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DECORSO E MANIFESTAZIONI ASSOCIATE
Il DOC è un disturbo cronico che presenta tassi di remissione spontanea relativamente scarsi. Se non viene trattato, i sintomi possono andare incontro a fluttuazioni, con peggioramenti associati a periodi di vita stressanti. Il terapeuta deve valutare attentamente le manifestazioni associate al DOC. Con ciò facciamo riferimento ai disturbi dell'umore e ai disturbi d'ansia, al funzionamento interpersonale, scolastico e lavorativo, alla qualità di vita del paziente e di chi lo circonda.EPIDEMIOLOGIA
Sappiamo che una percentuale che oscilla tra il 2 e il 3% della popolazione soffre di questo disturbo. Il DOC è più frequente nelle donne e tipicamente l'esordio del disturbo avviene attorno ai 25 anni.COMORBILITÀ
Le persone che soffrono di DOC corrono un rischio maggiore di soffrire anche di altre psicopatologie. La prevalenza nel corso della vita della depressione maggiore tra i pazienti con DOC.Raggiunge una percentuale che oscilla tra il 12,4 e il 60,3%. Il DOC esordisce prima della DM, il che fa pensare che i sintomi depressivi siano provocati dalla grave sofferenza e dalle evidenti difficoltà generate dal DOC. Questo disturbo può presentarsi in comorbilità con patologie di tipo ansioso.
ETIOLOGIA: l'ipotesi dell'influenza della serotonina = le ossessioni e le compulsioni sono il risultato di alcune anomalie a carico dei livelli biologici del sistema di neurotrasmissione della serotonina, più precisamente ad un'ipersensibilità dei recettori serotoninici postsinaptici. I modelli biologici non spiegano perché i sintomi ossessivi siano relativi ad alcuni temi specifici piuttosto che ad altri.
MODALITÀ: i sintomi del DOC sarebbero dovuti a determinate anomalie a livello neuroanatomico in alcune zone specifiche del cervello, ovvero i circuiti orbifrontali-subcorticali, la cui funzione sarebbe quella di connettere tra loro le diverse aree cerebrali coinvolte nel controllo delle emozioni e dei comportamenti.
loro le regioni cerebrali responsabili dell'inizio dei comportamenti con un minimo di livello di controllo cosciente.M : Teoria dell'apprendimento = le paure ossessive sarebbero acquisite come risultato di esperienze traumatiche di condizionamento nel corso delle quali uno stimolo considerato neutro (SC) verrebbe associato a uno stimolo avversivo (SI), in modo tale che lo SC diventi capace di elicitare una risposta di paura condizionata (RC).
M' : i teorici hanno proposto che le ossessioni e le compulsioni siano dovute a un deficit nell'elaborazione dell'informazione, quale che sia l'anomalia nel funzionamento del processo esecutivo, come per esempio a livello di memoria. Il controllo compulsivo potrebbe nascere come conseguenza del fatto che la persona non è in grado di ricordare se ha chiuso o meno la porta, se ha spento il forno, ecc. La teoria è stata riformulata: le persone che soffrono di DOC potrebbero mostrare alcuni problemi a
Livello di memoria solare rispetto ai temi che sono oggetto di preoccupazione. I pazienti mostrano un'attenzione selettiva migliore nei confronti dell'informazione che considerano importante in relazione al DOC rispetto a quanto si osserva per quella che non ha a che fare.
Il disagio emotivo non nasce dalla presenza di situazioni o stimoli che sono di per sé minacciosi, ma dalla maniera in cui il soggetto che è chiamato ad affrontarli interpreta e assimila tali stimoli. Ciò significa che le persone che soffrono di DOC attribuiscono un'importanza eccessiva ai contenuti mentali intrusivi, i quali sono esperienze normali e universali, proprie degli esseri umani in generale. Questi contenuti intrusivi diventano ossessioni cliniche quando sono erroneamente interpretati come significativi. Sakovskis sostiene che i rituali compulsivi e i comportamenti di evitamento diventano pattern comportamentali mantenuti da un potente.
rinforzo negativo, dato che sembrano agire rapidamente nel ridurre il malessere ed eliminare l'ossessione. D'altra parte, questi comportamenti impediscono alla persona di rendersi conto che le conseguenze immaginate sono altamente improbabili. In questo modo si mantiene l'interpretazione negativa nei confronti del pensiero e l'ossessione si mantiene nel tempo.
TRATTAMENTO E RISULTATI
I modelli comportamentali e cognitivo-comportamentali rappresentano la via migliore per quanto riguarda la comprensione e il trattamento dei sintomi del DOC. Sono due gli approcci più utilizzati:
ESPOSIZIONE CON PREVENZIONE DELLA RISPOSTA
Gruppo di trattamenti psicologici pensati per far sì che i soggetti si espongano agli stimoli che provocano le loro paure ossessive. Nel caso del DOC l'esposizione può essere realizzata invitando il soggetto ad affrontare ripetutamente la situazione temuta (esposizione situazionale) o a immaginare le conseguenze disastrose che
teme avverranno come conseguenza della situazione temuta (esposizionein immaginazione). Nel corso delle esposizioni i soggetti sperimentano un aumento temporaneo dell'ansia, che diminuisce in manieraprogressiva e naturale, questo processo è conosciuto con il nome di abituazione. Per quanto riguarda la prevenzione della risposta,questa fa riferimento al fatto di impedire al paziente di realizzare rituali compulsivi o le strategie che mette in pratica per fuggire daciò che più teme. La durata ideale di questa terapia dovrebbe essere di 12-20 sedute. Gli esercizi di esposizione progrediscono inmaniera graduale secondo quanto previsto dalla gerarchia d'esposizione che terapeuta e paziente prepareranno congiuntamente. Altermine di ciascuna seduta d'esposizione il terapeuta fornisce al paziente le istruzioni necessarie per continuare l'esposizione anchenelle ore successive e in differenti ambienti anche senza il suo aiuto.
