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Le etichette variabili
Ciò che appare è che la mente umana è soggetta a delle limitazioni e non può fare attenzione a tutto
ciò che vede e che sente. Le debolezze della memoria riflettono i limiti del sistema di elaborazione delle
informazioni e meno il sistema di mantenimento. La memoria visiva potrebbe immagazzinare più
elementi se questi fossero stati inizialmente elaborati.
La percezione è selettiva (vedi es. anatra /coniglio in una stessa figura), e questa selettività è
influenzata dalla tendenza ad interpretare quello che si vede.
Selettività ed astrazione ci consentono di registrare le informazioni più importanti e che ad esse venga
dato un significato che rende possibile l’integrazione con altre rappresentazioni di memoria.
La mente smarrita 3
Gli inganni dell’orientamento spaziale
Perché non ci si ricorda i posti appena visitati o una strada accuratamente descritta?
La memoria spaziale
Gli incidenti di memoria spaziale sono simili a quelli descritti per la memoria visiva, dato che questi due
processi sono simili sul piano mentale.
La memoria spaziale ha però dei punti di forza dovuti al suo carattere adattivo e ancor prima, primitivo.
L’uomo infatti è sul punto più elevato della scala biologica che include tutti quegli esseri viventi per i
quali la memoria spaziale è essenziale (tane, prede, fuggire, ripararsi).
Le proprietà spaziali di una informazione sono quelle che più possiamo memorizzare automaticamente
e i ricordi spaziali sono quelli più evocativi.
I limiti del ricordo spaziale
Una descrizione spaziale ad es. per aiutare un turista a Venezia, può anche essere complessa perché
può includere molte informazioni di cui tener conto e l’incapacità di riuscirci a causa dei limiti della
memoria di lavoro. Questa memoria ci consente di mantenere presenti momentaneamente le
informazioni di cui la mente ha “ha bisogno per lavorare”, per es. quando dobbiamo orientarci,
memorizzare un ambiente, ragionare su uno spazio, costruire una rappresentazione.
Semplificare e schematizzare
Per superare gli ostacoli e le difficoltà dell’ambiente spaziale la mente umana utilizza lo ”schematismo
spaziale”. Esso rappresenta la semplificazione della rappresentazione di base a una o poche categorie
basilari che consentono di codificare le informazioni proposte. Questa semplificazione viene usata in
ambito geografico per aiutare per es. a collocare le montagne che sono correlate con il nord, mentre i
fiumi sono associati al sud anche se con distorsioni dato che non è sempre proprio così.
La geografia semplificata
Lo schematismo nord- sud trascura la forte inclinazione ovest-est dell’Italia e di fronte ad un indagine
sulla posizione dei capoluoghi di provincia rispetto a quest’asse, molti sono stati gli errori. Agli errori
verbali si affiancava invece una veritiera corrispondenza sulla carta delle posizioni delle varie città.
Differenti principi unificatori: Route e Survey
Possiamo pensare di dare una descrizione di un parco divertimenti. Ci sono due modi per farlo. Uno
consiste nell descrizione route e uno in quella survey, tra i molti altri possibili. Nel primo caso la
descrizione induce una presentazione che ha come punto di riferimento un percorso e una persona che
si muove lungo di esso. Questo modo route aiuta l’orientamento dentro il parco ma vale quando il
percorso non è troppo complicato. 4
Il metodo della rappresentazione survey è un po’ più evoluto però anche più difficile da fare. Può esser
così proposto il parco: è una specie di area quadrata i cui lati corrispondono ai punti cardinali, a metà
del lato nord ovest c’è l’ingresso e così via.
Lo spazio delle donne
Le donne hanno scarso orientamento nello spazio?
Non è affatto vero che il disorientamento spaziale sia una caratteristica di tutte le donne,alcune
mostrano un ottimo orientamento nello spazio. Forse l’uomo ha sviluppato nel corso dell’evoluzione
maggiori attività spaziali, mentre alla donna ha avuto il compito di stare in casa e non le ha potute
sviluppare. Le donne non dimostrano più difficoltà nei test di orientamento spaziale, ad es. in quelle
che avevano fatto corso di orienteering, rispetto ai maschi, avevano però scarsa precisione nel compito
più astratto di rotazione mentale. Quando veniva fatto fare loro un rilassamento prima della prova,
scompariva ogni differenza rispetto ai maschi, allora può essere che l’ansia giochi a sfavore del risultato
positivo del compito specie per le donne che forse ne sono più affette.
E’ successo realmente?
Eventi vissuti, eventi pensati
Può succedere di scambiare un ricordo o una fantasia di pensiero per un episodio direttamente
sperimentato?
La capacità di discernere tra realtà e immaginazione è solitamente sotto il controllo della nostra mente
e viene definita “monitoraggio della realtà”. Succede a volte però che il monitoraggio non funzioni, e si
scambi un ricordo di fantasia per un episodio vissuto.
Reagan soleva ricordare in certi discorsi episodi che lui definiva vissuti in guerra, la descrizione era
verosimile peccato si trattasse del l’esatto resoconto della sequenza di un film.
