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Una situazione di pericolo per giustificare il processo di "difesa" del nostro corpo o un'intensa risposta di paura

È un problema d'ansia e la persona si rende conto che è sproporzionata alla situazione che in realtà gli si presenta davanti. La diagnosi descrive ciò che pensa, fa o dice una persona riguardo a tale disagio infatti non trovo elementi eziologici!! Uno stesso fenomeno eziologico però può causare diversi disturbi mentali. Ad esempio, disturbo d'ansia sociale: si tratta di paura o ansia marcata quando una persona si trova in diversi contesti sociali (esposizione sociale su un palco, parlare con un professore...) in cui è esposta al possibile giudizio degli altri. In questo caso si teme che agirà in modo tale o manifesterà sintomi d'ansia che saranno valutati negativamente; l'individuo in questo caso evita le situazioni o le sopporta con intensa paura/ansia.

RICORDA: per essere

classificata disturbo mentale, dobbiamo vedere come reagisce una persona a tale stimolo! L'essere umano è un animale sociale e come esso è normale aver paura di essere giudicati o di non essere accettati dal gruppo. Bulimia nervosa: Negli adulti l'IMC (Indice di Massa Corporea) si calcola con il peso in kg/altezza in m al quadrato ed a seconda del risultato ottenuto abbiamo questa suddivisione: - Sottopeso: 16 - 18.49 - Normopeso: 18.50 - 24.99 - Sovrappeso: 25 - 29.99 - Obesità: > 30 (classe I (30 - 34.99), classe II (35 - 39.99) e classe III (> 40) Ma quando una persona soffre di bulimia? Quando in primo luogo una persona presenta frequenti abbuffate (enorme quantità di cibo ingerito in poco tempo) che succedono in privato con perdita di controllo, dopo una grande quantità di tempo che una persona non mangia e, per evitare di prendere peso, una persona mette in atto dei comportamenti compensatori (vomito, abuso di...)

lassativi, eccessiva attività fisica quotidiana) che non vengono usati solo dopo un'abbuffata ma anche dopo aver ingerito un alimento che l'individuo reputa "tossico" per il mantenimento del peso o per favorire il dimagrimento. QUESTI FENOMENI COMPENSATORI DEVONO AVVENIRE IN MEDIA UNA VOLTA ALLA SETTIMANA PER 3 MESI. L'autostima di una persona quindi è influenzata fortemente dalla forma e dal peso corporeo (AUTOSTIMA = considerazione di un individuo che ha per se stesso e come si valuta); dobbiamo escludere l'anoressia. Il contesto sociale in cui si trova una persona e le influenze che riceve dall'esterno possono causare questo disturbo mentale (non tutte le persone che hanno questo disturbo hanno un fenomeno eziologico uguale). Questi tre esempi riportati sono persone che hanno una sofferenza interiore eccessiva con una conseguente inefficacia comportamentale e le loro vite sono BLOCCATE da elementi interni. Per capire perché una

La persona ha questi comportamenti dobbiamo capire l'approccio classico detenuto dalla psichiatria. Questa scienza medica classifica questi disturbi come malattie (categorie funzionali di cui è nota l'eziologia ed eventuale trattamento) e non come sindromi che sono l'insieme di fenomeni correlati tra loro. Nel DSM, infatti, gli eventi interni e le azioni sono chiamati segni o sintomi.

Ma sono malattie? NO; perché non abbiamo fenomeni eziologici e percorsi terapeutici specifici per la ricerca e la risoluzione dei disturbi mentali.

Caratteristiche cliniche dei principali disturbi mentali durante l'età adulta:

Non sono attribuibili agli effetti fisiologici di una sostanza/farmaci o ad una condizione medica.

Parleremo delle seguenti classi diagnostiche:

  • Disturbi d'ansia
  • Disturbo ossessivo - compulsivo
  • Disturbi correlati ad eventi traumatici e stressanti
  • Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione
  • Disturbi da sintomi somatici

disturbi correlati- Disturbi depressivi

Disturbi d'ansia: la classe dei disturbi d'ansia comprende 2 grandi gruppi che contengono:

  • Primo: fobia specifica, ansia sociale (fobia sociale) ed agorafobia. Questi disturbi sono accumunati dal fatto che ognuno di loro è scatenato da stimoli concreti e specifici. È tipico della persona che soffre di uno di questi disturbi l'evitamento del fattore scatenante.
  • Secondo: disturbo di panico e disturbo di ansia generalizzata. Non sono scatenati da stimoli concreti e specifici e le persone che ne soffrono non attuano l'evitamento perché non hanno stimoli esterni concreti da evitare.

Agorafobia: non siamo di fronte ad una persona che ha paura degli spazi aperti (come potrebbe suggerire il nome), ma sono individui che hanno fobia sia degli spazi aperti (strade, piazze, magazzini) sia degli spazi chiusi, affollati ed isolati. Possiamo quindi dire che la persona ha paura della paura. (es. una persona è in treno)

per andare a lavoro ma iniziano ad apparire sintomi legati alla paura(sudorazione, tachicardia etc…). A questo punto cosa succede? La persona tende a non voler piùandare in treno per la paura che succeda nuovamente (evitamento).

Per dire che una persona soffre di agorafobia deve presentare questi sintomi:

  • Paura/ansia marcate su due o più dei seguenti luoghi: trasporti pubblici, spazi aperti o chiusi, stare in fila o tra la folla, essere fuori casa da soli e sono sproporzionate.
  • Teme o evita queste situazioni a causa di pensieri seguenti “potrebbe essere difficile fuggire” oppure “potrebbe non essere disponibile soccorso”.
  • Le situazioni vengono attivamente evitate o richiedono la presenza di un accompagnatore.

