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DSM

Si indagano tutte le aree della psicopatologia: se non ci sono sintomi (se non dà esito positivo) si procede, se invece sono presenti dei sintomi allora si effettua un approfondimento.

Nella prima parte si indaga in particolare l'umore depresso, più complesso da indagare nel bambino rispetto a quanto succede per l'adulto. La descrizione nel bambino è quella dello "star male": occorre quindi comprendere lamentele e dichiarazioni di "sentirsi giù", cupo, infelice, voglia di piangere, e la specifica è che (in questa sezione [immagine sotto]) non si considerino gli aspetti cognitivi e ideativi, né le manifestazioni legate all'ansia, né quelle legate all'irritabilità.

Se si hanno manifestazioni depressive allora si prosegue con l'intervista; se invece ammette sintomi depressivi si approfondisce, in particolare si indaga se l'umore depresso non cambia.

53 - © Francesco Aveta

anche in seguito di stimoli positivi, quindi per esempio, se il bimbo rimane comunque infelice anche quando riceve un regalo, è in compagnia di un amico, o comunque quando fa un'attività considerabile piacevole. Supplemento di approfondimento per i disturbi dell'umore: Questionari sul comportamento del giovane: Child Behavior Checklist (6-18) & Youth Self Report (11-18) La CBCL è compilata dai genitori dai 6 anni del bimbo, mentre il YSR è compilato direttamente dal giovane, ma solo a partire dagli 11 anni (fino ai 18). Spesso per avere info più complete e la possibilità di confronto si somministrano entrambi. YSR: CBCL: Le scale sono: - Ritiro; - Lamentele somatiche; - Ansia e depressione; - Problemi di pensiero; - Problemi di attenzione; - Comportamento delinquenziale; - Comportamento aggressivo. In questi questionari si hanno percentuali di

Accordo relativamente basse o moderate, tra la valutazione dei genitori e degli insegnanti e la valutazione self-report. Tali discrepanze possono essere un problema, ma arricchiscono il quadro perché permettono di confrontare prospettive differenti. Come per esempio si può notare la scarsa consapevolezza del figlio rispetto a un determinato disturbo.

Com'è il tuo umore? È un questionario più semplice e senza obbligo di licenza. Gli items fanno riferimento all'ultima settimana, in modo da essere sensibili al cambiamento (per esempio, in successivi follow-up). Alcuni items permettono una condizione positiva, altri una negativa. Attenzione: i punteggi alti vanno interpretati in base alla scala. A 17 punti c'è il primo cut-off che potrebbe segnalare possibile depressione.

Children's Depression Inventory (8-17 anni) Versione adattata del BDI (strumento d'elezione per comprendere la depressione). La logica del CDI sta nel leggere a gruppi.

alcune definizioni e scegliere quale descrive meglio come la persona si sente nelle ultime due settimane.

Gli items sono 27 e le definizioni sono raggruppate 3 a 3.

56 – © Francesco Aveta

SAFA-D/m-s È uno strumento italiano. Un inventario ad ampio spettro, costruito apposta per l’età evolutiva. Si compone di un insieme di scale che indagano i diversi ambiti psicopatologici (depressione, DOC, disturbi del comportamento alimentare, etc.). I questionari sono differenti a seconda dell’età, con riferimento al ciclo scolastico (scuole medie, elementari, superiori). In questo caso m/s significa che è adatta sia per le medie che per le superiori. Ha 56 items. Una buona alternativa alla CDI. Il plus è che fa parte di un inventario di scale, consentendo quindi una valutazione ad ampio spettro.

TAD – Ansia e depressione nell’infanzia (6-19 anni)

TAD – Ansia e depressione nell’infanzia (6-→19 anni) Versioni per alunno (22

item), insegnante (20 i) e genitore (28 i). Questionario di screening, poiché ha pochi items e indaga sia ansia che depressione. Se vi sono indicazioni per possibili condizioni di ansia o depressione lo si dovrà approfondire con strumenti più specifici. 57 – © Francesco Aveta

Episodio depressivo nel sistema di classificazione ICD-10

Episodio depressivo ICD-10

Almeno quattro sintomi (due principali):

  • Umore depresso
  • Perdita di interesse e di piacere
  • Diminuita energia
  • Variazioni dell'appetito e del peso
  • Disturbi del sonno (insonnia o ipersonnia)
  • Rallentamento psicomotorio o agitazione
  • Bassa autostima
  • Senso di colpa
  • Difficoltà di concentrazione
  • Idee di morte

Eziologia della depressione

Quadro piuttosto ampio di condizioni e fattori che possono portare a depressione. Sono anche fattori di rischio che aumentano la probabilità di un soggetto di incorrere in depressione.

  • Fattori genetici: fattori
  • predisponenti di base (geneticamente determinate), ipotizzabile anche in base alla familiarità. Avere genitori depressi o che lo sono stati, aumenta il rischio (non di molto) di sviluppare depressione.

