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BAMBINI: GIOCA ANCORA AD AVERNE, MA NON FA Più LA MAMMA, BENSì IL PAPà. LUI

RICOPRE IL RUOLO DEL PADRE, SPOSATO CON LA SUA MAMMA; E L’OSTILITà VERSO

IL PADRE VIENE RISOLTA: LUI è IL NONNO ED è SPOSATO CON LA NONNA (la sua

mamma): GLI PERMETTE DI AVERE IL SUO STESSO DESTINO, DI REALIZZARE IL

SOGNO DI UNIONE D’AMORE CON LA PROPRIA MADRE, GLI ACCORDA LA SUA

STESSA FELICITà

3. “è VENUTO LO STAGNAIO E CON LE TENAGLIE PRIMA MI HA PORTATO VIA IL POPò E

POI ME NE HA DATO UNA LTRO E POI LO STESSO CON IL FAPIPì.” SOGNA CHE GLI

VENGA DATO UN PENE E UN POPò Più GRANDE PER ASSOMIGLIARE AL PAPà: HANS

STESSO CONFERMA, DICENDO CHE VORREBBE ANCHE I SUOI PELI E I SUOI BAFFI

(stesso significato della fantasia precedente sullo stagnaio, Max Grab si corregge

nell’interpretazione). COMPLESSO DI EVIRAZIONE SUPERATO

3. EPICRISI: analisi di Freud

a) HANS E “TRE SAGGI SULLA TEORIA SESSUALE”

Freud sostiene che questo caso si accordi perfettamente con il suo testo. Si difende da due

possibili obiezioni:

- Hans potrebbe esser visto come un “tarato” o come un soggetto predisposto alla

nevrosi, le cui conclusioni non potrebbero mai esser applicate agli altri bambini

“normali”

- Analisi condotta dal padre, seguace di Freud, e quindi intriso delle sue teorie e delle

sue credenze, portando ad una poca obbiettività questo caso. A ciò si aggiunge il fatto

che i bambini siano facilmente suggestionabili. Freud non è d’accordo: l’inattendibilità

dei bambini deriva dalla preponderanza della fantasia (così come sono inattendibili

quelle degli adulti a causa dei pregiudizi) e anzi sono più inclini alla verità che non gli

adulti. L’importante è riuscire a distinguere: le affermazioni false a causa della

resistenza, le affermazioni che , a causa dell’indecisione del bambino, sono state

influenzate dal padre, e dove invece esce la vera interiorità libera da ogni pressione. È

vero che il bambino fu spinto e guidato dal padre verso pensieri o contenuti che ancora

non possedeva, ma è così in ogni analisi, il medico fornisce sempre al paziente, a volte

in modo > a volte in modo <, le rappresentazioni necessarie per riconoscere il proprio

inconscio (specialmente è necessario nella nevrosi, e specialmente con i bambini che

hanno sistemi intellettuali ancora limitati).

Hans mostra comunque indipendenza e creazione di teorie senza l’aiuto del padre (il padre non

era stato formato che il discorso sulla procrezione avrebbe portato al complesso escrementizio;

eppure questo successe, nonostante Max non intervenne) .

Elementi rilevati da Freud in Hans (Herbert):

• Spiccato interesse per il FAPIPì: lo rende un indagatore, un osservatore della

natura (animali) e gli permette di giungere alla distinzione animato/inanimato. I

rimproveri in seguito all’autoerotismo fanno si che nasca in cui la paura della perdita

del pene (c. di evirazione) poiché non in grado di accettare una visione del mondo

differente ruotante intorno al fapipì. Oltre alla masturbazione, c’è il piacere di

guardare: i genitori, le amiche, farsi aiutare a far la pipì, farla nel cortile (non c’era

ancora rimozione qui). Quando insiste per osservare quello dei genitori, ha

necessitò di confronto: l’io si costituisce dal confronto fra sé e gli altri. Nonostante

l’evirazione, ha ancora consolazione: il pene crescerà con lui!

