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Il concetto di personalità

Il termine "personalità" non si riferisce a qualcosa di ovvio e conosciuto, e anche nel linguaggio tecnico, la sua definizione non è uniforme e diversa da quella usata dalle persone comuni.
  • Insieme di caratteristiche, disposizioni, dinamismi psichici, repertori comportamentali, insieme di tratti, in alcuni casi misurabili empiricamente.
  • Entità psicologica identificabile con processi interattivi di cui la persona è il punto di attraversamento e monitoraggio.
Ciò che scaturisce dall'interazione tra:
  • Osservatore interno ed esterno che svolge inferenze attributive su sé e gli altri;
  • Persona identificata con certe sue peculiarità;
  • Situazione che la persona genera o a cui si adegua.
Schema individuale di stabilità e di cambiamento relativo a definite proprietà situazionali sistema autoregolativo situazionale con diversi gradi di coscienza di sé, usato.per replicare o mo-dificare certe strategie adattive in relazioni a scopi e significati importanti per l'attore. Costrutto ipotetico che riflette i sistemi di credenze da cui derivano le spiegazioni e le teorie del-l'osservatore. Ciò che l'osservatore presume di vedere, descrivere e spiegare; insieme di processi autor-ganizzati relativi ai significati propri di una situazione. Il termine "personalità" finisce per produrre un'illusione fattuale, a cui neanche gli esperti riescono asottrarsi. Le etichette linguistiche di certe classi di comportamento vengono considerate proprie-età costitutive e causa di quel tipo di comportamento la descrizione viene impropriamente tra-sformata in causa. Lo psicologo prende il ruolo di osservatore, con un particolare insieme di significati condivisi e con unlinguaggio predisposto all'interpretazione di informazioni derivate dal comportamento. Nonostante le prove contrarie, persisteL'idea che la personalità spieghi il comportamento. La funzione cognitiva degli STPLA CATEGORIZZAZIONE → Processo cognitivo con cui si estrae l'informazione potenziale contenuta nel mondo discriminazioni+ formazione di prototipi + formazione di classificazioni di personalità. → I criteri che stabiliscono le caratteristiche discriminative sono socialmente stabiliti e appresi cam-biano a seconda della classe o del prototipo di riferimento. Entità categoriali polivalenti: caratteristiche differenti individuate e combinate fra loro. Modalità di procedimento: a. Induttivamente: l'individuo viene assegnato a una certa classe sovraordinati sulla base di ele-menti sottordinati; Argomenti di psicologia clinica (Salvini) 7 b. Deduttivamente: all'individuo vengono assegnate per estensione le caratteristiche del gruppo a cui è stato assegnato. Usata nella formazione degli stereotipi. Tendenze della categorizzazione: a. Accentuare le differenze intercategoriali; b.Ridurre le differenze intracategoriali. Categorizzazione iniziale di una situazione uso di STP adeguato e coerente Principio della coerenza attesa: orientamento intenzionale e selettivo dell'interpretazione delle informazioni, più l'informazione iniziale è indefinita più l'osservatore sopravvaluta la categorizzazione iniziale anziché falsificarla. Funzioni della categorizzazione: 1. Semplificare la complessità dei dati, selezionando certi indicatori; 2. Autoconferma Indirizzare la raccolta successiva di elementi coerenti; 3. Utilizzare l'esperienza funzionale e la replica di schemi dell'osservatore; 4. Inserire elementi informativi eterogenei in riferimenti noti; 5. Amplificare l'informazione disponibile, ignorandone i limiti. Deformazioni della categorizzazione: 1. Non c'è feedback correttivo, soprattutto in caso di emozioni e sentimenti utilizzo di una classe psicologicamente non pertinente; 2.Influenza dell'affiliazione teorica e le conoscenze dello psicologo sui criteri di categorizzazione; 3. Errore inferenziale: costruzione di falsi nessi di causalità tra asserti descrittivi è impossibile stabilire rapporti di causa-effetto; 4. Letteralizzazione: scambiare per vere entità psicologiche similitudini, analogie e metafore, che verranno usate per costruire ragionamenti retorica discorsiva né fatti reali. Sul piano clinico: la collusione tra osservatore e osservato può creare effetti di realtà eventi reali (cambiamenti di prospettiva, illuminazioni, ristrutturazioni...) prodotti da una realtà fittizia. I PROTOTIPI Forme di rappresentazioni basate sull'individuazione di caratteristiche comuni ai membri di una certa categoria a partire da un tipo ideale o normativo, che impersona convenzionalmente il maggior numero di tratti appartenenti alla categoria. In genere i tratti si riferiscono all'aspetto somatico, sociale.Sul piano clinico: i manuali raffigurano certe malattie mentali mediante descrizioni prototipiche. Psicologi e psichiatri apprendono certe rappresentazioni tipiche e parlano lo stesso linguaggio. Se sono costruiti dall'esperienza clinica diretta, i prototipi possono variare in funzione del ruolo o della posizione sociale. LE TASSONOMIE (Classificazioni) Configurazione di criteri di inclusione e gerarchizzazione di oggetti (eventi psichici e comportamentali) a partire dai processi di categorizzazione. Eventi psichici e comportamentali possono venire raggruppati attraverso criteri di somiglianza o differenza ed essere inclusi in classi sempre più estese e riassuntive. I tratti possono essere aggregati in base a vari criteri. Tassonomie riguardanti categorie di persone, ruoli sociali e situazione organizzazione gerarchica a 3 livelli. Deformazioni della categorizzazione tassonomica: 1.

