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Laird propone la tesi del simbolic fallacy cioè dell’immergibilità o dell’incastonamento(
embedding) del modello del mondo reale mettendo in luce i limiti dei modelli delle reti semantiche.
Secondo lui molti fenomeni legati al ragionamento concreto non possono essere rappresentati dalle
reti semantiche. Esse restano un programma di relazioni linguistiche. Inoltre le reti semantiche non
hanno una giusta competenza inferenziale perché mancano di una connessione delle inferenze con
i materiali provenienti dalla competenza referenziale.
.Competenza inferenziale è l’abilità di gestire una rete di connessioni tra parole .
.Competenza referenziale è quella che ci permette di applicare un termine ad uno oggetto. - 2 -
L’aspetto referenziale della competenza semantica lessicale è un abilità cognitiva della mente
umana e non può essere concepita come introflessione di una relazione oggettiva, causale tra un
parlante e il suo ambiente.
Egli propone la sua teoria dei modelli mentali: i soggetti costruiscono dei modelli mentali, che
hanno un carattere immaginativo e analogico. Dagli studi di Laird si nota come il sistema delle
categorie venga incorporato e si dinamizzi all’interno della mente umana. La natura analogica e
semantica di questa teoria sposa bene con i contributi del nuovo paradigma in cui si evidenzia una
forte componente immaginativa e analogica nel nostro sistema di categorizzazione.
Teoria del protitipo
I fondamenti della teoria dei prototipi sono 2:
1. il carattere sfumato delle categorie
2. l’esistenza di una struttura prototipica interna alla categoria medesima
si aggiungono poi
- l’esistenza del livello di base
- e la nozione di somiglianza di famiglia.
La struttura prototipica consiste nel fatto che una categoria sistema al suo interno i suoi membri
secondo dei gradi di rappresentatività avremo quindi :
- membri più centrali con il ruolo di esempi migliori di cosa è la categoria
- membri periferici, meno esemplari
- Il prototipo è l’esemplare migliore in assoluto, e gli altri membri vengono classificati in base alla
sua valenza.
es. se prendiamo la categoria “mobile” , il prototipo sarà “sedia” in quanto risulterà il miglior
esempio della nostra idea di mobile. “ divano e tavolo” sono esemplari buoni ma non prototipici.
Le categorie che hanno una struttura interna sono le categorie più astratte e sono dette
sovraordinate, e coincidono con quelli che Aristotele chiama generi sommi.
Struttura interna delle categorie Rosch sosteneva che esiste un area centrale della categoria, che
ne costituisce il core meaning, attorno al quale si distribuiscono su scala di decrescente tipicità altri
membri della categoria; i limiti delle categorie non sono necessariamente rigidi, ma possono
costituire zone marginali sfumate .
possiede poche caratteristiche definitorie e una grande estensione.
. La categoria sovraordinata
Le proprietà della categoria sovraordinata sono poche ed essenziali.
L’estensione riguarda il numero di esemplari che rientrano nel dominio di quella categoria
L’intensione è il numero e l’insieme di proprietà che definiscono la categoria, che gli esemplari
devono possedere x farne parte.
L’intensione di un sovraordinato è molto astratta, perché tutti gli esemplari che compongono la sua
estensione devono possedere quelle caratteristiche.
L’ìntensione è inversamente proporzionale all’estensione. Più una categoria è povera di proprietà
definitorie, più sarà alto il numero di esemplari che essa racchiude.
Distinzione tra type e token:
• il type è il tipo generale cui si riferisce un termine
• il token è un’occorrenza concreta di un determinato type
quando parliamo di esemplari appartenenti ad una categoria sovraordinata ci riferiamo a esemplari
astratti e ideali (TYPE)
che sono delle categorie: categorie di base.
. categorie di base sono riferite agli esemplari che sono contenuti dentro una categoria
sovraordinata.
Le categorie hanno una dimensione orizzontale e una dimensione verticale. La prima è espressa
dalla struttura interna prototiopica, la seconda dalla distinzione di 3 principali livelli di astrazione .
1. livello sovraordinato – è il livello povero di leggibilità concreta, che non prevede
inserimenti di immagini mentali nella elaborazione e nell’uso del concetto, cui bastano
pochi attributi definitori (intensione)e che possiede molti esemplari (estensione). - 3 -
2. livello di base – è un livello di equilibrio fra l’astrattezza delle idee generali e sovraordinate
e la concretezza di immagini mentali e visive.in tale livello si collocano gli oggetti, oggetti
di base, già presenti nel mondo e pronti x la percezione. Il livello di base è fondamentale x
lo sviluppo cognitivo. Le parole basiche sono le prime a essere conosciute dai bambini, sono
le più facili da memorizzare e che la lingua esprime con termini di massimo 2 sillabe.
3. livello subordinato – è una specificazione concreta di ogni singolo esemplare basico a
grossa densità di proprietà
La Rosch ha cercato di superare le astrattezze della teoria aristotelica attraverso la teoria dei
prototipi, in relazione alla dimensione orizzontale, cioè contrapponendo la teoria del prototipo al
modello acondizioni necessarie e sufficienti .