• Tattetta: il piacere escretorio è quello che si avvicina di più a quello genitale

secondo Hans (si finge papà e accompagna al bagno i figli per pulirgli il popò e il

fapipì, come esperienza piacevole): Freud suppone si procurasse piacere

trattenendo le feci, da qui il far chiasso con le gambe e il dimenarsi quando no

voleva andare al bagno.

RIMOZIONE DI ENTRAMBI QUESTI ELEMENTI: rifiuta di far pipì in pubblico, si accusa di

toccarsi, ha schifo e ripugnanza verso escrementi.

• Non sembra presentare disposizioni allo sviluppo di perversioni. Omosessuali:

preponderanza nell’infanzia nella zone gentile, particolarmente sul pene. Porta ad

una sopravvalutazione del membro maschile: fin da piccoli scelgono come oggetto

sessuale la donna convinti che anch’essa abbia il pene; quando si rendono conto

che ciò non è vero, si sentono ingannati e la donna diventa inaccettabile come

oggetto sessuale. Queste persone, così, non possono fare a meno del pene nella

persona che deve stimolarli al rapporto sessuale: non è una particolarità della

spinta pulsionale, ma della scelta dell’oggetto sessuale. Hans è omosessuale

come possono esserlo tutti i bambini: egli conosce per ora solo una specie di

genitale, il suo. Nonostante ciò Hans non viene condotto alla omosessualità ma a

POLIGAMIA.

• Oggetto sessuale: MADRE . Nevrosi nel momento in cui l’amore raggiunge forte

intensità. La fantasia di dormire con le amiche, più volte ripetuta da Hans, non è

altro che il desiderio (più volte realizzato) di dormire con la mamma (piacere che

provava nelle cure che gli riservava e , appunto, nel dormirle accanto). HANS È

UN PICCOLO EDIPO che vorrebbe togliere di mezzo il padre per restare con la

madre e dormire con lei: nasce dai numerosi viaggi del padre e quindi dalle

frequenti occasioni di restare solo con la mamma = spera che il padre PARTA, da

qui la prima fobia del cavallo bianco che morde (frase detta alla partenza di

un’altra persona); fino ad arrivare a sperare nella MORTE del padre, resistenza nel

far uscire questo desiderio represso. Nonostante ciò lui lo ama (lo colpisce e poi lo

bacia subito per esempio, vive un vero conflitto: nel bambino gli opposti coesistono

per lungo tempo)

• La nascita della sorellina, HANNA: inasprimento dei rapporti con i genitori,

rievocazione delle cure ed esperienze di piacere provate da lui quando era al

posto di Hanna, curiosità sessuale: inizialmente ostilità (dichiara di non volerla

durante la febbre, paura persistente dell’arrivo di un altro bambino) sottolineata

anche dalla paura della vasca da bagno (desiderio di morte della sorella

annegata),solo dopo tenerezza.

b) HANS E LA NEVROSI INFANTILE

Le Fobie secondo Freud sono tipiche di svariate nevrosi; definisce quella di Hans “ISTERIA

D’ANGOSCIA” (ancora poco studiata, poca compresa)

- somiglianza tra fobie e isteria: la libido proveniente dal materiale patogeno non

viene convertita e sottratta alla sfera psichica, ma liberata sotto forma di angoscia.

Le isterie d’angoscia sono tipiche delle nevrosi infantili

- l’isteria d’angoscia tende a svilupparsi sempre più in una fobia : il malato può

liberarsi dello stato angoscioso solo a costo di inibizioni e restrizioni, costruendo

barriere contro tutto ciò che causa angoscia o imponendo divieti

- finora trattamento dell’isteria d’angoscia: negativo, inutili metodi violenti (esporre il

paziente a fobia), ma lasciarlo cercare protezione dove crede di poterla trovare.

