Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LE ORIGINI DEL FOCUS SULL’ESPERIENZA.............................................................................................. 41
VARIABILI AMBIENTALI E PARADIGMA S-O-R ....................................................................................... 43
BOX ................................................................................................................................................................................ 44
CAPITOLO 13 – I consumi alimentari ............................................................................................................... 45
LA SUPERIORITà SIMBOLICA DEL CONSUMO ALIMENTARE ........................................................... 45
EROS E CIBO .......................................................................................................................................................... 45
LA COSTRUZIONE IDENTITARIA FRA DISGUSTO, RIFIUTO ED ECCESSO ALIMENTARE ...... 46
L’ESERCIZIO DEL CONTROLLO SULLA PULSIONE E DIFFERENZE DI GENERE ......................... 46
LA CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE COME ESPRESSIONE SIMBOLICA DEL BISOGNO DI
CONTROLLO NELLA SOCIETà DEI CONSUMI ........................................................................................... 47
IL TREND EMERGENTE DELL’ACQUA IN BOTTIGLIA .......................................................................... 47
IL RISCHIO ALIMENTARE E IL RUOLO DELLA FIDUCIA ...................................................................... 47
GLOBALIZZAZIONE E SLOW FOOD .............................................................................................................. 48
3
I NUOVI LUOGHI DEL CONSUMO ALIMENTARE ..................................................................................... 48
CAPITOLO 2 – Il ruolo della percezione nei processi di consumo
INTRODUZIONE
Nei processi di consumo, un ruolo fondamentale viene giocato dal processo percettivo del
consumatore, che, parte dalle stimolazioni del sistema sensoriale, ma subisce l’influenza di tanti
altri fattori, come ad esempio la memoria e l’interpretazione delle stimolazioni ambientali. La
percezione è quindi quel processo di elaborazione dell’informazione che contribuisce a dare
un significato soggettivo alle stimolazioni che arrivano dall’esterno.
Ne consegue che ciò viene percepito è soggetto a selezioni, modifiche e interpretazioni sulla
base di emozioni, conoscenze, aspettative e stereotipi. Questo processo di selezione,
riassumibile con il termine “cognizione”, caratterizza gli individui come soggetti capaci di
elaborare, interpretare e integrare le informazioni che ricevono.
La convinzione aristotelica, descritta nell’esordio della Metafisica, secondo cui i sensi sono
attendibili fonti di conoscenza, viene superata da Cartesio che, alcuni secoli dopo, introduce la
percezione come processo complesso di elaborazione e organizzazione dei dati, delle
informazioni e delle sensazioni.
LA NATURA DELLA PERCEZIONE
Il processo percettivo, come abbiamo già detto, si riferisce a quel complesso meccanismo
attraverso il quale selezioniamo dati e informazioni al fine di attribuire loro uno specifico
significato. La percezione è fortemente influenzata dal processo di acculturazione,
determinato da modelli culturali più che da processi strettamente individuali.
Lewin nel 1935 già sosteneva che la realtà non è assoluta ma varia in base al contesto sociale e
culturale, e al momento in cui si vive.
Molto spesso siamo convinti che il modo di percepire la realtà esterna sia unico, e quando
qualcuno risponde in maniera diversa rispetto a noi alle stimolazioni esterne, pensiamo che stia
sbagliando.
LA SENSAZIONE
Alla base della concezione delle informazioni, ci sono due processi di base:
La sensazione, intesa come risposta immediata dei nostri sensi ad uno stimolo di base.
➢ In base al tipo di sistema sensoriale coinvolto, possiamo distinguere:
1. Sensazioni esterocettive (vista, udito, tatto, olfatto, dolore, gusto e
temperatura): tutte quelle sensazioni che derivano da variazioni sensibili
dell’energia ambientale;
2. Sensazioni enterocettive (viscere): tutte quelle sensazioni che derivano dalle
informazioni nervose provenienti per esempio dagli organi interni del corpo;
4
3. Sensazioni propriocettive (posizione, cinesia, cinestesia): tutte quelle
sensazioni che segnalano la posizione del corpo nello spazio e il movimento degli
arti.
La percezione, ossia quel processo attraverso il quale le sensazioni vengono
➢ selezionate, organizzate ed interpretate. Ci sono delle cellule specifiche che captano le
informazioni provenienti dal mondo esterno e le trasmettono al cervello che le elabora,
le organizza e le interpreta dando vita alla percezione.
Per questo si è affermato il marketing estetico che sottolinea il riconoscimento dei sensi nel
mondo del consumo.
LA VISTA
La vista è sicuramente il senso che più e prima di tutti stimola il nostro cervello. Alcune reazioni
ai colori dipendono dalla cultura e dal contesto sociale in cui si vive. Per fare un esempio il
colore associato al lutto per noi è il nero, mentre in Brasile è il bianco.
I colori vividi hanno maggiore capacità di attirare l’attenzione rispetto al bianco e al nero, anche
se spesso vengono utilizzati, in un contesto colorato per creare un contrasto percettivo, che
attira l’attenzione perché è innovativo e inaspettato.