La Rosch nel corso dei suoi studi ha sottolineato che il prototipo è “un punto di riferimento
cognitivo” ( a cognitive reference point) x la rappresentazione mentale delle categorie.
Ci deve essere un meccanismo cognitivo che permette ai livelli di astrazione (sovraordinato, basico,
subordinato) di comunicare fra loro. Il prototipo è qualcosa di molto concreto, l’esemplare migliore
perché possiede proprietà salienti della categoria più astratta cui appartiene.
Anche la cue validity ha un doppio movimento dell’astratto verso il concreto e dal concreto verso
l’astratto.
Cue validità si riferisce al fatto che se abbiamo un esemplare tipico potremmo dedurre che esso
possiederà certe proprietà con una certa sicurezza. Questo processo avviene anche al contrario.
, tradotta letteralmente con validità dell’indizio. Essa si riferisce alla forza con cui gli
. cue validity
attributi particolari di un esemplare richiamano la sua appartenenza alla categoria. O meglio, “cue
validità”è la forza con cui un attributo permette di prevedere che un esemplare appartiene ad
una determinata categoria.
Esempio : se incontriamo un esemplare che possiede la proprietà di avere le ali e saper volare,
questa proprietà ha una maggiore cue validity perché essa è un indizio molto forte, decisivo x
includere l’esemplare nella categoria degli uccelli.
La proprietà avere le ali non ha una cue validity forte perché anche il pipistrello ha le ali ma non
è un uccello.
La forza dell’indizio è legata alla capacità informativa che possiedono le proprietà di una
categoria rispetto all’identificazione di un loro membro.
La validità dell’indizio è massima nel prototipo .
. L’iperonimo è la categoria maggiore che raccoglie dentro di sé i suoi esemplari cioè gli
iponimi. L’iperonimo è quello che Aristotele chiamava genere, e quello che la Rosch chiama
sovraordinato.
Il problema dell’iperonimo, detto problema dell’ereditarietà dei tratti,emerge dalla
constatazione che se una categoria iponima è contenuta in una categoria iperonima e questa a
sua volta è iponima di un'altra categoria più grande, allora le proprietà che definiscono la
categoria maggiore saranno possedute anche da quella minore. A livello di elaborazione mentale
ciò vuol dire che i tratti della categoria superiore vengono passati in quella inferiore attraverso
un processo simile a quello dei vasi comunicanti.
Seconda parte: sviluppi della teoria
Nella seconda parte si discutono 2 problemi:
1. la compatibilità tra la teoria dei prototipi e la semantica linguistica
2. lo sviluppo e l’affinamento del calcolo della cue validità e la somiglianza di famiglia in
modelli complessi
del primo problema si sono occupati molti teorici della versione estesa. X questi autori la semantica
lessicale non si può fondare solo sulla nozione di prototipo, perché le definizioni dei termini di una
lingua devono essere chiare altrimenti i parlanti avrebbero difficoltà a comprendersi. Se x la teoria
standard “sedia e tavolo” sono rappresentanti diversi di “mobile”, x il lessico di una lingua essi
sono mobili a tutti gli effetti. - 4 -
La definizione linguistica non è un elenco di esemplari, dal più centrale al più periferico, ma è una
sottolineatura di tratti chiari e di categorie di appartenenza nette. Quindi x la semantica l’esistenza
di gradi di rappresentatività non avrebbe alcuna importanza.
La forza di questi problemi ha spinto molti teorici della versione estesa ad abbandonare la versione
essenzialista dei prototipi a favore di una versione fenomenica in cui si parla solo dell’esistenza
degli effetti prototipici senza pensare che questi effetti abbiano una relazione con il meccanismo di
rappresentazione della mente e il sistema semantico del lessico di una lingua.
Kleiber ha distinto categorie monosemiche e cat. Polisemiche, fra categorie di individui e cat. di
classi, fra prototipo oggetto e prototipo concetto. Egli ha approfondito il ruolo della nozione di
somiglianza di famiglia nello sviluppo della teoria prototipica, evidenziando 2 conseguenze :
1. l’unità lessicale polisemia va trattata come un'unica categoria
2. l’appartenenza ad una categoria non si fonda su condizioni necessarie e sufficienti, ma sulla
somiglianza di famiglia. Non serve che i membri presentino denominatori comuni, basta che
essi condividano una proprietà con un altro membro della categoria.
X Kleiber una categoria monosemica sarebbe una categoria concettuale perché non raggruppa
sensi, ma individui membri di classe (referenti) mentre, una categoria polisemica sarebbe
trattabile come una categoria linguistica .
I rapporti tra linguaggio, mente e realtà costituiscono una rete cognitiva che porta ad un sistema
relativistico della semantica delle categorie.
Tale sistema permette una maggiore comunicazione e una netta distinzione tra teoria delle categorie
e teoria del significato. Inoltre permette di costruire una teoria delle categorie dove i versanti
concreto e astratto, referenziale e semantico sono compresenti. La versione estesa porta ad una
reintegrazione della teoria classica nel nuovo