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FARMACOLOGIA DELLA TRASMISSIONE SINAPTICA E DEL COMPORTAMENTO
Neurotrasmettitori hanno un ruolo chiave nel funzionamento del cervello-Capitolo iniziato con un caso clinico, Roberto Garcia d'Orta affetto da Parkinson (disturbo correlato ad una alterazione della dopamina). Ricorda settore dalla PsicoFarmacologia = modificare il comportamento con sostanze psicoattive. Gli psicofarmaci hanno due effetti: 1. facilitano o 2. Inibiscono la trasmissione sinaptica
1. Farmaci agonisti FACILITANO gli effetti di un neurotrasmettitore
2. Farmaci antagonisti INIBISCONO gli effetti di un neurotrasmettitore (es. bloccanti recettoriali)
In che modo i farmaci influenzano la trasmissione sinaptica?
- Agonisti/antagonisti
- Sette tappe dell'azione dei neurotrasmettitori: (1) sintesi; (2) immagazzinamento all'interno di vescicole; (3) degradazione di qualsiasi molecola di neurotrasmettitore fuoriuscita dalle vescicole; (4) esocitosi; (5) feedback inibitorio mediato dagli autorecettori;
attivazione dei recettori postsinaptici; (7) disattivazione.
- I neurotrasmettitori vengono sintetizzati a partire da precursori per azioni di specificienzimi;
- I neurotrasmettitori vengono immagazzinati all'interno di vescicole;
- Lemolecole del neurotr. che fuoriescono dalle vescicole vengono degradate dagli enzimi;
- L'arrivo di un potenziale d'azione determina la fusione delle vescicole con la membranapresinaptica e il rilascio del neurotrasmettitore nelle sinapsi;
- Le molecole dineurotrasmettitore rilasciate si legano agli autorecettori e inibiscono il successivo rilascio dialtre molecole di neurotrasmettitore;
- Le molecole di neurotrasmettitore rilasciate si legano ai recettori postsinaptici;
- Le molecole di neurotrasmettitore rilasciate vengonodisattivate mediante ricaptazione o degradazione enzimatica.
Farmacologia comportamentale (o Psicofarmacologia): tre linee di ricercainfluenti - i possibili effetti dei farmaci da ricordareScoperta dei
limbico e troncoencefalico attorno acquedotto cerebrale (grigio periacqueduttalle; PAG), azione analgesica con microiniezione e stimolazione elettrica. Famiglia encefaline e quella di endorfine (famiglia di oppioidi endogeni) sono tutti neuropeptidi, recettori metabotrobi, quindi lavorano con il secondo messaggero.
Scoperta dei farmaci antischizofrenici: la scoperta di questi farmaci, ha permesso l'applicazione della legge Basaglia. La chiusura dei manicomi è dovuta a questa legge rivoluzionaria. Non è una cura, ma elimina i sintomi più pericolosi come i deliri o sintomi allucinogeni; anni 50 azione antischizo solo dopo 3 settimane + comparsa di lievi sintomi parkinsoniani (tremori a riposo). 1. Parkinson=degenerazione circuito dopaminergico; 2. Cocaina e anfetamine effetti simil-schizo. Schizo=eccessiva attività dopaminergiche (antagonisti della dopamina). Recettore D2.
