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DISTURBI DELL'ATTENZIONE

Il termine designa l'insieme dei processi cognitivi e dei meccanismi nervosi che contribuiscono a fare in modo che, tra tutte le informazioni veicolate dalle vie sensoriali, solo quelle momentaneamente rilevanti vengano elaborate in modo prioritario e maggiormente efficace per l'organismo. Dunque l'attenzione si compone di meccanismi sia automatici, e ci si riferisce alla modalità bottom-up, oppure volontari, stabiliti dall'osservatore sulla base di obiettivi, e ci si riferisce alla modalità top-down. Nel loro insieme tali meccanismi rendono l'organismo capace di fronteggiare in modo flessibile i cambiamenti dell'ambiente sensoriale. MODELLI 1. Modello di Posner Prevede 3 principali sottosistemi, mediati da strutture nervose distinte tra loro connesse, che sono: - Sistema della vigilanza (sistema noradrenergico), che regola il mantenimento di uno stato di attivazione e permette di preparare e sostenere uno stato di

allerta.• (corteccia parietale posteriore), che è responsabile sia del Sistema posteriore dell'attenzione dell'orientamento dell'attenzione verso stimoli sensoriali, che della facilitazione verso stimoli selezionati.

• (corteccia prefrontale mediale), che presiede al controllo del Sistema anteriore dell'attenzione esecutivo, al monitoraggio del comportamento e all'elaborazione consapevole dell'esperienza.

2. Modello di Corbetta

Prevede 2 sistemi anatomo-funzionali parzialmente indipendenti:

• , coinvolto nella selezione degli stimoli sulla base del compito, Dorsale

• , coinvolto nella rilevazione di stimoli rilevanti e inaspettati, Ventrale

3. Modello di Van Zomeren

È il principale modello di riferimento ed è definito funzionale e multicomponenziale. Permette di classificare i disturbi dell'attenzione sulla base dei 2 dimensioni principali: una temporale, ovvero l'intensità, è una seconda spaziale, ovvero la .

selettività ATTENZIONE SPAZIALE

Viene anzitutto definita come la capacità del soggetto di selezionare uno stimolo nello spazio, attraverso movimenti degli occhi e del capo. È stato però dimostrato tramite molteplici studi che l'attenzione può essere orientata nello spazio senza ricorrere ai movimenti oculari, attraverso il cosiddetto orientamento coperto o implicito.

A dimostrazione di ciò interviene il test di Posner, il quale può essere somministrato in 2 versioni.

  • Nella sua versione più semplice, ai partecipanti vengono presentate due caselle, poste ciascuna al lato di un punto di fissazione centrale. I partecipanti hanno il compito di mantenere lo sguardo sulla fissazione centrale e di premere un tasto in risposta a un bersaglio o target, che appare in una delle due caselle laterali. Il bersaglio è preceduto da un segnale o cue, che indica una delle due caselle laterali. I segnali possono essere di 3 tipologie: validi,

se prediconocorrettamente la casella in cui apparirà il bersaglio; invalidi, che indicano invece la casellasbagliata; o neutri.• In una , ad ogni prova si presentano sullo schermo il punto di fissazione e 4seconda versionequadrati allineati in alto, contrassegnati dai numeri 1-2-3-4. Dopo 500 ms compare un numero,ovvero il segnale, appena sopra il punto di fissazione, poi, dopo altri 600 ms, compare un cerchioluminoso, ovvero lo stimolo, dentro uno dei quadrati. L'attenzione deve essere dunque diretta sulquadrato corrispondente al numero che appare sopra il punto di fissazione.se però a fare il numerozero, che non indica nessuno dei quadrati, l'attenzione deve essere distribuita fra tutti gli stessi.

ATTENZIONE SELETTIVAPermette di selezionare l'informazione rilevante per lo svolgimento di un compito. Fondamentalidunque in tal contesto sono 3 effetti, descrivibili tramite 3 situazioni sperimentali:

1. EFFETTO SIMONNella situazione sperimentale è

Presentato un punto di fissazione, alla cui destra e sinistra sono posti, i quali indicano le posizioni spaziali nelle quali compariranno gli rispettivamente 3 rettangoli vuoti stimoli da discriminare. I medesimi, un piccolo quadrato è un piccolo rettangolo, vengono presentati uno alla volta e in modo casuale, all'interno di uno dei rettangoli vuoti. Il compito del soggetto è premere dunque un pulsante posto la sua sinistra per il quadrato è un pulsante posto la sua destra per il rettangolo. Al soggetto viene pertanto chiesto di eseguire una discriminazione di forma, in quanto la posizione spaziale è del tutto irrilevante. Tramite tale test si dimostra come i tempi di risposta siano più rapidi quando la posizione dello stimolo e la posizione della risposta coincidono, come anche l'interessante effetto per il quale una caratteristica non rilevante del stimolo ha un effetto sulla rapidità della risposta fornita in base alla caratteristica rilevante.

EFFETTO STROOP

Nella situazione sperimentale vi sono stimoli rappresentanti parole come "rosso", "giallo", "verde" e "blu", presentate su uno sfondo di colore rosso, giallo, verde o blu. La parola ed il colore possono essere congruenti (ad esempio rosso su sfondo rosso), incongruenti (ad esempio rosso su sfondo verde) oppure neutri, nel caso in cui erano proposte delle stringhe di sfondo grigio. I tempi di risposta sono dunque nettamente più rapidi per gli stimoli congruenti.

