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Il costrutto di autoefficacia percepita nel contesto lavorativo
Avallone descrive il costrutto di autoefficacia percepita come un importante costrutto di personalità nei contesti lavorativi. Il costrutto di autoefficacia personale rappresenta un importante elemento del sistema del sé. Secondo Bandura, le persone contribuiscono al proprio funzionamento psicosociale attraverso meccanismi di agentività, egli sostiene che nessun meccanismo di agentività è più importante e pervasivo delle convinzioni di autoefficacia. Il senso di autoefficacia corrisponde alle convinzioni che le persone hanno circa le proprie capacità di organizzare ed eseguire le sequenze di azioni necessarie per produrre determinati risultati. Il costrutto di autoefficacia personale percepita è all'interno della Teoria socialcognitiva. Secondo questa teoria, l'azione umana opera in una struttura che coinvolge tre fattori reciprocamente interdipendenti: persona, condotta, ambiente. L'azione personale opera in
Un'ampia rete di influenze socio-strutturali. In questo tipo di transazioni le persone sono sia produttori che prodotti dei sistemi sociali. L'ambiente sociale ha un ruolo determinante nel produrre le condizioni entro le quali si verifica lo sviluppo e il funzionamento dell'individuo ma l'azione dell'ambiente è mediata dalla capacità di assegnare un significato alle influenze che questo esercita. Quindi, il sé è costruito socialmente ma con l'esercizio dell'auto-influenza le persone sono in grado di contribuire parzialmente a quel che diverranno e faranno. Bandura identifica le capacità personali di base in:
- Capacità di Simbolizzazione - esperienze trasformate in simboli, modelli che guidano il giudizio e l'azione;
- Capacità di Anticipazione - prefigurare il futuro, prevedere scenari possibili, anticipare gli eventi;
- Capacità di Apprendere per Imitazione - osservazione del
Comportamento altrui e delle conseguenze allarga l'esperienza individuale;
Capacità di Autoregolazione - la persona osserva, valuta, definisce i suoi obiettivi, si rappresenta diverse possibilità e percorsi per il loro raggiungimento, anticipa le conseguenze del loro conseguimento reagisce emotivamente agli esiti;
Capacità Autoriflessiva - le persone compiono un'analisi del contesto e delle proprie esperienze, riflettono sui processi di analisi della realtà e di presa di decisione, generando nuove capacità di pensiero e di azione. La costituzione delle scelte è aiutata dal pensiero riflessivo, attraverso il quale si esercita l'auto influenza. Le persone esercitano l'influenza su quello che fanno attraverso le alternative che decidono di prendere. Avallone inquadra l'individuo come l'agent (ideatore) dei pensieri, dello sforzo e delle azioni che intende intraprendere per ottenere il risultato desiderato.
Quest’azionecausale coinvolge l'abilità di comportarsi in modo diverso da quello che è dettato dalla situazione, piuttostoche cedere a questa. In situazioni coercitive l'agentività umana si esprime con il potere dell’astensione, cioèla capacità di astenersi dall'intraprendere situazioni ritenute a rischio ma che sono estremamenteseducenti. Le persone si costruiscono degli standard personali che usano per guidare, motivare e regolare ilcomportamento. L'anticipazione delle azioni che corrispondono agli standard personali, e della censuradelle azioni che violano tali standard, serve a regolare quali sono i tipi di influenza che è meglio prendere inconsiderazione. L'autoinfluenza incide non solo sulle scelte ma anche sul successo con il quale determinaticorsi d'azione sono intrapresi. Le analisi psicologiche dei meccanismi di agency personale mostrano che lepersone contribuiscono al raggiungimento di
Futuri desiderati con l'aiuto di guide cognitive e autoincentivi, e attraverso la costruzione e selezione di contesti che rispecchino i propri propositi. L'autoefficacia percepita deriva, dunque, dalla convinzione di essere all'altezza di una determinata situazione e non è una misura delle competenze possedute dalla persona, ma la credenza che la persona ha in ciò che è in grado di fare con le capacità che possiede. Le convinzioni di efficacia personale sono costruite secondo Bandura attingendo a quattro fonti di informazioni:
- Esperienze di padroneggiamento attraverso l'azione diretta - l'esperienza diretta delle persone fonda gli strumenti cognitivi e autoregolatori necessari per una prestazione efficace. La possibilità per una persona di cambiare le convinzioni sulla sua efficacia personale dipenderà dalle idee preesistenti sulle sue capacità, dalla percezione della difficoltà del compito, dalla
Gestire più efficacemente sé stessi durante una prestazione, queste influiscono sul senso di autoefficacia solo dopo esser state elaborate cognitivamente.
