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IL RITORNO DI BROADBENT

Secondo la Treisman, il fatto che vi sia un'elaborazione semantica occasionale degli stimoli trascurati dipende da un​ filtro

difettoso​​ ​ slittamento​​

. Secondo la teoria modificata di Broadbent, dipende invece da uno che significa che l'attenzione viene

spostata verso i simboli presumibilmente trascurati così che essi non possono definirsi veramente tali.

Lo slittamento può essere più importante del cattivo funzionamento del filtro.

Commento

Molte evidenze indicano che vi è un'elaborazione ridotta degli stimoli trascurati rispetto a quelli cui si presta attenzione e

forniscono pertanto un sostegno alla teoria della Treisman. Tuttavia, la ricerca di Lachter​ et al. Ha riacceso l'interesse per

l'approccio di Broadbent.

Limiti:

E’ difficile controllare l'insorgenza e la scomparsa degli stimoli uditivi con la stessa precisione usata per gli stimoli visivi.

● Le tre teorie sono espresse in modo abbastanza vago da rendere difficile l'elaborazione di test definitivi.

● La scoperta del punto esatto in cui si verifica la selezione può non aiutare a comprendere perché o come questo si verifichi.

ATTENZIONE FOCALIZZATA VISIVA

PRINCIPALI SISTEMI ATTENZIONALI

Numerosi teorici hanno sostenuto che nell’attenzione visiva sono implicati due sistemi principali:

volontario​​

Sistema = endogeno, diretto all'obiettivo.

● Sistema​​ ​ involontario​​ = esogeno, guidato dallo stimolo.

● ​

Posner ha condotto numerose ricerche in questo ambito, che lo hanno portato a supporre l’esistenza di un’​ attenzione nascosta

in cui il riflettore si può spostare in un punto diverso dello spazio in assenza di movimenti oculari. I suoi studi con soggetti che

dovevano rispondere il più velocemente possibile quando vedevano accendersi una luce, preceduta da un indizio sul punto in

cui si sarebbe accesa (il più delle volte valido, ma altre volte no), gli fecero notare che gli indirizzi validi inducevano una velocità

di risposta maggiore rispetto agli indizi neutri, mentre gli indizi erronei rallentavano la velocità di risposta più degli indizi

neutri. I risultati erano simili sia nel caso di indizi centrali che gli indizi periferici ed erano tenuti in assenza di movimenti

oculari. Questi risultati lo indussero a ipotizzare l’esistenza di due diversi sistemi:

Sistema​​ ​ indigeno​​ = controllato dalle intenzioni e dalle aspettative del soggetto ed attivato in caso di presentazione di indizi

● centrali.

Sistema​​ ​ esogeno​​ = sposta automaticamente l'attenzione e si attiva in presenza di indizi periferici non importanti. E’ più

● probabile che si presti attenzione agli stimoli importanti o a quelli che differiscono dagli altri attraverso tale sistema.

Corbetta​ e Shulman​ hanno identificato due sistemi:

Sistema​​ ​ diretto​​ ​ ​ ​ ​

all’obiettivo o dall’alto verso il basso - rete dorsale - (simile al sistema endogeno di Posner) e costituito da

● ​ fronto-parietale​​

una rete dorsale . Il funzionamento di questo sistema è influenzato dalle attese, dalle conoscenze e dagli

obiettivi correnti, quindi, esso risulta attivato se alle persone viene fornito un indizio sul punto, sul movimento o su altre

caratteristiche di uno stimolo visivo in ingresso.

Sistema​​ ​ guidato​​ ​ dallo​​ ​ stimolo​​ ​ l'altro​​

o dal basso verso - rete ventrale -( simile al sistema esogeno di Posner) si attiva quando

● viene presentato uno stimolo inatteso e potenzialmente importante ed ha una funzione di interruzione del circuito: l'attenzione

fronto-parietale​​ ​ nell'emisfero​​ ​ destro​​

visiva viene deviata dal focus corrente. Questo sistema è costituito da una​ rete ventrale, .

Il sistema diretto all'obiettivo e quello guidato dallo stimolo, spesso, si influenzano a vicenda ed interagiscono l'uno con l'altro.

Le connessioni tra la giunzione temporo-parietale ed il solco intraparietale interrompono l'attenzione diretta all'obiettivo

quando vengono rilevati stimoli inattesi.

Evidenze sperimentali

I sistemi dall'alto verso il basso e dal basso verso l'alto sono separati.

Le evidenze ottenute attraverso l'utilizzo delle tecniche di neuroimaging evidenziano che esiste una relazione tra le aspettative

dei soggetti sugli stimoli imminenti e l'attivazione del sistema diretto all'obiettivo.

Evidenze riportate da Ruff​ , convalidano la tesi secondo cui il sistema ventrale influenza l'attenzione dall'alto verso il basso.

Commento

Limiti​​ :

Si sa poco sul mondo in cui i due sistemi visivi interagiscono, è sul tempo di attivazione di ciascun sistema in varie situazioni.

● I processi attenzionali sono implicati nell'esecuzione di numerosi compiti ed è improbabile che tutti questi processi possono

● essere chiaramente attribuiti ad uno dei sistemi ipotizzati da Corbetta e Shulman.

I processi attenzionali sono influenzati da numerose sostanze come l'adrenalina, la dopamina e la noradrenalina.

RIFLETTORE, OBIETTIVO ZOOM O RIFLETTORI MULTIPLI?

focalizzata​​ obiettivo​​ ​ zoom​​

Eriksen​ e St.​ James​ paragonarono l’​ attenzione visiva alla lente di un obiettivo (​ ) che consente di

allargare o ridurre l’area coperta dal fascio luminoso a proprio piacimento, proprio come è possibile regolare lo zoom di un

obiettivo. Prove convincenti a ciò sono state ottenute da LaBerge e Muller, Bartlet, Donner, Villringer e Brandt.