Gli esperti di marketing non hanno mai sottovalutato i vantaggi derivanti da una corretta
selezione dei colori. I colori in genere hanno la capacità di influenzare le emozioni fornendo
sensazioni che, in base alla tonalità, se caldi o freddi, sono spesso contrastanti. Anche in campo
medico, si fa uso della cromoterapia o terapia dei colori, per stimolare sensazioni specifiche
nei pazienti.
Altro aspetto studiato nel mondo dei consumi è la sinestesia, secondo cui lo stimolo di un senso
è in grado di suscitare l’esperienza propria di un altro senso (ad esempio “udire i colori”, ossia
avere l’esperienza di un colore in risposta ad uno stimolo uditivo).
L’OLFATTO
Lo stimolo olfattivo rimane strettamente legato al contesto dove è stato percepito. È noto che i
profumi possono stimolare emozioni e rievocare eventi e sensazioni.
Nel polisensualismo , che caratterizza la società postmoderna, l’olfatto sta acquisendo
1
un’importanza sempre maggiore, anche perché l’olfatto, essendo collegato al nostro sistema
limbico che è il centro della vita emozionale, esercita una forte influenza nel mondo dei
sentimenti e delle emozioni.
L’UDITO
La musica e il suono hanno un ruolo fondamentale nel mondo dei consumi, perché sono in
grado di stimolare ricordi ed emozioni del passato, influenzare l’umore e modificare la
percezione della realtà. Con la musica e i suoni si costruiscono significati.
Bigand, Filipic e Lalitte (2005) hanno condotto uno studio sottoponendo ad alcuni soggetti
diversi tipi di brani. Hanno così dimostrato che fin dalle prime note i soggetti erano in grado di
Polisensualismo: la ricerca di un “globale coinvolgimento di tutti i sensi nell' esperienza del consumo
1 5
individuare le emozioni legate al brano e che la maggior parte degli individui utilizza un sistema
di raggruppamento basato su due dimensioni:
• La valenza, cioè il valore delle emozioni (positive o negative);
• L’intensità o arousal (alta o bassa).
Inoltre hanno verificato che la musica incide anche sulla percezione dei tempi di attesa. Una
musica ritmata in un centro commerciale, incrementa la movimentazione dei clienti, mentre
una musica più lenta incentiva i consumatori a spendere.
Nel campo della comunicazione pubblicitaria, un aspetto importante è quello relativo alle
tecniche di time compression, in base alle quali viene manipolata la velocità con cui uno
speaker pronuncia un messaggio pubblicitario (il consumatore preferisce una comunicazione
veloce, purché non viene inficiata la comprensione del messaggio stesso).
IL TATTO
Il consumatore, attraverso il tatto, riesce ad avere informazioni sulla qualità del prodotto in
vendita. La percezione aptica, a volte più importante della vista nella scelta di un articolo,
incide anche sulla relazione venditore-acquirente.
IL GUSTO
Attraverso il gusto vengono percepite le caratteristiche dei prodotti alimentari.
LE SOGLIE PERCETTIVE
L’attivazione dei nostri sensi è spesso limitata dalle caratteristiche fisiologiche di ognuno. La
possibilità di percepire o meno alcuni stimoli può dipendere dal processo di selezione e dal
grado di attenzione nei confronti degli stimoli stessi. La capacità sensitive di alcuni soggetti
possono essere più allenate a rispondere alle stimolazioni risetto ad un’altra persona “media”.
Probabilmente il polisensualismo (Fabris 2003), verso cui è proiettata la società
postmoderna, ci porterà a valorizzare maggiormente le nostre capacità sensoriali fino ad ora
poco utilizzate.
LA SOGLIA ASSOLUTA
La soglia assoluta è la stimolazione minima che può essere rilevata dagli organi di senso. Da
non confondere con la soglia di percezione cosciente che si riferisce a quel valore al di sopra
del quale lo stimolo è percepito molto forte, quindi quando lo stimolo ha sufficiente energia per
provocare sia la risposta che la rappresentazione cosciente.
Tra la soglia assoluta e la soglia di percezione cosciente si trovano quegli stimoli troppo deboli
per essere percepibili coscientemente.
Poi c’è la soglia fisiologica al di sopra della quale gli stimoli possono provocare una risposta
sensoriale perché percepiti inconsapevolmente. Al di sotto della soglia fisiologica si trova la
zona del “grande silenzio”, perché qui gli stimoli non possono avere risposta.
Il concetto di soglia assoluta è strettamente legato a quello di filtro percettivo che permette di
selezionare le informazioni utili. 6
Chi si occupa di marketing sa che, per attirare l’attenzione, bisogna agire attraverso
stimolazioni con un’intensità leggermente più alta della soglia assoluta.
LA SOGLIA DIFFERENZIALE
La soglia differenziale è la quantità minima di stimolazione necessaria per distinguere due
stimoli diversi. Si tratta quindi del cambiamento minimo percettibile di uno stimolo. Tale soglia
non è un valore costante, ma dipende dall’intensità dello stimolo originale.
La soglia differenziale è regolata da un preciso teorema matematico, sviluppato nel XIX secolo
da Ernest Weber (legge di Weber), secondo il quale più forte è il valore dello stimolo iniziale e
più grande deve essere la quantità addizionale di st