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Coerenza di livello
È un concetto qualitativo che si riferisce alla persistenza della quantità o della forza di un fenomeno nel corso del tempo.
Coerenza strutturale
Riguarda la continuità nel tempo della natura del fenomeno oggetto di studio. Si riferisce alla regolarità della forma del cambiamento.
Coerenza processuale
Si riferisce al limite entro il quale il corso dello sviluppo di un attributo è coerente tra vari individui. È un concetto intraindividuale che indica la stabilità nella forza relativa degli attributi di una persona, ossia la persistenza di una relazione gerarchica tra le attitudini complementari all'interno di un individuo.
Coerenza ipsativa
Si riferisce alla costanza della posizione relativa all'interno di un gruppo in relazione a un particolare attributo.
Il punto è che mentre molti aspetti sono soggetti a cambiamento, alcune cose rimangono più o meno invariate.
Come affrontare il disordine.
Questo terzo orientamento suppone che noientriamo nel mondo con un sistema biologico che stabilisce i limiti delle nostreattività, ma non il carattere preciso delle attività stesse.
Questa prospettiva si concentra sugli eventi delle vita che implicano il cambiamento. Levinson ingloba questo concetto di transizione in un modello dello sviluppo adulto. Per lui la vita è un percorso che si dipana attraverso l'alternarsi di periodi di cambiamento e di consolidamento (di solito 5 anni).
Il concetto di sviluppo nel ciclo di vita come processo di costruzione della narrazione riconosce appieno l'individualità della persona.
LAP E SEQUENZE CUMULATIVE
parte inconscia
LI STADI DELLO SVILUPPO PSICOSSESSUALE
parte conscia
fulcro della coscienza e moralità
GLI STADI DELLO SVILUPPO COGNITIVO SECONDO PIAGET:
S - 0/2
anni si sotodivide in ulteriori 6 stadi
G ENSO MOTORIOLI STADI DELLO2 P – 2-6/7 anni
SVILUPPO COGNITIVO REOPERATORIOO – 6-7/12 anni
SECONDO PIAGET PERATORIO CONCRETOO – 12 +
PERATORIO FORMALE
Piaget non ha ipotizzato un 5° stadio dellos viluppo cognitivo.
Kramer: 3 caratteristiche del pensiero postformale:
- consapevolezza della natura relativa della conoscenza
- Accettazione della contraddizione
- Integrazione delle contradizioni in un insieme dialettivo
Riegel: nell’età adulta, soluzione delle contraddizioni.
Basseches: importanza del pensiero dialettico.
Il ragionamento morale riguarda i tipi di pensiero impiegati dai bambini piùL RAGIONAMENTO4 grandi e dagli adulti quando si trovano di fronte a dilemmi morali ed etici.
MORALE5 L K ha esaminato il come invece che il che cosa pensano le persone. Si èE FASI DELLOS VILUPPO OHLBERGK concentrato sul tipo di giustificazioni che le persone addicevano per i
loro giudizi morali. Ha identificato 3 diversi livelli di pensiero convenzionale:1. Pensiero preconvenzionale: se un comportamento debba essere o meno punito.
2. Pensiero convenzionale: la pietra di paragone del pensiero morale del bambino a questo livello passa dalle conseguenze personali del comportamento alle definizioni di ciò che è giusto proposte dai gruppi di riferimento come la famiglia o il gruppo dei pari. Nel secondo stadio, il paragone è con le istituzioni (Chiesa, scuola, ecc.). Tra il secondo stadio del pensiero convenzionale e il primo stadio del livello postconvenzionale, è possibile che l'individuo attraversi una fase intermedia dello sviluppo morale, mettendo in discussione le definizioni di giusto e sbagliato che precedentemente erano state accettate senza riserva.
3. Pensiero postconvenzionale: in questa fase l'individuo sviluppa alcuni standard di comportamento che sono indipendenti dalle posizioni di altre persone.
Dall'autorità esterna, e che possono essere o non essere conformi agli standard convenzionali. Gilligan in seguito alla sua esperienza di ascolto dei racconti di vari dilemmi vissuti da donne ha elaborato la sua concezione affermando che la donna vive in termini di legami e l'uomo in termini di autonomia. Identifica 3 stadi diversi, ognuno separato da un periodo di transizione:
U: NA VOCE DIVERSA 6 LC G 1982
A CURA DI SÉ PER LA PROPRIA SOPRAVVIVENZA
AROL ILLIGAN: cessa l'egoismo e diviene centrale il bene degli altri.
