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Nel caso di una richiesta psicologico-clinica la riconduzione alla normalità si basa su una

 fenomenologia sociale altamente variabile

La domanda di cura si iscrive storicamente in una relazione passata, si realizza entro il rapporto

 con l'ascoltatore. E' narrativa.

Il vero sintomo del paziente è la sua stessa domanda e come essa si presenta, si declina, si

 dispiega nel rapporto con il clinico.

Lezione II

La distanza è necessaria perché il processo di apprendimento è ascendente. Il livello di contenimento

aumenta man mano che si sale sulla croce.

La crescita di capacità di apprendimento deriva dall’esperienza.

La psicologia clinica cerca di andare ad indagare i vissuti soggettivi, tentando poi di dare delle risposte

costruite sulla persona. La psicologia è come un vestito sartoriale: il paziente ci dà la stoffa e noi

costruiamo un vestito modellato su di lui.

È necessario avere esperienza e coscienza di sé per rendersi conto in quanto spazio muoversi, per

rendersi conto quanto un dato paziente sia portato a sviluppare una dipendenza nei propri confronti.

Bisogna tuttavia avere cautela quando si decide di costruire una relazione più stretta perché poi sarebbe

frustrante per il paziente se si decidesse di allentare il rapporto.

È necessario, inoltre, diffidare da chi vorrebbe stringere subito una relazione troppo stretta.

Il nostro ruolo è quello di valutare una fenomenologia sociale altamente variabile, in quanto la normalità

statistica (es. gaussiana del QI) è diversa dalla normalità fenomenologica.

La domanda di cura si iscrive storicamente in una relazione passata, si realizza entro il rapporto con

l’ascoltatore. È narrativa.

Il vero sintomo del paziente è la sua stessa domanda e come essa si presenta, si declina, si dispiega nel

rapporto con il clinico. Dalla sua domanda e dal modo in cui viene posta possiamo intendere cosa i

pazienti vorrebbero che gli fosse risposto. Domanda esplicita/domanda implicita

La narrazione La narrazione

Costruzione della coerenza interna di ogni soggetto

 Implicita ed esplicita

 L'interruzione o la dissonanza percettiva fra narrazioni genera malessere

 Il ruolo del clinico è quello di condurre la persona a trovare una nuova definizione di sé che

 comprenda gli accadimenti della vita che sono accorsi

Ognuno di noi si narra

 Prevede un passato un presente e una idea di futuro/i possibili

 Quando c'è eccessiva rigidità non è possibile contenere le variabili in gioco => frammentazione

 del sé

Noi siamo un colloquio ed entro il colloquio si esprime il racconto, il riconoscersi, la conferma

 dell'esistere

Due tendenze attraversano quest’area disciplinare

Una di supporto: di tipo tecnico

prevede che il clinico (psicologo ….) fornisca informazioni e supporti conoscitivi, tramite una

strumentazione di tipo diagnostico e psicometrico al personale delle istituzioni (al medico, agli insegnanti,

al personale dirigente delle aziende)

Una di intervento: di tipo terapeutico

si riferisce a qualsiasi intervento terapeutico (psicoterapia) volto o ad adattare l’individuo alle situazioni

precostituite o ad accompagnarlo nel suo processo di trasformazione e di crescita

Ma fa riferimento anche a chi, pur non essendo psicologo o medico si reca a sostenere la persona

utilizzando gli strumenti che possiede

Le principali funzioni della psicologia clinica

La diagnosi

 La terapia

 La ricerca

 La formazione del personale sanitario

 La consulenza

 La prevenzione

Ognuno di noi da quando inizia a vivere a quando arriva a porci una domanda, costruisce una narrazione

che deve avere una coerenza narrativa. I pazienti rileggono gli eventi della loro vita nella chiave della loro

coerenza narrativa. Ognuno rilegge anche il proprio futuro in virtù della chiave interpretativa che ha scelto

per la sua vita.

Costruzione della coerenza interna di ogni soggetto

La narrazione può essere implicita o esplicita e l’interruzione o la dissonanza tra narrazioni genera

malessere (ad esempio i segni dell’invecchiamento).

Dissonanza tra l’idea che aveva di sé e la realtà crash del suo mondo sviluppo di una psicosi

 

Ricostruire la narrazione di una persona per capire la sua storia. La narrazione permette di dare un senso

alle cose, ai problemi, che può essere anche diverso rispetto a quello che potrebbe dare chi narra.

Ognuno si narra e si rinarra

Prevede un passato un presente e una serie di futuri possibili

Quando c’è eccessiva rigidità non è possibile contenere le variabili in gioco frammentazione del sé

Noi siamo un colloquio ed entro il colloquio si esprime il racconto

Il riconoscersi è la conferma dell’esistere

È necessario che chi soffre si senta capito attraverso le nostre parole

III lezione

Diagnosi

È la valutazione clinica che consente di ottenere informazioni utili sulla natura, l’entità ed,

eventualmente, le cause della problematica del paziente

Essa deve considerare tanti punti di vista differenti per riuscire a costruire dei progetti di lavoro che

tengano conto della complessità di qualcosa. dare un’ unica lettura sarebbe sbagliato e limitante

 

ragione del lavoro d’equipe

Esempio

POV psicologico, medico, riabilitativo complessità di una patologia nelle sue sfaccettature che tuttavia

non potranno mai comunque essere conosciute del tutto

Il fine è di giungere all’individuazione dei mezzi necessari alla sua risoluzione o meglio alla comprensione

maggiore della storia che lo ha portato in questa situazione. miglioramento della qualità della vita

La scelta del metodo valutativo dipende dallo scopo della valutazione (descrittivo o funzionale a un

eventuale trattamento; dagli aspetti dell’individuo che si vogliono rilevare -metodo osservativo-;

dall’orientamento teorico del clinico.

