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GLI STUDI CORRELAZIONALI

hanno l'obiettivo di studiare le correlazioni tra 2 variabili. Non si ricerca la causa ma un

ANDAMENTO(questo può essere considerato uno svantaggio). Questo può essere positivo nel

caso in cui le 2 variabili abbiano un andamento uguale, e negativo nel caso opposto.

I vantaggi di questo tipo di studio riguarda il fatto che possono essere utilizzati come studi

esplorativi oppure quando per motivi etici o pratici è impossibile realizzare uno studio più

complesso.

METODO CLINICO ( Kline= letto , giaciglio) ...utile per descrivere fenomeni patologici.

il metodo utilizzato è quello dell' ANAMNESI. Vengono richieste al paziente diverse informazioni

sulla sua vita privata ( famiglia, amore, tempo libero, relazioni sociali, momenti importanti

ecc..)

il terapeuta attua una TERAPIA rivolta a trovare provvedimenti per guarire o attenuare una

malattia.

Il COLLOQUIO CLINICO venne utilizzata da PIAGET per i suoi studi sull 'INTLIGENZA dei bambini.

Questo sistema era un misto tra colloquio ed osservazione e consisteva nel proporre domande

mirate mentre risolveva un compito.

-ALFRED BINET (1857-11) inventò proprio un test per misurare il quoziente intellettivo dei

bambini

Piaget studia anche l'epistomologia che è definita “GENETICA” in quanto studia come nasce e si

evolve la nostra conoscenza.

Esistono 4 stadi di intelligenza

-senso-motoria (0-2 anni) il bambino comprende il mondo agendo esplicitamente su di esso.

-periodo pre-operatorio (2-7) il bambino è in grado di usare rappresentazioni ( immagini

mentali, disegni, parole e gesti) limitato dall'egocentrismo e dalla superficialità.

-periodo operatorio (7-11) il bambino acquisisce sistemi mentali interiori più complessi. I suoi

pensieri non sono ancora di tipo astratto.

-periodo operatorio formale dell'adolescenza (11-15) raggiunge il concetto di astratto. Capisce

discorsi più profondi come il concetto di futuro.

LA PERCEZIONE

DEFINIZIONE 1: organizzazione immediata, dinamica e significativa dei dati della realtà.

DINAMICA perchè essa può cambiare nel tempo (es: coniglio/papera) e SIGNIFICATIVA perchè ciò che

viene percepito assume significati diversi a seconda di chi percepisce.

DEFINIZIONE 2: processo che ci consente di acquisire informazioni sul mondo esterno.

PERCEZIONE VISIVA

i nostri occhi non sono una semplice macchina fotografica.

Esiste una dissociazione tra il mondo: PERCEPITO "soggettivo"

FENOMENICO "come appare"(gestalt)

REALE "oggettivo"

idea di Kohler(gestaltista). ANALOGIA tra il rapporto tra oggetto-stimolo e oggetto-percepito.

Utlizza la metafora del fucile. L'oggetto stimolo è il foro della canna del fucile mentre l'oggetto percepito

è il foro che fa il proiettile nel corpire una superfice. Questi non sono la stessa cosa, in quanto il secondo

varia a seconda ad es. Del tipo di superfice che colpisce. Allo stesso modo oggetto stimolo ed oggetto

percepito sono differenti in quanto il secondo dipende anche dalle caratteristiche del soggetto percipiente.

Per passare dal realismo ingenuo a quello critico possiamo far uso di altri esempi come situazione di

assenza fenomenica in presenza di oggetti fisici ( es: raggi ultravioletti) o caso inverso ( triangolo di

kanzsa)

L'OCCHIO

CORNEA: Pellicola più esterna che viene colpita dalla luce.

CRISTALLINO: cambia forma per focalizzare oggetti vicini (+ sferica) o lontani (+piatta).

