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IDEA OSSESSIVA IDEA PREVALENTE

Vissuta come estranea alla personalità Vissuta come parte integrante della personalità

Non ha rapporti diretti con l’affettività Sostenuta da un fondo affettivo intenso

Non viene accettata dal soggetto Accettata dal soggetto anche se spiacevole

Criticata come assurda Criticabile, ma non ritenibile come assurda

Limita l’espressione della personalità Talora connessa ad attività creative

Il delirio è un errore morboso di giudizio che non si lascia rettificare dall’esperienza e dalla critica ed

Il delirio

è un giudizio patologicamente falsato. Si ha nel delirio la assoluta certezza soggettiva e spesso

l’assurdità che si basa non solo sul contenuto ma anche sulla forma, ossia come la persona ha

formulato questo giudizio e quanto questo sia condivisibile. Schneider afferma che ciò che

caratterizza il delirio è il modo in cui il suo contenuto è percepito e la forma con cui si manifesta,

poiché il delirante vive in un mondo ormai disconnesso e non più comunicabile né condivisibile con

gli altri soggetti. Il delirio, in base allo stato di coscienza, può essere:

• lucido

• sistematizzato: buona organizzazione interna

• non sistematizzato: frammentario, idee isolate, incostanti e non correlate tra loro

• confuso

Il delirio ha la caratteristica di essere auto-centrico: il delirante è soggetto e oggetto del delirio.

Nel delirio paranoico abbiamo un pensiero lucido, coerente, sistematizzato e verosimile, mentre nel

delirio paranoide il pensiero è incoerente e non sistematizzato, inverosimile e con lassità dei nessi

logici.

Jaspers divide i deliri in primari e secondari. I deliri primari non indipendenti da qualsiasi esperienza

psichica, caratterizzati da fenomeni primari non derivabili, psicologicamente indeducibili, spesso

preceduti da stato d’animo predelirante (Wahnstimmung).

• La percezione delirante è caratterizzata da una percezione di per sé corretta in cui si ha un

riferimento ad un oggetto reale a cui viene attribuito un significato abnorme, in genere nel

senso dell’auto riferimento. Deve essere distinta dall’allucinazione in cui non si ha l’oggetto

reale.

• Intuizione delirante è una convinzione che insorge con i caratteri della subitaneità,

dell’illuminazione improvvisa e della assoluta certezza soggettiva.

• Rappresentazione delirante è la rappresentazione mentale o ricordo che viene investito da

significato abnorme

Il delirio secondario è derivabile psicopatologicamente da uno stato psicologico abnorme. Tra

i deliri secondari si riconoscono:

• alterazione dell’affettività

Deliri olotimico: secondario ad

• Delirio caratterogeno: in personalità psicopatiche

• Delirio situazionale: esempio nel gap situazionale (es. immigrati che non comprendono la

lingua); si sviluppano in seguito a particolari situazioni ambientali

• Delirio secondario a fenomeni psicosensoriale abnorme

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Al loro interno tutti i deliri, sia primari che secondari, si distinguono sulla base del contenuto.

• Delirio di persecuzione

• Delirio di trasformazione

• Deliri mistici

• Deliri deliroidi olotimici depressivi

• Deliri deliroidi olotimici di grandezza

• Deliri erotomane

• Delirio di gelosia

2. Alterazioni della percezione

è un’attività psichica complessa, recettiva e costruttiva, mediante la quale le sensazioni

La percezione

diventano significative per il soggetto. È volta ad integrare le sensazioni con l’esperienza appresa, è

la consapevolezza di cose materiali che si presentano ai sensi.

Questo processo avviene in 2 fasi: la sensazione e la percezione. Durante la prima fase si hanno

processi elementari non elaborati psicologicamente, prodotti dall’interazione tra stimolazioni del

mondo esterno e organi di senso. Durante la percezione invece si ha un’attività psichica che coinvolge

l’integrazione, l’attenzione, la memoria e l’affettività che si esplica con l’interpretazione dello

stimolo.

Jaspers fa una netta distinzione tra percezioni e rappresentazioni (o immagini). La rappresentazione

è la riattivazione di esperienze di percezione passate, in assenza dello stimolo sensoriale che le

avevano evocate.

PERCEZIONI RAPPRESENTAZIONI

Carattere di obiettività e concretezza, comune Carattere di oggettività, immagine e privatezza

ad altri

Inquadrate in parametri spazio-tempo Collocate nello spazio interno

Contorni definiti, evidenti in ogni dettaglio Imprecise, fluttuanti, vaghe, incomplete

Costanti, possono venire mantenute nello spazio Fugaci, devono essere sempre rievocate,

percettivo scompaiono se attenzione e interesse si riducono

Non volontà-dipendenti, non possono essere Volontà-dipendenti, possono essere create o

create o modificate a piacere; legate a modificate a piacere; sono legate a sensazione di

sensazione di Passività attività

La rappresentazione è comunque fondamentale per la percezione, che non è solo registrazione degli

stimoli esterni. Ciò che viene percepito (percetto) infatti, è solo in minima parte dovuto agli organi

di senso e si fonda sull’integrazione tramite la rappresentazione fondata sull’esperienza appresa. Ciò

assicura la continuità del percepito.

