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Il condizionamento secondo Pavlov

Secondo Pavlov, il condizionamento è dovuto allo stabilirsi di un'associazione tra lo stimolo (inizialmente neutro) e la risposta di salivazione (inizialmente non condizionata). Attraverso questa procedura di associazione, lo stimolo neutro diventa uno stimolo condizionato in grado di produrre la salivazione come risposta condizionata.

Leggi del condizionamento classico:

  1. Estinzione: Si continua a presentare lo stimolo condizionato ma non lo stimolo incondizionato: la risposta condizionata perde di intensità fino a sparire.
  2. Recupero spontaneo: Dopo l'estinzione, la risposta incondizionata tende a riapparire anche se non viene presentato alcuno stimolo condizionato.
  3. Generalizzazione: Dopo il condizionamento, il comportamento condizionato viene prodotto in risposta a stimoli simili allo stimolo condizionato. Ad esempio, il cane che ha imparato a salivare all'accensione di una luce gialla saliverà anche se la luce è bianca.
  4. Discriminazione: Tramite la procedura di...
condizionamento, l'animale può apprendere a non rispondere a stimoli simili allo SC pur continuando a rispondere allo SC stesso. Una luce rossa è presentata e seguita dallo SI; si stabilisce un condizionamento. Una luce blu è presentata ma non seguita dallo SI; si osserva una graduale estinzione della risposta di salivazione alla luce blu ma non alla luce rossa. Il condizionamento operante è diverso dal condizionamento classico. Nel condizionamento classico, la risposta condizionata è simile alla risposta evocata da uno stimolo incondizionato. Nel condizionamento operante, si possono apprendere anche comportamenti che non sono collegati a stimoli incondizionati riconosciuti. Il comportamento operante è quando il comportamento agisce sull'ambiente per produrre un determinato effetto. Thorndike propose una legge che è alla base del condizionamento operante, la legge dell'effetto. Questa legge stabilisce che si stabiliscono legami associativi tra stimolo e risposta in base agli effetti che la risposta produce sull'ambiente.

La risposta dipende dagli effetti che seguono la risposta.

La gabbia di Thorndike

Un gatto affamato chiuso in una gabbia compie dei movimenti alla cieca e fornisce sia risposte errate sia giuste (= premere una leva che consente di uscire dalla gabbia)

L'associazione tra stimolo (leva) e risposta (agire sulla leva) si stabilisce solo se la risposta ha un effetto sull'animale

Skinner fu il principale teorico del condizionamento operante

La Skinner box

Un animale viene messo in una scatola in cui è presente una leva

L'atto di premere la leva (dapprima casualmente) diventa più frequente se premendola l'animale ottiene una ricompensa (cibo)

Se l'agire sulla leva non porta alla erogazione di cibo il comportamento del premere la leva non è più frequente di altri comportamenti

È possibile istituire una discriminazione fornendo il cibo se la leva viene abbassata dall'animale quando per es. una luce

è accesa (stimolodiscriminativo)Il principio chiave per spiegare questo fenomeno è il rinforzoRinforzo = conseguenza positiva che produce un aumento del comportamentoI rinforzi possono essere positivi o negativi

  • Un rinforzo positivo è un evento che viene aggiunto a una situazione
  • Un rinforzo negativo è un evento che viene eliminato da una situazione
  • In entrambi i casi la probabilità che un certo stimolo provochi una data risposta viene aumentata

Bisogna evitare di confondere il rinforzo negativo con la punizione

  • Un rinforzo negativo è un evento il cui mancato verificarsi aumenta la probabilità che uno stimolo provochi una risposta; una punizione è un evento il cui verificarsi diminuisce la probabilità che uno stimolo provochi una risposta

Piani di rinforzo 26Un rinforzo continuo (= il cibo viene erogato ogni volta che l’animale preme la leva) produce un apprendimento molto rapido ma

Anche una rapida estinzione:

  • Rinforzo parziale
    • Intervallo fisso (il rinforzo si presenta a intervalli costanti nel tempo)
    • Intervallo variabile (il rinforzo si presenta a intervalli variabili nel tempo)
    • Rapporto fisso (il rinforzo si presenta dopo un numero stabilito di risposte)
    • Rapporto variabile (il numero di risposte fornite tra un rinforzo e l'altro varia)

I vari piani di rinforzo hanno differenti effetti sull'apprendimento:

  • L'apprendimento verbale
  • Secondo Skinner il linguaggio è un insieme complesso di risposte operanti create in un bambino da genitori, insegnanti ecc.

    Esempio:

    In che modo il bambino impara a dire "gatto" quando ne vede uno?

    Il gatto è lo stimolo discriminativo che controlla l'emissione della parola "gatto".

    Se il bambino dice "gatto" questo comportamento viene rinforzato dai genitori.