Tipicamente la prima reazione d’ansia (attacco), è causato da un qualcosa che è normale che causi determinate reazioni fisiche. Poi per il meccanismo di condizionamento classico, i contesti segnali – ambientali

acquisiscono la proprietà di generare le stesse sensazioni (es. risposte di nausea per l'achemio oppure ho mangiato un cibo andato a male e mi ha causato vomito; la volta dopo anche se il cibo non è andato a male anche solo il suo odore mi scatenerà vomito). Possiamo dire che una persona ha paura delle reazioni fisiche che possono scatenarsi dopo un determinato stimolo. Disturbi di panico: non abbiamo appunto degli stimoli esterni specifici che causano l'attacco di panico (sono frequenti). Sono inaspettati e ricorrenti, per dire che una persona soffre di attacchi di panico devono essere presenti 4 o più dei seguenti sintomi: - Palpitazioni - Sudorazione - Tremori - Dispnea - Dolore o fastidio al petto - Nausea - Sensazioni di vertigine, di instabilità o svenimento - Brividi o vampate di calore - Parestesie - Desrealizzazione o depersonalizzazione - Paura di perdere il controllo - Paura di morire Possiamo quindi dire che è la comparsa improvvisa di paura o.disagio intenso che raggiunge il picco in pochi minuti. (i sintomi evidenziati in rosso sono i più frequenti). È inoltre necessario che la persona presenta una preoccupazione continua sul fatto che si possano ripetere oppure che la persona faccia dei cambiamenti significativi per evitare che avvengano di nuovo (alterazione disadattava del comportamento). La comparsa di queste sensazioni molto forti, compaiono in modo inaspettato ed è trasversale a diverse problematiche (non li troviamo solo nei disturbi d'ansia ma anche in altri). Il condizionamento classico gioca un ruolo molto importante per il primo attacco di panico, i seguenti invece sono causati da stimoli interni (leggeri cambiamenti nella sudorazione o nell'andamento del cuore). Disturbo d'ansia generalizzato: si tratta di un problema dove l'ansia compare nella forma cognitiva e non è associata a situazioni specifiche. Possiamo dire che una persona ne è affetta quando prova

ansia e preoccupazioni eccessive verso eventi di vita quotidiana “è esperta nel rilevare problematiche possibili sulla sua vita” es. e se mi lascia? Se faccio così non arrivo a fine mese, ho già in mente l’idea che boccerò l’esame etc… l’individuo quindi lamenta difficoltà nel controllare la preoccupazione perché tenterà di sopprimere questi pensieri con azioni ed eventi interni, discussioni mentali mirate ad evitare di pensare. Una persona soffre di questo disturbo quando presenta 3 o più dei sintomi frequenti:

  • Irrequietezza
  • Affaticamento
  • Difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria
  • Irritabilità
  • Tensione muscolare
  • Alterazioni del sonno

Abbiamo una persona che non dimostra problematiche fisiche ma si concentrano soprattutto dal punto di vista cognitivo.

DISTURBO OSSESSIVO – COMPULSIVO

Si chiama così perché l’individuo presenta ossessioni, compulsioni o entrambe.

Per ossessione intendiamo un pensiero o un impulso, che si ripresenta in maniera ricorrente e persistente, vissuto anche come intrusive e indesiderate e che causano ansia. La persona tenta di ignorare o sopprimere tali pensieri, impulsi e immagini neutralizzandoli con altri pensieri o azioni (compulsione). Possiamo quindi dire che la compulsione è quel comportamento ripetitivo cosciente messo in atto dalla persona per evitare l'ossessione; tuttavia questi comportamenti non sono collegati in modo realistico con ciò che sono designati a neutralizzare o prevenire, oppure sono chiaramente eccessivi. Il problema di questo disturbo dipende dalla reazione della persona alla presenza di questo disturbo. DISTURBO DI DISMORFISMO CORPOREO Si basa sulla preoccupazione per uno o più difetti o imperfezioni percepiti nell'aspetto fisico, che non sono osservabili dagli altri se non impercettibili. È necessario che si verifichino dei cambiamenti nel comportamento della persona.che compie dei comportamenti ripetitivi (es. guardarsi allo specchio) o azioni mentali (confrontare il proprio aspetto fisico a quello degli altri). In risposta alle preoccupazioni legate all'aspetto. Per dismorfia muscolare intendiamo quando il soggetto è preoccupato dell'idea che la sua costituzione corporea sia troppo piccola o insufficientemente muscolosa. Naturalmente è un problema molto frequente nelle società occidentali e può essere diagnosticata una volta che abbiamo eliminato la bulimia o l'anoressia. DISTURBI CORRELATI AD EVENTI TRAUMATICI E STRESSANTI Stress post-traumatico: Parlando del disturbo di stress post-traumatico possiamo diagnosticarlo nel caso che una persona viva o veda in prima persona un evento avversivo inusuale (es. evento che ha minacciato la sua sopravvivenza). Possiamo quindi dire che abbiamo un'esposizione dell'individuo a morte reale o minaccia di morte, grave lesione oppure una violenza sessuale.egli d
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A.A. 2021-2022
13 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LuRi02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Spiegazione dei processi eziologici mentali con rilievo su disturbi con modello ACT e DSM e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Berrocal Montiel Carmen.