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Anomalie dell'olfatto
N.B Anomalie dell'olfatto:
- Disosmia: incapacità di percepire un determinato odore
- Anosmia: perdita dell'olfatto per lesione delle vie o dei centri olfattivi, ma anche a causa di infezione del virus COVID 19, il quale presenta quel sintomo
L'apparato olfattivo:
È incorporato nel NASO, il cui scopo principale è quello di filtrare, riscaldare ed umidificare l'aria che respiriamo.
Le sostanze odorose disperse nell'aria entrano nel naso per inalazione e raggiungono il tetto delle cavità nasali dove è situato l'epitelio olfattivo, che contiene vari tipi di cellule recettoriali, tra cui i neuroni olfattivi, che permettono di distinguere grandi quantità di odori, tramite l'interazione con gli odoranti, che attivano una cascata di eventi biochimici che ci portano a sentire gli odori.
A differenza da tutti gli altri recettori sensoriali, le cellule recettoriali olfattive non hanno nessuna struttura di protezione e sono
connesso direttamente al cervello (es. i recettori visivi sono protetti dalla cornea, quelli uditivi dal timpano) (per questa ragione, molte medicine possono essere inalate). Le vie di trasmissione dell'olfatto: La trasduzione da odorante a segnale neurale inizia quando un odorante si lega ad un particolare recettore dell'epitelio olfattivo. Il segnale viene poi inviato al bulbo olfattivo tramite l'omonimo nervo che da qui si proietta nella corteccia olfattiva primaria. Il segnale viene poi trasmesso anche alla corteccia orbitofrontale, un'area di elaborazione olfattiva secondaria. N.B. la via olfattiva è l'unica via sensoriale che non invia informazioni al talamo. Strutture cerebrali e olfatto: Le strutture cerebrali che analizzano le informazioni olfattive ricevute dai bulbi olfattivi fanno parte della rete neurale conosciuta come sistema limbico, il quale riveste un ruolo fondamentale negli aspetti legati alle emozioni e alla memoria. N.B. l'olfatto èessenziale nei rapporti sociali. Per es. l'odore di un estraneo attiva l'amigdala e l'insula che elaborano emozioni come la paura, mentre l'odore di una persona amica stimola la risposta della corteccia retrosplenica. Inoltre sembra ci sia una correlazione tra il malfunzionamento dell'olfatto e patologie inerenti alle relazioni sociali (es. schizofrenia). - Il gusto: L'apparato gustativo: L'organo recettore del gusto è la BOCCA. Lingua, faringe, palato ed epiglottide contengono recettori gustativi. Quando il cibo viene ingerito, la masticazione disgrega i componenti dei cibi in molecole che vengono disciolte nella saliva. Queste molecole arrivano alle papille gustative, strutture incorporate in piccoli rigonfiamenti interni alla lingua. Ogni papilla contiene un certo numero di recettori gustativi. Le diverse regioni della lingua sono sensibili ad un determinato sapore. Umami Il 5° gusto è stato aggiunto recentemente (2006) ed associato ad un gustosaporito e piacevole, simile al sapore di brodo. I recettori di questo gusto sono sensibili al glutammato (esaltatore dei sapori). Le vie di trasmissione del gusto:
La trasduzione del segnale inizia quando una cellula gustativa si lega al rispettivo recettore del gusto. Questo, depolarizzandosi, invia un segnale al nucleo gustativo nella parte dorsale del bulbo. Da qui, il segnale viaggia verso il nucleo ventrale posteriore mediale del talamo. Questo nucleo fa sinapsi con la corteccia gustativa primaria, situata nell'insula anteriore e nell'opercolo frontale. (l'insula è un'area della corteccia coperta dalle circonvoluzioni della corteccia soprastante; a ogni piega corrisponde un opercolo). La corteccia primaria è collegata con le aree gustative secondarie della corteccia orbitofrontale.
Gusto vs Sapore: se esistono solo 5 gusti, come è possibile che i sapori siano così numerosi? Questo perché si tende ad associare il gusto ad altre sensazioni.
quali la consistenza, la temperatura, l'aroma/odore. Ogni volta che mastichiamo o ingeriamo qualcosa, molte molecole volatili si disperdono all'interno della nostra bocca, raggiungendo le cavità nasali ed attivando i recettori olfattivi, queste vengono definite sensazioni olfattive retronasali. Dunque sensazioni gustative e olfattive vanno a tutti gli effetti di pari passo e vengono unite insieme sotto forma di SAPORE. Integrazioni multisensoriali: la nostra percezione del cibo non deriva solo dai segnali sensoriali provenienti dai recettori del naso e della bocca, bensì da tutti i canali sensoriali. Es. Esperimento sul colore dei cibi (Wheatley, 1973): C'è un'interazione importante tra visione e gusto. In funzione dell'esperimento, venne realizzata una cena in cui era impossibile ai partecipanti vedere il colore delle pietanze perché mascherato dalla debole luce della stanza, tutti mangiarono e gradirono il cibo. Quando vennero ripristinateLe condizioni normali d'illuminazione, le bistecche erano blu, le patatine fritte verdi e i piselli rossi. Fu avvertito uno stato di nausea in molte persone, questo per l'influenza che la visione ha sul gusto. Questo succede anche per le bevande (es. in una bevanda marrone non si riconosce l'aroma di fragola) (es. le bottiglie di plastica per l'acqua o sono trasparenti o riproducono colori che siano in armonia con l'essenza dell'acqua). Anche le informazioni uditive possono influenzare la nostra percezione sul cibo. Mentre le informazioni visive ci danno un'idea prima di assaggiare il cibo, l'influenza dell'udito subentra quando addentiamo e mastichiamo, dal momento in cui cibi differenti producono suoni diversi quando li mangiamo, dandoci un riscontro della consistenza che contribuisce all'esperienza di gradevolezza del cibo (es. croccantezza, morbidezza).
