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Modello triarchico di Stenberg e Spear (1985)
Tentativo di definire la struttura ed i possibili loci critici del funzionamento cognitivo deficitario che possono coesistere nello stesso soggetto e/o differenziare diverse forme di RM. Tre dimensioni o teorie:
- Dimensione componenziale
- metacomponenti (processi esecutivi di livello elevato) per pianificare (COSA FARE) come risolvere un problema, come monitorare la strategia di soluzione, come valutare il risultato
- Componenti di prestazione (usate nella esecuzione reale di una strategia di soluzione) (REALIZZANO IL PIANO)
- codifica (individuare gli attributi più importanti dello stimolo e richiamare dalla memoria di lavoro le informazioni più attinenti)
- inferenza (scoprire la natura delle relazioni tra due stimoli)
- mappatura (scoprire la natura di relazione di livello più elevato tra relazioni)
- applicazione (usare una regola precedentemente acquisita per una nuova situazione)
- confronto
- individuare la soluzione migliore
- giustificazione (decidere se la soluzione scelta è vicina all'ideale o comunque sufficientemente buona)
- Componenti di acquisizione della conoscenza (intervengono nell'apprendimento di una nuova informazione)
- codifica selettiva (rilevante/irrilevante)
- combinazione selettiva (mettere insieme informazioni codificate in precedenza)
- confronto selettivo (correlare una struttura cognitiva nuova alle precedenti)
- Possibili loci critici per il RM
- Scarsa disponibilità di componenti, per cui le soluzioni sono sbagliate
- Ridotta accuratezza esecutiva
- Inadatta velocità di esecuzione delle componenti
- Inadeguata attivazione da parte delle metacomponenti
- Scarsa consistenza o scarsa organizzazione del sistema di conoscenze
- Scarsa motivazione per il funzionamento del sistema delle componenti
- Limitazioni strutturali selezionamento componenziale
- Disturbi attentivi
- Dimensione esperienziale
Attiene al rapporto tra...
le componenti e la realtà dell'esperienza, ed in particolare alla familiarità con il compito e la disponibilità di processi automatizzati per una certa situazione
LOCI CRITICI:
A) difficoltà ad estendere l'uso in compiti non familiari delle metacomponenti, delle componenti di prestazioni o di apprendimento
B) difficoltà nei processi di automatizzazione, che consentono di ridurre il dispendio energetico
3. Dimensione contestuale
Mette direttamente in rapporto le capacità del soggetto e le sue prestazioni nel mondo reale, e che ha che fare con i tentativi di fronteggiare l'ambiente esterno.
La ridescrizione rappresentazionale: il modello di Karmiloff-Smith
Delicato rapporto tra automatizzazione e consapevolezza (paradigma connessionista)
✓ Progressiva modularizzazione e parcellizzazione delle competenze che divengono più automatiche, meno influenzate dalle condizioni contestuali, selezionate per specifiche computazioni
Ridescrizione delle rappresentazioni mentali che, da implicite e inglobate in schemi procedurali dei quali il soggetto ha scarsa consapevolezza, divengono più esplicite. L'ipotesi di KS è che: da predisposizioni iniziali si possa andare verso un processo di progressiva automatizzazione e modularizzazione, e tale modularizzazione avviene in virtù dell'incontro tra le predisposizioni iniziali e l'esperienza con il mondo esterno. Lezione 28-11-22 DEPRESSIONE La depressione è una condizione emotiva in cui vi è la persona depressa, la persona depressa mostra una perdita di interesse verso le attività che fa e quando svolge delle azioni durante la quotidianità perde anche il piacere di compierle. Questa è la definizione classica di depressione, però la depressione si può trovare in diverse modalità. Possono esserci disturbi depressivi, disturbi bipolari o altri disturbi associati. La depressione è una.reazionead un evento vissuto, un trauma, uno shock, o un cambiamento della realtà, una diagnosi clinica. È undisturbo che condiziona la quotidianità, impedisce di svolgere le attività programmate con interesse emotivazione. In alcuni casi le persone svolgono le attività quotidiane senza piacere, senza motivazione;oppure una condizione di depressione può essere associata anche a una inibizione, cioè la persona nonsvolge le attività, non ha interesse.
