depresso
Il come individuo afflitto da un senso di inferiorità profondamente radicato. Fin dalla fanciullezza il depresso mostra carenza di pulsionalità e di attivismo e tende ad evitare le difficoltà, le decisioni e le responsabilità. Nei confronti degli altri egli ha un atteggiamento di sfiducia e di critica.
paranoico
Il fin da bambino ha già mostrato carenza di senso di comunità ed è sempre stato insoddisfatto della vita, critico ed ostile nei confronti degli altri, si propone una meta segreta altamente ambiziosa e si sforza di raggiungerla con attività di tipo competitivo.
schizofrenico
Lo è un individuo che ha precocemente paura della vita e ciò è riconducibile ai doppi legami cui
è stato sottoposto fin dai primi anni della sua infanzia. La persona non riesce ad affrontare i compiti dell'esistenza e la malattia stessa diviene dimostrazione di un estremo scoraggiamento. Nevrotico. Il fa un uso privato delle proprie capacità intellettuali, invece di accettare la logica della vita comunitaria, dedica la sua attività ad aspetti inutili dell'esistenza. Adler considera la capacità creativa come fattore essenziale per la costruzione del progetto e dello stile di vita individuale. Nel test 16PF, uno dei test più noti per la valutazione della personalità, vi sono alcuni fattori primari che si possono mettere in correlazione con i sistemi tipologici adleriani. L'utilizzo del test 16 PF di Cattell nella selezione del personale. Scale dei fattori primari. Fattore A (espansività): A+ Espansivo/A- Riservato. A+ persone interessate agli altri, preferiscono occupazioni che implicano contatti interpersonali. A- persone caute nel.coinvolgimento e nell'attaccamento, preferiscono lavorare da sole. Fattore B (ragionamento): Astratto/Concreto I 15 item di cui è composta la scala B riguardano l'abilità nel risolvere problemi usando il ragionamento. Chi ottiene punteggi alti in B tende a risolvere correttamente la maggior parte dei problemi di ragionamento. Fattore C (stabilità emotionale): C+ emozionalmente stabile/C-reattivo Riguarda la modalità di affrontare la vita nel quotidiano. Chi ottiene punteggi alti tende a trattare eventi ed emozioni in modo adattivo; difficilmente incontra difficoltà alle quali non sa far fronte. Chi ottiene punteggi bassi è portato ad avere sbalzi d'umore e poiché il suo bisogno emozionale non è del tutto soddisfatto spesso non si sente in grado di fronteggiare situazioni difficili. Fattore E (dominanza): E +Dominante / E-Remissivo E+ include la tendenza ad esercitare la propria volontà sugli altri. Si tratta di(cordialità): H+ Cordiale/H- Riservato. Coloro che ottengono punteggi alti sono socievoli,amichevoli e aperti verso gli altri. Coloro che ottengono punteggi bassi possonoessere più riservati e distanti.Fattore I (apertura mentale): I+ Aperto/I- Chiuso. Coloro che ottengono punteggi altisono curiosi, creativi e aperti a nuove esperienze. Coloro che ottengono punteggi bassisono più tradizionalisti e meno inclini all'innovazione.Fattore L (ansia): L+ Ansioso/L- Calmo. Coloro che ottengono punteggi alti tendono adessere più ansiosi e preoccupati. Coloro che ottengono punteggi bassi sono piùcalmi e tranquilli.Fattore M (autostima): M+ Sicuro di sé/M- Insicuro. Coloro che ottengono punteggi altisono sicuri di sé e hanno una buona autostima. Coloro che ottengono punteggi bassisono più insicuri e hanno una minore fiducia in se stessi.Fattore N (immoderazione): N+ Immoderato/N- Moderato. Coloro che ottengono punteggialti tendono ad essere impulsivi e a indulgere in comportamenti eccessivi. Coloro cheottengono punteggi bassi sono più moderati e controllati.Fattore O (fantasia): O+ Fantasioso/O- Pratico. Coloro che ottengono punteggi alti sonopiù fantasiosi e immaginativi. Coloro che ottengono punteggi bassi sono più pratici erazionali.(Audacia sociale): H+Socialmente audace/H-Timido. Coloro che ottengono punteggi alti nel fattore H si ritengono audaci e spavaldi nei gruppi sociali. Coloro che ottengono punteggi bassi tendono ad essere socialmente timidi, cauti e timorosi.
Fattore I (Sensibilità): I+Sensibile/I-Utilitarista. Le persone I+ basano le proprie considerazioni soprattutto sull’empatia e sulle sensazioni; mentre gli I- si mostrano meno sentimentali e si interessano agli aspetti oggettivi e strumentali.
Fattore L (Vigilanza): L+Vigile/L-Fiducioso. Questo fattore si riferisce alla tendenza a fidarsi o ad essere sospettoso. La fiducia (L-) può associarsi ad un senso di benessere e di relazioni soddisfacenti.
Fattore M (Astrattezza): M+Astratto/M-Pratico: il fattore M riguarda ciò per cui le persone mostrano interesse e attenzione. Le persone M+ sono più orientate alle idee; mentre le M- si focalizzano maggiormente sull’ambiente e sulle richieste.
