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Disturbi della nutrizione
Il primo di questi disturbi della nutrizione è la cosiddetta "picacismo", disturbo molto banale che consiste nel fatto che il bambino, oppure l'adulto con grave deficit intellettivo, assume per bocca roba non commestibile (sassi, erba, distruzione di intonaco...). Il secondo tipo di disturbo, meno banale, è il ruminazione. Questo consiste nel fatto che il bambino assume cibo, non lo deglutisce ma lo tiene in bocca per minuti o ore. Alla fine, lo sputa. Se un bambino ha questo disturbo, vuol dire che non sta per niente bene, vuol dire che nella situazione in cui assume cibo ha un'angoscia bestiale (di tipo situazionale, deglutisce solo in famiglia? Deglutisce in altri posti?), o ancora peggio potrebbe essere psicotico e quindi avere grossissime difficoltà nel deglutire per meccanismi molto complessi da capire ma che non vanno mai esclusi. Il terzo disturbo da analizzare è il disturbo da evitamento di alcuni cibi con o senza assunzione selettiva. QuestoÈ un quadro presente in infanzia/adolescenza che si caratterizza per il fatto che questi bambini assumono pochissimi alimenti e sempre solo quelli. Come mai? In un caso drammatico, il prof venne chiamato dagli oculisti dell'ospedale per un ragazzo di 16 anni che stava diventando ceco e non capivano perché, ma registravano un grave danno al nervo ottico. Una delle infermiere disse "ma forse questo ragazzo mangia male", venne fuori che questo ragazzo dall'età di 5 anni in poi si nutriva solo di carne fritta, patatine e dolci. Non aveva mai messo in bocca frutta, verdura -> deficit di vitamine pauroso che lo stava portando alla cecità. Il punto è che queste persone spesso hanno anche degli aspetti fobici che sostengono tali comportamenti: "io non mangio le carote perché ho paura che mi vada di traverso", stiamo parlando non solo di una scelta ma anche di un evitamento da paura. I quadri visti finora non hanno nulla a cheFare con i disturbi dell'alimentazione propriamente detti che analizzeremo di seguito.
Anoressia nervosa: l'intensa paura di acquisire peso o di diventare francamente grassi (criterio B) o comunque di mettere in atto comportamenti che impediscono l'aumento di peso pur essendo il soggetto ovviamente gravemente sottopeso.
Il disturbo del modo in cui vivo il peso e la forma del mio corpo determina la fondamentale influenza che il peso e la forma del corpo hanno sulla stima che ho di me stesso (criterio C). Questo ultimo punto è fondamentale. Quindi, io mi ritengo buona, brava, capace, degna stima, non perché sono brava a scuola/ho gli amici ecc. bensì la mia autostima dipende da quanto riesco a perdere peso / da quanto riesco a non mangiare. Ultimo punto: il paziente non si rende conto della gravità della situazione nella quale si trova, anche perché ha una valutazione della propria condizione fisica totalmente sballata.
Ilotevole riduzionecriterio A è la conseguenza di B e C, quindi, una ndell’assunzione calorica con perdita di peso, oppure, una non crescita del corposecondo i parametri di altezza e peso considerati fisiologici in una fase dellosviluppo perché si mangia poco (criterio A). Una delle cose peggiori è chenell’ultima edizione del DSM non è più presente fra i criteri per fare diagnosi dil’amenorrea,anoressia nervosa ovvero, l’assenza di ciclo mestruale. Questo èun errore gravissimo in quanto l’assenza di ciclo mestruale è un elementoimprescindibile nell’anoressia nervosa. Ci sono tantissime ragazze che hannoun BDI di 17, 16, 15, a volta anche 14 e hanno le mestruazioni. L’anoressianervosa, per motivi che ancora non si sono capiti, comporta il fatto che già a17.5 di BMI questa gente va in amenorrea. Questo dato dà la misura di quantosia importante l’assenza di ciclo mestruale, chevuol dire assenza di ormoni, che spesso vuol dire di conseguenza problemi medici gravi, primo fra tutti l'osteoporosi. Altro aspetto più legato alla terapia, uno degli indicatori più attendibili, seri, credibili, di effettiva progressione della remissione dalla malattia è il recupero del ciclo, se non recuperano il ciclo vuol dire che ancora non ci siamo (3 mesi consecutivi di ciclo). Con le pazienti si dice che devono arrivare al peso minimo necessario per far sì che si riattivi la produzione di ormoni. Andando ancora più avanti e sempre in modo molto dipendente dagli ormoni, un'anoressica sarà davvero fuori dalla sua condizione (quantomeno clinicamente) quando gli ritornerà il desiderio sessuale. Allo stesso modo, non è considerato il problema dell'anoressia maschile che è a dir tanto il 5% della casistica (e meno male, perché quando arriva un anoressico maschio suona a morte) -> l'anoressico maschio non.ha testosterone, ribadendo l'importanza dell'aspetto ormonale. Disgraziatamente, molti medici continuano a dare la pillola a ragazze che sono andate in amenorrea per farle tornare le mestruazioni. Far venire con gli ormoni le mestruazioni a una persona il cui corpo ha detto "non le puoi avere le mestruazioni" è un errore particolarmente grave da un punto di vista medico. Ci sono due varietà di anoressia, la varietà restrittiva abbuffate e condotte di eliminazione. cosiddetta e la varietà con La prima (restrittiva) si caratterizza per un comportamento alimentare di tipo semi-digiuno cronico; di solito tolgo la pasta, pane, i grassi, la carne... alla fine queste pz arriveranno ad assumere 6-700 calorie di verdure a dir molto e l'organismo dovrà adattarsi: il metabolismo rallenterà moltissimo, si ridurrà il battito cardiaco, si abbasserà la pressione e soprattutto il cervello soffrirà molto, muoiono sia
Le cellule nervose che muscolari (cannibalizzano il cuore). La seconda varietà (con condotte di eliminazione) alla base ha sempre il solito semi-digiuno con sporadiche perdite di controllo sul cibo che si chiamano abbuffate soggettive (perché possono abbuffarsi di yogurt in modo maggiore rispetto a quello che ritiene idoneo), in cui la pz ha l'impressione di non riuscire a fermarsi mentre assume il cibo (elemento qualificante dell'abbuffata). Dopo l'abbuffata, l'angoscia di rimando di aver perso il controllo sulla situazione favorisce dei cosiddetti meccanismi di compenso che sono il vomito, l'uso di lassativi/diuretici e farmaci anoressizzanti, oppure, l'attività fisica esasperata. L'anoressia con abbuffate è pericolosissima perché è difficile che muoia un'anoressica restrittiva (ha un equilibrio), muoiono più facilmente questo sottotipo di anoressiche per l'uso di farmaci e lassativi le.
