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SISTEMA OLFATTIVO
EPITELIO OLFATTIVO: sottile strato di cellule posto nella cavità nasale
Assoni dei neuroni recettori
2 bulbi olfattivi
SINPASI
CON
Glomerulo
SISTEMA UDITIVO
ORECCHIO ESTERNO: padiglione auricolare + canale uditivo
ORECCHIO MEDIO: membrana timpatica + ossicini (martello, incudine e staffa)
ORECCHIO INTERNO: coclea + labirinto
COCLEA: è formata da tre camere, separate da membrane: scala vestibolare,
membrana di Reissner, scala media, membrana basilare, scala timpatica;
ORGANO DI CORTI: struttura situata sulla membrana basilare che contiene i
recettori neuronali uditivi
PERILINFA: liquido della scala vestibolare e timpatica, simile al liquor in quando
ricco di ioni sodio e povero di ioni potassio;
ENDOLINFA: liquido della scala media, simile al liquido extracellulare in quanto
ricco di ioni potassio e povero di ioni sodio.
POTENZIALE ENDOCOCLEARE: potenziale dell’endolinfa più positivo di quello della
perilinfa
CELLULE CILIATE: recettori uditivi che contengono stereocilia
L’onda sonora attiva la membrana timpatica
Movimento ossicini
Movimento finestra ovale
Movimento perilinfa della coclea e attivazione dei neuroni sensoriali delle cellule
ciliate nell’organo di corti
Sinapsi con ganglio spirale del modiolo
Entrano nel tronco encefalico attraverso l’8° nervo vestibolo cocleare
Innervano il nucleo cocleare dorsale e ventrale
Proiettano all’oliva superiore di entrambi i lati del tronco
Ascendono lungo il lemnisco laterale
Innervano il collicolo inferiore del mesencefalo
Inviano gli assoni al nucleo genicolato mediale dei talamo
Proiettano alla corteccia uditiva
SISTEMA SOMATOSENSORIALE
• PELLE: organo sensoriale più esteso che possiede gran parte dei
meccanocettori del nostro organismo
• MECCANOCETTORI: sono composti da corpuscolo di Pacini, terminazioni di
Ruffini, corpuscolo di Meissner, dischi di Merkel, corpuscoli di Krause. SI
differenziano per la frequenza dello stimolo, per la pressione, per la
distribuzione in un’area e per la persistenza a rispondere a stimoli di
lunga durata.
• CORPUSCOLO DI PACINI: è formato da una capsula con cerchi concentrici
di tessuto connettivo e, al centro, l’assone.
• DISCRIMINAZIONE DI DUE PUNTI: capacità della pelle di discriminare due
punti che vengono toccati nello stesso momento.
• ASSONI AFFERENTI PRIMARI: assoni che, dai recettori sensoriali somatici,
portano l’informazione al midollo spinale o al tronco dell’encefalo
attraverso la via dorsale. I loro corpi cellulari si trovano nel ganglio della
radice dorsale.
• SOMATOPIA: topografia delle sensazioni somatiche della superficie del
corpo a livello cerebrale( detta anche homunculus)
Prima via ascendente – Colonne dorsali lemnisco-mediali (sensibilità
tattile e vibratoria) Assoni sensoriali Abeta
Salgono lungo le colone dorsali del midollo
Arrivano al nuclei della colonna dorsale-da ispilaterale, la via diventa contro
laterale
Ascendono in un tratto di sostanza bianca, detto lemnisco mediale che passa
attraverso ponte, bulbo e mesencefalo
Sinapsi con Nucleo ventrale posteriore del Talamo (Vp)
I neuroni del Vp proiettano alla corteccia somatosensoriale o S1
• NOCICETTORI: forniscono segnali sull’informazione del dolore. Possono essere
termici, chimici o meccanici.
• IPERALGESIA: i nocicettori rispondono solo quando lo stimolo è così forte da
danneggiare i tessuti. E’ dato dalla diminuzione del livello di soglia,
dall’aumento di intensità degli stimoli o dal dolore spontaneo.
