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CAMICI E ALTRI INDUMENTI PROTETTIVI

Il camice, i calzari, le sovrascarpe e il copricapo devono essere utilizzati per proteggere cute e indumenti da materiale biologico e indossati quindi prima del contatto con sangue, liquidi biologici, secrezioni o escrezioni, o prima del contatto possono generare schizzi o spruzzi di materiale organico. Il camice non deve essere riutilizzato, nemmeno per l'assistenza allo stesso paziente.

I bordi dei guanti devono essere tirati sopra i polsi o sulle maniche dei camici. Il camice sporco deve essere rimosso prima di uscire dalla stanza del paziente e successivamente va eseguito il lavaggio delle mani.

Le calzature servono per proteggere gli arti inferiori degli operatori da schizzi, contaminazioni, incidenti meccanici, tagli, schiacciamento e dal contatto con agenti fisici, chimici e infettivi.

I manicotti possono essere utilizzati a protezione dell'avambraccio durante manovre che richiedono un contatto diretto fra paziente ed avambracci dell'operatore.

Possono essere utilizzati in aggiunta al camice MASCHERINE E PROTEZIONI FACCIALI Le mascherine evitano la trasmissione delle infezioni per contatto diretto con le mucose e impediscono ai microrganismi eliminati dalle vie aeree di contaminare persone o superfici a breve distanza (50-100 cm). Le linee guida del Center for Disease Control and Prevention affermano che le mascherine utilizzate nei contesti sanitari assolvono principalmente 3 scopi: - proteggere il personale sanitario dal contatto con materiale infetto del paziente - proteggere i pazienti dall'esposizione ad agenti infettivi provenienti dalla bocca o dal naso degli operatori sanitari - limitare disseminazioni nell'ambiente di potenziali secrezioni respiratorie infette. È stato dimostrato che l'utilizzo delle protezioni facciali è efficace per proteggere sia il personale sanitario che i pazienti. Nei contesti sanitari sono disponibili 2 tipi di maschere: - maschera chirurgica - maschera per procedure o

isolamento+Le maschere non devono essere confuse con i particolari protettori respiratoriutilizzati per prevenire l'inalazione di piccole particelle che possono contenere agenti infettivi trasmessi per via respiratori.

Quando si indossa una mascherina si deve parlare il meno possibile, per ridurre il flusso di aria respirata.

Gli occhiali protettivi e gli schermi facciali hanno lo scopo di proteggere gli occhi da contaminazione da goccioline o schizzi di liquidi corporei.

Sono riutilizzabili, devono essere rimossi dopo aver sfilato i guanti e al termine dell'uso si procede a pulire la superficie interna ed esterna utilizzando panni monouso e una soluzione detergente-disinfettante.

SEQUENZA PER INDOSARE DPI- Camice-> estrarre il camice dalla confezione, maneggiarlo con cura per evitare strappi o lacerazione che ne comprometterebbero l'efficacia, infilare le braccia all'interno delle maniche (l'apertura va su retro), allacciare per primi i lacci superiori

facendo attenzione a non fare nodi, rendendo poi difficile la rimozione del presidio, allacciare poi i lacci all'altezza della nuca. - Mascherina (o filtrante facciale-respiratore): estrarre dalla confezione, la parte che presenta un rinforzo metallico va poggiata sul naso, allacciare per primi i lacci superiori posizionandolo all'incirca sulla parte occipitale della testa, allacciare poi quelli inferiori all'altezza del collo, NON incrociare le allacciature perché questo renderebbe più difficile la rimozione del presidio. Controllare l'aderenza della mascherina al volto utilizzando le sagomature presenti sulla parte superiore (piegare il rinforzo metallico per farlo aderire al naso). - Occhiali protettivi o mascherina con visiera: afferrare gli occhiali dalla parte laterale o superiore, meglio evitare la parte davanti delle lenti ed indossarli facendo attenzione che siano stabili e fermi, un'eventuale caduta degli occhiali durante

L'assistenza comporterebbe il rischio di esposizione dell'operatore rimasto senza dispositivo, oppure al rischio di effettuare manovre per il loro riposizionamento che esporrebbero l'operatore al rischio di imbrattamento.

SEQUENZA PER RIMUOVERE DPI

Guanti per primi - togliere anelli e bracciali

Occhiali - non toccare la parte anteriore degli occhiali, potrebbe essere la più contaminata, afferrare gli occhiali dalla parte laterale facendo attenzione a non toccarti il viso, sfilano e si appoggiano su un contenitore per essere poi sanificati (possono essere sanificati anche in itinere prima di proseguire con la rimozione degli altri DPI)

Camici - afferrare i lacci superiori e tirare slacciandolo e portandolo in avanti, afferrare poi i lacci a livello della vita e slacciarli, afferrare il camice dai lacci o dalla parte superiore e...

tirare inavanti sfilandolo in modo che si arrotoli su se stesso (utile per evitare imbrattamenti della divisa quando lo "sporco" rimane all'interno del camice)

Mascherina (o filtrante facciale-respiratore) -> non toccare la mascherina nella parte anteriore, afferrare e slacciare prima i lacci del collo e poi quelli superiori (slacciando prima i lacci superiori la mascherina cadrebbe in avanti contaminando il collo dell'operatore)

GESTIONE ATTREZZATURE/STRUMENTARIO/PRESIDI

Le attrezzature impiegate per l'assistenza al degente che risultino contaminate con anche eventuale presenza di materiale biologico devono essere manipolate con attenzione:

  • smaltite come rifiuti se materiale monouso (es i DPI come camice e mascherina chirurgica)
  • Adeguato trattamento se materiale riutilizzabile (es i DPI come gli occhiali oppure strumenti come fonendoscopi)

I dispositivi riutilizzabili devono essere:

  • Decontaminati
  • Puliti/detersi
  • Asciugati e da qui di divide e si
richiesto: disinfezione. decide tra: disinfettare o sterilizzazione
Disinfettarti o confezionati per la sterilizzazione
Stoccati e conservarti in modo idoneo fino al prossimo utilizzo
Il materiale sanitario viene classificato in base al rischio potenziale di infezione associato al suo uso in:
- materiale critico —> sono tutti quei dispositivi destinati al contatto con aree del corpo sterili o con il sistema vascolare o cute e mucose non integre. Requisito richiesto: sterilità
- semi-critico —> strumenti e oggetti che vengono a contatto con mucose integre (anche gli oggetti che vengono a contatto con mucose o con la cute intatte presentano dei rischi). Requisito richiesto: sterilità desiderabile oppure disinfezione ad alto livello
- non critico in base al rischio potenziale di infezione associato al suo uso —> strumenti e dispositivi che vengono a contatto con cute integra che richiedono un trattamento finalizzato a ridurre la carica batterica a livelli di sicurezza. Requisito richiesto: disinfezione.

Richiesto: pulizia con acqua e detergente.

Le procedure di trattamento comprendono interventi singoli e sequenziali:

Decontaminazione —> è l'esposizione all'azione di agenti disinfettanti di articoli non precedentemente detersi. Immersione degli strumenti riutilizzabili in un disinfettante di riconosciuta efficacia contro l'HIV è prevista per legge e deve essere effettuata prima delle operazioni di pulizia, al fine di:

  1. proteggere il personale
  2. Ridurre il numero di microrganismi presenti sulla superficie
  3. Facilitare la pulizia per dissoluzione del materiale organico
  4. Ottimizzare le tappe di disinfezione e sterilizzazione.

Pulizia o detersione o lavaggio —> è la rimozione dello sporco e del materiale organico tramite acqua e detergente. Dopo aver deterso è necessario risciacquare e asciugare. È ritenuto intervento sufficiente nella maggior parte delle situazioni a basso rischio infettivo, materiali e articoli sanitari non critici.

La pulizia deve essere effettuata prima della disinfezione o dell'asterilizzazione. Disinfezione o sterilizzazione: la disinfezione è la distruzione o inattivazione di microrganismi patogeni da un ambiente o substrato fino a livelli di sicurezza. Le sostanze chimiche utilizzate sono gli antisettici e i disinfettanti che riducono la carica batterica per la loro azione batteriostatica o battericida. I fattori che condizionano l'attività dei disinfettanti: - Concentrazione - Stabilità - Tempo di contatto - Natura del materiale da trattare - Quantità della contaminazione microbica - Carica batterica - Presenza di materiale organico - Specie microbica - Temperatura dell'acqua di diluizione - Presenza di sostanze inattivanti - Gestione da parte del personale FATTORI MOTIVAZIONE: - Concentrazione: l'efficacia del disinfettante è massima quando si arriva alla concentrazione ottimale. Se inferiore può essere inefficace, se superiore aumenta il rischio.quantità di disinfettante necessaria e il tempo di contatto richiesto. Alcuni microrganismi sono più resistenti e richiedono una maggiore concentrazione di disinfettante e un tempo di contatto più lungo. Condizioni ambientali È importante considerare le condizioni ambientali in cui avviene la disinfezione. Ad esempio, la temperatura e l'umidità possono influenzare l'efficacia del disinfettante. Modalità di applicazione Il modo in cui viene applicato il disinfettante può influire sulla sua efficacia. Ad esempio, se viene spruzzato o applicato con un panno. Rispetto delle istruzioni È fondamentale seguire attentamente le istruzioni del produttore per l'uso del disinfettante. Questo include la diluizione corretta, il tempo di contatto e le precauzioni di sicurezza. Ricordate che la disinfezione è solo una delle misure necessarie per prevenire la diffusione delle infezioni. È importante anche adottare buone pratiche di igiene, come il lavaggio delle mani e la pulizia regolare delle superfici.
  1. Suacapacità di sopravvivenza ai disinfettanti. Alcuni resistenti possono essere ad esempio le spore e il bacillo tubercolare
  2. Temperatura dell'acqua di diluizione: Ideale se compresa fra i 20 e i 37°C
  3. Presenza di sostanze inattivanti: Il materiale biologico può inibire fino a rendere parzialmente inefficace il disinfettante
  4. FATTORI MOTIVAZIONE
    • Gestione da parte del personale: Scorretta gestione di diluizione, conservazione, utilizzo, pulizia, mancata decontaminazione, scorretta valutazione delle caratteristiche del materiale da trattare
  5. Livelli di attività dei disinfettanti
    • Disinfezione di Alto livello: processo mediante il quale si eliminano tutti i microrganismi, compresi i virus HIV, HBV, micobatterio tubercolare, ad eccezione delle spore
    • Disinfezione di livello intermedio: processo
Dettagli
A.A. 2020-2021
33 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/07 Diritto del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Nobody_scuola_1990 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Promozione della sicurezza e salute e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Tescaro Barbara.