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INTELLIGENZA AGONISTICA – METODO SFERA

Intelligenza agonistica è l'insieme di competenze insite nella naturale tendenza dell'essere umano a progettare, affrontare, superare e prevedere sfide con sé stesso, con gli altri, con l'ambiente, secondo un principio ordinatore della prestazione. Quest'intelligenza "aggiuntiva" è descritta da Giuseppe Vercelli nel libro "L'Intelligenza Agonistica". Il principio ordinatore si organizza secondo le intelligenze, che hanno dato modo di sviluppare un metodo; questo metodo si chiama SFERA (acronimo che sta per sincronia, forza, energia, ritmo, attivazione). Negli schemi che presenta si ragiona sempre sulla presenza o mancanza di queste caratteristiche. Il principio ordinatore riduce la causalità della prestazione, facilita il problem solving, favorisce la corrispondenza fra prestazione potenziale e reale, utilizza le emozioni, permette integrazione corpo-mente-ambiente-materiali.

intellettuale. I punti di forza sono le abilità o le caratteristiche che distinguono un individuo dagli altri e che possono essere sfruttate per ottenere risultati migliori;➢ Flessibilità = la capacità di adattarsi e di affrontare le sfide in modo creativo. Essa implica la capacità di cambiare strategia o approccio quando necessario, senza essere rigidi o bloccati in un'unica modalità di pensiero;➢ Resilienza = la capacità di affrontare le difficoltà e di superare gli ostacoli. Essa implica la capacità di rimanere motivati e di continuare a impegnarsi nonostante le avversità;➢ Apprendimento costante = la volontà di imparare e di migliorarsi costantemente. Essa implica la capacità di acquisire nuove conoscenze, competenze e abilità, e di applicarle nella pratica. Questi cinque fattori sono interconnessi e si influenzano reciprocamente. Lo sviluppo di uno di essi può favorire lo sviluppo degli altri, creando una sinergia che porta a un miglioramento complessivo delle capacità di un individuo.

mentale;

Energia = inteso come la capacità di regolare l'energia (sia fisica che mentale) in relazione all'attività che si sta svolgendo e di amministrarla nel modo migliore possibile;

Ritmo = è il governo della situazione e la disponibilità a cambiare;

Attivazione = ha a che fare con motivazione.

EMOZIONI e ANSIA DA PRESTAZIONE

Il termine e-mozione deriva dal Latino "ex motu", cioè "ciò che ci muove". Le emozioni sono stati mentali e fisiologici associati a modificazioni psicologiche, a stimoli interni o esterni, naturali o appresi. Secondo la maggior parte delle teorie moderne, le emozioni sono un processo multicomponenziale, cioè articolato in più componenti e con un decorso temporale che evolve. In termini evolutivi, o darwiniani, la loro principale funzione consiste nel rendere più efficace la reazione dell'individuo a situazioni in cui si rende necessaria una risposta.

immediata ai fini della sopravvivenza, reazione che non utilizza cioè processi cognitivi ed elaborazione cosciente. Le emozioni rivestono anche una funzione relazionale (comunicazione agli altri delle proprie reazioni psicofisiologiche) e una funzione autoregolativa (comprensione delle proprie modificazioni psicofisiologiche). Si differenziano quindi dai sentimenti e dagli stati d'animo, anche se questi termini vengono spesso usati indifferentemente nel senso comune. Si possono avere delle reazioni emotive, delle quali però si è inconsapevoli, anche in assenza di modificazioni psicofisiologiche, come è stato proposto dal neuropsicologo Antonio Damasio, che distingue due tipi: emozioni primarie (innate, preorganizzate) e emozioni secondarie (elaborate dall'esperienza), attraverso i circuiti del "come se". Anche etimologicamente l'emozione è un processo dinamico piuttosto che un atto cristallizzato. Emilio Il Primato delleEmozioniTiberi è un professore di psicologia dinamica e ha scritto il libro Le quattro componenti delle emozioni, in cui spiega che le emozioni sono composte da quattro fasi:
  1. Ambiente = (dove avviene) è un fondamentale punto di partenza di tutte le emozioni, in quanto crea il contesto, influisce sul fatto di dare un feedback alle mie percezioni. Denominato anche setting. Mayo (1880 – 1949) osservava le psicopatologie del lavoro e i suoi studi sono un esempio dell'importanza dell'ambiente;
  2. Uso dei sensi/percezioni = tutto poi parte dal modo in cui vengono usati i sensi, è qualcosa che sento, che percepisco, possono avere un'accezione fisica (senso, gusto, tatto, olfatto, vista), un'accezione di direzione (orientamento, es: dare un senso a ciò che si fa) ed infine un'accezione di valore (significato che si conferisce alle cose, es: il senso di fare qualcosa);
  3. Elaborazione dei sentimenti = è il processo attraverso il quale le sensazioni vengono interpretate e trasformate in sentimenti. È il momento in cui si dà un significato alle sensazioni e si attribuisce un valore emotivo;
  4. Reazioni = sono le risposte fisiche, cognitive e comportamentali che derivano dall'elaborazione dei sentimenti. Sono le azioni che compiamo in risposta alle emozioni che proviamo.
determinare la mia reazione emotiva a uno stimolo.

permettermi di perderlo (es. bici senza mani).