Seconda via ascendete – Via spinotalamica del dolore ( e temperatura)
Assoni Agamma e C decussano
Ascendono lungo il tratto spinotalamico della superficie ventrale del midollo
Arrivano al talamo e terminano nel Vp o nei nuclei intralaminari
Corteccia
• VIE TRIGEMINALI DEL DOLORE: strutture dolorifiche e termiche che vanno
verso il talamo dopo aver fatto sinapsi a livello del nucleo trigeminale
spinale del tronco. Ascendono al talamo nel lemnisco trigeminale
SISTEMA VISIVO
• PUPILLA: apertura che consente alla luce di entrare nell’occhio e
raggiungere la retina. Le sue dimensioni sono regolate dall’iride, muscolo
circolare.
• CORNEA: superficie vitrea e trasparente che ricopre iride e pupilla.
• SCLERA: la cornea continua nella sclera, parte bianca e dura del globo
oculare.
• DISCO OTTICO O MACCHIA NERA: in esso si originano i vasi retinici e da
esso le fibre del nervo ottico si allontanano dalla retina. Non c’è
percezione della luce perché non ci sono fotorecettori sensibili.
• MACULA: parte centrale della retina deputata alla visione centrale in
quanto possiede fotorecettori ed è priva di grossi vasi sanguigni.
• FOVEA: è la regione più sottile della retina e importante punto di
riferimento anatomico.
• CRISTALLINO: superficie posta dietro l’iride che si contrae/rilassa
permettendo la messa a fuoco dell’immagine.
• UMOR ACQUEO: liquido che si trova tra la cornea e il cristallino.
• UMOR VITREO: liquido che si trova tra il cristallino e la retina.
• RIFLESSO PUPILLARE ALLA LUCE: cambiamento consensuale della pupilla
a seconda della luce.
• CAMPO VISIVO: spazio che può essere percepito quando fissiamo davanti
a noi con un occhio.
• ACUITA’ VISIVA: capacità di distinguere tra due punti vicini.
• NUCLEO GENICOLATO LATERALE (NGL) dx e sx: sono i principali bersagli
dei due tratti ottici. E’ nella parte dorsale del talamo e ha sei strati: i
primi due ventrali, sono detti magno cellulari; gli altri quattro dorsali sono
detti parvocellulari.
Cellule gangliari della retina
Lasciano la retina attraverso il nervo ottico
Si incrociano a formare il chiasma ottico e decussano
Formano il tratto ottico
la maggior parte degli assoni innerva il NGL nel talamo e proietta alla corteccia visiva
o striata o area 17 di brodman. Gli altri vanno nell’ippotalamo, nel mesencefalo o nel
collicolo superiore.
IL CONTROLLO SPINALE/CEREBRALE DEL MOVIMENTO
• MOTONEURONI ALFA: sono responsabili della generazione della forza muscolare
e, insieme alle fibre da essi innervati, costituiscono le unità motrici del controllo
motorio. Sono controllati dalle corna ventrali
• MOTONEURONI GAMMA: innervano le fibre dei fusi muscolari, concorrono alla
contrazione muscolare e ci informano sulla lunghezze del muscolo.
• CAMBIAMENTO FENOTIPICO DEL MUSCOLO: adattamento delle fibre muscolari in
funzione del motoneurone dal quale sono innervate.
• SARCOLEMMA: membrana che riveste le fibre muscolari.
• MIOFIBRILLE: strutture cilindriche contenute dalle fibre muscolari
• RETICOLO SARCOPLASMATICO: struttura che riveste le miofibrille e immagazzina
ioni calcio e li rilascia in risposta ad potenziale d’azione.
• FUSI MUSCOLARI: insieme di fibre muscolari che si trovano nei muscoli
scheletrici e che sono ricoperti dalla capsula fibrosa.
• RIFLESSO MIOPATICO O ARCORIFLESSO DI STIRAMENTO: tendenza del muscolo
striato a contrarsi. Es riflesso patellare.
