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ICD ( Classificazione Internazionale Disturbi)
Disturbi della condotta ( DC ): sono comportamenti scarsamente controllati che violano i diritti
degli altri e nei casi più gravi le norme sociali. Il disturbo della condotta implica un pattern
ripetitivo e persistente di comportamento in cui i diritti degli altri o le regole sociali sono violati.
Devono essere presenti almeno 3 di questi sintomi per un anno circa o almeno 1 in 6 mesi :
- aggressione a persone e animali
- distruzione di proprietà
- imbroglio o furto
- seria violazione delle regole
Disturbi dell’attenzione / iperattività ( DDAI): difficoltà di mantenere l’attenzione o di controllare
il grado della propria attività .
Disturbo Oppositivo- Provocatorio ( DOP): il soggetto è rivolto ad altre persone rispetto ai quali
si mette in opposizione senza conseguenze antisociali gravi e senza violazioni di legge. Il soggetto
ha presenza per almeno 6 mesi di almeno 4 di queste caratteristiche:
- va spesso in collera
- polemizza spesso con gli adulti
- sfida spesso le regole
- disturba intenzionalmente la gente
- rimprovera gli altri per errori o cattivo comportamento
- è ipersensibile
- è spesso arrabbiato e risentito
- è spesso dispettoso e vendicativo
Disturbo specifico dell’apprendimento ( BDA): Si caratterizzano per il fatto di presentare a scuola
difficoltà gravi e mantenute nel tempo che non sono riferibili ad un chiaro fattore esterno e
sembrano avere una fisionomia intrinseca. Quindi disturbi di lettura di calcolo di scrittura …
Disturbi del linguaggio ( DSL): o meglio disturbi specifici del linguaggio e può interessarsi ad una
specifica dimensione del linguaggio ( pragmatica, fonologica, fonemica, testuale, lessicale morfo-
sintattica). Un caso particolare di DSL è rappresentato dalle:
- Balbuzie : è una difficoltà a produrre un discorso fluente e ritmato che si protrae nel tempo
producendo blocchi intermittenti, ripetizioni e prolungamenti di suoni, sillabe,parole e frasi.
Disturbo della coordinazione motoria: si caratterizza in una difficoltà a sviluppare abilità di
movimento e di coordinazione del corpo. Il soggetto può presentare ritardi nelle prime fasi di
sviluppo neuromotorio ma soprattutto nell’esecuzione di azioni coordinate.
Ritardo mentale e QI: si caratterizza dalla pervasità delle difficoltà cognitive che si estendono a
quasi tutti gli aspetti del funzionamento mentale e dell’apprendimento, provocando problemi
cospicui di adattamento alla vita sociale. Il QI si riferisce a face di ritardo mentale:
- Lieve 55- 69
- Moderato 40 -54
- Severa 25- 39
- Profonda minore di 25
Disturbi generalizzati dello sviluppo: o disturbi pervasivi dello sviluppo si tratta di gravi deficit e
di compromissione generalizzata di molteplici aree dello sviluppo, fra cui quella di interagire e
comunicare con gli altri, con la presenza di comportamento stereotipato. I criteri per la diagnosi
dell’autismo sono :
- interazione sociale
- comunicazione
- presenza di modelli di comportamento e interessi restrittivi, ripetitivi e stereotipati.
L’autismo non costituisce un disturbo particolarmente frequente ( 5 ogni 10.000 bambini ) con
frequenza nei maschi. Esistono 3 tipi di autismo :
- disturbo di Asperger ( profilo simile all’autismo ma con minore compromissione dello
sviluppo dell’autonomia, del linguaggio e della comunicazione).
- disturbo disintegrativo ( i disturbi compaiono più tardi che nell’autismo ).
- disturbo di Rett ( vera e propria degenerazione di competenze in precedenza discretamente
acquisite.
Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione: in età evolutiva , nella sfera del rapporto con il cibo,
so possono trovare disturbi diversificati:
- anoressia nervosa ingestione eccessivamente scarsa di cibo
- bulimia nervosa ingestione eccessivamente abbondante di cibo
- disturbi della nutrizione ( nella prima infanzia e nella fanciullezza ) ingestione di sostanze
non commestibili , ripetuto rigurgito, masticamento del cibo.
Disturbi da tic : molti bambini presentano tic legati al movimento o alla vocalizzazione che non
costituiscono indice psicopatologico. Un caso particolare è il disturbo di Tourette che è
diagnosticato quando c’e’ la presenza eccessiva di tic motori o legato all’uso della voce. Il tic è
frequente improvviso e inopportuno da provocare serie difficoltà sociali.
Disturbi di evacuazione: si riferiscono alla incapacità di controllare l’eliminazione dell’urina
( enuresi) e delle feci ( encopresi ). Il sintomo viene considerato rilevante solo se compare con
notevole frequenza e dopo i 5 anni.
Per il trattamento psicologico e farmacologico la tecnica più conosciuta è detta pad and bell e si
basa sull’attivazione di un sistema di allarme quando il bambino durante il sonno , bagna le
lenzuola.
Disturbi d’ansia : i principali disturbi d’ansia sono:
- disturbo d’ansia generalizzato il bambino prova eccessiva ansia che non è giustificata dal
contesto.
- disturbo ossessivo-compulsivo il bambino presenta frequentemente ossessioni o pulsioni a
ripetere certi atti che causano tensione e difficoltà a svolgere una vita normale.
- disturbo d’ansia di separazione il bambino presenta un eccessiva ansia di separazione da
casa o dalle persone cui è affezionato, dimostrando disagio grave.