ANSIA

L'ansia è uno stato caratterizzato da una sensazione di paura non connessa ad alcuno stimolo specifico. Si distingue dalla paura vera e propria per il fatto di essere aspecifica, vaga o derivata da un conflitto interiore.

I segni somatici sono un'iperattività del sistema nervoso autonomo. La respirazione è fondamentale per capire se siamo in uno stato d'ansia.

L'ansia è una complessa combinazione di emozioni negative che includono l'apprensione e preoccupazione, ed è spesso accompagnata da sensazioni fisiche come palpitazioni, dolori al petto e/o respiro corto, nausea, tremore interno. L'ansia è uno stato psichico di un individuo, prevalentemente cosciente, caratterizzato da una sensazione di intensa preoccupazione o paura, relativa a uno stimolo ambientale specifico, associato a una mancata risposta di adattamento da parte dell'organismo in una determinata

Situazione che si esprime sotto forma di stress per l'individuo stesso. Un sostegno sociale aiuta ad agevolare nei risultati e consente di ridurre lo stress. Gli ancoraggi sono sicurezze che l'atleta si auto-dà per darsi sicurezza perché rinforza il proprio io. Attacchi di panico e/o stati d'ansia molto intensi possono occorrere quando da almeno 6/8 mesi si è sottoposti a carichi psichici molto elevati senza svolgere mai un periodo di pausa.

La nostra mente è divisa in:

  1. Conscio: Sopra abbiamo pensieri e percezioni
  2. Preconscio: appena sotto il conscio, abbiamo ricordi, sogni, conoscenza
  3. Inconscio: paure, conflitti, desideri immorali, desideri sessuali
  4. Vi è anche un inconscio collettivo, tramite cui siamo interconnessi tutti

Difese immature dell'ansia:

  • Razionalizzare: in parte aiuta, troppo e sempre no
  • Proiettare sugli altri
  • Imitare
  • Acting-out: reazione (Agito)
  • Dipendenze (shopping, fumare, bere, giocare)

Social network. Attenzione alla misura delle cose

  • Rimozione
  • "Devo"
  • Difese mature dell'ansia:
    • Ironia e autoironia
    • Attività fisica e manuale
    • Solidarietà e volontariato
    • Meditazione
    • Respirazione: Inspirare (4), tieni (7), espira il doppio (8). L'espirazione lunga aiuta a lasciare andare, ossigenare meglio vuol dire essere più lucidi, più presenti a sé.
    • Ascoltare musica
    • Alimentazione
    • Auto-gratificazione
    • Sublimazione: trasformare quello che vorrei
    • Ringraziare sé stessi e gli altri
    • Posso/Voglio/Desidero: permettersi di...
    • Tempo per sé
  • SINDROMI SPECIFICHE DELLO SPORT- Sindrome del campione = il campione viene riconosciuto dalla società. Consiste in una alterazione significativa dell'identità personale dell'atleta, più o meno frequente in atleti di alto livello, specie nella fase terminale
della loro carriera. Due elementi personologici sono evidenti nell'atleta che presenta la sindrome del campione, uno costitutivo e l'altro acquisito: forte carica agonistica e tensione emotiva definibile come ansia esistenziale; - Nikefobia = comprende tutte le manifestazioni psicopatologiche legate alla paura del successo. Questa particolare situazione psichica è vissuta da personalità non dotate di un normale equilibrio, per le quali il raggiungimento di un determinato traguardo è fonte di un profondo disagio esistenziale. Il disturbo si riscontra soprattutto negli atleti, in particolare nei dilettanti, mentre nei professionisti è di gran lunga più frequente la paura dell'insuccesso, che si può manifestare acutamente (sindrome pre-agonistica) o cronicamente (sindrome del campione). Rientrano nel capitolo della n. le depressioni da successo (stati depressivi fatti risalire a un senso di insicurezza di cui è preda il soggetto).che teme, anche se inconsciamente, la responsabilità che il successo comporta) e le inibizioni al successo (manifestazioni psicopatologiche fatte risalire a un latente senso di colpa che esige un processo di autopunizione riparatrice); - Ansia pre-agonistica = chiamata anche sindrome pre-agonistica. Consiste in una reazione ansiosa, particolarmente intensa, nell'immediata vigilia di un qualunque evento ricco di contenuto emotivo e tale da suscitare, nell'atleta, più o meno legittime preoccupazioni di insufficienza o di incapacità. Tale sindrome si può verificare in ogni campo dell'attività umana, ma è naturalmente più frequente nello sport, dove ogni evento si conclude con un risultato immediato. Ogni sportivo sa che il successo è dovuto in gran parte al grado di concentrazione con cui si aspetta la gara ed alla misura in cui la gara stessa viene "sentita". L'attesa della competizione è sempre

vissuta in un tipico stato di tensione emotiva che può ben definirsi una forma attenuata d'ansia. La sindrome pre-ago

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
41 pagine

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JuliaColace7 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia applicata alle scienze motorie e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Pace Nicola.