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Deficit cognitivi dell'anziano
VIGILE SONNOLENTO STUPOROSO COMATOSO
Cervello senile Reversibile
Mild Cognitive Impairment Stabile
Demenze Vascolare
Altre Mista
Malattia di Alzheimer
Mista Demenze
Tratto da: Trattato Italiano di Psichiatria, Masson, Milano, 1999
Caso clinico n. 2
Un nostro paziente, quando lo abbiamo visto nelle fasi iniziali dell'AD, parlando del suo lavoro, voleva dirci quanto fosse bravo come dattilografo e si esprimeva così: "Non pervantarmi, ma io, quando cosavo con la... con la... cosa, la... [fail gesto di scrivere a macchina], sì, insomma... ero molto veloce e cosavo senza guardare [fa il gesto di battere sulla tastiera guardando da un'altra parte] e non facevo errori!" Alla domanda "Dove lavorava?" rispondeva "Io lavoravo al coso..., ero impiegato al coso... al... sì, dove c'è il sindaco... Al comune, ecco!... lavoravo in comune!".
Tratto da: Trattato Italiano di Psichiatria, Masson
Milano, 1999 Tratto da: Trattato Italiano di Psichiatria, Masson, Milano, 1999Impatto della demenza a livello individuale
Durata della vita
- aumenta 2-3 volte il rischio di morte
- demenza sottostimata come causa di morte
Sopravvivenza
- in 5 anni di follow-up la sopravvivenza media è 3 anni per i dementi e 4.2 per i non-dementi
- dopo 5 anni: deceduti il 70% dei dementi ed il 35% dei non-dementi
Qualità di vita
- deterioramento progressivo
- necessità di controllo e aiuto
Declino cognitivo
- declino annuale: 2.7 - 4.5 al MMSE
Declino funzionale
- 14% che diviene 54% dopo 3 anni
Revisione della letteratura sulla psicopatologia nella demenza (1)
da: Tariot, J Clin Psych 1999
- Alterazione Umore 19
- Alterazione ideazione 33.5
- globale 44
Agitazione
- smarrimento/errare 18
Alterazione Percezione
- allucinazioni 28
- misperceptions 23
Revisione della letteratura sulla psicopatologia nella demenza (2)
da: Tariot, J
Clin Psych 1999• Aggressività– verbale 24– fisica 14.3– resistenza/non cooperazione 14• Ansia 31.8• Ritirarsi, comport.passivo 61• Comport. Vegetativo– dormire 27– astinenza cibo/voracità 34
Depressione nella demenza• La depressione può insorgere in qualunque fase della demenza• Anamnesi: deve essere raccolta sia dal paziente che dal familiare• Valutare i fattori di rischio per patologia depressiva: storia personale o familiare positiva per depressione, eventi avversi recenti (lutti, pensionamenti, cambi abitazione)• Antidepressivi nei casi di: compromissione delle attività quotidiane, disturbi del comportamento
PSEUDODEMENZA DEMENZA
l’insorgenza della malattia non-è definita con precisione - la richiesta di intervento medico è richiesta in tempi brevi
l'evoluzione è lenta e i sintomi pregrediscono rapidamente; i familiari sono consapevoli del disturbo della malattia; l'anamnesi è negativa per malattie psichiatriche, mentre è positiva per tentativi di superamento dei deficit cognitivi e passività di fronte ai sintomi; si manifestano sentimenti di inadeguatezza, con conseguente resa di fronte ad obiettivi anche semplici e perseverazione nel tentativo di superare il problema. La pseudodemenza è caratterizzata da piena consapevolezza ed enfatizzazione dei deficit cognitivi, capacità relazionali inizialmente conservate, presenza costante di confusione, confusione notturna, compromissione dell'attenzione e concentrazione, e risposte errate.vaghe in particolare ai test disorientamento spazio-di orientamento temporale)
Trattamento
- Decorso inesorabilmente infausto in 5-10 anni
- Inibitori delle colinesterasi (rallentano il decorso per alcuni mesi)
- Riabilitazione psico-funzionale
- Accudimento
Disturbi di Personalità
L'Organizzazione Mondiale della Sanità definisce queste condizioni come "pattern di comportamento profondamente radicati e durevoli, che si manifestano come risposte inflessibili ad una larga gamma di situazioni sociali e personali."