    L'interazione tra stimoli discriminativi e rinforzi permette al bambino di...

imparare a denominare gli oggetti

Questa concezione è stata criticata con vari argomenti da Chomsky

Non permette di spiegare gli ipercorrettismi (forme errate che seguono una regola corretta, per es. "dicete" invece di "dite")

Non permette di spiegare la possibilità delle lingue di generare un numero infinito di frasi

Come spiegare il processo di apprendimento

Teorie meccanicistiche 27

Vi è una connessione diretta e automatica simile a un riflesso tra stimolo e risposta; non vi sono rappresentazioni interne

Teorie cognitiviste

Vi è la mediazione di rappresentazioni mentali (per es. aspettative)

L'apprendimento per segnali

Tolman fu uno dei primi a sostenere che l'apprendimento consiste nella modifica di processi di conoscenza non osservabili

Il ratto che trova la strada per il cibo in un labirinto non apprende semplicemente una sequenza di risposte, ma una serie di segnali che definiscono sequenze temporali

Il segnale è definibile come l'aspettativa che uno stimolo sarà seguito da un altro in una particolare situazione.

Interpretazione cognitiva dei processi di condizionamento.

Nell'uomo si può avere una risposta condizionata senza accoppiare SI e SN, a questo scopo basta informare la persona dell'associazione.

Analogamente, il condizionamento non si manifesta se istruzioni verbali mascherano la relazione tra SN e SI.

Associando un suono a un soffio d'aria, una persona può essere condizionata a sbattere le palpebre quando sente un suono.

Se però alla persona si dice che il soffio non ha alcun collegamento con il suono, non si ha condizionamento.

Questi fenomeni si possono spiegare assumendo che la variabile critica sia la creazione di una rappresentazione mentale.

Rescorla ha dimostrato sperimentalmente che nel condizionamento classico l'individuo deve necessariamente acquisire informazione perché ci sia apprendimento.

Capitolo 12 - Lingue e Linguaggio

Qual è la differenza tra le lingue e il linguaggio?

Il linguaggio è la facoltà mentale che permette agli esseri umani di usare una o più lingue per comunicare.

Una lingua è un prodotto sociale e storico. Le lingue nascono e mutano nel tempo (e possono anche morire).

La struttura delle lingue

Quali sono le caratteristiche che tutte le lingue hanno in comune?

Secondo

28Un gruppo di animali cui viene somministrata una scossa elettrica per•20 volte, ogni volta preceduta da un suono, acquisisce una risposta di paura

Un secondo gruppo di animali cui viene somministrata una scossa per•40 volte, 20 volte preceduta dal suono e 20 no, non acquisisce la risposta di paura

La teoria del condizionamento classico predice lo stesso livello di•apprendimento: SN precede SI lo stesso numero di volte

Gli animali invece apprendono la risposta solo quando lo stimolo funge•da segnale, cioè permette di predire la scossa

Saussure sosteneva che ogni lingua è un sistema di suoni dotati di significato.

I "pezzi" di cui è costituito un sistema linguistico sono:

  1. Un sistema fonologico, che è un insieme di suoni o fonemi (ad esempio /a/ o /p/).
  2. Stringhe di fonemi che formano i morfemi, cioè le unità linguistiche più piccole dotate di significato (ad esempio tavol-).
  3. Composizioni di morfemi che formano le parole (ad esempio tavol- più il suffisso -o), che costituiscono il lessico di una lingua.
  4. Non c'è una relazione intrinseca tra suono e significato delle parole (arbitrarietà delle lingue).
  5. Le parole si combinano in sintagmi (ad esempio il tavolo rosso), che sono le parti di cui sono composte le frasi (ad esempio il tavolo rosso è rotto).
  6. Il modo in cui le parole si combinano in frasi è determinato dalle regole della sintassi.

Le caratteristiche della sintassi sono:

  • Carattere gerarchico delle strutture.

sintattiche delle frasi

Ricorsività, cioè possibilità di includere una frase nell'altra, iterando, in teoria, tale procedimento all'infinito in pratica la memoria a breve termine pone dei limiti

Due assunzioni sulla conoscenza linguistica

La conoscenza delle regole di una lingua è implicita (le persone di norma non sono in grado di descrivere o rendere esplicite le regole linguistiche che usano)

Il linguaggio è una facoltà autonoma nel sistema mentale umano, che si sviluppa e può essere danneggiata indipendentemente da altre facoltà

Queste due concezioni sono sostenute da Chomsky (che le riferisce in particolare alla competenza sintattica)

La seconda assunzione diverge da altre importanti posizioni come quella di Piaget secondo Piaget il linguaggio si sviluppa assieme alla più generale capacità simbolica e di astrazione del bambino

Lo sviluppo del linguaggio

Le tappe principali

dello sviluppo del linguaggio

Primi mesi: suoni simili ai suoni linguistici

  • 10-12 mesi: prime parole
  • Quando il vocabolario ha raggiunto le 50-100 parole emergono le prime combinazioni di parole

A tre anni il bambino conosce già le strutture fondamentali della lingua

Quali sono le condizioni dell'apprendimento del linguaggio?

Ipotesi innatista (Chomsky)

Il bam

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
59 pagine
7 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dei processi cognitivi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli o del prof Zorzi Girotto.