​ ​

Benché il modello dell’obiettivo zoom appaia plausibile, la teoria dei riflettori multipli fornisce una spiegazione migliore

​ flessibile​​

dell’attenzione visiva. Secondo tale teoria, l'attenzione visiva è anche più di quanto ipotizzato nel modello

​ attenzione​​ ​ divisa​​ ​

dell'obiettivo zoom. Si suppone infatti, che sia possibile mostrare un in cui l'attenzione è diretta a due o più

adiacenti​​

regioni dello spazio non . L'attenzione divisa determinerebbe un risparmio delle risposte di elaborazione in quanto

eviterebbe di prestare attenzione a regioni poco importanti dello spazio visivo tra le due aree di interesse.

Evidenza sostegno della attenzione divisa sono state riportate da Awn e Pashler.

CHE COSA VIENE SELEZIONATO?

Che cosa viene selezionato dall'obiettivo doom ho dai riflettori multipli? Innanzitutto si può prestare attenzione in modo

selettivo ad un'area o ad una regione dello spazio. In secondo luogo, si può prestare attenzione ad un oggetto o a più oggetti. In

terzo luogo, il nostro sistema di elaborazione può essere così flessibile da consentirci di prestare attenzione ad un'area dello

spazio o ad un dato oggetto.

Attenzione basata sulla posizione e attenzione basata sull’oggetto

​ ​

Egly​ , Driver​ e Rafal​ scoprirono delle evidenze a convalida sia dell'attenzione basata sulla posizione che di quella basata sull'

oggetto.

Quando esaminiamo l'ambiente vicino, sarebbe inutile prestare ripetutamente attenzione ad una data posizione. Ciò può essere

​ processi​​ ​ inibitori​​

evitato se possediamo i che riducono la probabilità che ciò accada. Di diretta importanza in questo caso è il

​ ritorno​​

fenomeno dell' inibizione di , intesa come una proprietà percettiva ridotta per le informazioni in una regione.

​ ​

Leek​ , Reppa​ e Tipper​ hanno sostenuto che esiste un'inibizione di ritorno basata sulla posizione ed una basata sull' oggetto.

Quindi, l'ampiezza dell'effetto inibitorio nelle condizioni standard è data da una​ combinazione di inibizione di ritorno basata

oggetto​​

sulla posizione ed inibizione basata sull' .

In sostanza, l'attenzione visiva può essere basata sull'oggetto o sulla posizione e quindi può essere usata in modo flessibile. In

modo simile, l'inibizione può essere basata sulla posizione o sull'oggetto anche se alcune evidenze suggeriscono che gli effetti

dell'inibizione basata sulla posizione sono in genere maggiori. Presumibilmente, gli obiettivi individuali determinano la

focalizzazione dell'attenzione visiva sugli oggetti o sulle posizioni, ma i processi coinvolti rimangono poco chiare.

CHE COSA ACCADE AGLI STIMOLI VISIVI TRASCURATI?

Gli stimoli visivi trascurati ricevono minore elaborazione rispetto a quelli cui si presta attenzione.

​ ​

Evidenze a sostegno dell'ipotesi che vi sia in realtà una qualche elaborazione degli stimoli visivi trascurati sono state riportate

da diversi autori.

​ disturbo​​

Gli stimoli di inerente al compito spesso influenzano la prestazione più degli elementi di disturbo salienti o distintivi.

Tuttavia, anche altri fattori sono importanti per determinare se siamo in grado di mantenere il focus attenzionale sul compito in

questione.

Lavie ha elaborato una teoria in cui l'empatia posta su due ipotesi di base:

La suscettibilità alla distrazione è maggiore quando il compito prevede un carico percettivo ridotto piuttosto che un carico

● elevato​​

percettivo . Il carico percettivo dipende sia dal numero degli stimoli che devono essere percepiti che dalla necessità di

elaborare ciascuno stimolo. Il carico percettivo elevato che impegna totalmente la capacità di elaborazione del l'input, non

lascerebbe alcuna risposta residua per la percezione degli stimoli rilevanti rispetto al compito. cognitivo​​

La suscettibilità alla distrazione è maggiore quando vi è un carico elevato sulle funzioni esecutive di controllo .

● Ciò probabilmente è dovuto al fatto che il controllo cognitivo è necessario per conservare la distinzione tra bersaglio ed

elementi di disturbo, specialmente quando è difficile distinguere tra stimoli bersaglio e si muore di disturbo.

Quasi tutte le evidenze convalidarono questa teoria.

Riassumendo, gli effetti degli stimoli di disturbo dipendono dal carico percettivo e dal carico con controllo esecutivo. Un carico

percettivo elevato riduce l'impatto degli stimoli di disturbo sulla prestazione, mentre un carico elevato di controllo esecutivo ne

aumenta l'impatto. Quindi, non esiste una semplice relazione tra carico e suscettibilità alla distrazione, ma tutto dipende dalla

natura del carico stesso.

DISTURBI DELL’ATTENZIONE VISIVA

Possiamo acquisire informazioni utili sul funzionamento dei processi attentivi attraverso lo studio di soggetti che, a seguito di

​ attentiva​​

danni cerebrali, manifestano deficit della funzione . Due dei principali disturbi: la sindrome di neglect o negligenza

spaziale unilaterale e l'estinzione.

​ neglect​​ ​

Il &egra

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
56 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Bargii di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia cognitiva e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Iani Cristina.