Le credenze di efficacia mediano il funzionamento degli individui attraverso 4 processi:
- Processi Cognitivi – analisi della realtà e rielaborazione delle esperienze, strutturazione e organizzazione delle strategie di azione, capacità di prevedere diversi corsi di azione anticipando possibili scenari futuri;
- Processi Motivazionali – gli scenari futuri e l’anticipazione degli eventi sono trasformati in obiettivi perseguibili e in relativi piani di azione finalizzati a realizzare i risultati auspicati ed evitare quelli temuti;
- Processi Affettivi ed Emozionali – la credenza di essere capaci di controllare gli eventi potenzialmente minacciosi ha un ruolo rilevante nell’attivazione emozionale;
- Processi di Scelta – le persone evitano situazioni nelle quali si sentono inefficaci.
In alcune attività e il raggiungimento delle mete personali. L'interesse promuove l'impegno che favorisce a sua volta l'efficacia. Per quanto riguarda il rapporto tra autoefficacia personale e performance lavorativa, numerosi studi attestano che le percezioni di autoefficacia si sono dimostrate utili anche nel predire la performance e il successo professionale. In quanto allo sviluppo di carriera, le convinzioni di autoefficacia personale costituiscono degli importanti determinanti delle traiettorie di carriera. Il senso di efficacia per le varie sottoabilità coinvolte nel pensiero decisionale influisce sulla risolutezza con cui vengono compiute le scelte occupazionali e sui ripensamenti in merito alla correttezza della decisione presa. In quanto alle ricerche in questo campo, rivestono una particolare rilevanza le ricerche che hanno esaminato l'influenza delle convinzioni di autoefficacia come moderatori degli stressor associati ai contesti lavorativi.
Uno dei modi in cui le convinzioni delle persone circa la propria efficacia agiscono sullo stress è attraverso gli stili di coping. Mentre le persone con bassa autoefficacia tendono a usare strategie di coping focalizzate sulle emozioni, quelle con alta autoefficacia sono più propense a utilizzare strategie focalizzate sul problema, che forniscono risposte allo stress più adattive. Le persone con bassi livelli di efficacia tendono a trovare stressanti quei lavori dove le conseguenze dell'errore sono alte e le richieste del ruolo ambigue, al contrario, quelle con un alto livello di autoefficacia troveranno stressanti lavori che forniscono loro poche sfide e poche opportunità di mettere alla prova le loro capacità. Avallone prosegue l'analisi sulla personalità con il costrutto di coping. Questo termine fu introdotto in psicologia nel 1966 da Lazarus come processo collegato allo stress e indica l'insieme dei meccanismi psicologici.adattamento individuale. Il coping può essere inteso come un insieme di strategie, comportamenti e pensieri che una persona utilizza per far fronte alle sfide e alle difficoltà della vita. Il termine "coping" deriva dal verbo inglese "to cope", che significa affrontare o far fronte a una situazione. Il coping può essere considerato come un processo dinamico e adattivo, che varia in base alle circostanze e alle risorse personali di ciascun individuo. Le strategie di coping possono essere di diversi tipi. Alcune persone utilizzano strategie di coping orientate al problema, che si concentrano sul risolvere attivamente il problema o cercare soluzioni pratiche. Altre persone utilizzano strategie di coping orientate all'emotività, che si concentrano sul gestire le emozioni associate alla situazione. Alcune strategie di coping possono essere considerate più efficaci di altre, a seconda del contesto e delle caratteristiche individuali. Ad esempio, l'uso di strategie di coping attive e di supporto sociale può essere associato a una migliore gestione dello stress e a una maggiore resilienza. Il coping è un tema di grande interesse nella psicologia e nella ricerca scientifica. Negli ultimi anni, sono stati pubblicati numerosi articoli sul tema del coping, evidenziando l'importanza di questo costrutto per la salute fisica e psicologica delle persone. In conclusione, il coping rappresenta le strategie e gli adattamenti che una persona mette in atto per far fronte alle difficoltà della vita. È un processo dinamico e adattivo, che varia in base alle circostanze e alle risorse personali. Il coping può influenzare la salute fisica e psicologica di un individuo, ed è quindi oggetto di numerosi studi e ricerche.