1. Estate dell’anno prima: angoscia, sentimentalismo, depressione verso sera, accolto nel letto della

mamma=nasce eccitamento sessuale, e masturbazione alla sera

2. Sogno di esser abbandonato dalla mamma: rimozione, il bambino sogna coccole e tenerezza, il piacere

si trasforma in angoscia e il contenuto rappresentativo nel suo contrario.

3. Hans è colto da angoscia per strada, non sa il perché, vuole solo tornare a casa dalla mamma per farsi

coccolare da lei (alla nascita della sorella era stato separato dalla mamma); non è nostalgia perché non

si calma nemmeno se accompagnato dalla mamma stessa. Libido trasformata in angoscia: paura di

esser morso da un cavallo bianco: fobia non in rapporto allo spazio, ma in rapporto ad oggetti concreti,

cioè i cavalli: “il cavallo verrà nella mia camera”

4. PRIMA AZIONE TERAPEUTICA: spiegano al bambino che la causa dell’angoscia è la masturbazione, gli

dicono quindi di non farlo più; gli spiegano il forte amore che prova per la mamma; danno le prime

nozioni sessuali. Miglioramento che sparisce subito poco tempo dopo in seguito a malattia che lo tiene in

casa per 2 settimane

5. Hans collega la sua paura per il cavallo bianco a una scena in cui un uomo disse a sua figlia “non metter

il dito sul cavallo bianco che morde”, Freud trova grossa somiglianza tra queste parole e le parole usate

per impedirgli la masturbazione. Prima conclusione: L’ANGOSCIA E’ DOVUTA AL FATTO CHE HANS

SIA SPAVENTATO DAL PROPRIO SODDISFACIMENTO ONANISTICO

6. Desiderio di vedere il fapipì della madre (riflesso nella fantasia di vedere quello della nuova domestica): il

padre gli suggerisce che le donne non hanno il fapipì. Hans NEGA, dice di aver visto quello della

mamma, sottolinea che il fapipì fa parte di lui: effetti dei rimproveri precedenti della madre, EVIRAZIONE,

paura di perdere il pene (viste che le femmine non lo hanno, è possibile che venga portato via!). Ancora

maggiore angoscia

7. Primo successo terapeutico: Freud consigli di presentare ad Hans l’interpretazione del suo inconscio, del

suo complesso di evirazione. Ora inizia ad esprimere il desiderio verso la madre, vedi la fantasia delle

due giraffe (scena in cui venne cacciato dal papà dalla camera, collo come pene, giraffe perché qualche

giorno prima visita allo Zoo)

8. Fantasie di punizione con il padre (interpretazione purtroppo sfuggita al padre): c’è in Hans il

presentimento del poter far qualcosa con la madre, qualcosa di violento e vietato, che no sa cosa sia, ma

che capisce che il padre già fa.

9. Secondo successo terapeutico: interviene Freud; comunicano ad Hans che ha paura del padre a causa

del forte amore verso la madre, e che i cavalli con gli occhi e il nero intorno alla bocca di cui ha paura

non è altro che suo padre (che porta occhiali e ha la barba): liberano la più potente resistenza di Hans. Il

culmine della patologia viene superato, ora Hans parla di più anche della sua fobia.

10. Hans rivela di aver paura non solo dei cavalli, ma dei cavalli che partono, che scalciano, e

anche di carrozze, omnibus e carri (che sono pesantemente caricati): ha paura che i cavalli CADANO:

episodio prima della malattia, mentre era con la mamma cadde un cavallo per strada e si spaventò

parecchio. DESIDERA CHE IL PADRE CADA COME IL CAVALLO (vedi giocattolo di cavallo lasciato

cadere alla domanda). Per primo aveva fatto il gioco del cavallo con i padre, ecco la fissa del cavallo:

scena in un cui Fritz cade mentre fa il cavallo e si fa male – lo vorrebbe per il padre. Rimane paura dei

cavalli, parla più liberamente col padre

Entrambi i cavalli, quello bianc

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
14 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher desidesi92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Ugazio Valeria.