PUPILLA:rileva la luce fioca

RETINA: le cellule sensibili alla luce trasformano queste in attività neurali

ci sono 2 tipi di RECETTORI: BASTONCELLI che reagiscono alla luce bassa

CONI che reagiscono alla luce più forte e vedono i 3 colori (rosso blu e

verde)

NERVO OTTICO:trasmette le informazioni al cervello

indici di PROFONDITà

1)CONVERGENZA dei globi oculari ( i movimenti dei 2 occhi sono cordinati) per ottenere la visione

unica di oggetti vicini ( dopo i 25 m non c'è convergenza). Tale rotazione implica una contrazione dei

muscoli retti interni, tale sensazione può essere considerata un indice di profondità.

2)DISPARITà BINOCULARE consiste nella diversità esistente fra immagini ottenute attraverso l'uno o

l'altro occhio. Questa è inversamente proporzionale al quadrato della distanza dell'oggetto ( quindi

pressoche nulla a grandi distanze) e ci permette una visione tridimensionale.r

3)DISPARITà MONOCULARE consiste nelle modificazioni delle immagini e del punto di vista grazie ai

movimenti di lateralità e a quelli in senso anteriore,posteriore o verticale del percipiente.

4)ACCOMODAZIONE . Quando si osservano oggetti più vicino dei 7 metri la lente del cristallino

aumenta la propria potenza e curvatura, con conseguente contrazione dei muscoli ciliari. Anche questa

impressione di fatica oculare è considerbile come un indice di profondità.

5)FORMA . Se i contorni di certe figure o comunque le linee fondamentali tendono a convergere verso

uno o più "punti di fuga, il campo medesimo viene a strutturarsi come tridimensionale.( camera distorta )

6)GRANDEZZA. 2 oggetti di diversa grandezza, a parità di altre condizioni ed in assenza di indici di

profondità, l'oggetto più grande tende ad essere vissuto come provvisto della medesima grandezza ma

situato ad una distanza piu ravvicinata.( palloncini di ames)

7)COLORE. Le sue varie caratteristiche (come tono,intensità, purezza e luminosità) possono costituire

indici di profondità.

8)INTERPOSIZIONE. A parità di altre condizioni è visto come anteriore l'oggetto che sembra

sovrapporsi ad un altro, come posteriore l'oggeto che sembra sottoporsi.

9)ALTEZZA DEL CAMPO VISIVO. Dati 2 punti luminosi in un campo oscuro, quello situtato più in alto

tende ad essere visto come più lontano.

10)FAMILIARITà . Se la grandezza dell'oggetto è nota, le variazioni dell'immagine proiettiva sono

vissute come variazioni della dislocazione spaziale per la tendenza alla conservazione della grandezza

( tale tendenza alla conservazione delle qualità dell'oggetto è detto "costanza").

11)MOVIMENTO DELL'OGGETTO, può contribuire a fornire altri indici quali l'interposizione o la

familiarità.

12)TESSITURA. A parità d'altre condizioni, quanti più e quanto maggiori sono i dettagli distinguibili e

percepibili in un oggett,tanto più esso appare vicino.

Alcuni credono che gli oggetti stimolo con il tempo formino dei PATTERN. C'è chi crede che si

raffigurino in SAGOME oppure PROTOTIPI ( sagome più flessibili). Altri ancora parlano delle

CARATTERISTICHE DISTINTIVE.

ELABORAZIONE BOTTOM-UP e TOP-DOWN:

nell'elaborazione BOTTOM-UP la percezione viene ricostruita dalle caratteristiche dello stimolo , mentre

nell'elaborazione TOP-DOWN la percezione viene ricostrutia sfruttando le informazioni contestuali

dell'ambiente.

NB: nella maggior parte dei casi la percezione sembrerebbe essere costituita da una combinazione tra i 2

tipi di elaborazione.

ILLUSORY CONTOURS: fenomeni di completamento che hanno in comunune la produzione attiva di

parti non concretamente rappresentate.

Il completamento nella percezione è GUIDATO dalle ASPETTATIVE dell'osservatore e dai suoi

SCHEMI MENTALI.

