vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Temperamento: si riferisce alla nostra predisposizione emozionale o relazionale innata. Differenze
tra gli individui nelle loro risposte “automatiche” agli stimoli emozionali, che seguendo le regole
del condizionamento associativo o dell’apprendimento procedurale di abitudini e abilità. I tratti
temperamentali includono pattern di risposta emozionale basali quali la paura, la rabbia e
l’attaccamento. Il temperamento è dunque variabilmente definibile come quelle componenti della
personalità:
- ereditabili;
- interamente manifestate nell’infanzia;
- stabili per tutta la durata della vita.
Si tratta del modo in cui il bambino (l’individuo) reagisce agli stimoli di natura emozionale.
Carattere: differenze tra gli individui, nei loro obietivi volontari e valori, che sono basate
sull’apprendimento per insight di intuizione e concetti, attraverso la capacità di comprendere la
relazione tra gli eventi mediante la riorganizzazione concettuale delle percezioni e dell’esperienza
sul proprio conto, sulle altre persone e sugli altri oggetti. I tratti caratteriologici descrivono le
differenze individuali nelle relazioni “sé-oggetto”, che incominciano con l’attaccamento nei genitori
nell’infanzia, quindi con la differenziazione “sé-oggetto” nei bambini ai primi passi e continuano
con una maturazione a gradini attraverso l’intero arco di vita.
CARATTERISTICHE TEMPERAMENTO CARATTERE
Principi funzionali memoria implicita (procedurale) memoria dichiarativa
“PERCETTI” “CONCETTI”
Ruolo del soggetto nell’attività associazioni, abitudini regole, strategie
Mentale
Organizzazione dell’attività passivo, riproduttivo/imitativo attivo, costruttivo
mentale
forme della rappresentazione lineare (da sinistra a destra) gerarchica (dall’alto al
mentale basso)
Componenti eziologiche:
1) ereditabilità genetica; 40-60% 10-15%
2) ambiente famigliare; 0% 30-35%
3) eventi ambientali casuali. 40-60% 40-60%
Dimensioni del temperamento:
Persistenza (persistence): riflette la capacità di perseverazione e, quindi, di determinazione e
costanza, nonostante la frustrazione e la fatica, predice la resistenza all’estinzione di un
comportamento a fronte di rinforzi intermittenti. È indice di ambizione e di perfezionismo.
Dimensioni del carattere:
1) Autodirezionalità (self-directendess): è indice di maturità, forza;
2) Cooperatività (cooperativeness): è la capacità di identificazione e accettazione degli altri.
Empatia, tolleranza, comprenione;
3) Autotrascendenza (self-trascendence): è indice di creatività, altruismo e spiritualità. Segnala
la capacità godere a pieno della maggior parte delle proprie attività, senza doverne
conoscere il risultato o l’urgenza di controllarle. Nelle società occidentali, ciò può anche
venir criticato come pensiero magico.
Il “Temperament and Character Invenotry/revised” è un questionario autosomministrato paper-
and.pencil composto da 240 item misurati su scala dicotomica vero/falso in cui vengono distinte 4
dimensioni di temperamento (ricerca della novità, evitamento del pericolo, dipendenza dalla
ricompensa e persistenza) e 3 di carattere.
I soggetti con disturbi di personalità tendono ad avere punteggi bassi alle scale di comportamento.
Un temperamento estremo può causare una difficoltà relazionale con l’ambiente.
Il modello di Cloninger:
pro: utilità clinica, ottiva evoòlutiva.
Contro: base neurobiologica non supportata, somiglianza dei fattori temperamentali con 4 dei 5
fattori del Big Five.
21/11/13
Il modello di Cloninger, con la distinzione tra temperamento e carattere e con un semplice test,
permette di valutare il funzionamento mentale. Uno dei vantaggi di questo modello è che è un
modello molto semplice e molto ricco. Ne esiste una versione per la fase pre-adolescenziale e adulta
ed una versione per la fase prescolare. Questo modello valuta gli aspetti della personalità in maniera
continua.
In psicologia generalmente, con il termine “temperamento”, si intendono le differenze individuali. Il
carattere ha a che fare con aspetti consci e preconsci del nostro funzionamento. Per Cloninger, la
“personalità”, è descrivibile da ogni singolo soggetto. Per Cloninger le disposizioni biologiche
dell’individuo non sono altro che estreme, che schemi rigidi prefissati,. L’assetto temperamentale è
un aspetto di base dell’aspetto personologico. Il “carattere” è: conscio, razionale e volontario. Lo
stato emotivo che provi è quello che domina le tue azioni. Nell’avoidance, prevale la sensazione di
pericolo. Il carattere prevede la logica opposta. Cioè vuoi governare lo stato emotivo per condurre
un’azione.
Cloninger, nel 1999, ha fatto il modello “SEVEN FACTOR MODEL” sulla personalità.