Pringles (Zampini Es. Caso delle patatine e Spence 2004): suoni più forti e più
acuti venivano associati a una maggiore freschezza delle patatine. È sufficiente modificare il suono percepito per renderle più fresche o croccanti.LA PERCEZIONE è un processo organizzato attraverso il quale si arriva a strutturare un mondo fenomenico coerente con quello fisico e significativo. In essa agiscono sia i processi di elaborazione provenienti dal basso che dall'alto:
- processi dal basso verso l'alto (bottom-up): sono guidati dalle informazioni sensoriali provenienti dal mondo fisico.
- processi dall'alto verso il basso (top-down): ricercano ed estraggono attivamente le informazioni sensoriali e sono guidati dalle conoscenze, dalle credenze, dalle aspettative e dagli obiettivi.
Spesso questi due processi lavorano insieme contemporaneamente per velocizzare il processo di riconoscimento degli oggetti. L'essenza della percezione è l'interazione dinamica tra questi due processi.
PERCEZIONE VS SENSAZIONE:
Sensazione = impressione soggettiva,
immediata e semplice che corrisponde ad una data intensità dello stimolo (le ambiguità degli stimoli sensoriali sono soggette a numerose possibili interpretazioni) Percezione = processo che sta alla base del riconoscimento, della categorizzazione, della comprensione e dell'interpretazione dei stimoli registrati dai nostri sensi, ovvero delle sensazioni La percezione è il processo con cui le sensazioni vengono interpretate, permettendoci poi di adottare un conseguente comportamento SENSAZIONE = materiale grezzo PERCEZIONE = lavora il materiale grezzo per dargli un senso Il processo utile per arrivare alla percezione si articola dunque nel seguente modo: Ambiente -> Organi di senso -> Cervello -> Percezione Le condizioni necessarie affinché si verifichi una percezione sono 3 e devono essere tutte soddisfatte contemporaneamente: - presenza di un "pezzo di mondo" che emetta e/o rifletta qualche tipo di energia - presenza di un tipo di energia che siain grado di modificare gli organi sensoriali di un essere vivente e che sia portatore di informazioni relative al mondo esterno. • presenza di un sistema di elaborazione che sia in grado di decodificare ed interpretare le modifiche che l'energia ha prodotto negli organi sensoriali periferici. Esistono diverse forme di percezione: • visiva • uditiva • olfattiva • gustativa • cutanea o tattile PERCEZIONE VISIVA: Vedere è un processo cognitivo (processo mirato alla conoscenza, che diventa una conseguente guida del comportamento), è una delle maniere con cui conosciamo l'ambiente esterno. La relazione tra il mondo fisico ed il mondo percepito da noi presenta sempre 2 problemi principali: • l'indeterminazione ottica significa che figure che nel mondo esterno sono diverse, vengono proiettate in modo univoco a livello retinico • realismo ingenuo significa mettere l'occhio sullo stesso piano di una macchina fotografica. In realtà ilmondo percepito da noi non è sullo stesso livello del mondo reale, questo a causa della disassociazione dei nostri sensi. N.B l'attività percettiva non è un ottuso meccanismo di registrazione dei dati, bensì un complesso e sofisticato meccanismo ultraflessibile al cui funzionamento occorre l'attività cerebrale. La percezione è dunque un processo attivo di ricostruzione delle informazioni presenti nell'ambiente esterno che arriva ad una soluzione mediante l'applicazione di regole e principi che caratterizzano i processi percettivi. Es. illusioni percettive: assenza dell'oggetto fisico e presenza dell'oggetto fenomenico Es2. mascheramenti e mimetismo: presenza dell'oggetto fisico e assenza dell'oggetto fenomenico N.B la percezione visiva può essere influenzata dai cosiddetti effetti di contesto (es. se mi trovo in un bosco e vedo un'ombra rotonda e grossa il contesto miinduce a percepire che quest'ombra sia quella di un orso. Se mi trovo in un salotto, la stessa ombra mi provocherebbe un altro tipo di percezione.
FASI DELLA PERCEZIONE:
La percezione si articola in due principali fasi:
1 Fase - Organizzazione percettiva
Le leggi di Wertheimer (1923):
- principio della prossimità