Fattore N (Prudenza): N+Prudente/N-Sincero.
Questo fattore misura la tendenza ad essere sinceri in contrapposizione all'essere prudenti e riservati.
Fattore O (Apprensività): O+Apprensivo/O-Sicuro di sé. Coloro che ottengono punteggi alti in questo fattore tendono a preoccuparsi e a sentirsi apprensivi. Coloro che ottengono punteggi bassi tendono ad essere più sicuri di sé, si presentano fiduciosi e soddisfatti di sé stessi.
Fattore Q1 (Apertura al cambiamento): Q1+Aperto al cambiamento/Q1-tradizionalista. Coloro che ottengono punteggi alti in questo fattore tendono a pensare ai modi di migliorare le cose e assumono un atteggiamento sperimentale. Coloro che ottengono punteggi bassi preferiscono metodi tradizionali e collaudati, preferiscono una vita in cui tutto è prevedibile e consueto.
Fattore Q2 (Fiducia in sé): Q2+ Fiducioso di sé /Q2-Dipendente dal gruppo. Coloro che ottengono punteggi alti preferiscono prendere decisioni da soli e fare progetti autonomamente. Le persone
con bassi punteggi sono dipendenti dal gruppo e preferiscono svolgere attività insieme agli altri. Fattore Q3 (Perfezionismo): Q3+Perfezionista/Q3-Tollerante il disordine. Coloro che ottengono punteggi alti tendono a fare le cose nel modo giusto, ad essere organizzati, a fare i piani anticipatamente. Coloro che ottengono punteggi bassi tendono più a affidarsi al caso; possono essere percepiti come impreparati. Fattore Q4 (Tensione): Q4+Teso/Q4-Rilassato. Questo fattore si associa alla tensione nervosa. Coloro che ottengono punteggi alti tendono ad essere agitati ed inquieti. Coloro che ottengono punteggi bassi tendono a sentirsi rilassati e tranquilli. Modalità di somministrazione Il 16PF-5 è destinato a persone con età pari o superiore a 16 anni e può essere somministrato sia individualmente che in gruppo. È importante chiarire agli esaminandi le finalità del test al fine di creare in loro un atteggiamento positivo e collaborativo. Ciascunadomanda del test presenta tre possibilità di risposta, fatta eccezione per gliitem del fattore B. Le 15 domande del fattore B misurano la capacità di ragionamento esono raggruppate alla fine del test.
Tempo di somministrazione: non ci sono limiti di tempo, anche se bisogna incoraggiareil soggetto a lavorare rapidamente e senza pensare troppo alle risposte che devonoessere istintive.
Somministrazione carta e matita: il materiale include foglio di risposta e questionario.
Nella prima pagina del questionario sono stampate le istruzioni in modo semplice echiaro.
Convertire il punteggio IM in percentili
Calcolare i punti sten per i 5 fattori globali
Tracciare il profilo dei fattori primari
Tracciare il profilo dei fattori globali: estroversione, ansietà, indipendenza, durezza,autocontrollo
Attendibilità e validità: l’attendibilità riguarda la coerenza dei risultati del test;attendibilità test-retest (stabilità nel tempo dei diversi
tratti misurati dal 16PF-5:- Coerenza interna: misurata con il coefficiente alfa di Cronbach.
LA VALUTAZIONE E GESTIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO
Inquadramento del problema
Il D. lgs. 81/2008 riconosce la rilevanza dei "Fattori Psicosociali" nel determinare possibili condizioni di rischio per la salute dei lavoratori e invita le parti sociali, in primis Datori di lavoro, a valutarli appropriatamente e a intervenire per ridurli, contenerli o eliminarli.
Possiamo definire lo "stress lavorativo" come "un insieme di reazioni fisiche e emotive dannose che si manifestano quando le richieste poste dal lavoro non sono commisurate alle capacità, risorse o esigenze del lavoratore".
Lo stress lavorativo diviene condizione di rischio, qualora si verifichi una situazione di sbilanciamento fra determinati fattori (carichi, orari e ritmi di lavoro, formazione, relazioni interpersonali, aspetti del carattere personale del lavoratore, ecc.), tale da far sì che il lavoratore sia esposto a un rischio per la sua salute e sicurezza.
el 31/12/2010 ha introdotto l'obbligo di effettuare una valutazione preliminare dello stress da lavoro correlato. Tale valutazione deve essere condotta dal datore di lavoro e ha lo scopo di individuare i fattori di rischio che possono causare stress nei lavoratori. La valutazione preliminare si basa su diverse fonti di informazione, sia oggettive che soggettive. Per quanto riguarda le fonti oggettive, vengono utilizzate tecniche di job analysis, indicatori di performance e valutazioni di esperti. Per quanto riguarda le fonti soggettive, vengono utilizzate interviste strutturate, questionari standardizzati e scale di valutazione. L'obbligo di valutazione dello stress da lavoro correlato è disciplinato dall'art. 28 del decreto legge n. 81/08. Tale normativa impone al datore di lavoro di considerare, nell'ambito della valutazione dei rischi, anche quelli legati allo stress da lavoro correlato, che rappresenta un fattore significativo nell'attività lavorativa.