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Con la definizione di psicofarmaci si identificano diverse classi di farmaci che agiscono sul Sistema
Nervoso Centrale. Possono essere classificati in base all'effetto terapeutico:
Ansiolitici (e ipnotici)
● Sono farmaci che hanno un effetto tranquillante abbastanza rapido (20min/1h)
● Utilizzati in modo regolare (3 assunzioni al gg) o al bisogno
● Nomi commerciali: Valium, EN, XANAX, Lexotan, Minias...
● Effetti clinici: l’Ansiolitico abbassa il livello di attivazione, l’Ipnotico induce il sonno, il
Miorilassante rilassa i muscoli. Emivita breve o lunga (durata del principio attivo ne sangue)
●Effetti collaterali: Eccessiva sedazione, Astenia (profondo senso di spossatezza), Atassia (perdita
della coordinazione muscolare e dei movimenti), Riduzione delle performance cognitive e
psicomotorie.
È l'unica classe di farmaci che crea abituazione, tolleranza, dipendenza quindi a seguito di
somministrazione prolungata nel tempo, sono necessarie quantità maggiori per ottenere gli stessi
effetti. L'interruzione non scalata produce un aumento dell'ansia e dell'irritabilità per questo
occorre ridurli molto gradualmente, in modo che il cervello si possa abituare alla variazione.
Antidepressivi
● Racchiudono differenti classi di farmaci (IMAO; Triciclici; SSRI); I più prescritti attualmente sono i
cosiddetti SSRI (Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina): Zoloft, Fluoxetina,
Paroxetina, Ciprlalex.
● Utilizzati per: Depressione, Disturbo ossessivo compulsivo, Terapia di cessazione dal fumo, con
cautela per il disturbo bipolare (rischio di viraggio maniacale).
L'effetto clinico raggiunge differenti tipologie di sintomi: Effetto sul tono dell’umore, controllo
degli impulsi, rimuginio. L'effetto si ha dopo diversi giorni di somministrazione (circa 2/3
settimane). Sono efficaci per la depressione severa, risultati controversi per depressione lieve e
moderata.
● Effetti collaterali: Vomito, Nausea, Tremori, Disturbi sessuali (diminuzione desiderio sessuale e/o
difficoltà erezione), Rallentamento generalizzato/intorpidimento.
Antipsicotici (o neurolettici)
Distinti in: Antipsicotici tipici o neurolettici (di prima generazione): es. Aloperidolo (Seranase,
Haldol), Clozapina; Antipsicotici di seconda generazione: Olanzapina (Zyprexa), Risperidone
(Risperidal), Aripiprazolo (Abilify), Quietiapina (Seroquel)
●Effetti clinici: agiscono sui sintomi positivi (deliri e allucinazioni); Ansiolitico causa forte
sedazione; Controllo degli impulsi: forte contenimento (mania, aggressività)
● Effetti collaterali: Metabolici (Sindrome metabolica, diabete), Disforia (oscillazioni del tono
dell’umore), Sintomi neurologici (rigidità muscolare e tremori, stati mentali alterati)
Stabilizzanti dell'umore
Hanno una funzione 'stabilizzante' rispetto a stati emotivi troppo intensi prevenendo la ricomparsa
di sintomi depressivi o di euforia, discontrollo degli impulsi.
● Si utilizzano soprattutto nelle Depressioni Maggiori Ricorrenti e nel Disturbo Bipolare.
Effetto antidepressivo
Effetto antimaniacale Esempi: Carbolithium, Depakin, Valproato di Sodio, Depamag, Lithiofor,
Litio, Oxcarbazepina (Tolep), Carbamazepina (Tegretol), Lamotrigina (Lamictal) etc..
●Sali di litio (effetto anticonvulsivante, antiepilettico)
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Effetti collaterali
● Tremori (soprattutto alle mani), sete
● Ipotiroidismo
● Alto rischio di tossicità (soprattutto litio) che richiede analisi del sangue frequenti (litiemia)
● Essendo l’eliminazione del farmaco effettuata quasi esclusivamente per via urinaria, i livelli
ematici sono influenzati da eventuali patologie renali e i valori della litiemia sono incrementati da
vari farmaci come i diuretici (monitorare l’idratazione del paziente)
● Sintomi quali letargia, sonnolenza, debolezza muscolare e tremori alle mani sono indicativi di
neurotossicità; tuttavia, possono manifestarsi anche con dosi all’interno del range terapeutico
(grado di tollerabilità del farmaco)
Questi farmaci antipsicotici sono assunti per bocca ma esiste un’altra forma di somministrazione,
chiamata depot (deposito). Sono farmaci long acting: particolari formulazioni di farmaci che
consentono l’accumulo nei tessuti ed il graduale rilascio nel tempo della sostanza terapeutica
somministrata. Il farmaco è disciolto in particolari veicoli oleosi che ne consentono lo stoccaggio
nel tessuto muscolare (tramite iniezione intramuscolare profonda). La somministrazione avviene
mensilmente e può essere associato alla scarsa adesione al trattamento, alto tasso di ricadute e
riospedalizzazione, o difficoltà ad assumerlo in modo autonomo.
Le domande dei pazienti
È utile avere informazioni sui farmaci per non confondere i sintomi per sapere se sono dovuti ai
farmaci oppure no e per saper rispondere alle domande dei pazienti. È importante chiedere al
paziente se ci si può mettere in contatto con lo psichiatra.
È opportuno tenere in considerazione i dubbi e le domande poste dai pazienti e pianificare una
Terapia individualizzata: le persone sono differenti nelle risposte alle medicine e nella
manifestazione del disturbo.