CAPITOLO 2
Si pensa in termini dicotomici anche per lo sviluppo delle capacità
comportamentali •Èinnato o appreso? –Il dilemma natura-cultura (ne sentirete parlare spesso in diversi corsi) –Nord America: Watson (cultura=apprendimento, empirismo), padre del comportamentismoTUTTA CULTURA –Europa: Etologia (natura=fattori ereditari, innatismo), studio del→comportamento animale allo stato brado, studio dei comportamenti istintivi(comportamento di tutti i membri della specie in assenza di apprendimento) TUTTO→INNATO • Sbagliano sia gli psicologi Nord americani che gli Etologi Europei.Due evidenze contro il pensiero fisiologico o psicologico (alcuni aspetti dell’uomo sonotroppo complessi per essere il prodotto di un cervello fisico partendo dal dualismocartesiano) •Evidenza 1: Un danno (o stimolazione) cerebrale influisce sul funzionamentopsicologico (per es. autoconsapevolezza=elemento caratteristico della mente umana,memoria, emozioni) •Esempio: Asomatognosia caso dell’uomo che cadde dal letto”
O.−“IlSacks 1985 di consapevolezza di alcune parti del proprio corpo (tipicamente il−Mancanzalato sinistro) al lobo parietale destro lo spettro dell’esperienza umana può−Danno −Tuttoessere riprodotto attraverso la semplice manipolazione del cervello.CAPITOLO 2 APPUNTI VIDEO DI TELMO PIEVANIThree Thinking: si parla di albero dell’evoluzione, con molte ramificazioni.In natura esistono i freni maltusiani – spinte antagoniste, limiti che tengono crescitaesponenziale sotto controllo (delle specie).Esiste la selezione di gruppo, per cui un comportamento di un gruppo può prevalere edessere trasmesso. Se parliamo di selezione sessuale che è diretta, per cui avviene unoscontro magari tra i maschi della specie; selezione inter-sessuale invece è unacoevoluzione tra il senso delle femmine di bellezza e strategie dei maschi (ci sono costi intermini della selezione naturale – trade-offs ovvero compromesso). I maschiche si accoppiano trasmettono i geni alla discendenza. Delle volte però la selezione sessuale è antagonista a quella naturale per colpa dei costi. Meccanismo di speciazione di Ernst Mayr -> specie nascono quando popolazione occupa territorio e subentra una barriera di vario tipo, sessuale o geografica o comportamentale ecc. Comunque si separa la popolazione e cominciano a divergere in modo tale che se dovessero rincontrarsi, non potrebbero riprodursi (è nata una specie). Una barriera si è tradotta in una genetica. Quindi il meccanismo di base è selezione naturale, variazione individuale, separazione geografica e poi si crea un albero di discendenza. Quando ci si pongono delle domande relative al nostro ambito di studi, riferite per esempio alla funzione di un comportamento, di un tratto, di un'area cerebrale - (come si è sviluppato e come funziona) ontogenesi; in termini evoluzionistici invece ci pongono più domande -> come si sono evoluti, quali vantaggi hanno portato, come sono stati selezionati e mantenuti nel corso del tempo.è evoluto, chi ha quel tratto, quali differenze, in base aquali adattamenti si è evoluta?
Lezione 15/03/2022 – Capitolo 2
Un modello di Biologia del comportamento = INTERAZIONE tra 3 fattori: 1) patrimonio Genetico di un organismo; 2) la sua Esperienza e; 3) Percezione della situazione attuale.
Evoluzione: non procede secondo una singola linea. Anche se è comune pensare all’evoluzione in termini di scala evoluzionistica, una metafora migliore per descriverla è quella di un albero densamente ramificato. Il procedimento è caratterizzato da cambiamenti rapidi, improvvisi, non lenti e graduali; l’evoluzione è un “aggiustatutto”, non un architetto. Non tutti i comportamenti o le strutture esistenti sono adattivi. Gli accidentalispandrelsottoprodotti non adattivi dell’evoluzione vengono chiamati ; mentre alcune caratteristiche sviluppate per motivi specifici ed utilizzate per funzioni poi diverse si chiamano Le
Le specie possono essere omologhe se hanno caratteristiche simili ed origine evoluzionistica comune, mentre sono analoghe se sono simili per caratteristiche ma non hanno origine evoluzionistica comune. Le somiglianze esistenti tra strutture analoghe derivano dall'evoluzione convergente, ossia l'evoluzione in specie non correlate di soluzioni simili alle stesse pressioni ambientali.
