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Mascherine

Caratteristiche principali

Le mascherine devono essere certificate. La mascherina medicata o chirurgica è costituita da 2 o 3 strati di tessuto non tessuto. Sono ad uso personale e garantiscono filtrazione, traspirabilità e alcune sono anche impermeabili.

Come utilizzare correttamente la mascherina

La mascherina non va tenuta in tasca. Va allacciata prima la parte superiore e poi inferiore. Va tolta afferrando i capilaterali. La mascherina può essere anche agganciata a una visiera per proteggere da eventuali schizzi.

Quando utilizzare le mascherine

Le mascherine sono raccomandate come precauzioni aggiuntive nelle patologie a trasmissione per via aerea, per personale non immune a varicella e morbillo, per procedure che generano aerosol e in caso di influenza pandemica.

Classificazione delle mascherine

Classificate come FFP1 – FFP2 o N95 – FFP3 o N99.

Verifica di aderenza

  • In pressione negativa: Mani a coppa senza premere sul filtrante, inspirare profondamente e valutare se il filtrante collassa. In caso contrario, entra aria dai lati e il filtrante non è posizionato bene.
  • In pressione positiva: Mani a coppa sul filtrante, chiudere la valvola di espirazione se presente ed espirare con forza, valutare se si gonfia. In caso contrario c'è un passaggio di aria e quindi il filtrante non è posizionato bene.

Cause di perdita di efficienza

La maggior perdita di efficienza/aderenza del filtrante facciale è dovuta a:

  • Scarsa aderenza lungo il bordo di tenuta
  • Scarsa adattabilità al volto dell'operatore
  • Presenza di cicatrici profonde o particolare conformazione cranica
  • Presenza di barba o basette nella zona di aderenza
  • Non corretta esecuzione delle manovre per indossare il filtrante
  • Condizioni operative

Durata e sostituzione

Possono essere usate massimo otto ore.

Caratteristiche comuni secondo le schede tecniche

  • Uso singolo/personale in ambiente sanitario
  • Sostituire se bagnate, contaminate, sporche
  • Una volta indossate non vanno toccate

Utilizzo in procedure specifiche

Inoltre, i filtranti vanno sostituiti se utilizzati in procedure che generano aerosol fortemente contaminati (manovre su vie respiratorie come broncoscopia, rianimazione cardiopolmonare) e terapie che generano nebulizzazione (ventilazione non invasiva).

Valutazione dei rischi

Valutare sempre il rischio, l'ambito lavorativo, le indicazioni dell'azienda, il tipo di contatto, via di trasmissione, luogo, quantità di DPI (disponibilità) e se si è in una situazione di suscettibilità.

Linee guida internazionali

L'OMS, CDC, ECDC concordano che l'utilizzo dei DPI è fondamentale per la protezione degli operatori, ma danno indicazioni diverse rispetto all'utilizzo. Attualmente i filtranti possono essere la scelta migliore in quanto proteggono sia dalle goccioline di droplet che da eventuale aerosol.

Mascherine non mediche

Le mascherine non mediche sono quelle usate in comunità in tessuto. OMS e CDC concordano nel consigliarle per prevenire la trasmissione COVID-19 in aree comunitarie, insieme a distanziamento e igiene mani. Non ci sono studi a sufficienza sulla loro efficacia, ma il tessuto ha un basso potere filtrante, utile per il controllo della sorgente. Rischio di contaminazione presente per il riutilizzo frequente, maggiore ritenzione di umidità e lavaggio a mani nude.

Camici, tute

Uso e caratteristiche dei camici

Il camice non è raccomandato per l'uso di routine. Sono raccomandati per procedure a rischio di imbrattamento o per patologie trasmissibili per contatto. Vanno indossati prima di entrare in stanza e tolti prima di lasciare la stanza, igienizzando le mani. I camici hanno polsini, lacci superiori e laccio in vita.

