Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 2
Psicologia clinica - l'autolesionismo femminile sentimentale Pag. 1
1 su 2
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Autolesionismo femminile sentimentale

La domanda che spesso viene posta è: Perché le donne preferiscono l'uomo sbagliato? Perché spesso si decide di rimanere con un uomo pur sapendo che non è quello giusto? Non sempre la risposta è semplice, spesso, infatti, risulta molto difficile capire quel intricato meccanismo che si accende nella mente femminile quando inizia una relazione con l'uomo sbagliato.

Sicuramente questo processo deriva da antiche sofferenze della donna che vanno ricercate all'origine dello sviluppo della psiche umana. Spesso queste sono sviluppate da figure genitoriali molto rigide, severe, possessive e persecutorie che dettano un'educazione umiliante e "da grandi" alle loro figlie ancora bambine. Crescono all'interno di una famiglia che non da loro la possibilità di svilupparsi come vogliono ma che tende a bloccare le loro passioni sin da piccole. Il conflitto con la famiglia - padrona.

d'umore dell'uomo, convinta che sia colpa sua se la relazione non funziona. Sarà costretta a sopportare continue delusioni e sofferenze emotive, senza riuscire a trovare la forza di lasciare questa situazione tossica. È importante sottolineare che la dipendenza affettiva non riguarda solo le donne, ma può colpire anche gli uomini. In entrambi i casi, è fondamentale cercare aiuto e supporto da parte di un terapeuta o di un professionista esperto nel trattamento di questo disturbo. La dipendenza affettiva può essere superata, ma richiede impegno e determinazione da parte della persona coinvolta. È necessario imparare a valorizzarsi, a stabilire confini sani nelle relazioni e a sviluppare una maggiore autostima. Solo così si potrà rompere il ciclo di dipendenza e costruire relazioni più sane e appaganti.

D'umore del partner. Quest ultimo ricorrerà spesso alla violenza sia fisica sia verbale. La condizione per cui la donna si sottomette fisicamente e psicologicamente viene definita "autolesionismo sentimentale". A differenza di quanto sembra, tale patologia è molto diffusa sia a livello conscio che inconscio. In tali relazioni la donna adotterà tecniche quali tagli, bruciature, diete forzate unite ad una grande dose di sofferenza, lacrime, insicurezza e tristezza. Ma non sarà lo stesso capace di porre fine a questo rapporto precludendosi ogni possibilità di stare bene con un altro uomo. Inoltre, messe davanti alla possibilità di cambiare in maniera positiva, tendono a tirarsi indietro e rifugiarsi nella relazione malata. L'avvicinarsi ad un uomo buono le renderebbe ancor più insicure facendo uscire fuori tutte le sofferenze del passato, sia fisiche che psichiche, molte delle quali non hanno ancora trovato una soluzione.

finale. L'autolesionismo sentimentale coincide con l'affermazione di una personalità introversa, solitaria, iperprotettiva nei confronti di un uomo che non la valorizza né, spesso, si accorge di lei. È la diretta conseguenza di un rifiuto delle condizioni di vita iperprotettiva imposta dalla famiglia di origine.

Non è facile aiutare queste persone ad uscirne, spesso la maggior parte di loro tenderà ad avere questi comportamenti per tutta la vita, soffrendo in maniera esagerata ogni volta che l'uomo in questione decide di troncare la vera o presunta relazione.

L'unico consiglio è di aiutare queste ragazze a rivolgersi ad uno specialista esterno, magari accompagnandole le prime volte. Solamente in questo modo si potrà dare loro una sicurezza più forte.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
2 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ele.ale di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Cappelli Luigi.