«Devo prendere le medicine per sempre?” Dipende dal disturbo (per disturbi importanti spesso è
necessario un trattamento a lungo termine, disturbo bipolare scopo preventivo). Rivedere la
terapia e il dosaggio nel corso del tempo. La volontà di sospensione è oggetto della terapia
(decisione condivisa tra paziente e curante)
«Come possono aiutarmi le medicine?»
• Gestione di un momento particolarmente difficile.
• L’interruzione improvvisa dei farmaci è associato ad un alto rischio di ricaduta (disturbo bipolare)
o instabilità emotiva.
• I farmaci non eliminano completamente i sintomi e la possibilità di ricadute, ciò che è suggerito
per rinforzarne l’efficacia è la terapia combinata con intervento psicologico.
Assumere la terapia farmacologica è un impegno oneroso e deve nascere da una motivazione
personale profonda e non strettamente da una richiesta esterna (familiari, medico curante)
«Prendere i farmaci è un segno di debolezza, malattia e mancanza di controllo»
Ci sono molti modi di pensare al controllo. È vero che prendere i farmaci significa rinunciare a una
certa quantità di controllo nell’immediato, per poterla poi acquisirla in seguito (beneficio a lungo
termine) Lo scopo dei farmaci: contribuire ad una stabilità (maggiore probabilità di evitare ricoveri,
non dover programmare troppe visite col dottore, migliorare le relazioni familiari, avere una vita
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lavorativa più produttiva, non agire sulle emergenze, lavorare in modo maggiormente efficace in
psicoterapia). «voglio controllare io la mia mente» desiderio di non dipendere dall’esterno.
«I farmaci non funzionano»
La realtà è che il disturbo è solo in parte controllabile con i farmaci. Es. tenere una tabella
dell’umore che aiuterà a determinare come i farmaci stanno funzionando (es. calendario
dell’umore, termometro emotivo). Discuterne con il proprio medico, ricordarsi che prendere i
farmaci è un processo di concordanza e collaborazione.
Chiedere ai parenti la loro opinione sull’impatto dei trattamenti sul proprio funzionamento. Essi
potrebbero aver visto degli effetti di cui non sempre è facile essere consapevoli (es. meno
irascibili, meno irritati da eventi esterni).
Strumenti:
Calendario dell’umore aiuta a monitorare il disturbo. La cosa difficile è ragionare con il
paziente sul significato che sta dietro queste “etichette”. Non è solo uno strumento di
compilazione me serve per costruire l’esperienza del paziente, per comprenderne gli stati d’animo.
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Termometro emotivo strumento stimolo, non è validato, non è di per sé uno strumento
terapeutico in senso stretto ed è costruito ad hoc sul paziente per favorire il monitoraggio e
l’automonitoraggio. Per pazienti gravi: affiancamento e compilazione anche con altri operatori.
Inspirazione di tipo cognitivo comportamentale, può essere usato all’interno di altri approcci. È
uno strumento psicoeducativo. Migliore capacità di automonitoraggio (capacità metacognitiva per
migliorare l’autonomia del paziente).
Si chiede al paziente di compilarlo tutti i giorni. Bisogna contare le crocette dei si e posizionare il
risultato nel termometro. Ci dà informazioni riguardo al fatto che la persona sia rimasta stabile, su
quali aspetti si siano modificati, se ci sia stato un miglioramento.
«I miei problemi sono psicologici e non biologici»
Evitare la dicotomia bianco o nero che tende l’attribuzione della causa a un polo o all’altro
(biologico/ psicologico). La migliore efficacia del trattamento si ottiene attraverso una terapia
combinata (+intervento psicologico). Legato a problemi di accettazione della malattia.
«Prendere i farmaci significa cedere ai familiari (genitori/coniugi)»
Stare bene, avere maggior controllo sulla propria vita e sulle proprie scelte implica a lungo termine
acquisire indipendenza anche da certi legami familiari (responsabilizzazione nell’assunzione della
terapia). È importante credere che assumere i farmaci sia utile a sé stessi (motivazione intrinseca).
«Non riesco a ricordarmi di prendere le medicine»
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Il gran numero di dosaggi spesso porta a una difficoltà nel ricordarsi di assumere i farmaci.
strategie: scatolette portatili per i farmaci, Sveglia, promemoria concordanza coi pasti, chiedere a
familiari/amici di ricordarlo
Continuum del processo di ricerca
Processo che interessa tutti gli studi in ambito scientifico.
Coproduzione collaborazione e costruzione di progetti insieme ad professionisti, in cui l’utente
è parte attiva. Le esperienze di compartecipazione tra utenti e il mondo della ricerca sono
eterogenee e si diversificano per: Il livello di coinvolgimento, il tipo di contributo fornito, il ruolo
assunto nella ricerca da parte dei singoli, dei familiari o delle associazioni di utenti e familiari.
Identificazione Definizione del Reclutamento Raccolta e analisi Interpretazione e
delle domande disegno dei dati disseminazione dei risultati
Modelli di ricerca che dipendono dalle modalità di coinvolgimento degli utenti nella ricerca (Royle
et. Al 2001):
1. User led research (ricerca condotta dagli utenti):
- Gli utenti ricoprono un ruolo guida nella gestione della ricerca per tutti gli aspetti
metodologici.
- La partecipazione di ricercatori professionisti è prevista solo se ritenuta utile da parte degli
utenti-ricercatori.
- Studio di Diana Rose revisione sistematica degli studi sul giudizio delle