Uso e caratteristiche delle tute

Le tute sono resistenti perché hanno le cuciture termosaldate. Hanno il cappuccio a copertura dell'intera testa e possono coprire anche il mento. Hanno l'elastico in vita e un'asola elasticizzata per il pollice. Il problema principale sta nella rimozione delle tute, ed esistono corsi appositi per togliersi la tuta per evitare contaminazioni. Vanno usate quando è strettamente necessario.

Utilità delle tute

C'è una dubbia utilità contro la trasmissione delle infezioni, usate solo in casi particolari per prevenire possibili imbrattamenti. Non sono raccomandati né come DPI né come DM. Possono essere utilizzati per proteggere le calzature da eventuali imbrattamenti.

Igiene respiratoria

Definizione e obiettivi

L'igiene respiratoria è stata introdotta nelle precauzioni standard e consiste in una combinazione di misure per ridurre al minimo la trasmissione di agenti patogeni respiratori attraverso goccioline o vie aeree nell'ambiente sanitario e comunitario.

Componenti dell'igiene respiratoria

  • Coprire bocca/naso con fazzoletti di carta quando si starnutisce o tossisce
  • Fornire fazzoletti di carta e predisporre contenitori per il loro smaltimento no-touch
  • Igiene delle mani
  • Fornire mascherine ai pazienti e/o agli accompagnatori con sintomi respiratori e alle persone con infezioni
  • Allontanare il capo dagli altri quando si starnutisce/tossisce
  • Mantenere una separazione spaziale superiore di 1 metro dagli altri soggetti

Gestione attrezzature e strumenti

Manipolazione e trattamento

Tutte le attrezzature che vengono impiegate durante l'assistenza al degente e che risultano contaminate e/o imbrattate di materiale biologico devono essere manipolate con attenzione.

  • Smaltite come rifiuti se sono di materiale monouso
  • Trattate adeguatamente se non sono di materiale monouso pulendolo, disinfettandolo oppure sterilizzandolo

Domande per scegliere la procedura

  • Serve che sia sterile?
  • Se decido di disinfettare, che prodotto uso?
  • Devo avere una disinfezione alta, intermedia o bassa?
  • Lo strumento/attrezzatura che sto gestendo per cosa e per chi è stato usato?
  • È contaminato e/o sporco?
  • Lo strumento/attrezzatura che sto gestendo per cosa lo dovrò riutilizzare?
  • Se decido di sterilizzarlo, lo posso fare? È compatibile il materiale?

Classificazione di Spaulding

Ci viene in aiuto la classificazione di Spaulding: in base al rischio potenziale di infezione legato all'uso, suddivide gli articoli in critici, semicritici, non critici.

Strumenti/attrezzature Caratteristiche Requisiti
Articoli critici Strumenti che vengono a contatto con tessuti sterili, sangue, mucose lesionate, osso (strumenti chirurgici, guanti sterili, aghi, siringhe…) Sterilità assoluta
Articoli semicritici Strumenti ed apparecchiature che vengono a contatto con cute e mucose integre (broncoscopi, termometri orali, cistoscopi…) Sterilità auspicabile oppure disinfezione di alto livello
Articoli non critici Strumenti che vengono a contatto con cute integra (poltrone, biancheria letto, carrozzine, fonendoscopi…) Disinfezione di livello basso oppure pulizia con acqua e detergente

Decontaminazione

Procedure e obiettivi

Immersione di oggetti in soluzione con disinfettante (attivo contro il virus dell'HIV e scelto in base alla compatibilità con il materiale) (può avvenire anche con mezzi fisici) per:

  • Ridurre la carica batterica
  • Proteggere il personale
  • Facilitare la pulizia

Lavaggio e/o detersione

Azione meccanica di rimozione dello sporco e di materiale organico da oggetti inanimati e superfici.

