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LINEE GUIDA DI UN PROGETTO PER UNA TEORIA PSICOLOGICA DELLA
PERSONALITA’
SCOPO di Kelly è esaminare le diverse teorie non per poterne copiare una, ma per poterne
scoprire i principi astratti e comuni che le e regolano, così da poterli impiegare nella costruzione di
una teoria nuova, pensata per esser applicata all’ambito della psicologia.
FUOCO di PERTINENZA: capire come aiutare una persona a ri-costruire la propria vita senza che
essa rimanga vittima del proprio passato
ASSUNTI per la costruzione di una teoria psicologica:
→ individuare principi regolativi che emergono dal confronto con altre teorie
→ chiarificare l’oggetto della teoria, ed esser consapevole dei problemi che dovrebbe
affrontare con l’elaborazione di tale teoria
Una TEORIA non è solo un modo per collegare tra loro eventi, ma anche un quadro di riferimento
esplicito entro cui formulare deduzioni o previsioni, e la cornice entro la quale collocare determinati
fatti. Essa è cioè uno STRUMENTO PER ANTICIPARE IL FUTURO ed ESPLORARNE LE
POTENZIALITA’.
Le IPOTESI possono essere (in psicologia tutte e tre; in generale sono tutte valide, a patto che
siano vagliate scientificamente):
→ dedotte da una teoria specifica (priorità di una teoria a prima vista non
modificabile)
→ indotte dall’osservazione empirica (priorità dei fatti)
→ identificate tramite procedure statistiche (priorità dei fatti ma con struttura
logica)
Cosa deve possedere una buona teoria psicologica:
1. fertilità nel produrre nuove idee, ipotesi o nel portare a nuovi esperimenti. In psicologia:
consentire previsioni su comportamenti
2. ipotesi verificabili, cioè ipotesi precise e circostanziate in modo tale da esser suscettibili di
verifica (caratteristica delle ipotesi, NON della teoria nel suo complesso). Il disegno
sperimentale serve per confermare o invalidare le ipotesi sperimentale e nulla; anche
un’ipotesi accurata formulata da una teoria solida non sarà mai definitivamente confermata.
3. validità, una teoria è valida quando si riesca a impiegarla per formulare ipotesi che siano
verificabili. Dovrebbe cioè consentire di formulare una serie di ipotesi che, alla luce
dell’osservazione empirica, possano esser verificate e eventualmente confermate (se una
teoria è sufficientemente articolata, la conferma o la s-conferma delle ipotesi che da essa
derivano non è necessariamente vincolante per l’intera teoria).
4. livello di astrazione, una buona teoria psicologica dovrebbe esser espressa a un livello di
astrazione sufficientemente elevato, al punto da poter comprendere la maggior parte dei
fenomeni con i quali la psicologia ha a che fare. Essa deve trattare proprietà, e non
categorie. Astrazione elevata= maggiore generalizzazione
5. operazionalismo, necessità di una definizione operativa delle variabili.
→ Ogni affermazione teorica deve riferirsi a qualcosa di tangibile
→ I costrutti scientifici devono esser espressi in termini di operazioni o
sequenza regolari di eventi
6. Modificabilità, e in ultima analisi, utilizzabile. Apertura cioè a variazioni in seguito alla
sperimentazione. Si mantengono solitamente stabili le assunzioni con significato ampio, e
si abbandonano quelle con rilevanza solo immediata.
Ogni teoria deve avere un POSTULATO FONDAMENTALE accurato, poiché da esso deriveranno
le conclusioni provvisorie e le sperimentazione. Serve per affrontare due problemi
LA TEORIA DI BASE
2.
Postulato fondamentale: i processi di una persona sono psicologicamente canalizzati in
funzione dei modi attraverso i quali essa anticipa gli eventi.
L’assunto precede qualsiasi affermazione logica che si basa su di esso. Da questo deriviamo una
serie di assunti subordinati, definibili corollari:
1. COROLLARIO DELLA COSTRUZIONE: una persona anticipa gli eventi costruendone le
repliche
L’individuo erige una struttura entro la quale la sostanza prende forma e assume significato.
Costruendo la realtà una persona identifica una serie di aspetti che caratterizzano o meno ogni
elemento: COSTRUISCE PER SOMIGLIANZA O DIFFERENZA. L’individuo riesce a dare senso
all’Universo solo quando arriva a sintonizzarsi con un qualche tema ricorrente nel flusso
monotono degli eventi, scoprendo le somiglianze e le differenze. Si prevede ,quindi, non tanto
che due eventi saranno uguali, ma che ci saranno aspetti che si replicheranno e che quindi
potranno esser previsti.
2. COROLLARIO DELL’INDIVIDUALITA’: le persone differiscono tra loro nel modo con cui
costruiscono gli eventi
Il postulato pone le basi per una psicologia delle differenze individuali; le persone sono diverse
→ Per gli eventi che hanno cercato di anticipare
→ Per l’approccio usato nell’anticipare il medesimo evento
Due persone non avranno mai il medesimo ruolo nel medesimo evento: ogni individuo
percepisce l’altro come esterno, percepisce come figura centrale una persona diversa (sé) e
affronta il fluire in modo diverso. Ciò non significa non poter condividere le esperienze: ognuno
può costruire le somiglianze e le differenze fra gli eventi nei quali è coinvolto insieme a quelle
nelle quali egli vede che un’ altra persona è coinvolta, costruendo cioè le esperienze degli altri
insieme alle proprie.