Portano ad avere un grave scompenso elettrolitico e causano insufficienza renale / scompenso cardiaco. Il DSM fa le suddivisioni sulla base dell'indice di massa corporea. Il secondo quadro clinico scritto dal DSM è la bulimia nervosa.
Bulimia nervosa
Le bulimiche sono quasi sempre normopeso o sovrappeso. Come per le anoressiche, anche le bulimiche hanno una stima di sé estremamente influenzata dalla forma e dal peso del corpo ma hanno la caratteristica aggiuntiva delle classiche abbuffate, ovvero, mangiare in un arco di tempo circoscritto una quantità di cibo mostruosa senza considerare il cosa si mangia.
Abbuffata oggettiva
Questo tipo di abbuffata si chiama e l'assunzione di questa quantità enorme avviene con il senso totale di perdita di controllo. Per rimediare perlomeno parzialmente a tutto ciò fanno uso di lassativi, diuretici, vomito, farmaci, palestre, anfetamine, pasticche dal web ecc. Dato che la bulimica è normopeso/sovrappeso ha le
Mestruazioni e quindi gli ormoni circolano. La bulimica, dato che mette la forma e il peso corporea al centro dei criteri per la propria autostima, ha una stima di sé a volte disastrosa, sono molto più frequentemente delle anoressiche depresse gravi, sono persone che hanno un rischio alto non tanto di suicidio (che pure c'è) ma di autolesionismo (di solito in seguito a fenomeni traumatici). La bulimica è un'anoressica mancata.
Disturbo da Bing Eating: è una piaga sociale negli USA, nelle zone industrializzate della Cina, India, in Inghilterra... da noi molto meno. Si caratterizza per l'assunzione di quantità di cibo paurose non seguite dall'utilizzo di meccanismi di compenso. Quindi, le mestruazioni ci sono, non ci sono le conseguenze dei lassativi ma c'è un'obesità gravissima. Anche il disturbo da BE presenta una quota di pz che ha subito violenze, molestie, abusi, stupri, meno che nel caso della bulimia nervosa.
ma sicuramente importante. Una delle prime cose da sapere è che fra le tantissime caratteristiche dei disturbi dell'alimentazione c'è il fatto che noi dobbiamo distinguere in modo motivato due tipologie di pz: da un lato le pz anoressiche restrittive che sono un mondo a sé e dall'altro le anoressiche con abbuffate e condotte di alimentazione. Le bulimiche e il disturbo da BE sono un'altra cosa ancora. Le anoressiche restrittive hanno tutta una serie di caratteristiche che le rendono un prototipo a parte, cominciando dalla personalità: molto spesso è ossessiva; punto due, non hanno la minima voglia di cambiare perché stanno bene nella loro condizione di anoressiche, visto che è il trionfo della loro capacità di autocontrollo e autogestione del corpo. Quindi, essere secca come un chiodo per loro è gratificante. Per queste pz riuscire a mantenere la magrezza tanto desiderata è la cosa più importante.
del mondo. Una quota di anoressiche sono francamente psicotiche, hanno un insight pari a 0, non hanno un esame di realtà adeguato rispetto al disastro nel quale si trovano e non gli importa niente. Schiodarle da tutto questo è difficilissimo poiché il livello di sofferenza di queste ragazze è basso e la gratificazione alta. Per quanto riguarda le anoressiche con abbuffate e condotte di eliminazione che non riescono a gestire la questione cibo come vorrebbero, le bulimiche, e i soggetti con disturbi da BE; questi 3 gruppi hanno un'altra caratteristica che non si condivide con le anoressiche restrittive, cioè, che nell'arco della vita molte anoressiche con abbuffate diventano bulimiche, molte bulimiche diventano anoressiche con abbuffate e condotte di eliminazione, molte persone con disturbo BE diventano bulimiche, ma nessuno diventa anoressico restrittivo. Quindi, nel corso della vita o perché non si sono