T ERAPIA COGNITIVAInizia
con la presentazione, da parte del terapeuta, della logica del trattamento da seguire. Il terapeuta spiega che l'interpretazione delle esperienze intrusive come un fenomeno degno d'attenzione può provocare un aumento dell'ansia, e una preoccupazione ossessiva e l'evitamento o i rituali compulsivi fanno sì che si mantengano le ossessioni e l'ansia associate a queste. Tra le tecniche utilizzate dal terapeuta ricordiamo la tecnica della torta: una volta identificate tutte le possibili fonti di influenza il terapeuta e il paziente disegnano un grafico a forma di torta dividendolo in diverse parti, ciascuna delle quali rappresenta una delle variabili identificate. La parte rimasta per arrivare al 100% sarà quella relativa alla responsabilità propria del paziente. TERAPIA FARMACOLOGICAIl trattamento maggiormente utilizzato per la terapia del DOC è quello per mezzo di SSRI (fluoxetina, paroxetina, citalopram e fluvoxamina).
CONTAGIO trattamenti di EPR basati su una gerarchia d'esposizione dettagliata. Ciò che risulta difficile è la prevenzione del rituale, specialmente se tra le situazioni temute vi sono alcune che si ripetono più volte al giorno.
P: questa dimensione del DOC spesso mostra una buona risposta al trattamento mediante EPR.
REOCCUPAZIONE DI ORDINE E SIMMETRIA
L'esposizione può essere realizzata lasciando o creando una situazione di fastidio e non permettendo al paziente di ristabilire l'ordine come desidererebbe. Il lavoro del terapeuta è quello di far sì che il paziente si renda conto del fatto che può tollerare l'ansia generata da queste sensazioni di incorrettezza.
O: richiedono l'applicazione sia dell'esposizione in vivo alle situazioni temute, sia delle sessioni di responsabilità e rituali di controllo dell'esposizione in immaginazione alle conseguenze temute.
R: uno degli obiettivi è quello di ottenere
utilizzare alcun tipo di strategia di neutralizzazione durante la registrazione. Successivamente, il terapeuta guida il paziente nell'esposizione graduale agli stimoli che scatenano le ossessioni, utilizzando tecniche come la visualizzazione o la messa in atto di situazioni che evocano le ossessioni stesse. Durante l'esposizione, il paziente viene incoraggiato a tollerare l'ansia e a resistere all'impulso di compiere i rituali o le strategie di neutralizzazione. Questo processo aiuta il paziente a comprendere che le sue ossessioni non sono reali e che può affrontarle senza bisogno di ricorrere ai rituali. La terapia d'esposizione può essere svolta anche in situazioni reali, ad esempio facendo in modo che il paziente si esponga gradualmente alle situazioni temute senza compiere i rituali. Questo aiuta il paziente a sperimentare che le sue paure non si avverano e che può affrontare le situazioni senza bisogno di compiere i rituali. Inoltre, durante la terapia, il terapeuta può utilizzare tecniche di ristrutturazione cognitiva per aiutare il paziente a modificare le sue credenze irrazionali riguardo alle ossessioni e ai rituali. Questo processo aiuta il paziente a sviluppare nuove prospettive e a ridurre l'ansia associata alle ossessioni. In conclusione, la terapia d'esposizione per i disturbi ossessivo-compulsivi si basa sulla graduale esposizione agli stimoli che scatenano le ossessioni, senza compiere i rituali o le strategie di neutralizzazione. Questo processo aiuta il paziente a comprendere che le sue paure non sono reali e che può affrontarle senza bisogno di ricorrere ai rituali.realizzare i rituali che di solito utilizzerebbe per rispondere alle ossessioni e all'ansia che queste provocano.TERAPIE DI GRUPPO
Uno dei punti di forza della terapia di gruppo è rappresentato dal fatto che i pazienti possono ottenere sostegno e comprensione e possono rendersi conto del fatto che non sono soli e non sono gli unici a soffrire di questo disturbo. D'altra parte, l'eterogeneità dei sintomi del DOC è l'aspetto che rappresenta il limite maggiore per l'applicazione di una terapia di gruppo.
COINVOLGERE IL PAZIENTE E I SUOI FAMILIARI
La maggior parte delle terapie non può essere portata a termine senza la collaborazione del paziente e una notevole motivazione da parte sua. Il soggetto si sente rassicurato quando si rende conto che esiste una spiegazione logica in grado di chiarirgli quanto gli sta accadendo. Il punto forte dell'educazione rispetto alle caratteristiche del DOC risiede nel fatto di insegnare al paziente
sia il modo in cui si manifesta e si mantiene il problema, sia il modo in cui affrontarlo per trattarlo. Per trasmettere empatia, il terapeuta può dire che i rituali sono del tutto comprensibili.