Il modello di Cloninger è un ottimo strumento nella clinica perché permette una comunicazione
facile e comprensibile tra i diversi clinici anche di orientamenti diversi. L’autore, vede il
“temperamento” come un insieme di tratti. Il suo sistema prevede 4 tratti temperamentali di base
che, in realtà, sono “tratti motivazionali”. Cosa ti fa passare da una “motivazione implicita” ad una
“motivazione esplicita”? semplicemente, la tua storia di vita. Il tuo sistema temperamentale ti dice
quello che stai facendo, se stai andando nella direzione giusta. “Consapevole” significa anche
consapevole di quello che è il mio “stato emotivo”. Il modello di Cloninger funziona bene quando il
carattere è accettato e non travolge la persona. Il suo modello, non è “sintomatologico” anche se
spiega i sintomi. Il passaggio da temperamento a carattere, non è lineare. La crescita del sé permette
la crescita della relazione con il mondo. Le basi del temperamento, prendono in esame le 4 scale. La
maggior parte delle persone con un disturbo istrionico hanno bassa autodirezionalità. Per vedere
quanto una cosa è adattativa o disadattativa per il soggetto, la prima cosa che andiamo a vedere è il
“carattere”. Punteggi bassi, inferiori al 25° percentile, per quanto riguarda la cooperatività ed il
temperamento, sono indicativi per “disturbi di personalità”.
Nel test di Cloninger:
- punteggio medio altro: tra il 50° e il 75° percentile;
- punteggio alto: sopra al 75° percentile;
- punteggio basso: sotto al 25° percentile;
- punteggio medio basso: tra il 25° e il 50° percentile.
Per Cloninger non è l’assetto temperamentale il problema ma, la visione strumentale degli altri il
vero problema, secondo Cloninger, della “personalità antisociale”. L’autore afferma che: non tutti i
criminali sono antisociali. Cioè uno può anche scegliere il crimine. Il sistema temperamentale è
anche molto veloce nelle risposte da fornire. Assunto fondamentale del modello di Cloninger è:
dipende da come la vita ti ha permesso di mettere alcune tue disposizioni temperamentali. La “bassa
persistenza” è una condizione che porta a voler ricevere gratificazione. La bassa persistenza, di per
sé, non è un problema. Lo diventa quando si lega ad una struttura di personalità che non è in grado
di governarla. Se si fissa la configurazione nel “carattere”, diventano punti stabili della persona.
“Prima intervieni, migliore sarà l’esito”.
28/11/13
Il sistema dei tratti: il “Five Factor Model”. Si tratta di un modello solido dal punto di vista
psicometrico. Non esiste per questo modello parlare di “nevroticismo”. È un modello che è molto
sensibile alle differenze culturali. Questo modello ha una gamma di valutazioni abbastanza ampia.
Dagli anni ’80 è entrato fortemente nella clinica. Il fatto di disfunzione e maladattività non è dato
dal fatto di una disfunzione mentale ma, dal fatto della rigidità del sistema in tutte le situazioni. Nel
DMS-V è stato abolito il “sistema multiassiale”. Questi disturbi metali non sono considerati
indipendenti “dall’assetto personologico”.
Il sistema dei tratti: la “FFT” (Five Factor Theory)
- “conoscibilità”: la personalità è un oggetto appropriato per lo studio scientifico;
- “razionalità”: le persone sono in linea generale in grado di comprendere se stesse e gli altri;
- “variabilità”: implica che le persone presentino tutte caratteristiche individuali su ognuno
dei cinque fattori;
- “proattività”: le cause delle azioni umane devono essere ricercate all’interno della persona.
Questa ha una serie molto limitata di assunti di base. Il 1° è che la personalità è “descrivibile e
conoscibile”. Parte dall’assunto di base che la personalità può essere descritta, anche quando la
persona agisce in maniera inconsapevole. È un modello che spiega la disfunzionalità a partire dallo
sviluppo. Tra il sistema dei tratti e quello dell’ambiente c’è un terzo elemento, cioè i modi di
pensare che possono essere presenti o meno. È un modello che non valuta in maniera statica
l’assetto della personalità. Questo modello permette di valutare l’assetto di personalità e di vedere
come viene a comportarsi nella vita, nelle varie situazioni.
Nei casi di soggetti con tendenze “all’autodistruttività”, il dolore fisico fa sparire il dolore mentale.
Se utilizziamo bene il Five Factor Model e lo integriamo bene con il 1° colloquio, possiamo capire
bene come funziona l’assetto di personalità della persona.
I principali modelli descrittivi della personalità possono essere riassunti nel modello a 5 fattori.
L’utilizzo degli aggettivi da parte dei pazienti varia drasticamente in relazione al loro grado di
“scolarità”. Il “Big Five Inventory” dà una visione molto generale dei cinque domini. Nei test che
prevedono una versione “etero-somministrata”, sono io che do una visione del funzionamento del
paziente.
5/12/13
Some solid ground…
Il sistema dei tratti: impulsività e aggressività correlati psicobiologici
L’impulsività non va confusa con l’aggressività. Sono due sistemi indipendenti che possono avere
un margine di sovrapposizione. Alterazioni della funzione “serotoninergica” a livello centrale in
soggetti “impulsivo-aggre