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Psichiatria – Disturbi Infanzia Pag. 1
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DISTURBI DELL'INFANZIA, DELLA FANCIULLEZZA E DELL'ADOLESCENZA

Ritardo mentale: si tratta di un disturbo che causa un funzionamento intellettivo significativamente al di sotto della media, con concomitanti deficit del funzionamento adattivo e con esordio prima dei 18 anni. Il primo criterio di classificazione del ritardo mentale è dato dal punteggio del QI, ossia il quoziente intellettivo. Attraverso le scale di intelligenza è infatti possibile misurare le capacità cognitive delle persone, ed i punteggi ottenuti possono essere utilizzati come parametro di riferimento. La media dei punteggi di tali scale varia da 85 a 115. Al di sotto di 85 si parla di intelligenza al di sotto della media; sotto i 75 punti si parla di ritardo mentale. Il secondo criterio di diagnosi del ritardo mentale prende in considerazione il funzionamento adattivo del bambino. Con ciò si intendono le abilità che si sviluppano nell'infanzia, come lavarsi e vestirsi.

comprendere concetti di tempo e di denaro, saper usare gli strumenti, fare compere e viaggiare sui mezzi di trasporto pubblici, nonché diventare un soggetto capace di partecipare alle interazioni sociali. L'ultimo parametro per la diagnosi del ritardo mentale è costituito dall'età di esordio. Tale disturbo deve necessariamente presentarsi prima dei 18 anni. Disturbi dell'apprendimento: sono tre, ovvero il disturbo della lettura, il disturbo del calcolo e il disturbo dell'espressione scritta. Essi non fanno riferimento a difficoltà dovute a deficit sensoriali, come problemi di udito o di vista. Il disturbo della lettura, noto come dislessia, produce nel bambino gravi difficoltà nel riconoscere le parole e nel comprendere ciò che legge, nonché nello scrivere correttamente le parole. Nel disturbo del calcolo il bambino può incontrare difficoltà nel riconoscere i simboli numerici, nel ricordarsi di aggiungere il riporto.nel contare degli oggetti o nel seguire passaggi matematici. Il rendimento mediocre in matematica è comune quanto il rendimento mediocre nella lettura e nell'espressione scritta. Il disturbo dell'espressione scritta è caratterizzato da una compromissione della capacità di comporre testi scritti (evidenziata da numerosi errori di ortografia, di grammatica e di punteggiatura), la quale è abbastanza grave da interferire con il rendimento scolastico o con le attività della vita quotidiana che richiedono abilità di scrittura. Disturbo delle capacità motorie: è detto anche disturbo di sviluppo della coordinazione, e causa una compromissione dello sviluppo della coordinazione motoria che non è spiegabile con il ritardo mentale o con una condizione medica generale come la paralisi cerebrale. I bambini che ne soffrono hanno difficoltà, per esempio, nell'allacciarsi le scarpe, nell'abbottonarsi la camicia e, quando

Sono più grandi, nel costruire dei modelli e nel giocare con la palla.

Disturbi della comunicazione: il primo disturbo è quello dell'espressione del linguaggio, nel quale il bambino ha difficoltà ad esprimersi attraverso il linguaggio. Egli può apparire desideroso di comunicare ma non essere in grado di trovare le parole giuste, utilizzando frasi abbreviate caratterizzate da una struttura grammaticale eccessivamente semplice in rapporto all'età. Il secondo disturbo, detto disturbo della fonazione, è caratterizzato da una comprensione adeguata del linguaggio, ma l'eloquio assomiglia a quello dei bambini molto piccoli. Quindi le parole vengono semplificate (per esempio 'blu' diventa 'bu', oppure 'scarpe' diviene 'cappe'). Il terzo ed ultimo disturbo è la balbuzie, ossia un'anomalia del normale fluire dell'eloquio, caratterizzata da frequenti ripetizioni o prolungamenti di suoni.

lunghe pause fra le parole, sostituzione di parole difficili daarticolare con parole più facili e ripetizione di parole monosillabiche (per esempio <>). Talvolta la balbuzie è accompagnata da movimenti muscolari quali ammiccamenti e tic. Disturbi generalizzati dello sviluppo: sono contraddistinti da gravi deficit e da una compromissione generalizzata di molteplici aree dello sviluppo, che includono la compromissione della capacità di interagire e di comunicare con gli altri e la presenza di un comportamento stereotipato. L'autismo fa parte di questa categoria; esso rappresenta una grave anomalia del processo di sviluppo e per questo motivo si differenzia dai disturbi mentali che insorgono nell'età.
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Publisher
A.A. 2012-2013
3 pagine
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SSD Scienze mediche MED/25 Psichiatria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psichiatria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Cedro Clemente.