    • Fattori evolutivi. Condizioni relative alle fasi più importanti dello sviluppo (0-3 anni, attaccamento reciproco, vissuti di perdita e abbandono, genitori rigidi, controllanti e severi). In particolare, quelli che si manifestano tra gli 0 e i 3 anni, e hanno a che fare con l'attaccamento, con il tipo di educazione dei genitori (poco affettivi, standard alti, etc.) e vissuti di perdita e abbandono.
    • Tratti di carattere e stili di vita. Come per esempio il perfezionismo. Un ruolo meno chiaro lo ha l'introversione.
    • Life events. Eventi di vita stressanti e la mancanza, come moderatore, di supporto affettivo. Spesso sono fattori scatenanti/precipitanti.
    • Malattie fisiche. Soprattutto le più gravi e invalidanti.

    Una volta che

    L'episodio depressivo si manifesta, lo si può riconoscere anche in base a modifiche del metabolismo e/o con la diminuzione di neurotrasmettitori a livello sinaptico (in particolare la serotonina). 58 – © Francesco Aveta

    Eziopatogenesi della depressione:

    • condizioni predisponenti di base (geneticamente determinate)
    • condizioni relative alle fasi più importanti dello sviluppo (0-3 anni, attaccamento e reciprocità, vissuti di perdita e abbandono)
    • eventi di vita stressanti/supporto affettivo → portano ad una diminuzione di neurotrasmettitori (serotonina, noradrenalina, dopamina) in specifiche aree cortico-cerebrali.

    Biologia della depressione:

    • Disregolazione di diversi sistemi trasmettitoriali del SNC, particolarmente noradrenalina (NA) e serotonina (5HT).
    • Alterazione delle funzioni ipotalamiche, con disfunzioni neuroendocrine.
    • Alterazioni del sonno: ridotta latenza REM, aumentata densità REM, anomala

    distribuzionecircadiana del sonno REM, riduzione del sonno ad onde lente. A destra il modello delle aree cerebrali interessate. Da quelle riferite allacognizione a quelle somatico-vegetative.

    Major depression is associated with cortico-limbic dysfunctions si presenta un ipofunzionamento di alcune aree e un contemporaneo iperfunzionamento di altre aree.

    Hypofunction in:

    • orsal Prefrontal cortex
    • Dorsal Cingulate cortex

    Hyperfunction in:

    • Ventral Prefrontal cortex
    • Ventral Cingulate cortex
    • Amigdala
    • Hyppocampus
    • Medial thalamus

    La cosa interessante che si può verificare è che il funzionamento biologico tipico della depressione cambia sia durante un trattamento farmacologico che durante un trattamento psicoterapico.

    Genetica

    Fattori genetici risultano importanti in numerosi casi di depressione:

    • se un gemello monovulare soffre di depressione, vi sono il 70% di probabilità che anche l'altro gemello ne soffra
    Francesco Aveta
    • I parenti di primo grado di una persona che soffre di depressione hanno il 15% di probabilità di ammalarsi
    • I parenti di secondo grado hanno un rischio del 7% circa
    • Il rischio nella popolazione generale è del 3-5% circa
    I figli di persone con problemi depressivi, anche se adottati fin dalla prima infanzia, presentano un rischio di depressione 3 volte più elevato rispetto ai figli della famiglia adottante. L'influenza genetica sembra indipendente dall'influenza dell'educazione del genitore depresso. Se uno dei genitori ha avuto una diagnosi di depressione, il rischio nei bambini resta più alto anche se questi vengono adottati precocemente. Perdite precoci Sono informazioni utili che guidano l'anamnesi. I bambini che perdono i genitori in fasi precoci dello sviluppo risultano maggiormente predisposti alla depressione da adulti. Tuttavia, la presenza di validi sostituti genitoriali (per es., zii, altri parenti, ecc.)etc.) riduce il rischio.

    Anche da adulti, la estrema solitudine pone le persone a maggior rischio di depressione.

    Fattori predisponenti

    Spesso si distinguono fattori predisponenti (che riguardano tutta la vita del soggetto), da fattori precipitanti, che avvengono invece appena precedentemente rispetto allo sviluppo di depressione.

    Lo stesso episodio quindi, per esempio un lutto, può essere fattore predisponente se avvenuto 6 anni prima del presentarsi dei sintomi, o precipitante se avvenuto invece qualche mese/settimana prima.

    Esperienze avverse infantili: neglect, abuso sessuale ed emotivo, presenza di una malattia mentale nei genitori, separazione conflittuale o divorzio, violenza verbale e fisica in famiglia.

    Spesso sono stati vittima di bullismo o hanno svolto il ruolo di bulli.

    Vulnerabilità cognitiva: atteggiamenti disfunzionali (come la tendenza a ruminare), stile cognitivo negativo (per esempio sull'auto-valutazione, su come vanno a scuola, su come sono con gli altri).

    altri), frequente ruminazione (soprattutto sui rapporti sociali più stretti).

    Caratteristiche specifiche di personalità: ragazzi inibiti nel comportamento, riservati e poco disinvolti nelle relazioni interpersonali, tesi anche nelle normali attività quotidiane, con bassa tolleranza delle frustrazioni e scarsa autostima.

    Eventi della vita

    Alcuni eventi della vita comportano un significativo rischio di depressione:

    • perdita di persone amate e significative
    • separazione conflittuale dei genitori, conflitti cronici in famiglia
    • trascuratezza educativa, maltrattamento, abuso
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
161 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Francesco3654 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di psicologia clinica dell'età evolutiva e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Michielin Paolo.