3. EFFETTO NAVON

Al soggetto vengono presentate delle lettere grandi, rappresentanti il livello globale, composto da lettere H o S, e lettere piccole, rappresentanti livello locale. Dunque ne risultano 4 combinazioni globale-locale: 2 congruenti e 2 incongruenti. Il soggetto ha a sua disposizione due pulsanti, uno per la risposta H, ed uno per la risposta S, e a volte deve tener conto del

sperimenta l'effetto di priming negativo. In questa configurazione, gli elementi neri sono più numerosi rispetto alle configurazioni precedenti. Di conseguenza, la risposta del soggetto sarà rallentata a causa delle caratteristiche dello stimolo precedente. Il priming negativo è un fenomeno interessante da studiare perché evidenzia come le caratteristiche degli stimoli precedenti possano influenzare le risposte successive. Questo effetto può essere osservato in diversi contesti e può avere implicazioni significative nella comprensione dei processi cognitivi. In conclusione, il priming negativo si verifica quando la risposta ad uno stimolo è rallentata a causa delle caratteristiche dello stimolo che lo ha preceduto. Questo fenomeno può essere studiato attraverso esperimenti che manipolano le caratteristiche degli stimoli e misurano le risposte dei soggetti.

Manifestava il priming suddetto.

BATTERIE E TEST

  • Apprendimento motorio invertito go/no-go: test per valutare attenzione e inibizione risposte. L'esaminatore mostra la mano aperta e chiede al soggetto di alzare la mano chiusa, o viceversa.
  • Brief test of attention: test per valutare attenzione uditiva. Composto da 2 forme parallele trasmesse tramite una cassetta audio. La forma N contiene 10 liste di lettere e numeri e il soggetto deve riferire solamente quanti numeri vengono letti. Nella forma L invece il compito è inverso.
  • Continuous performance test: test per la valutazione dell'attenzione sostenuta e del livello di vigilanza. Il soggetto ha il compito di premere il pulsante su una tastiera relativo alle lettere che vengono presentate in sequenza sullo schermo di un computer, eccetto che per la X.
  • Test di cancellazione: test per valutare l'attenzione sostenuta di un compito di ricerca visiva. In un foglio vi sono 14 righe con 47 lettere ciascuna.

in cui le lettere sono D e P. Ciascuna di queste lettere può avere sopra o sotto un segno, una o due volte. Il soggetto ha il compito di sbarrare il maggior numero di D con due segni per ciascuna riga.

  • Test delle campanelle: è un test per diagnosticare la presenza di neglect visivo. In un foglio, all'interno di ciascuna delle sette colonne in cui esso è visibile ai fini dell'analisi dei risultati, mi sono disposti a caso 35 figure distrattori e cinque stimoli target, ovvero la campanella. Il soggetto deve fare un cerchio intorno a ciascuna campanella, e si mette in evidenza il deficit se non vengono cerchiate le campanelle poste nella parte sinistra del foglio.
  • SVT: il compito del soggetto consiste nel reagire alla comparsa di uno stimolo, la X, presentato sullo schermo di un computer, premendo un tasto.
  • SART: il compito consiste nella presentazione molto rapida di numeri da 1 a 9, e il paziente deve rispondere più velocemente possibile.

a tutti i numeri, tranne che al 3, premendo un tasto.

  • Elevator Counting Task: consiste in 14 sequenze di toni presentati a intervalli regolari, e il paziente deve immaginare di trovarsi in un ascensore. Ogni tono indica un piano e il paziente deve dire a quale piano si trova contando i toni e messi alla fine di ogni sequenza.
  • Trail Making Test: il testo è costituito da due parti. Nella prima il soggetto deve unire con una linea in ordine crescente 25 numeri posti in modo casuale su un foglio. Nella seconda parte invece il soggetto deve collegare alternativamente 13 numeri e 12 lettere in ordine progressivo.

RIABILITAZIONE

Vi sono due principali modalità di trattamento:

  • Trattamenti non specifici: consistono principalmente nel far svolgere i pazienti i compiti di discriminazione visiva o uditiva, tramite una presentazione computerizzata e una registrazione delle risposte, cui segue il feedback sulla loro correttezza.
  • Trattamenti specifici: sono invece

Mirati su determinati componenti dell'attenzione. Ne esistono due principali forme:

  1. Orientation Remedial Module: È una procedura che si basa sulla teoria dell'attenzione sviluppata da Posner, in cui sono distinte l'allerta, la vigilanza, l'attenzione selettiva il controllo esecutivo. Tale trattamento include cinque procedure, organizzate gerarchicamente, che vanno dal semplice al complesso, dall'elaborazione di informazioni esterne al controllo interno.

  2. Attention Process Training: È un programma di riabilitazione in cui gli esercizi seguono una successione dal più semplice al più complesso, e sono suddivisi in quattro cicli. Il primo per l'attenzione sostenuta, il secondo per quella selettiva, il terzo per la tensione alternata e il quarto ed ultimo per quella divisa.

DISTURBI DELLA RAPPRESENTAZIONE DEL CORPO

Il corpo è il mezzo attraverso il quale l'individuo agisce nell

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
39 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Pelatino99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicofiosologia clinica e neuropsicologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di L'Aquila o del prof Curcio Giuseppe.