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Estratto del documento

(SSHSS<KKHKK).

Dati a favore della selezione tardiva provengono dal priming negativo (gli stimoli a cui non si è prestata

attenzione vengono comunque elaborati fino al codice semantico). L’idea di base di questo tipo di selezione

è che il riconoscimento di oggetti familiari procede senza selezione e senza limiti di capacità. Il processo di

selezione avviene solo dopo che tutta l’informazione è stata elaborata. Ma Treisman dimostra che è il filtro

non è del tipo tutto-o-niente, attenua o riduce la fora delle informazioni a cui non si presta attenzione.

Tuttavia quando l’informazione rappresenta un concetto associato a altri appena attivati o è

particolarmente importante viene messa in atto una parziale attivazione sufficiente per il riconoscimento.

Inoltre l’architettura funzionale della codifica spaziale e semantica si fonda su sistemi paralleli

funzionalmente e anatomicamente distinti:

- Area occipito-parietale: relazioni spaziali;

- Area occipito- temporale: informazioni semantiche.

Meccanismi dell’attenzione selettiva.

Meccanismo di attivazione.

Opera prima della selezione, sia su informazioni rilevanti che irrilevanti. Si può giungere alla codifica

semantica degli stimoli.

- Meccanismo più stabile;

- Meno influenzabile;

- Comincia quando si selezionano i codici cui prestare attenzione

Meccanismo di inibizione.

Inibizione attiva della risposta, per l’informazione non rilevante. La sua esistenza è confermata da dati

empirici: priming negativo -> inibizione dell’informazione precedentemente ignorata.

- Meccanismo attivo,

- Decade rapidamente;

- Influenzato dalle richieste del compito e dalle strategie del soggetto;

- Inizia quando si comincia ad avere accesso alla rappresentazione mnestica.

Secondo il modello l’informazione ignorata è prima facilitata poi inibita. Il ruolo dell’elaborazione degli

stimoli irrilevanti sarebbe quello di monitoraggio.

Attenzione selettiva e rappresentazione multipla.

- Codifica indipendente dell’identità dello stimolo e della sua posizione: sistemi paralleli

o Via ventrale what? Temporale inferiore;

o Via dorsale where? Parietale la cui funzione principale è quella di guidare l’azione.

- Codifica identità separata dalla codifica degli attributi:

teoria dell’integrazione delle caratteristiche: la percezione degli oggetti visivi dipende da un

meccanismo attentivo che ne seleziona la posizione e che integra le caratteristiche presenti in

questa posizione dando luogo alla percezione unitaria dell’oggetto.

Teoria dell’integrazione delle caratteristiche.

Ogg. Visivi due successivi stadi di elaborazione:

- Stadio pre-attentivo: rilevazione delle diverse caratteristiche degli oggetti;

- Stadio attentivo: combina le caratteristiche in modo seriale percezione.

Caratteristiche quali: colore, grandezza, orientamento, posizione vengono codificate automaticamente, in

parallelo, senza attenzione focale da moduli specializzati. Ma la congiunzione di caratteristiche separate si

ottiene in 3 modi:

1) Sulla base delle conoscenze immagazzinate (object frames);

2) Spazio rappresentato tramite la mappa delle posizioni e oggetti sono punti nello spazio. L’object

file, ovvero la rappresentazione temporanea di oggetti il cui contenuto viene usato per riconoscere

l’oggetto.

3) Se non si può usare l’attenzione le caratteristiche si integrano in modo casuale (congiunzioni

illusorie).

Pop-out effect: le caratteristiche semplici (colore) attirano automaticamente l’attenzione sulla loro

posizione. 3. ATTENZIONE VISIVA SPAZIALE.

Ovvero l’abilità di selezionare particolari porzioni dell’ambiente esterno. Gli indici spaziali sono tra i più

efficaci nel guidare l’elaborazione. L’attenzione visiva può essere orientata in modo esplicito o implicito.

Caratteristiche funzionali dell’attenzione visiva spaziale.

- Può essere diffusa o focale;

- Se l’attenzione è orientata in una determinata direzione aumenta notevolmente la velocità di

risposta;

- Ampiezza del fuoco attentivo è variabile e cambia a seconda delle richieste del compito;

- Maggiore è l’area del fuoco attentivo, minore l’efficienza di elaborazione;

- Orientamento dell’attenzione automatico o volontario.

L’orientamento automatico:

- Non può essere interrotto;

- Non dipende dalle nostre aspettative;

- Non è soggetto a interferenza da parte di un secondo compito;

- Essenziale per un efficace adattamento ambientale.

Aree cerebrali coinvolte:

- Corteccia parietale posteriore;

- Campi visivi frontali;

- Corteccia cingolata anteriore;

- Vari nuclei talamici;

- Gangli della base;

- Collicolo superiore;

- Formazione reticolare del mesencefalo.

Paradigmi per lo studio dell’attenzione visiva spaziale.

Implicita: occhi fissi su un punto -> elaborazione dell’evento nella periferia del campo visivo = orientamento

implicito.

Es. lo sperimentatore suggerisce al soggetto il punto in cui dirigere l’attenzione prima che appia lo stimolo

bersaglio tramite un segnale che può essere:

- Esogeno (un flash di luce): richiama in modo automatico l’attenzione;

- Endogeno: richiede un’interpretazione consapevole del suo significato, permette la distribuzione

volontaria dell’attenzione.

