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Collaborazione tra coetanei

Invece di apprendere attraverso la guida fornita da un bambino con maggiore esperienza, qui i due coetanei hanno lo stesso livello di ignoranza rispetto al compito da seguire. La relazione tra i due è simmetrica e si fonda su fiducia, interessi reciproci. I bambini arriveranno alla soluzione mentre non sarebbero in grado di farlo da soli. Il dovere interagire con qualcuno che ha una visione diversa del problema stimola il bambino a riflettere sulle proprie idee.

I risultati della maggior parte degli studi mostrano che la prestazione in condizione diadica è superiore a quella in condizione individuale. Questa superiorità della prestazione congiunta non si verifica sistematicamente ma dipende da varie condizioni. Secondo Doise, il meccanismo responsabile del cambiamento è il conflitto sociocognitivo che ha luogo quando due bambini sono chiamati a risolvere insieme un problema e devono quindi confrontare le loro opinioni sul modo migliore di.

affrontare la situazione. È dunque richiesta una ristrutturazione mentale in quanto il bambino deve coordinare le sue idee con quelle del partner. Studi hanno rilevato che l'elemento chiave è la cooperazione, sembra che i bambini con maggiori livelli di disaccordo avessero meno probabilità di fare progressi, mentre bambini che più accettavano le opinioni dell'altro avevano più possibilità di progredire. La famiglia e i coetanei costituiscono i 2 principali contesti all'interno dei quali avvengono i processi di socializzazione del bambino. In passato questi 2 sistemi sono stati studiati indipendentemente l'uno dall'altro, però è inevitabile che quanto si verifica in un contesto abbia implicazioni anche nell'altro, infatti la relazione genitori-figlio può influenzare quella dei coetanei. I legami tra i 2 sistemi assumono varie forme: 1. le strategie di socializzazione genitoriali, in quanto inducono nei1. Lo sviluppo delle caratteristiche sociali dei bambini: I bambini sviluppano alcune caratteristiche che emergeranno successivamente nelle interazioni sociali, comprese quelle con i coetanei. 2. L'educazione esplicita ricevuta dai genitori sulle relazioni tra i compagni: I genitori istruiscono i figli sul modo più appropriato di giocare con gli altri e di gestire i rapporti. 3. La funzione dei genitori come manager della vita sociale dei figli: I genitori forniscono la possibilità di avere contatti con altri bambini e determinano sia l'intensità del contatto sia la scelta della persona con cui avviene. È importante osservare che l'influenza dei genitori può essere sia positiva che negativa. Da un lato, i genitori possono compiere passi positivi come iscrivere il figlio a un'attività prescolastica o invitare altri bambini a casa. D'altro canto, i genitori possono anche ostacolare le amicizie dei bambini trasferendosi lontano dal quartiere o iscrivendo il figlio a una scuola diversa. Inoltre, può accadere cheun genitore possessivo scoraggi il bambino nell'avere rapporti con persone all'esterno. Vi sono influenze dirette e indirette esercitate sia dal contesto genitoriale che dal gruppo di amici. Le influenze dirette sono principalmente quelle legate ai genitori in quanto educatori e gestori delle attività del bambino con i compagni. In questo caso, il genitore cerca in modo esplicito di guidare il figlio verso alcuni tipi di interazione, facilitando o ostacolando i tentativi messi in atto dal bambino per entrare a far parte della cultura tra i coetanei. Tale ruolo dei genitori risulta particolarmente evidente durante il periodo prescolastico. I bambini in età prescolare con i genitori che incoraggiano i contatti tendono ad avere più amici rispetto ai bambini i cui genitori non si preoccupano di organizzare in questo senso la vita dei figli. Le influenze indirette possono esprimersi in diversi modi, ma in genere sono basate sull'assunto che la qualità delle cure ricevute dai genitori influenzi la capacità del bambino di stabilire relazioni sociali. Ad esempio, se un bambino cresce in un ambiente familiare in cui le relazioni sono limitate o poco soddisfacenti, potrebbe avere difficoltà a sviluppare abilità sociali adeguate. In conclusione, sia le influenze dirette che quelle indirette esercitate dai genitori e dal contesto sociale possono influenzare la capacità del bambino di stabilire rapporti con persone all'esterno. È importante che i genitori siano consapevoli del loro ruolo e delle loro azioni, cercando di favorire un ambiente sociale sano e stimolante per il bambino.genitoriali ricevuti all'interno della famiglia influenzerà la relazione del bambino con i coetanei. Diversi aspetti delle pratiche educative dei genitori sono state associate allo sviluppo delle competenze nell'interazione con i coetanei: il calore dei genitori in molti studi viene considerato come uno dei principali elementi del modo in cui il bambino interagirà con gli altri bambini. Il controllo dei genitori, in una situazione ideale, dovrebbe essere moderato; infatti, è stato dimostrato in diverse occasioni che un controllo inadeguato o eccessivo conduce all'aggressività. Il coinvolgimento genitoriale: i genitori dovrebbero interessarsi ed essere sensibili nei confronti dell'attività dei figli, questi a loro volta svilupperanno una sicurezza che potrà aiutarli ad essere accettati socialmente. Un atteggiamento democratico, quando questo prevale all'interno della famiglia, i bambini hanno maggiori possibilità di.

