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EPIDEMIOLOGIA
Disturbi dell'alimentazione sono più frequenti nella popolazione femminile. Gli uomini rappresentano il 5-10% di tutti i casi di anoressia nervosa e il 10-15% dei casi di bulimia nervosa.
L'età di insorgenza dei disturbi si sta abbassando: possiamo vedere già bambini di 8-9 anni soffrire di anoressia; non mancano però insorgenze in età adulta, soprattutto nel caso del disturbo da alimentazione incontrollata.
L'incidenza dell'anoressia nervosa è di almeno 8-9 nuovi casi per 100mila persone in un anno tra le donne, mentre per gli uomini è compresa fra 0,02 e 1,4 nuovi casi.
Per quanto riguarda la bulimia nervosa, ogni anno si registrano 12 nuovi casi per 100mila persone tra le donne e circa 0,8 nuovi casi per 100.000 persone in un anno tra gli uomini.
Nell'anoressia nervosa, il tasso di remissione è del 20-30% dopo 2-4 anni dall'esordio e del 70-80% dopo 8 o più anni.
si caratterizza per: - Assunzione di una grande quantità di cibo in un breve periodo di tempo, con una sensazione di perdita di controllo durante l'episodio. - Sensazione di disgusto, colpa o vergogna dopo l'episodio. - Gli episodi di abbuffata si verificano almeno una volta alla settimana per tre mesi. B. Comportamenti compensatori inappropriati per prevenire l'aumento di peso, come il vomito autoindotto, l'uso di lassativi o diuretici, il digiuno o l'esercizio fisico eccessivo. C. L'autovalutazione è eccessivamente influenzata dal peso e dalla forma del corpo. D. Il disturbo non si verifica esclusivamente durante episodi di anoressia nervosa. Sottotipi: tipo purging e non purging.Il testo formattato con i tag HTML sarebbe il seguente:caratterizzato da:in un periodo circoscritto di tempo (p.e. entro un paio d'ore), una è- quantitàMangiare, di cibo cheindubbiamente maggiore di quella che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso arco di tempo incircostanze similisenso di mancanza di controllo sul mangiare durante l'episodio (p.e. sentire di non poter smettere o- Uncontrollare cosa o quanto si sta mangiando).
B. Ricorrenti comportamenti impropri di compenso diretti a prevenire aumenti di peso, come vomito autoindotto;abuso/uso improprio di lassativi, diuretici, o altri medicamenti; digiuni; o esercizio fisico eccessivo.
C. Le abbuffate compulsive e i comportamenti impropri di compenso si verificano in media almeno una volta a settimana per almeno tre mesi.
AN e BN aspetti discriminativi
- AMENORREA
- SOTTOPESO
CRITERI DSM-5 PER LA DIAGNOSI DI DISTURBO DI ALIMENTAZIONE INCONTROLLATA
A. Episodi ricorrenti di abbuffate compulsive. Un episodio di abbuffata compulsiva caratterizzato da:èquantità
B.
mangiare, in un periodo circoscritto di tempo (p.e. entro un paio d'ore), una quantità di cibo che indubbiamente è maggiore di quella che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso arco di tempo in circostanze simili
di controllo sul mangiare durante l'episodio (p.e. sentire di non poter smettere o controllare cosa o quanto si sta mangiando).
Gli episodi di alimentazione incontrollata sono associati con tre (o più) dei seguenti sintomi:
- mangiare molto rapidamente del normale
- mangiare fino a sentirsi spiacevolmente pieni
- mangiare grandi quantità di cibo anche se non ci si sente fisicamente affamati
- mangiare da soli a causa dell'imbarazzo per quanto si sta mangiando
- sentirsi disgustati verso se stessi, depressi, o molto in colpa dopo le abbuffate.
È presente un disagio marcato rispetto al mangiare senza controllo.
Attualmente è stata proposta l'adozione del concetto di
“spettro” per meglio descrivere la complessità di questa categoria di disturbi e comprenderne anche i casi più sfumati: è possibile visualizzare tali psicopatologie come una piramide, ai cui vertici sono collocabili le forme “pure” di Anoressia e Bulimia Nervosa e, procedendo verso il basso, tutte le condizioni “subcliniche” o incomplete.
Ha insegnato che la cura migliore che si può fare risiede nel proprio domicilio, poiché si ha la possibilità di vedere il paziente come outpatient. Il family base treatment (in ambulatorio, non trascorrono la notte in ospedale), e che gli inpatient (ricoverati) dovrebbero essere ridotti di numero.