- fobie per la scuola il bambino presenta paura per la scuola, evita il più possibile di andare a
scuola, con lunghi o frequenti periodi di assistenza, di cui i genitori sono a conoscenza.
Depressione: il disturbo d’ansia può essere associato al disturbo depressivo che ha gli stessi sintomi
degli adulti ma con maggiore irritabilità e lamentele relative allo stato fisico.
Ruolo dello psicologo clinico dello sviluppo: lo psicologo affianca gli altri medici o operatori che
cercano di alleviare le difficoltà del bambino. Lo psicologo può aiutare nel momento
dell’informazione di una malattia diagnosticata da altri medici di competenza ( es: bambino malato
di cancro) , della decisione relativa a come gestire il decorso della malattia, dell’emergenza di
situazioni fisiche dolorose o spiacevoli ( perdita capelli ), delle cure molto intrusive. Lo psicologo
utilizza colloqui, filmati con modelli positivi, lavoro psicologico con i familiari, esercizi di
respirazione ecc..
Capitolo 3 PSICOPATOLOGIA DELL’ADULTO
I principali disturbi dell’adulto sono:
- disturbi d’ansia :
- disturbi dell’umore
- disturbi somatoformi
- disturbi dissociativi
- Disturbi sessuali e dell’identità di genere
- disturbi dell’alimentazione
- disturbi correlati a sostanze
- schizofrenia e altri disturbi psicotici
- disturbi della personalità
Disturbi d’ansia:
• ansia/ preoccupazione/disturbo d’ansia generalizzato : per ansia si definisce ,
l’anticipazione apprensiva di un pericolo o di un evento negativo futuro, accompagnata da
momenti di disforia o da sintomi fisici di tensione. Essa è un costrutto bidimensionale che
implica aspetti cognitivi e aspetti psicofisiologici. Si cita anche il termine preoccupazione
che indica un attività cognitiva involontaria, in gran parte incontrollabile, associata ad un
senso di disagio emotivo. Diventa evitamento cognitivo quando rallenta il processo di
soluzione del problema. Ansia e preoccupazione eccessiva e cronica sono i punti centrali
del disturbo d’ansia generalizzato che per raggiungerlo si richiede che : a) l’ansia, la
preoccupazione, i sintomi fisici causino disagi clinicamente significativo o menomazione
nel funzionamento sociale, lavorativo; b) l’ansia e la preoccupazione si manifestano per dei
giorni per almeno 6 mesi; c) la persona abbia difficoltà nel controllare la preoccupazione; d)
siano presenti per la maggior parte dei giorni almeno 3 sintomi psicofisiologici
( irrequietezza, facile affaticabilità, difficoltà a concentrarsi, vuoti di memoria, irritabilità,
tensione muscolare, alterazione del sonno).
• Attacchi di panico provocativi e non/ disturbo di panico l’attacco di panico è una
manifestazione intensa breve e transitoria d’ansia. Si avvertono almeno 4 di questi sintomi
( palpitazioni o tachicardia, sudorazione, tremori, dispnea o sensazione di soffocamento,
sensazione d’asfissia, dolore al petto, nausea o dolori addominali, sbandamento, svenimento,
depersonalizzazione, paura di perdere il controllo, paura di morire, parestesie ossia
formicolio brividi e vampate di calore). Gli attacchi si dividono in provocati e non: per
provocati si intende quei sintomi che si manifestano o durante l’esposizione o durante
l’attesa di uno stimolo temuto. Gli attacchi di panico non provocati sono quelli inattesi,
almeno le prime volte, sorprendendo la persona colpita. Il disturbo di panico è dato da
esperienze di attacchi di panico inaspettati e ricorrenti per un periodo non inferiore ad un
mese , persistenti preoccupazioni di poter avere nuovo attacchi e significative alterazioni
del proprio comportamento proprio in rapporto a detta preoccupazione. Il disturbo di panico
ha frequenza di 2-3 volte nelle donne. L’età di esordio è tra la tarda adolescenza e i 35 anni i
consanguinei di persone con attacchi di panico hanno prevalenza di probabilità 4- 7 volte
maggiore di sviluppare tale disturbo.
• Fobie / agorafobia /fobia specifica / fobia sociale: l’ agorafobia è l’ansai relativa all’essere
in luoghi o situazioni dove sia difficile allontanarsi oppure dove sia difficile o impossibile
ricevere aiuto, nel caso in cui si verificassero sintomi di attacchi di panico. Due sono le
componenti dell’agorafobia : l’ansia che viene esperita e le condotte di evitamento. La
fobia specifica è rappresentata da una paura marcata, persistente, irragionevole o
sproporzionata per stimoli precisi o situazioni circoscritte e chiaramente discernibili. ( paura
per animali,iniezioni, ascensori, aereo ecc..). la fobia sociale è caratterizzata da una paura
marcata e persistente relativa ad una o più situazioni sociali o prestazionali. La persona teme
di agire e comportarsi in modo inadeguato in presenza di persone non familiari , di mostrare
emozioni di vergogna, imbarazzo, umiliazione e critiche.
• Disturbi da stress estremo / anestesia emozionale / disturbo acuto da stress / disturbo post-
traumatico da stress eventi traumatici che causino morte o minaccia di morte o lesioni gravi
possono provocare un intensa reazione d’ansia. Rapimenti, sequestri stupri, violenze
sessuali, violenze criminali, torture, incendi ecc.. sono esempi di eventi traumatici causando
stress estremo. I sintomi sono : sensazione soggettiva di insensibilità, distacco