sviluppare le competenze interattive richieste dalle relazioni egualitarie che si sviluppano all'interno dei gruppi dei coetanei. Un ulteriore tipo di influenze indiretta che contribuisce a collegare il sistema famiglia al sistema coetanei è la personalità dei genitori.

Le madri con scarso livello di socievolezza avevano con maggior probabilità un figlio poco gradito rispetto alle madri più socievoli. Il metodo educativo adottato dai genitori varia in funzione delle loro caratteristiche di personalità. Sebbene la famiglia e il gruppo di coetanei rappresentino per molti versi i contesti all'interno dei quali avviene lo sviluppo del bambino, altre influenze sociali possono giocare un ruolo decisivo per lo sviluppo, alcune di queste come il tipo di scuola frequentata, altre influenze sono indirette come le condizioni sociali mediate principalmente dalle relazioni interpersonali. Le condizioni economiche di un paese, la

considerazione entrambi i contesti.3. i macrosistemi,si riferiscono alle influenze culturali e sociali che agiscono sui microsistemi e mesosistemi.Ad esempio,le norme culturali e le politiche sociali possono influenzare la vita familiare e le opportunità di apprendimento dei bambini.4. i sistemi cronosistemi,si riferiscono ai cambiamenti che avvengono nel tempo e come questi influenzano lo sviluppo dei bambini.Ad esempio,le trasformazioni sociali e le nuove tecnologie possono avere un impatto significativo sulle esperienze dei bambini.È importante considerare tutti questi livelli di sistemi ecologici per comprendere appieno l'impatto che la povertà, la disoccupazione e l'appartenenza etnica possono avere sullo sviluppo dei bambini.considerazioni sulle relazioni tra i diversi microsistemi. 3. I macrosistemi costituiscono il livello finale. Questi sono in assoluto i più distanti dall'esperienza diretta del bambino, ma possono esercitare su di essa una notevole influenza. Tra i macrosistemi vanno annoverati i valori sociali, le ideologie e le istituzioni politiche. È probabile che l'interesse e l'affetto mostrato dai genitori nei confronti del figlio siano legati alla soddisfazione che provano rispetto al loro lavoro. Questa a sua volta può dipendere dalla politica adottata dal governo in materia di occupazione e di aiuti alla famiglia. La scuola rappresenta una delle istituzioni sociali più significative. La funzione primaria della scuola è di aiutare il bambino a compiere progressi accademici. Per funzionare in modo efficace, una scuola deve possedere un insieme di regole, ad esempio un orario da rispettare e codici di disciplina che regolano la condotta. Sono state studiate le

Le differenze tra classi tradizionali e aperte sono le seguenti:

  • Le classi tradizionali sono quelle in cui i bambini siedono in banchi disposti in fila verso l'insegnante, dove l'insegnamento avviene sotto forma di lezione formale.
  • Nelle classi aperte prevale un tipo di disposizione spaziale diversa, con una maggiore flessibilità per quanto riguarda il programma. Gli insegnanti si affidano meno alla lezione formale e maggiormente alle iniziative degli alunni.
  • L'efficienza dell'approccio dipende dall'età del bambino, essendo quello aperto più adatto ai bambini più piccoli.
  • Anche le differenze di personalità sono importanti, dato che alcuni bambini hanno un rendimento migliore con un tipo di approccio piuttosto che un altro.
  • Patterson concludeva che le misure del rendimento scolastico erano leggermente superiori per gli alunni delle scuole tradizionali, mentre quelle dei bambini delle scuole aperte apparivano superiori.

Nel pensiero creativo e nel livello di indipendenza. L'influenza della scuola sull'immagine che il bambino costruisce di se stesso è significativa. Uno degli obiettivi della scuola dovrebbe essere di promuovere nell'alunno lo sviluppo di una percezione positiva di sé. Infatti, i bambini che hanno avuto successo in questo contesto hanno più probabilità di non lasciarsi scoraggiare da un eventuale fallimento, inoltre rimangono a scuola più a lungo ed eseguono i compiti più a lungo. L'interesse e il coinvolgimento dei genitori esercitano effetti notevoli nelle prestazioni scolastiche dei figli. I genitori adottano varie tecniche in grado di produrre tali effetti: tra cui l'esortazione verbale, l'incoraggiamento ad imparare le lettere e i numeri, l'intervento sollecito di fronte ai problemi legati alla scuola e così via. Anche la

pressione economica produce un effetto sui figli perché li obbliga a cambiare stile di vita e riduce il potere di acquisto. Tuttavia, le influenze principali dipendono dai cambiamenti nelle cure genitoriali. Gli effetti prodotti sui bambini sono vari: problemi emotivi e di condotta, una diminuita autostima, ecc. Un'ulteriore influenza si verifica nel comportamento a scuola. Peggiorano sia la relazione con gli insegnanti sia il rendimento scolastico. I bambini poveri presentano molti svantaggi, tra i quali: scarsa educazione scolastica, assistenza sanitaria e nutrizione poco adeguate. Le probabilità che un bambino proveniente da un contesto di povertà sviluppi problemi comportamentali, tendenze antisociali, sono più elevate di quelle che ha un bambino proveniente da un ambiente più favorito. I bambini provenienti da famiglie non aberranti sono esposti a pratiche educative insensibili e severe, maggiormente rispetto ai bambini provenienti da famiglie benestanti.povertà influenza lo sviluppo psicologico del bambino principalmente attraverso gli effetti che produce sullo stato psicologico dei genitori e di conseguenza attraverso le loro pratiche di socializzazione. La povertà e la perdita economica diminuiscono la capacità dei genitori di fornire un ambiente sicuro e stabile per il bambino. Questo può portare a un aumento dello stress familiare, dell'ansia e della depressione, che a loro volta possono influenzare negativamente il benessere psicologico del bambino. Inoltre, la povertà può limitare l'accesso a risorse educative e culturali, come libri, giocattoli e attività extracurriculari, che sono importanti per lo sviluppo cognitivo e sociale del bambino. La mancanza di queste opportunità può portare a un ritardo nello sviluppo delle abilità cognitive e sociali, che possono avere conseguenze a lungo termine sulla crescita e sul successo del bambino. È importante sottolineare che la povertà non determina automaticamente un cattivo sviluppo psicologico del bambino. Esistono molti fattori di protezione che possono mitigare gli effetti negativi della povertà e promuovere un sano sviluppo psicologico, come il supporto sociale, l'accesso a servizi di salute mentale e l'opportunità di partecipare ad attività extracurriculari. Tuttavia, è fondamentale riconoscere l'importanza di affrontare la povertà e le sue conseguenze sullo sviluppo psicologico dei bambini, al fine di garantire loro un futuro migliore.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
10 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/05 Psicologia sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dei processi di socializzazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Ingrassia Massimo.