In questi ultimi due anni sono più gli inpatient e in questo momento storico, il quadro che più spesso arriva è quello restrittivo. Tra i ricoveri ci possono anche essere delle forme di ricoveri diurni, che permettono di mettere in sicurezza il paziente e di impostare una
riabilitazione e vedereanche cosa succede poi a casa. Dal sito del ministero della salute "le persone affette da DCA riferiscono spesso delle difficoltà nelle relazioni interpersonali e difficoltà nel riconoscimento e gestione delle proprie emozioni. Il sintomo alimentare, sia esso restrittivo o discontrollato, è adoperato per tenere sotto controllo o cancellare le emozioni percepite come negative o indesiderate." Ciò vuol dire che i DCA funzionano come strategie disfunzionali nella regolazione emotiva e portano a un grosso isolamento sociale di chi ne è affetto. Sono disturbi multifattoriali che derivano da caratteristiche proprie del soggetto, biologiche ed ambientali. Tra le caratteristiche importanti, la regolazione emotiva è una caratteristica trasversale ai DCA che di fatto, hanno una minor chiarezza e consapevolezza emotiva, hanno un limitato accesso alle strategie di regolazione emotiva. Spesso le strategie sono vicine a maggiorisintomi di DCA e portano con sé una difficoltà di controllo degli impulsi; ciò vale per comportamenti disregolati da un punto di vista mentale ma anche per comportamenti regolati. Campanelli d'allarme: - I cambiamenti nel corpo - Nelle abitudini alimentari (es. spezzettare il cibo nel piatto, lascio sempre un pezzettino) - Rifiuto di mangiare a tavola con gli altri (isolamento dalla famiglia, eccesso di riservatezza). L'età d'esordio ricopre principalmente l'adolescenza (AN tra i 12-14 anni, per la BN intorno ai 17 anni), esistono però casi estremi sia verso l'alto: soggetti tra gli 8-9 anni che iniziano a soffrire di AN; tuttavia, vengono riportati esordi anche nella vita adulta. Nel DSM-IV i disturbi venivano divisi in: - Disturbi ad esordio dell'infanzia: incapacità di alimentarsi adeguatamente, con una difficoltà ad aumentare di peso, e una conseguente perdita di peso in unmese
Disturbi ad esordio dell'adolescenza/età adulta: l'indicatore non è il BMI ma sono le curve di crescita. Nelle storie alimentari è più facile vedere un fermo nell'altezza rispetto al peso. L'indicatore migliore per i piccoli sono quindi i cali sotto alcuni percentili (sotto al quinto percentile peso-altezza è un grande indicatore di rischio). Si è persa l'idea della specificità per età, ma si guarda il disturbo con il DSM-5 dentro il continuum evolutivo.
CAUSE DCA
FATTORI PREDISPONENTI: i DCA sono qualcosa che non esordisce dal nulla ma che arriva da una grande predisposizione. La vulnerabilità/suscettibilità varia di intensità nel tempo e al variare del numero dei fattori predisponenti e all'intensità degli stessi.
(genetici, epigenetici, derivano dall'attivazione di aspetti biologici dipendenti dallo stress), il sé, lo
sviluppo (sono i fattori che emergono di più, ad esempio avere difficoltà interpersonali in quanto sono meno capaci ad avere una buona autostima, hanno caratteristiche personologiche, temperamentalie di attaccamento che sottolineano suscettibilità, probabilità maggiore di ammalare). Tra i fattori importanti: incapacità a leggere le emozioni in modo adeguato, perfezionismo, rigidità di tipo ossessivo. Personalità:- bisogno di dipendenza
- conformismo
- eccessiva scrupolosità e precisione
- scarso controllo degli impulsi
- tendenza alla rigidità e alla depressione
- ambizione personale finalizzata all'approvazione da parte delle persone significative, ecc.
- nello sviluppo dell'identità, separazione, conquista dell'autonomia, autostima (che dipende essenzialmente dal giudizio degli altri)
- nella capacità di distinguere tra sensazioni ed emozioni
- risposte inappropriate ai propri bisogni (es.
mangiare per calmare l'ansia);
Cognizioni disfunzionali
Problemi di tipo percettivo o difficoltà a riconoscere i bisogni fisiologici (fame, sete e sazietà) o delle reali dimensioni del corpo, insoddisfazione per l'immagine corporea
All'interno delle loro famiglie ci sono caratteristiche importanti; sono alte le probabilità di
Fattori familiari: e che ci siano disturbi comorbidi (es. elevato rate di disturbi d'ansia, depressione, una familiarità di disturbi alcolismo). Nelle famiglie con DCA possono esserci difficoltà relazionali che nascono da relazioni tra genitori disfunzionali oppure possono esserci fattori di interazione nelle famiglie che hanno a che vedere con lo status socioeconomico, l'educazione.
Caratteristiche socio-economiche e demografiche (età, classe sociale, ecc.)
Familiarità per disturbi dell'alimentazione, disturbi affettivi e alcolismo in famiglia
Modalità di relazione
genitori/figlio: viene ostacolata la separazione e l'acquisizione dell'autonomia e capacità di critica e della separazione
ipercriticismo anche nei confronti del peso e dell'aspetto fisico
incoraggiamenti diretti o indiretti alla dieta rigidità e moralismo
elevate aspettative
Stile di attaccamento ambiguo e indefinito: percezione stabile di sé solo attraverso un rapporto invischiante con una figura di attaccamento.
Fattore ambientale: ideali di bellezza, identificazione personale, eventi di vita stressanti, livello educativo, prematurità, gravidanze multiple all'interno delle famiglie.
Esaltazione della forma fisica e della magrezza come unici ideali da perseguire;
Eccessiva valorizzazione delle performance individuali;
Autostima strettamente dipendente dalle caratteristiche fisiche e dall'accettazione sociale e del gruppo dei pari
FATTORI PRECIPITANTI: sofferenza, volontà