• ORGANI TENDINEI DEL GOLGI: strutture che misurano le variazioni di tensione o
forza di contrazione. Sono localizzati tra il muscolo e il tendine e proteggono il
muscolo da contrazioni eccessive.
• GANGLI DELLA BASE: ricevono informazioni dall’alto e creano un circuito o floop
che selezionano e danno inizio al movimento. Comprendono: il nucleo caudato,
il putamen, il globo pallido, il nucleo subtalamico e la sostanza nera.
• CERVELLETTO: è coinvolto nel controllo della coordinazione e precisione del
movimento. E’ formato da due emisferi cerebellari, separati dal verme che invia
output al tronco encefalico e dalla via spinale discendente ventro mediale).
Nella sostanza bianca vi sono i Nuclei cerebellari profondi.
Due vie cervello-motoneuroni
VIA LATERALE
• TRATTO CORTICO SPINALE: controlla i muscoli distali (movimenti delle
singole dita) Corteccia cerebrale
Passa attraverso la CAPSULA INTERNA, la BASE DEL PEDUNCOLO CEREBRALE nel
mesencefalo, poi PONTE e BULBO
Poi tra ponte e bulbo decussano
Formano il tratto cortico spin-laterale
Terminano nella regione dorso laterale delle corna ventrali e della sostanza grigia
intermedia
• TRATTO RUBRO-SPINALE: ha origine nel nucleo rosso del mesencefalo –
riceve input dalla corteccia frontale e controlla i muscoli del viso e i muscoli
distali degli arti – decussa nel ponte e si unisce al fascio cortico-spinale nella
colonna laterale del midollo
VIA VENTRO-MEDIALE: quattro tratti discendenti che hanno origine nel tronco
encefalico e terminano negli interneuroni spinali che controllano i muscoli prossimale e
assiali (equilibrio e postura)
• TRATTO VESTIBOLO-SPINALE: mantiene il capo eretto mentre ci si muove; ha
origine nel Nucleo vestibolare nel bulbo, che riceve input dal labirinto
vestibolare, tramite l’VIII nervo cranico.
• TRATTO TETTO SPINALE: ha origine nel collicolo superiore del mesencefalo;
riceve input diretti dalla retina, dalla corteccia visiva, afferenze somatosensoriali
ed uditive; ricostruisce una mappa del mondo circostante.
• TRATTO RETICOLO SPINALE PONTINO (MEDIALE): ha origine dalla
formazione reticolare del tronco encefalico. Aiuta a mantenere la postura eretta,
resistendo alla gravità.
• TRATTO RETICOLO SPINALE BULBARE (LATERALE): ha origine dalla
formazione reticolare del tronco encefalico e possiede l’effetto opposto, cioè
libera i muscoli dal controllo dei riflessi.
IL SISTEMA NERVOSO
• SISTEMA NERVOSO CENTRALE (SNC): encefalo+midollo spinale
• SISTEMA NERVOSO PERIFERICO (SNP): nervi cranici+nervi spinali+sistema
nervoso autonomo
• SOSTANZA BIANCA: insieme dei corpi cellulari; è il soma; veicola le informazioni
• SOSTANZA GRIGIA: insieme di assoni del SNC; elabora le informazioni
• GANGLIO: gruppi di neuroni del SNP. L’unica struttura del SNC che prende questo
nome sono i gangli della base.
• NERVO: fascio di assoni del SNP. L’unica struttura del SNC che prende questo
nome è il nervo ottico.
• ENCEFALO: è costituito da sostanza bianca e da sostanza grigia. Comprende
(dall’alto verso il basso): telencefalo (emisferi cerebrali + nuclei della base),
diencefalo (talamo + ipotalamo), tronco encefalico (mesencefalo + ponte + bulbo
o midollo allungato) e cervelletto.
• SCISSURA INTEREMISFERICA: scissura che divide gli emisferi cerebrali.
• CORTECCIA CEREBRALE: rivestimento degli emisferi. Si divide in: ippocampo,
corteccia olfattiva e neocorteccia.
• CORPO CALLOSO: fascio di fibre che collega i due emisferi. Sono la sede delle