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Errori di tipo fonologico: scambio di lettere che hanno la stessa "radice" ("f" con "v", "c" con "g") etc.
Spesso il bambino con dislessia evolutiva non riesce ad imparare le tabelline e alcune informazioni in sequenza come le lettere dell'alfabeto, i giorni della settimana, i mesi dell'anno; può fare confusione per quanto riguarda i rapporti spaziali e temporali (destra/sinistra; ieri/domani; mesi e giorni) e può avere difficoltà a esprimere verbalmente ciò che pensa.
In alcuni casi sono presenti difficoltà in alcune abilità motorie, nel calcolo, nella capacità di attenzione e di concentrazione.
Il bambino ha difficoltà a copiare dalla lavagna e a prendere nota delle istruzioni impartite oralmente. Talvolta perde la fiducia in se stesso e può avere alterazioni del comportamento.
Sono molti, infatti, i bambini dislessici non diagnosticati ad accusare ansia da prestazione.
depressione e scarsa autostima. I disturbi di scrittura associate alla dislessia evolutiva sono detti "Disortografie" cioè difficoltà nel realizzare i processi di correzione automatica del testo. Gli errori si distinguono in: 1) Errori fonologici - Scambio grafemi (b-p, b-d, f-v, r-l, p-q, a-e) - Omissioni o aggiunte di lettere o sillabe - Inversioni (il-li) - Grafema inesatto (sh, sch, ghi) 2) Errori non fonologici - Separazioni illegali (in-sieme) - Fusioni illegali ("lacqua", "nonèvero") - Scambio grafema omofono ("quore", quaderno, squola) - Omissione o aggiunta di h 3) Altri errori - Accenti - Doppie Riguardo allo stile di apprendimento, è stato rilevato che nei bambini dislessici l'acquisizione delle abilità connesse alle prime fasi dello sviluppo (parlare, camminare, etc.) è stata più lenta rispetto alla media. Inoltre, la capacità di lettura e scrittura è inferiore.alla vivacità intellettiva; ha difficoltà a mantenere l'attenzione, gli riesce difficile concentrarsi ed è molto vivace. Riesce bene agli esami orali ma ha scarsi risultati a quelli scritti.
Il bambino dislessico apprende rapidamente attraverso l'osservazione e soprattutto attraverso gli aiuti visuali.
Riguardo alla lateralizzazione, può avere difficoltà con i compiti che implicano abilità motorie. Ha difficoltà nella sintesi e nella copiatura e a riconoscere la destra dalla sinistra.
In matematica riesce a contare solo sulle dita e risulta incapace di apprendere concetti di algebra o di calcolo.
La diagnosi
La diagnosi della dislessia evolutiva deve essere sia neuropsicologica che globale. È importante innanzitutto escludere, con mezzi oggettivi, deficit sensoriali (della vista e dell'udito), neurologici, cognitivi ed emotivo-relazionali.
Il disturbo deve essere analizzato nelle sue componenti per capire le aree di difficoltà.
Del bambino e soprattutto le strategie che utilizza durante la lettura; il bambino infatti tende durante il corso delle elementari a mettere in atto strategie di compensazione, tende cioè a compensare con altre abilità determinate carenze. È essenziale che la diagnosi sia il risultato di un lavoro multidisciplinare tra neuropsichiatria, logopedista, psicologo, psicopedagogista; la diagnosi deve riguardare infatti le sue capacità cognitive, le abilità prassiche e spaziali, la memoria, il linguaggio e l'apprendimento in senso stretto.
Ecco solo alcuni dei test più comunemente usati nella pratica clinica si indicano i seguenti:
Attenzione:
- Test di Stroop
- Matrici attentive Digit-simbol
- Trail Making Test
Memoria:
- 15 parole di Rey
- Parole associate
- Memoria di prosa
- Ripetizione di cifre
Test di Corsi