Il compito in questo caso è premere il più velocemente possibile appena si rileva lo stimolo bersaglio. La

V.D il tempo (ms) comparsa stimolo-risposta (TRsemplice). Le prove sono di 3 tipi: valide, invalide, neutre

(condizioni di controllo).

Risultati: TR neutra-TR valida= beneficio ottenibile nel momento in cui si dirige l’attenzione sulla posizione

da elaborare. TR neutra-TR invalida= costo, ovvero rallentamento TR che si ottiene dirigendo l’attenzione

su una posizione diversa da quella da elaborare. Benefici= 10-15 msec e costo 20-30msec.

Un esempio potrebbe essere quello di ricerca visiva: identificazione degli stimoli bersaglio tra distrattori,

test di cancellazione e 2 and 7 test.

Il test di cancellazione è un test carta e matita composto da righe di lettere o n° disposti in ordine casuale

insieme a una lettera o un n° bersaglio. Il compito consiste nel cancellare tutte le lettere/n° bersaglio. Si

calcolano:

- Errori;

- Omissioni;

- Tempo impiegato per completare il compito;

- N° errori e bersagli cancellati entro il tempo dato.

Si possono creare infinite variazioni di difficoltà del compito:

- Diminuire lo spazio tra i caratteri bersaglio;

- Variare il n° di caratteri distrattori fra i bersagli;

- Aumentare il n° di bersagli.

I test di cancellazione richiedono una selezione visiva veloce e risposte motorie ripetitive. Esaminano più

funzioni: attenzione selettiva visiva e capacità di attenzione sostenuta. Punteggi bassi stanno a indicare un

generale rallentamento della risposta, un rallentamento motorio o la presenza di neglect.

Two & seven test valuta la ricerca visiva automatica e controllata.

- Automatica: linee di lettere maiuscole, non ordinate alfabeticamente, intervallate dai numeri 2 e 7

in posizioni casuali;

- Controllata: I numeri 2 e 7 sono presentati in ordine casuale fra altri numeri.

Il tempo concesso è di 5 minuti e si valuta la percentuale di cancellazioni corrette e la percentuale di item

omessi.

In generale quindi i test di ricerca e esplorazione visiva richiedono:

- Attenzione visiva;

- Concentrazione sostenuta e focalizzata;

- Spostamento visivo direzionato;

- Coordinazione visuo-motoria;

- Velocità motoria.

Meccanismi e processi di attenzione visiva spaziale.

Modello di Posner.

Compiti di orientamento implicito: le prove invalide richiedono che l’attenzione sia disancorata dalla

posizione segnalata, spostata e riancorata. Diverse componenti:

- Disancoraggio;

- Spostamento;

- Ancoraggio.

Paradigma di Posner.

Cue può essere:

- Centrale: richiede interpretazione, è necessario che i soggetti seguano le istruzioni. Si tratta di

orientamento volontario dell’attenzione, quindi di un’attenzione consapevole e controllata.

- Periferico: non richiede interpretazione, funziona indipendentemente dalla volontà del soggetto.

L’orientamento è automatico, non può essere interrotto e l’oggetto dell’attenzione può essere

qualcosa di imprevisto o improvviso.

Modello di LaBerge e Brown.

Dopo il segnale il focus attentivo si muove e raggiunge la posizione indicata e nel campo visivo si crea

un’area attentiva col suo massimo in coincidenza con il focus attentivo e da qui, progressivamente, decade

con l’aumentare della distanza.

Differenza tra orientamento endogeno e esogeno:

- Segnali esogeni validi: benefici sui TR già dopo un intervallo fra segnale e stimolo di 100 ms;

- Segnali endogeni validi: benefici solo successivamente, beneficio stabile a 400 ms;

quindi l’orientamento automatico è molto più rapido per focalizzare l’attenzione su particolari porzioni

dell’ambiente esterno.

Fenomeno dell’inibizione di ritorno: si manifesta solo quando l’intervallo segnale esogeno- stimolo è

piuttosto lungo e rappresenta l’incapacità a rispondere velocemente a uno stimolo che compare nella

stessa posizione del segnale che produce orientamento.

L’effetto inibitorio diminuisce la probabilità che l’attenzione tornerà su una certa posizione spaziale già

esplorata. Questo effetto non compare con segnali endogeni.

Quindi meccanismi endogeni e esogeni funzionano in modo indipendente, presentano uno sviluppo

temporale diverso: esogeno rapido, endogeno lento.

Basi anatomiche dell’attenzione visiva e spaziale.

Substrato anatomico simile per l’orientamento implicito e esplicito dell’attenzione:

- Parte del lobo frontale;

- Varie aree del lobo parietale;

nello specifico:

- Corteccia parietale posteriore;

- Campi visivi frontali;

- Corteccia cingolata posteriore;

- Nuclei talamici;

- Gangli della base;

- Collicolo superiore;

- Formazione reticolare metencefalo.

Lesioni di: 

- Lobo parietale deficit di disancoraggio;

- Mesencefalo deficit di spostamento;

- Collicolo superiore paralisi progressiva sopranucleare.

- Pulvinar deficit di ancoraggio.

Deficit per attenzione visiva spaziale.

Eminegligenza spaziale unilaterale: lesione: lobo parietale dx. Il test tipico è quello con compito di ricerca

visiva (barrage). Pz con danno lieve mostrano TR particolarmente lenti nello spostare l’attenzione dal

campo visivo destro (deficit di disancoraggio).

Pz con AD mostrano difficoltà a rispondere a prove in cui il bersaglio si presenta

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
18 pagine
7 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mars24 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dell'attenzione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Stablum Franca.