Quello che non riuscì mai a capire Darwin era: come vengono trasmessi tra genitori e prole i vari caratteri (anatomici, fisiologici e comportamentali)? Perché i membri di una specie differiscono l'uno dall'altro? Gregor Mendel (uno sconosciuto monaco agostiniano) aveva già trovato le risposte a queste domande.
Genetica mendeliana: fece degli studi sull'ereditarietà delle piante di pisello, inoltre definì i caratteri dicotomici (fenotipo) e le linee pure (monozigoti) - egli studiò i caratteri dicotomici nelle linee pure delle piante di pisello.
pisello. Nella genetica mendeliana osserviamo i caratteri dominanti MM e recessivi bb, il genotipo ovvero caratteri trasmissibili alla discendenza mediante materiale genetico; fenotipo = insieme di caratteri osservabili di un organismo. Ciascun fattore ereditato è un gene. Due geni che controllano lo stesso carattere sono dominati alleli. Si parla infatti di omozigoti, ovvero 2 alleli identici MM e bb vs eterozigoti = 2 alleli diversi Mb - Omozigoti (2 geni identici per quel carattere, MM o bb); eterozigoti (2 geni diversi per quel carattere Mb o bM). Mendel incrociò una linea pura per semi marroni (MM) con una per semi bianchi (bb) La prima generazione aveva solo semi M. L'incrocio della seconda generazione diede ¾ di semi M e ¼ b. Abbiamo le linee pure: bianca bb e marrone MM; il carattere dominante era il marrone, mentre quello recessivo il bianco, e quello dominante apparve in tutta la discendenza di prima generazione Mb. Fenotipo: caratteri presenti nei
meiosi avrà una combinazione unica di geni. Questo processo di ricombinazione genetica contribuisce alla diversità genetica tra gli individui. Durante la meiosi, i cromosomi omologhi si separano e si ripartiscono tra i gameti, ovvero gli ovociti e gli spermatozoi. Ogni gamete conterrà un solo allele per ogni gene presente nei cromosomi. Nell'uomo, ci sono 23 paia di cromosomi, per un totale di 46 cromosomi. Ogni cromosoma contiene un allele per ogni gene. Prima della divisione mitotica, il numero dei cromosomi raddoppia a causa della replicazione del DNA. Durante la meiosi, i cromosomi si allineano con i propri omologhi e successivamente si verificano incroci casuali tra i bracci dei cromosomi. Questi incroci portano alla rottura e allo scambio di porzioni di materiale genetico tra i cromosomi. Questo processo è chiamato ricombinazione genetica o linkage. Ogni gamete prodotto dalla meiosi avrà una combinazione unica di geni a causa della ricombinazione genetica. Quando gli ovociti e gli spermatozoi si uniscono per formare uno zigote, il nuovo individuo avrà una combinazione unica di geni ereditati dai genitori. In conclusione, la meiosi è un processo chiave per la diversificazione genetica e contribuisce alla variabilità genetica tra gli individui.Il processo di formazione dello zigote è un momento cruciale nello sviluppo di un organismo. Durante la fecondazione, un gamete maschile (spermatozoo) si unisce con un gamete femminile (ovulo) per formare lo zigote.
Lo zigote contiene il materiale genetico proveniente da entrambi i genitori e rappresenta il punto di partenza per lo sviluppo di un nuovo individuo. Dopo la fecondazione, lo zigote inizia a dividersi attraverso un processo chiamato divisione cellulare.
Le cellule dello zigote si moltiplicano rapidamente e si differenziano per formare i vari tessuti e organi dell'organismo in via di sviluppo. Questo processo di differenziazione è regolato da complessi meccanismi genetici che determinano il destino delle cellule.
Man mano che lo zigote si sviluppa, si trasforma in un embrione e successivamente in un feto. Durante questo processo, le cellule si specializzano sempre di più e si organizzano in strutture complesse.
La formazione dello zigote è quindi il primo passo fondamentale nello sviluppo di un organismo e rappresenta l'inizio di un incredibile viaggio di crescita e differenziazione.