Tratto da: M Marlowe and P Sugarman. ABC of mental health: Disorders of personality. BMJ, Jul 1997; 315: 176 - 179
Disturbi di personalità
I disturbi di personalità sono associati con modi di pensare, percepire e di rispondere emotivamente che differiscono sostanzialmente da quelli generalmente accettati. I pazienti tendono ad esibire un limitato repertorio di risposte stereotipate in diversi contesti.
sociali e personali
Questi pattern solitamente sono evidenti durante la tarda infanzia o l'adolescenza ma la necessità di verificarne la loro permanenza nel tempo, limita l'uso del termine "disturbo" ai soli adulti
Tratto da: M Marlowe and P Sugarman. ABC of mental health: Disorders of personality. BMJ, Jul 1997; 315: 176 - 179
Disturbi di personalità
Problemi nella definizione
- Assenza di uno standard di normalità della personalità o del comportamento
- Terminologia confusa derivante da diverse prospettive teoriche
Tratto da: M Marlowe and P Sugarman. ABC of mental health: Disorders of personality. BMJ, Jul 1997; 315: 176 - 179
La classificazione dei Disturbi di Personalità OMS
- F60 Disturbi di Personalità Specifici:
- - Paranoide Include le categorie precedentemente usate della personalità sensitiva e querelante
- - Schizoide Distinto dal disturbo schizotipico, che è legato
allaschizofrenia
- Dissociativo - Precedentemente chiamato personalità antisociale, asociale, psicopatica, o sociopatica
- Emotivamente instabile - Include i tipi impulsivo (esplosivo) e borderline
- Istrionico - Precedentemente personalità isterica
- Anankastico - Precedentemente personalità ossessiva
- Ansioso - Chiamato anche personalità evitante
- Dipendente - Precedentemente personalità astenica, inadeguata, o passiva
Tratto da: M Marlowe and P Sugarman. ABC of mental health: Disorders of personality. BMJ, Jul 1997; 315: 176 - 179
Possibili cause
- C'è una crescente evidenza a sostegno di una componente genetica alla base di alcuni comportamenti (come l'etilismo ad esordio precoce nei maschi)
- La ricerca neurochimica ha trovato una relazione tra il metabolismo cerebrale della serotonina ed un eccesso di impulsività ed aggressività
- Alcuni disturbi della
Teorie psicologiche si sono focalizzate sulla incapacità di progredire nei vari stadi dello sviluppo come risultato di condizioni avverse, portando a problemi nel mantenere legami più tardi nella vita.
Tratto da: M Marlowe and P Sugarman. ABC of mental health: Disorders of personality. BMJ, Jul 1997; 315: 176 - 179
Epidemiologia:
- Prevalenza nella popolazione generale varia dal 2% al 13%, più alta negli istituti (ospedali, case di cura, e prigioni)
- Alcune diagnosi sono più frequenti nei maschi (come il Disturbo Dissociativo di Personalità), altre più frequenti nelle donne (come il Disturbo Istrionico e quello Borderline della Personalità)
- Alcune forme comuni di presentazione dovrebbero indirizzare ad una immediata considerazione di un sottostante disturbo della personalità
Tratto da: M Marlowe and P Sugarman. ABC of mental health: Disorders of personality. BMJ, Jul 1997; 315: 176 - 179
Per scopi pratici, questi disturbi sono spesso raggruppati in tre cluster che condividono delle caratteristiche cliniche:
- Cluster A: i pazienti spesso sembrano bizzarri o eccentrici (come i paranoidi o i schizoidi). Il disturbo schizotipico è spesso incluso in questo cluster.
- Cluster B: i pazienti possono sembrare drammatici, emotivi, o erratici (come il tipo istrionico, dissociativo, o borderline di personalità emotivamente instabile).
- Cluster C: i pazienti si presentano come ansiosi o impauriti (come il tipo dipendente, ansioso o anankastico).
Tratto da: M Marlowe and P Sugarman. ABC of mental health: Disorders of personality. BMJ, Jul 1997; 315: 176 - 179
I pazienti con disturbo di personalità si possono presentare in vari modi. Alcuni comportamenti indicativi del disturbo di personalità possono
Essere franchi (come l'aggressione estrema), ma altri possono essere subdoli (come una pronunciata difficoltà nel comportamento deciso o comportamento di evitamento)
• Reazioni temporanee a circostanze particolari non giustificano una diagnosi di disturbo di personalità
Tratto da: M Marlowe and P Sugarman. ABC of mental