3. COROLLORIO DELL’ORGANIZZAZIONE: allo scopo di anticipare gli eventi, ciascuno
sviluppa, a modo proprio, un sistema costruttivo che prevede relazioni ordinali fra i
costrutti
Gli individui differiscono non solo nel modo con cui costruiscono gli eventi, ma anche nel modo
con cui organizzano la costruzione degli eventi. Costrutti diversi, infatti, portano a previsioni
anche fra loro incompatibili. Inoltre è presenta una gerarchia; un costrutto può assumere un
altro costrutto come sue elemento in due modi (diventerà quindi un costrutto sovraordinato;
l’elemento inglobato invece sarà definito subordinato)
→ Per estensione della divaricazione significata dal costrutto inglobato
→ Per astrazione lungo il livello di divaricazione previsto dal costrutto inglobato
4. COROLLARIO DELLA DICOTOMIA: il sistema costruttivo di una persona è composto da
un numero finito di costrutti dicotomici
Analizzando l’aspetto secondo cui due elementi saranno somiglianti, esisterà necessariamente
un altro elemento che non sarà considerato replica dei primi due. Le persone infatti
costruiscono non solo per somiglianza, ma anche per differenza. Se scegliamo un aspetto a
fronte del quale A e B sono simili e al tempo stesso in contrasto con C, è importante notare che
è lo stesso aspetto di tutti e tre, A,B,C, che sta alla base del costrutto. Tutti i costrutti
possiedono dunque una forma dicotomica, denotando un aspetto di tutti gli elementi che
cadono nel loro specifico ambito di pertinenza: ogni costrutto prevede che almeno due elementi
siano tra loro simili e in contrasto con un terzo (nuova visione terapeutica: paziente non come
sommerso da pulsioni istintuali opposte, ma dicotomia come un tratto caratterizzante del modo
di pensare).
5. COROLLARIO DELLA SCELTA: in un costrutto dicotomico una persona sceglie per sé
l’alternativa attraverso la quale riesce a prevedere maggiori opportunità per l’estensione
e la definizione del suo sistema
Ogni volta che si ritrova a fare una scelta, l’individuo sceglierà l’alternativa che fornisce lui un
base migliore per anticipare gli eventi. Entro il sistema di dicotomie, la persona costruisce la
propria vita sull’una o altra alternativa presente in ogni dicotomia: attribuisce cioè valore ai vari
poli. L’uomo sceglie in modo tale da incrementare le proprie anticipazioni. Ciò si chiama
elaborazione della scelta. Questo corollario pone le basi per prevedere come una persona agirà
dopo aver costruito le problematiche che si trova ad affrontare. Le alternative di ogni dicotomia
si escludono a vicenda, ma non per questo il costrutto non può esser usato in modo flessibile
(che non significa ambiguo!!!)
6. COROLLARIO DEL CAMPO: un costrutto è utilizzabile per prevedere soltanto un numero
finito di eventi
Come ogni teoria, anche ogni costrutto ha un punto focale e un ambito di pertinenza, diversi da
persona a persona. Esso sarà utilizzato per predire solo quegli eventi appartenenti al suo
ambito di pertinenza; ciò che si trova fuori da quest’ambito non fa parte di un ambito
contrastante, ma semplicemente ad un area non rilevante. Terapia: non si può capire appieno il
significato di un costrutto sino a che non si comprende quanto estesa è la costruzione del
significato, cioè l’ambito di pertinenza.
7. COROLLARIO DELL’ESPERIENZA: il sistema costruttivo di una persona varia a seconda
di come, di volta in volta, essa costruisce la replica degli eventi
Il continuo rivelarsi degli eventi sollecita la persona a porre nuove costruzioni su essi
ogniqualvolta accade qualcosa di inaspettato (ipotesi e anticipazioni riviste sulla base del
continuo succedersi degli eventi), dando inizio ad un continuo processo di validazione e
ristrutturazione: questa è l’esperienza. I cambiamenti non sono ovviamente necessariamente in
meglio.
ESPERIENZA: costituita da successive costruzioni e ricostruzioni di eventi, e non dalla
semplice successione di essi. Se non cerca le somiglianze o differenze nel flusso di eventi, se
non ricerca la regolarità e non ristruttura il proprio sistema non guadagnerà nulla in termini di
esperienza. L’aumento di esperienza dipende dalle revisioni del sistema costruttivo in funzione
delle previsioni.
ESPERIENZA – APPRENDIMENTO: l’apprendimento è costruito entro l’articolazione degli
assunti del sistema. È esso stesso un processo psicologico. Fa parte degli assunti.
8. COROLLARIO DELLA MODULAZIONE: le variazioni del sistema costruttivo di una
persona sono limitate dalla permeabilità dei costrutti nel cui ambito di pertinenza si
situano le varianti
Il sistema costruttivo di una persona è formato da relazioni sovraordinato o subordinate. I
sistemi subordinati sono determinati sa quelli sovraordinati; questi ultimi sono altresì liberi di
trovare nuove soluzioni nell’ organizzare i sistemi. Individuo: sono i sistemi sovraordinati a
controllare i cambiamenti; l’individuo è libero rispetto ai cambiamenti che cerca di realizzare, ma
determinato dai principi fondamentali.
→ Costrutto permeabile: se ammette entro il proprio ambito di pertinenza
elementi nuovi che non siano ancora stati costruiti nella sua cornice (non
significa sia impreciso o incoerente), che possa cioè variare senza
distruggere tutto l’impianto. I costrutti permeabili manifestano una tendenza
al cambiamento estremamente limitata.