LA CURA DEGLI ALTRI
A CURA DELL'INTEGRITÀ
Secondo questa studiosa la moralità è imperniata sulle relazioni e non sui diritti. Il modello di Erikson illustra un individuo in via di sviluppo inserito in una società che a sua svolta è in costante mutamento. Man mano che l'individuo si evolve, la società avanza nuove richieste nei suoi confronti, richieste alle quali l'Io deve cercare di adattarsi.
Ogni nuova richiesta provoca una crisi emotiva e una soluzione positiva di tale crisi porta allo sviluppo di una nuova virtù o forza vitale. Tale sviluppo non avviene in modo casuale, ma in base ad un ordine definito. Erikson individua una serie di 8 compiti o crisi:Nuova virtù | Manifestazioni | Età | Stadio | Crisi potenziale |
---|---|---|---|---|
Fiducia | Religione e fede | 0-1 | Neonati | Fondamentale vs Mancanza di fiducia |
Autonomia | Legge e ordine | 1-6 | Prima infanzia | Vergogna e dubbio vs Iniziativa |
Industria | Economia | 6-10 | Età del gioco | Risoluzione sequenziale di propositi vs Inferiorità |
Identità | Ideologia | 10-14 | Autore centrale per lo studio del corso della vita | Senso di colpa vs Competenza |
Intimità | Etica | 14-20 | Adolescenza | Disperione vs Fedeltà |
Generatività | Tecnologia | 20-35 | Età adulta giovane | Isolamento vs Amore |
Integrità | Etica | 35-65 | Consolidamento in campo professionale | Intimità vs Disperione |
il rischio è che questa si sviluppi invece in senso di inadeguatezza ed inferiorità.
5. I : durante l'adolescenza si cerca di individuare unDENTITÀ VS DISPERISIONEnuovo senso di continuità e di identità. Il pericolo in questa fase è ladispersione dell'identità o la confusione e l'incertezza su ciò che si è e checosa dsi diventerà.
6. I : in questa fase si sviluppa l'intimità che implica laNTIMITÀ VS ISOLAMENTOcapacità di abbandonarsi. Il senso di identità faticosamente conquistatoviene quindi messo in pericolo e il rischio per evitare tale conseguenza èl'isolamento.
7. G : il fallimento nel conseguire la generatività (es.ENERALITÀ VS STAGNAZIONEgenitorialità) porta alla stagnazione e all'impoverimento personale.
8. I ’ : Erikson descrive un Io integrato come ilNTEGRITÀ DEL IO VS DISPERAZIONEfrutto maturo dei primi
sette stadi. La mancanza o la perdita di una maturaintegrità dell’Io porta alla disperazione.
D M : Anche McAdams, si concentra sull’identità che per lui è la storia della vita di unaAN CADAMS9 persona.
COSTRUIRE LA STORIA DIUNA VITA M A costruisce una teoria sucome le nostre identità vengono costruiteC DAMSattraverso la narrazione.
1. I : il tono narrativo di una persona viene formulatoL TONO NARRATIVOdurante i primi anni di vita ed è influenzato dalla natura dellarelazione del bambino con il caregiver fondamentale. Un attaccamentosicuro rispecchia un racconto ottimistico.
2. L’ : i fermo immagine sono una sintesi di sentimentiIMMAGINARIOconoscenze e sensazioni. Età prescolare.
3. L : il contenuto delle linee tematiche incentrato sulE LINEE TEMATICHEbisogno di potere e di amore che sono secondo questo autore le 2motivazioni centrali della vita umana. Infanzia. Il conflitto è traagentività e comunione.
4. L :
Nell'adolescenza viene definita l'impostazione ideologica, una serie di credenze che riguardano ciò che è bene e ciò che è male. Mc Adams suggerisce 2 percorsi per comprendere l'impostazione ideologica:
- Contenuto: si riferisce alla complessità del sistema di credenza di un individuo.
- Struttura: durante le prime fasi dell'età adulta (20-30 anni) il compito principale è quello di creare e perfezionare i personaggi o immagini principali. Le immagini sono complessi interiorizzati di persone reali o immaginarie. Alcune immagini sono orientate al potere (agentività) e altre all'amore (comunione).
- Conclusione generativa: per le nostre storie, cerchiamo finali che siano anche nuovi inizi, attraverso i quali il nostro sé possa continuare a vivere. Età adulta media.