Disturbi della percezione

• Alterazione dell’intensità

Alterazioni quantitative: delle percezioni che dipende dalla soglia

sensoriale. Dal livello di coscienza e dallo stato emotivo. Tra i disturbi quantitativi si ritrovano

L’iperestesia si ritrova in: aura epilettica e emicranica, intossicazioni,

iperestesia e ipoestesia.

stati d’ansia, mania. L’ipoestesia invece in depresso, schizofrenico, soggetto con demenza.

12

• Alterazioni qualitative: Si ha il cambiamento di una qualità percettiva elementare. Si possono

avere alterazioni di colore, volume, forma, collocazione spaziale, distorsione di

suono/gusto/odore. Queste alterazioni sono tipiche dello schizofrenico, dell’epilessia del lobo

temporale, dell’alcolista, degli stati confusionali, dell’utilizzo di sostanze allucinogene,

dell’intossicazione da farmaci e negli attacchi di panico.

• Alterazioni dei caratteri percettivi: Modificazione delle qualità accessorie che accompagnano

le percezioni: sentimenti di familiarità/estraneità, realtà/irrealtà, piacevolezza/spiacevolezza.

Rientrano nei disturbi della coscienza dell’io come esperienze della depersonalizzazione

• Si ha l’incapacità di fondere in un evento unico le percezioni

Dissociazione dalle percezioni:

che provengono in modo simultaneo da un’unica fonte, come nel caso di visione e suono di

uno strumento che vengono percepite in modo separato. Alterazione rintracciabile soprattutto

nel soggetto schizofrenico e nell’intossicato da allucinogeni.

• Falsamento della percezione:

Illusioni: percezioni reali che vengono distorte o percepite con caratteristiche non corrispondenti alle

I fattori favorenti sono l’indefinitezza dello stimolo, il livello di attenzione e lo stato

reali proprietà.

emotivo che crea aspettative. È una “percezione inadeguata all’oggetto”: infatti non c’è un errore di

identificazione ma di interpretazione fondato su inadeguata integrazione tra dati sensoriali e

psicologici del soggetto. È un fenomeno diffuso; in condizioni fisiologiche se migliorano le

condizioni di percezione, il fenomeno viene corretto. Diviene patologico quando è accompagnato

dall’incapacità di criticare la percezione sbagliata una volta cambiate le circostanze favorenti.

Esistono 3 tipi di illusioni: illusioni da disattenzione, illusioni affettive, pareidolie. Nelle illusioni da

disattenzione il livello di attenzione è ridotto, i legami tra dati percettivi e soggettivi sono lassi e la

loro integrazione casuale. La componente rappresentativa è amplificata. Si ritrovano negli stati di

affaticamento, sonnolenza, oligofrenia, demenza, droghe. Le illusioni affettive sono date dal fatto che

di base orienta l’aspettativa verso specifici contenuti percettivi e limita la

la condizione affettiva

capacità di verificarne la validità. Le pareidolie sono frutto dell’attività percettivo-costruttiva

volontaria e cosciente che elabora stimoli sensoriali vaghi ed elementari strutturandoli in una

configurazione complessa, nitida e concreta, in assenza di dinamismi affettivi e disattentivi. Il

richiamo dell’attenzione non comporta ridefinizione dell’illusione, a differenza dei primi due tipi.

Non sono patologiche (es interpretazione delle nuvole e delle tavole di Rorschach)

Allucinazioni: percezioni senza oggetti, in assenza di stimolo con carattere di concretezza, obiettività,

spazialità, accompagnate da un incontrollabile sentimento di realtà per cui non vengono riconosciute

come erronee. Analogamente al delirio il contenuto o significato si riferisce quasi sempre

all’allucinato stesso. Hanno 2 caratteristiche fondamentali: senso di certezza-giudizio di realtà,

sensazione esterna. Fattori favorenti: epilessia, SM, alcolismo, intossicazioni (LSD, cocaina, etc),

droghe, schizofrenia, alterazioni stato di coscienza, sclerosi a placche. Possono essere:

o elementari

o complesse

o combinate

o funzionali

o riflesse

o sinestesia 13

Pseudoallucinazioni: sono fenomeni intrusivi ed intensi che hanno tutte le caratteristiche delle

allucinazioni ma sono all’interno dello spazio fisico del soggetto e sono riconosciute come

esperienze che non hanno a che fare con la realtà. I pazienti sono consapevoli che gli altri non

possono percepire la loro sensazione. Sono principalmente di tipo uditivo o visivo.

Allucinosi: fenomeni allucinatori visivi o uditivi con notevole estesia sensoriale, proiettati nello

spazio esterno.

Alterazioni dell’attenzione

.

3

L’attenzione è la capacità di focalizzare e dirigere la coscienza su contenuti specifici e determina il

grado di lucidità della coscienza. Si parla di attenzione dispersa quando questa fluttua da un oggetto

ad un altro senza focalizzarsi su uno in particolare. L’attenzione concentrata, che può essere

spontanea o volontaria in cui la psiche si concentra su particolari contenuti di coscienza eludendone

altri. Abbiamo poi l’attenzione aspettante in cui si ha la polarizzazione verso un fatto che non è

ancora avvenuto ma è diventato oggetto della nostra coscienza. Comporta un assetto delle strutture

percettive sintonizzato alla ricezione di specifici segnali. La distrazione è una diminuita capacità di

orientamento seletti

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
56 pagine
SSD Scienze mediche MED/48 Scienze infermieristiche e tecniche neuro-psichiatriche e riabilitative

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher irehhh di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica in salute mentale e psichiatrica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Castellini Giovanni.