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Psichiatria - schizofrenia Pag. 1
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FATTORI DI RISCHIO BIOLOGICI

es. vulnerabilità genetica e familiarità (il rischio aumenta con l’aumentare del grado di affinità)

Concordanza tra MZ(48%) e DZ (17 %) = la concordanza non cambia se allevati separatamente

Studio di Tienari et al (2004) = la concordanza era coi genitori biologici ma tra i figli di genitori biologici schizofrenici

solo il 10% si ammalava; il rischi era maggiore per i figli di genitori schizofrenici adottati da famiglie disfunzionanti

ALTERAZIONI NEUROCHIMICHE : L’ipotesi dopaminergica (Snyder 1976)

-agenti dopaminergici (es. anfetamine) possono indurre o aggravare una psicosi schizofrenica

-antagonisti della dopamina (fenotrazine, butirrofenoni) sono efficaci nel controllare alcuni sintomi (positivi) della

schizofrenia

-la potenza antipsicotica di queste sostanze è direttamente proporzionale alla loro capacità di bloccare i recettori D2

-L.dopa, usata per la terapia del morbo di Parkinson, può provocare sintomi schizosimili

-inefficacia in molti casi (20-30%) del blocco dopaminergico

-dati biochimici incostanti (es. elevati livelli di dopamina, suoi recettori e metaboliti)

-efficacia di farmaci antipsicotici “atipici” con azioni su altri trasmettitori (es. clozapina, potente antipsicotico, è un

forte inibitore della serotonina)

-sostanze allucinogene come LSD, potenti agonisti dei recettori SHT, danno psicosi schizofreniformi

-diversi dati indicano un ruolo del glutammato: la ketamina e la feniciclidina producono sintomi schizofreniformi

-inefficacia dei bloccanti della dopamina sui fenomeni nucleari, fondamentali, anzi solitamente li peggiorano

VIE DOPAMINERGICHE

1-mesocorticale = dal mesencefalo alla corteccia. Ruolo cognizione e comunicazione sociale

2-mesolimbico = dal mesencefalo al sistema limbico. Ruolo processi emotivi e motivazionali

3-nigro-striatale = dalla sostanza nera ai nuclei della base. Ruolo controllo organizzazione motoria

4-

Nelle schizofrenie vi sarebbe uno squilibrio tra i sistemi mesocorticali e mesolimbici, con ipereattività mesolimbica

(sintomi positivi) e ipoattività mesocorticale (sintomi negativi)

Gli antipsicotici bloccano la via nigro-striatale producendo una sintomatologia extrapiramidale e agiscono con effetti

endocrinologici (aumento della prolattina e fenomeni correlati)

Gli antipsicotici “atipici” hanno meno effetti collaterali di questo tipo

ASPETTI NEUROPATOLOGICI, NEUROMORFICI, NEUROFUNZIONALI

Non c’è un’alterazione specifica e caratteristica della schizofrenia

DATI MORFOLOGICI

Allargamento dei ventricoli laterali (30% dei casi)

Riduzione bilaterale lobi temporali (6% dei casi) e dell’ippocampo (10% dei casi)

Dato più consolidato: ipofrontalismo = sia come riduzione morfologica che come funzionamento atipico della corteccia

FATTORI DI RISCHIO DA EVENTI

*Ruolo dei life events nell’esordio : problematicità della nozione e del rapporto causale

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Publisher
A.A. 2012-2013
5 pagine
SSD Scienze mediche MED/25 Psichiatria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ELogic di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psichiatria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Barale Francesco.