Accentuata decontestualizzazione degli stati mentali e dei modi di essere: ogni comportamento viene attribuito alle (presunte) caratteristiche della persona piuttosto che alla situazione e al contesto utilizzo dell'entità descrittiva come fonte di spiegazione;

Errore categoriale: attribuire entità fattuale a eventi selezionati attraverso giudizi di valore;

Totale identificazione dell'individuo con le tipizzazioni assegnategli. Difficoltà nella costruzione di un sistema tassonomico soddisfacente.

EFFETTI PARADIGMATICI

Orientamento mecanomorfico: personalità considerata un'entità oggettiva naturalmente data, identificabile con:

  1. Elementi costitutivi tratti, sintomi...
  2. Dinamismi istanze intrapsichiche, meccanismi di difesa...
  3. Disposizioni biologiche temperamento, predisposizioni genetiche...
  4. Condizionamenti comportamenti appresi, modelli di condotta...

Tutti questi elementi sarebbero imposti

all'individuo. Argomenti di psicologia clinica (Salvini) 8 Orientamento antropomorfico: personalità come una determinata classe di processi psicologici connotati da diversi gradi di autoconsapevolezza, generati da attori impegnati nella costruzione della realtà che li riguarda, mentre ne subiscono gli effetti. La persona userebbe le parti di sé più adatte a sostenere il fine dell'azione. La psicologia della personalità deriva in larga parte dal paradigma mecanomorfico. Il suo obiettivo è sempre stato di individuare i tratti, le motivazioni, i fattori e le disposizioni per spiegare il comportamento umano. Monismo: esiste un'unica realtà. Realismo ingenuo del senso comune: la personalità è un oggetto psicologico empiricamente identificabile, che esiste come le altre cose del mondo; Realismo riduzionista: la personalità è identificabile con le sottostanti disposizioni e dimensioni di origine.biologica.
  • Realismo ipotetico: la realtà è accessibile solo con teorie e strumenti scientifici. La personalità è ciò che vediamo attraverso una certa teoria.
  • Realismo concettuale: gli STP non sono solo dei medium per entrare in contatto con certe dimensioni psicologiche, ma costruirebbero i significati dell'esperienza psicologica. La personalità è una configurazione psicologica descritta da sistemi linguistici e simbolici.

Le varie etichette attributive pur generate da STP diversi derivano da uno stesso paradigma accettazione condivisa di concetti e pratiche implicito riferimento al paradigma mecanomorfico. Linguaggio convenzionale realtà fattuale.

EFFETTI COSTRUTTIVI E DISTORSIONI

Grazie agli STP di senso comune, siamo in grado di creare ipotesi che si adeguano a qualunque cosa possa capitarci di incontrare. Una realtà concettuale è considerata possibile se possiamo attivare qualche schema che ci

consenta di rappresentarla.

  1. Reificazione: trasformazione di un’attribuzione qualitativa in proprietà psicologiche della persona;
  2. L’effetto dello schema genera un’attesa capace di organizzare e rendere plausibile l’informazione.

Gli schemi di sé elaborano l’informazione in modo da accentuare l’accettazione o il rifiuto in base adun’attesa.

Letteralizzazione: l’enunciato linguistico diventa un fatto analogo alla realtà degli oggetti empirici,trasferisce sulla qualità una connotazione fattuale che finisce per trasformarsi in un attribuzionedi proprietà.

Un elemento del pensiero patologico è la reificazione linguistico-esperienziale. Le rappresentazioni di-ventano immodificabili, e i pazienti perdono il controllo dei loro processi mentali. Il terapeutacerca di indurre un cambiamento non nei contenuti, ma nelle regole linguistico-rappresentazio-nali e nelle modalità di costruzione dei

significati. Considerare le valutazione come reali proprietà psicologiche della persona sarebbe come confondere un abito con chi lo indossa. Certi STP diagnostici danno vita all'effetto Pigmalione negativo, in cui la patologia è indotta da una diagnosi o una terapia errate, comunicate da un'autorità clinica e accettate dal paziente. I luoghi comuni sulle persone servono a rassicurare sul piano cognitivo e sociale, scongiurando il caos nelle questioni umane. Il DSM-IV non descrive entità reali, ma prototipi e tassonomie. Le rappresentazioni fatte sono dei tipi ideali, non le immagini effettive della malattia i procedimenti attraverso cui comunichiamo la nostra esperienza sono gli stessi attraverso cui la creiamo. Variando gli STP e i suoi modelli ipossono avere descrizioni molto diverse di uno stesso caso clinico. Il DSM-IV
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
37 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Ugazio Valeria.