Esistono 2 tipi di completamento MODALE e AMODLAE.

Il completamento AMODALE (detto anche COPERTO) è quello in cui le zone completate sono

sottoposte ad altre superfici opache.(non c'è una neo produzione)

Esistono 2 tipi di effetti: l'effetto SCHERMO (es banco che compre la gambe di uno studente)

l'effetto TUNNEL (es banco che copre lo studente parzialmente)

il completamento MODALE( detto anche EVIDENTE) è caratterizzato da una NEOPRODUZIONE,

come nel caso delle illusioni. Un tipico es: è il triangolo di KANSIZSA.

Anche in questo caso la percezione è guidata da forti aspettative e dall'esigenza di regolarità e

congruenza.

LA MEMORIA

definizione: è la capacità di un organismo di CONSERVARE tracce dell'esperienza passata per

riservirsene per relazionarsi col mondo e con altri avvenimenti futuri.

Alcune definizioni:

REMINISCENZA: ricomparsi nella memoria di eventi che avevano resistito a tentativi di rievocazione

OBLIO:diminuizione o scomparsa del ricordo

INTERFERENZA RETROATTIVA: interferenza di nuovo materiale sul materiale già appreso

INTERFERENZA PROATTIVA:interferenza di vecchi materiali su nuovi materiali da apprendere

TRANSFER: facilitazione di apprendimento da parte di materiale già appreso

IL MODELLO DI ATKINSON E SHIFFRIN(1968)

L'informazione ( INPUT ) entra tramite la MEMORIA SENSORIALE ( dove scompare quasi subito, 1

sec, se non viene ripetuta). Può entrare quindi nella MEMORIA a BREVE TERMINE (15-20 sec) e

successivamente se viene reiterata tramite una RIPETIZIONE di MANTENIMENTO (+ difficile) oppure

una RIPETIZIONE ELABORATIVA può codificarsi nella MEMORIA a LUNGO TERMINE dove

rimane definitivamente. A questo punto l'informazione può essere recuperata (per RICONOSCIMENTO

o RIEVOCAZIONE) nella memoria a breve termine.

LA MEMORIA SENSORIALE

è suddivisa in

MEMORIA ECOICA , cioè la memoria sensoriale uditiva (ultimi esperimenti hanno dimostrato che può

durare fino a 20 sec)e

MEMORIA ICONICA , cioè la memoria sensoriale visiva.(1 sec)

LA MEMORIA a BREVE TERMINE ( WORKING MEMORY)

è detta anche memoria di lavoro poichè l'informazione entra in essa non solo tramite la mem. Sensoriale

ma anche tramite la memoria a lungo termine. Questo lo fà tramiti processi di recupero continui. Questa

quindi attua continui parallelismi tra il nuovo ed il vecchio.

I limiti della memora a breve termine: gli stimoli permangono nella memoria a breve termine per un

tempo massimo di 20 secondi. Inoltre la memoria a breve termine ha una capacità limitata di circa 7-9

elementi o meglio di "blocchi di elementi" (CHUNKS).

Tipologie di memoria di lavoro: FONOLOGICA(sembra di coinvolgere non solo l'elaborazione acustica,

ma anche quella articolatoria . Infatti noi tendiamo a ripetere a livello verbale le informazioni nella nostra

testa.) e VISIVA

effetto PRIMACY e effetto RECENCY: se ci viene chiesto di assimilare le parole di una lista molto lunga

sarà più facile memorizzare le parole iniziali, che hanno maggior opportunità di essere ripassate, e quelle

finali in quanto sono le ultime ad essere ascoltate.

MEMORIA a LUNGO TERMINE

Il processo che porta un informazione dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine è detto

CONSOLDIAMENTO.Questo avviene tra un RIPASSO di MANTENIMENTO oppure di

ELABORAZIONE. Questa può essere superficiale o profonda, in tal caso

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
23 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mutanda90 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dei processi cognitivi: teorie e metodi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Giannini Anna Maria.