Le false memorie
E’ un fenomeno in larga misura spontaneo, su cui però possono fare ampiamente leva anche arbitrarie
manipolazioni dall’esterno. Reagan vedeva tutti i dettagli dell’episodio che stava raccontando e per
dipingere gli scenari non aveva bisogno di suggerimenti da nessuno.
Il sonno che non c’e
Si è cercato di dimostrare quanto facile sia indurre una persona credere che sia successo qualcosa anche se
non è mai accaduto. E’ stato fatto un esperimento con studenti dove si associavano ad una serie di parole
che avevano un certo contesto, il braccio alzato dell’insegnante. Il contesto riguardava parole con tema il
sonno e questa parola anche se non presentata, veniva ricordata come facente parte delle parole della lista
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da riordinare. In generale tutte le parole vengono associate al braccio alzato dell’insegnante anche quando
non era così.
La spiegazione può essere che gli studenti sono portati a ricordare la parola nel contesto di un evento sia
per il braccio alzato, sia per la parola sonno tale da determinare un vero e proprio falso ricordo. Questi
sono innocui, mentre non lo sono i falsi ricordi che emergono in ambito processuale.
Monitoraggio della realtà
Tra memoria si porta dietro un numero impressionante di ricordi: episodi, emozioni, informazioni di ogni
tipo, e no è sempre facile districarsi e trovare percorsi giusti per ogni evento.
I bambini possono monitorare con una certa facilità le fonti esterne però possono avere difficoltà a
discriminare tra azioni pensate e azioni compiute effettivamente, fra piano reale e piano d’immaginazione.
Gli anziani hanno problemi a contestualizzare adeguatamente il ricordo e rintracciare la fonte, processi che
si svolgono nei lobi frontali, più soggetti all’indebolimento. L’anziano ha difficoltà a ricordarsi chi gli ha
detto una certa cosa, se davvero ha compiuto quell’azione etc. Egli ha anche la tendenza a ripetere più di
una volta le stesse azioni, errore conseguenza di un cattivo monitoraggio della realtà
I deficit di monitoraggio
La memoria dell’anziano può fallire nel ricordare se un evento si è verificato oppure no e questo secondo gli
studiosi perché soffrirebbero di “inflazione immaginativa” in maggior quantità rispetto ai giovani. Più si
immagina un evento, più tendiamo a credere di averlo vissuto.
Altri studiosi sottolineano la generale debolezza di analisi del contesto da parte degli anziani. Il problema
per alcuni insorgerebbe nel momento del recupero dell’informazione dell’evento, momento in cui
all’anziano verrebbe a sfuggire il contesto associato. Per altri l’anziano opera già in partenza un
monitoraggio insufficiente, cioè presenterebbe fin dall’inizio scarsa attenzione al contesto associato
all’evento con conseguente debole memorizzazione dello stesso.
Verità e sincerità
Gli errori dell’autobiografo
Il narratore che fa l’autobiografia della sua vita , si impegna con il lettore in un patto di sincerità per dire
solo la verità riguardo agli episodi raccontati della sua vita. Può egli sempre onorare questo patto?
Il memorabile esame di Goldoni
Racconta Goldoni nella sua biografia del suo esame di maturità con dovizia di particolari .’atmosfera di quel
giorno, cosa provava, com’era la traduzione, l’abbraccio con il padre alla fine dell’esame con la
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constatazione dell’esito positivo della prova. Peccato che dai documenti originali risultasse che a
quell’esame Goldoni fosse stato respinto.
Goldoni non voleva tradire il lettore, lui ha raccontato la sua verità, quella che ricordava dell’evento a
sessant’anni di distanza. Dobbiamo ritenere che lo scherzo della memoria sia stato prodotto dai
meccanismi di difesa del Goldoni? Può darsi che l’autore abbia rimosso l’evento negativo e abbia costruito
un falso ricordo di copertura? Potrebbe essere, una deformazione del genere riguarda molti dei nostri
ricordi. Come può accadere questo?
C’è da tener presente che la mente torna sovente a fantasticare sui momenti significativi della vita: così nel
ricordo di questi episodi si confondono elementi dell’evento originario, fatti immaginati, ricordi di ricordi, in
una miscela esplosiva i cui ingredienti sono vivi e appaiono credibili allo stesso autografo.
La lettera di casanova
Casanova nelle sue memorie ricostruisce una lettere scritta trent’anni prima quando si trovava ai Piombi.
Ciò è molto difficile che avvenga anche per uno con una memoria eccezionale. Egli descrive la fuga da
Venezia in un modo molto verosimile pieno di particolari, cosa molto difficile da fare come il dar conto di
tutti i titoli dei libri a lui requisiti. Non è per non tener fede al patto di sincerità ma anche gli anziani mentre
parlano della loro vita trascorsa lasciano affiorare credenze illusorie sulla memoria come quella che a ogni
ricordo corrisponda su un nastro inciso, una traccia specifica e indipendente.
Le ricostruzioni di Rousseau
Nelle Confessioni Rousseau ricorda la sua giovinezza e lo fa in maniera molto precisa. Lo scrittore è
consapevole del meccanismo interno che sta da una parte(lettore) e l’altra(il narrante) e da questo
meccanismo prendiamo spunto per riflettere sui poderosi meccanismi ricostruttivi della memoria , per cui ,
quando si comincia a