Un disturbo bipolare è una condizione clinica associata a momenti di depressione ma anche ad intervallicon umore alto. Il disturbo bipolare è associato a episodi maniacali, l’ossessività ad esempio per alcuneazioni, accompagnato a uno stato depresso oppure il disturbo bipolare può essere associato a un disturbociclotimico che consiste nell’alternanza ciclica tra una condizione positiva e una condizione negativa. Idisturbi bipolari non meglio specificati,
evento traumatico che può manifestarsi con sintomi depressivi. Altri disturbi legati alla depressione includono il disturbo bipolare, il disturbo di ansia e il disturbo da uso di sostanze. La scala Beck è uno strumento utilizzato per valutare la gravità della depressione. È composta da 20 domande e un punteggio superiore a 15-16 indica la presenza di sintomi depressivi. Tuttavia, la scala Beck da sola non è sufficiente per una diagnosi accurata e può essere necessario utilizzare altri test o valutazioni cliniche. Il disturbo depressivo può essere classificato come "unipolare" quando non è associato ad altre condizioni cliniche, o come "bipolare" quando si alternano episodi di depressione e mania. La causa della depressione può variare a seconda della presenza di una condizione clinica o di un evento traumatico. Ad esempio, il disturbo post-traumatico da stress è una risposta a un evento traumatico che può manifestarsi con sintomi depressivi. In conclusione, la depressione può essere associata a diverse condizioni cliniche o eventi traumatici e può manifestarsi con sintomi diversi. La valutazione accurata della depressione richiede l'utilizzo di strumenti come la scala Beck e una valutazione clinica approfondita.trauma che può portare ad una crescita post traumatica da stress, può avere come sintomo iniziale una depressione reattiva cioè associata in concomitanza con il cambiamento di alcune condizioni di vita. Esiste la depressione reattiva o secondaria, la depressione maggiore o endogena, e disturbi affettivi. La differenza tra la depressione reattiva e la depressione maggiore è il fatto che nella depressione reattiva la causa è indotta dall'ambiente, dall'esterno, dal cambiamento della situazione; invece, nella depressione endogena, maggiore, i fattori che determinano lo stato emotivo della persona sono i vissuti, le esperienze, caratteristiche interne. Una persona affetta da depressione endogena è una persona che presenta un quadro clinico complicato fin dall'età giovanile. La depressione reattiva si può avere in ogni momento della vita. Ad esempio la depressione post partum si manifesta nella maggior parte delle donne, simanifesta quasi sempre un episodio nell'arco di pochi giorni o della durata di più mesi, questo è a causa di sbalzi ormonali, durante la gravidanza c'è un forte aumento di ossitocina che favorisce poi il parto, subito dopo il parto c'è un altro sbalzo ormonale legato all'ossitocina che consente la prolattina, la produzione di latte; un disequilibrio ormonale porta quindi ad una cattiva gestione della propria emotività e reattività, ma permette la sopravvivenza del figlio con la produzione di latte. Poi a distanza di qualche giorno dal parto i valori di ossitocina si riequilibrano e rientra anche alla normalità la gestione della reattività (rientra la depressione post partum derivata dallo sbalzo ormonale). Se però questi sbalzi ormonali sono associati contesti ambientali e sociali che non sono a supporto della donna, la depressione non rientra autonomamente e si va incontro a depressione; se dopo 6 mesi
l’ambientecircostante diventa un ambiente sfavorevole e non di supporto si può avere una depressione prolungata esi possono avere disturbi dell’umore importanti che non rientrano autonomamente. La depressione maggiore o endogena è data da un malfunzionamento mentale che per poter esseresupportato necessita anche della farmacologia, associata alla psicoterapia. La farmacologia fa tornare inequilibrio alcune condizioni fisiologiche, ed è efficace se accompagnata da una psicoterapia. Nelladepressione reattiva il farmaco non è necessario, si può fare riferimento al farmaco per un sollievoimmediato, ma è più importante avere un supporto psicologico. Nella depressione reattiva è maggiormenteassociata a manifestazioni di depressione, di ansia, di rabbia (che permette di reagire). La manifestazionedella rabbia porta a una protezione di se stessi, è reattivo alla depressione. Nella depressione reattivacompare la psicosomatica.ovvero questa può essere celata attraverso un malessere fisico, una patologia. L'esperienza, ovvero i vissuti, portano ad avere un pattern di reazioni, di scelte comportamentali diverse. Questo dipende dalla presenza/assenza di depressione, dalla resilienza, dalle risorse cognitive. Le cause della depressione possono essere: ormonali, genetiche, traumi in età infantile (abusi, separazioni, lutti, adozione -> fattori di rischio). La maggior parte delle depressioni sono reattive e si possono manifestare in qualsiasi momento della vita. Una depressione iniziale può essere trattata senza farmaci, ed è la sindrome del nido vuoto, ovvero la ristrutturazione dei ruoli nei genitori quando i figli vanno fuori casa, o anche con l'andare in pensione c'è una ristrutturazione dei ruoli. Si generano ansia e depressione perché cambia il contesto, cambiano i propri spazi e le dinamiche relazionali, bisogna imparare a gestire il proprio sé.in dinamiche funzionali. Avviene una perdita di interesse, di piacere, a seguito di un cambiamento di ruoli. Alcune malattie e condizioni cliniche possono portare alla depressione, ad esempio la malattia di Alzheimer. Intorno ai 60-65 anni si può presentare una demenza iniziale lieve di tipo amnesico, si possono manifestare quindi problemi di memoria e/o depressione. Pazienti con disturbi della memoria MCI (disturbo cognitivo lieve) possono presentare sintomi associati a un disturbo depressivo. Il depresso è disattento, e un disturbo della memoria può portare a una scarsa fiducia in se stessi che a lungo andare può portare sintomi depressivi. Nei test si vanno a valutare quindi entrambe le cose, ma si pone l'attenzione sulle strategie messe in atto e sulla performance del paziente, per poter andare a valutare l'opzione adatta e poter fare una diagnosi differenziale.
Lezione 05-12-22 DIGNI-CAP Utilizzare la tecnologia nelle terapie, si parla principalmente
di una tecnologia indossabile (wearable). Il DigniCap dà un beneficio soprattutto per quello che riguarda la qualità della vita, questo è