Procedura di decontaminazione e lavaggio

  • DPI: occhiali protettivi/visiera, guanti in gomma, mascherina, camice
  • Scegliere il decontaminante: idoneo e compatibile
  • Corretta diluizione
  • Utilizzare acqua fredda
  • Posizionare la griglia nel recipiente
  • Dopo il tempo necessario (indicato in scheda tecnica) risciacquare
  • Ove disponibile prediligere il lavaggio automatico

Confezionamento e sterilizzazione

Confezionamento

Adeguato al tipo di sterilizzazione. Confezioni in carta doppio strato e polietilene per rendere visibile il prodotto, oppure in speciali container.

Sterilizzazione

Risultato finale di processi fisici e/o chimici. Distruzione di tutti i microrganismi viventi e delle spore. La tecnica dipende dal tipo di materiale:

  • Autoclave a vapore
  • Gas ossido di etilene
  • Plasma di perossido di idrogeno
  • Agenti chimici

Materiale sterile

Conservazione: armadi idonei, sollevati da terra, facilmente lavabili, al riparo dalla luce e da fonti di calore. Stoccaggio favorente l'utilizzo dei materiali che scadono prima. Controllare: il viraggio esterno, l'integrità della confezione, la data di scadenza.

Disinfezione

Meccanismo e fattori influenti

Meccanismo di eliminazione dei microrganismi viventi, tranne le spore, fino a livelli di sicurezza. Su superfici inanimate. I fattori che condizionano l'attività dei disinfettanti:

  • Concentrazione
  • Stabilità
  • Tempo di contatto
  • Quantità della contaminazione microbica/carica batterica
  • Natura del materiale da trattare
  • Presenza di materiale organico
  • Specie microbica
  • Temperatura dell'acqua di diluizione
  • Presenza di sostanze inattivanti
  • Gestione da parte del personale

Normativa e etichettatura

La normativa prevede che la confezione del disinfettante abbia esplicitati nell'etichetta:

  • La composizione
  • Le modalità d’uso/impiego/diluizioni
  • Le avvertenze/attenzioni/interazioni
  • Numero di lotto
  • Volume
  • Ditta produttrice
  • Codice a barre
  • Pittogrammi

Documentazione del prodotto

Ogni prodotto deve avere:

  • La scheda tecnica contenente in modo approfondito le informazioni presenti nell’etichetta
  • La scheda di sicurezza che identifica i rischi e le precauzioni da adottare per l’uso del prodotto (misure in caso di incendio – primo soccorso, proprietà chimico-fisiche e stabilità-reattività, informazioni ecologiche e tossicologiche, smaltimento, trasporto, controlli sull’esposizione e protezione individuale…)
A volte possono risultare unite in un’unica scheda prodotto.

Livelli di attività dei disinfettanti

  • Disinfezione di alto livello: processo mediante il quale si eliminano tutti i microrganismi, ad eccezione delle spore.
  • Disinfezione di livello intermedio: processo mediante il quale si eliminano la maggior parte dei batteri, funghi e virus.
  • Disinfezione di basso livello: processo mediante il quale si eliminano gran parte dei batteri, alcuni virus e funghi ma non è in grado di eliminare i microrganismi resistenti e le spore.

Manipolazione e utilizzo

Preferire l’utilizzo di contenitori monouso o di ridotta capacità. Se si devono diluire, attenzione a non contaminare le sostanze. Attenzione a non contaminare la bocca del contenitore con le mani o oggetti durante l’utilizzo, il tappo va posto all’insù per preservare l’integrità del disinfettante. Manipolazione secondo la scheda tecnica e di sicurezza con l’utilizzo dei DPI idonei. Segnare la data di apertura sul flacone. Attenersi alle indicazioni della ditta produttrice per quanto riguarda diluizione, utilizzo, ecc. Non mescolare sostanze.

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Scienze mediche MED/42 Igiene generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher angelavicentin di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Promozione della salute e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Tescaro Barbara.
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