Per capire cosa voglio fare devo capire cosa voglio ottenere

Due sono i principali approcci valutativi:

1. l’approccio psicometrico. Si occupa della comparazione degli individui, in base a caratteristiche e

tratti ben definiti, attraverso procedure standardizzate (i test obiettivi o proiettivi) allo scopo di inferire gli

aspetti del soggetto connessi al disturbo.

Riferimento a psicologia dei tratti

2. l’approccio psicodinamico (psicologica dinamica). Utilizza procedure meno obiettive, ma più specifiche

perché connesse alle dinamiche psicologiche dell’individuo, allo scopo di identificare il tipo di trattamento

più adeguato

Tuttavia esistono approcci maggiormente utili per il tecnico della riabilitazione...

Approccio sistemico ad es. come nel caso di un genogramma

A questa funzione fanno capo tutti i modelli terapeutici dei diversi orientamenti teorici

Questi differiscono per la diversa concezione della salute mentale e per i mezzi ritenuti necessari al

raggiungimento delle finalità proposte.

La scelta del modello è determinata, oltre che dalla natura del problema, dall’approccio teorico del clinico

(psicoterapia)

La psicoanalisi la psicoterapia umanistico-esistenziale, terapia della famiglia, di gruppo, gestalt terapy,

analisi transazionale

Lo studio del processo della terapia e la verifica dei risultati (il trattamento) attraverso il confronto con

gruppi di controllo che consentono di valutare l’efficacia del trattamento. Focus group gruppo di

focalizzazione di una tematica

La ricerca riguarda la progettazione di nuovi interventi clinici, ‘indagine epidemiologica e il lavoro con

discipline affini (la psicopatologia e la psichiatria)

Ma riguarda anche la misurazione degli effetti in termini di integrazione sociale etc

La formazione del personale sanitario

La finalità è la conoscenza psicologica di base

 Anche per gli educatori, gli assistenti sociali, gli psicologi (conoscenza dei metodi terapeutici), i

 tecnici della riabilitazione

Permette di definire approcci più funzionali di altri o di costruire una rete di approcci metodologici

 integrati dentro un processo di co-formazione con il paziente

La consulenza

Svolta presso centri territoriali come asili, scuole, carceri, tribunali, consultori, ….

 I problemi riguardano la scuola, la famiglia, il matrimonio, il disadattamento, la devianza, lo

 stigma (percezione di essere etichettato per aspetti negativi percezione di non integrazioni)...

Lo scopo è guidare l’intervento dell’operatore informato della natura dei problemi che gli si

 presentano e dare alla persona sostegno

La prevenzione

Consente la prevenzione circa l’insorgenza di comportamenti patologici, come l’assunzione di

 droghe e alcol, la marginalizzazione....lo stigma

Le modalità di prevenzione vengono attuate attraverso un counselling informativo, chiarificativo,

 problem solving, costruzione di rete... divulgazione scientifica (profilassi)

Modelli di co-costruzione in cui la persona non è agente passivo

IV lezione

Come definiamo un colloquio unità minima e asse portante dell’esame valutativo

La sua finalità riguarda l’esame del problema che porta la persona o il sistema al clinico problem

solving o diagramma di flusso

In tal modo sarà possibile collocare il problema all’interno del reticolo di elementi che vanno a costituire la

storia del paziente, le sue caratteristiche personologiche (struttura di personalità), la rete di relazioni

familiari e sociali, la storia del problema(da quanto, da quando)..

Il colloquio clinico non è una procedura passiva di ascolto e di registrazione delle informazioni, ma attiva:

essa deve consentire di dare senso psicologico ed “”esistenziale” a quanto porta il paziente

Mantenimento nella memoria dell’esperienza esistenziale del paziente

 Abilità di costruire una scala di ipotesi estendere l’area di valutazione

 

Ristrutturazione anche di tipo cognitivo

Non è mai meramente psicodiagnostico, ma tende ad implicare una riformulazione del problema e

 i processi di ristrutturazione cognitiva impliciti

Caratteristiche e finalità

Consente di esplorare il sistema cognitivo-verbale (quanto il paziente pensa e quanto dice di sé).

Rappresenta un setting di osservazione specifico e strutturato (postura, contatto oculare, mimica,

comportamento non verbale ecc.) [le prime parole sono i gesti e il primo linguaggio è quello del corpo].

Costituisce un esempio di comportamento interpersonale significativo (analisi delle variabili di relazione

tra paziente e psicologo).

Infatti, la seconda finalità &eg

Dettagli
A.A. 2018-2019
8 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher eleonora.oriato.96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trieste o del prof Sandri Federico.