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Studi di intervento dietetico
Hanno l'obiettivo di studiare l'effetto dell'assunzione di uno specifico alimento/dieta, controllandone le quantità assunte. Sono la "prova del 9" dei risultati che si ottengono attraverso studi epidemiologici. L'ipotesi dell'efficacia di un alimento sulla salute deve basarsi su dati epidemiologici, dati di laboratorio e studi di intervento.
Differenza nelle indicazioni dietetiche per popolazione e individuo: nella popolazione si ha una distribuzione gaussiana e quindi non si riuscirà mai a portare tutti gli individui a un certo comportamento, nel caso dell'individuo è possibile avere obiettivi più specifici.
Differiscono dagli studi clinici perché hanno lo scopo di valutare l'effetto di un alimento come parte della dieta quotidiana. Possono essere effettuati sulla popolazione in generale o su ampi gruppi a rischio di malattia. Non sono diagnostici né basati su sintomi.
non a un rischio rispetto al beneficio (rischio 0), si hanno molti fattori confondenti (dieta costituita da più alimenti) e valutano uno o più marker di funzioni bersaglio. Biomarker: caratteristiche dell'organismo indici di un processo fisiologico, biomarcatori accurati e affidabili, che riflettono l'esposizione e l'effetto dei nutrienti e consentono di valutare il ruolo dell'alimentazione nella prevenzione delle malattie e nella promozione della salute. Devono essere validati dal punto di vista biologico (devono riflettere il processo in studio e rispondere ai cambiamenti degli eventi in studio) e metodologico (precisione, accuratezza, riproducibilità, specificità e sensibilità) e il cambiamento deve essere rilevante e significativo per il target di popolazione in studio. Tipi di marker: - Marker di esposizione: indicano se il soggetto ha assunto o meno l'alimento, quindi se sono stati esposti ono• Marker di risposta biologica: marker che si riferiscono a un cambiamento di una determinata funzione (es. forza muscolare) in seguito all'esposizione, devono essere facilmente reperibili • Marker di endpoint intermedio: si verifica prima dell'evento patologico, è direttamente correlato alla malattia e permette di accorciare i tempi dello studio e avere una certa sicurezza metodologica. • Marker di endpoint clinico: marker che evidenzia la malattia, spiega la situazione clinica del soggetto • Marker di endpoint surrogato: marker fortemente correlati all'endpoint clinico, permettono di indagare il rischio di una specifica malattia. Possono sostituire l'endpoint clinico, se si dimostra scientificamente la forte relazione con esso. Per essere un marker surrogato dell'endpoint deve condividere con esso il meccanismo biologico d'azione, deve subire cambiamenti significativi come l'endpoint in seguito all'intervento edeve essere plausibile dal punto di vista biologico e facilmente determinabile. Esempio di biomarker:BIOMARKER | CARATTERISTICHE METODOLOGICHE | CARATTERISTICHE BIOLOGICHE |
---|---|---|
Colesterolo totale | Precisione, validità, riproducibilità | Presente nel sangue di tutti gli individui, in qualsiasi stato, anche dopo conservazione a temperatura idonea |
LDL e HDL (CVD) | Diversi metodi disponibili | Sono stabili fisiologicamente, ma in concentrazione diversa. I livelli dipendono da fattori genetici, fisiologici e ambientali. Stabili nel tempo. |
Funzione piastrinica (funzione emostatica) | Bassa riproducibilità e poco affidabili per mancanza di dati che dimostrino il trasferimento del risultato in vivo | Presente in tutti gli individui, in qualsiasi stato fisiologico, ma l'intensità varia in funzione di fattori genetici, fisiologici e ambientali. |
Coagulazione e fibrinolisi (funzione emostatica) | Riproducibilità | Presente in tutti gli individui, in qualsiasi stato fisiologico |
La concentrazione/attività varia in funzione di fattori genetici, fisiologici ed ambientali. Lo sviluppo degli studi di intervento prevede i seguenti passaggi:
- Selezione dei soggetti (criteri di inclusione): si cerca di reclutare soggetti con fattori di rischio un po' alterati, al fine di comprendere il funzionamento dell'alimento e ottenere risultati significativi.
- Standardizzazione della dieta.
- Quantità e frequenza dell'introduzione dell'alimento.
- Tempi di esposizione al consumo dell'alimento.
- Verifica della compliance della dieta/trattamento: nello studio di intervento si ha una modifica delle abitudini alimentari del soggetto, quindi uno studio che si protrae per tempi lunghi potrebbe portare a una bassa compliance.
- Disegno sperimentale con controllo dei potenziali bias: gruppi paralleli o cross-over.
- Scelta dei biomarker EBM (Evidence Based Medicine): medicina basata sulle evidenze, cerca di effettuare una valutazione critica delle informazioni disponibili, utilizzando.
criteri espliciti e riproducibili. Il livello di evidenza è il grado di certezza con cui è prevedibile l'esito di un trattamento e la forza delle raccomandazioni è il grado di convinzione con cui si ritiene che una certa raccomandazione debba essere implementata. La forza dell'evidenza dipende (in ordine crescente) dall'opinione di esperti, da case report, dagli studi ecologici, trasversali, studi sull'uomo, studi animali e cellulari, studi di coorte e studi randomizzati e controllati (devono essere fatti con marker validati o outcome clinico). All'apice ci sono studi di un end-point di malattia, preceduti da studi di intervento che hanno end-point di fattori di rischio.
REVISIONE DELLA LETTERATURA
Le revisioni sono degli articoli scientifici in cui l'autore effettua un'analisi degli studi su un specifico argomento e fornisce una sintesi dei risultati. Possono essere di vari tipi:
- Revisione tradizionale o narrativa:
- Definire gli obiettivi e scrivere un protocollo
- Specificare i criteri di eleggibilità
- Individuare gli studi eleggibili
- Valutare la qualità degli studi
- Disegnare la strategia e l'estrazione dei dati
- Analizzare e presentare i risultati: forest plot. La dimensione del quadratino dipende dalla numerosità del campione, l'IC dà un'idea della dispersione dei dati (minore è IC e maggiore è l'omogeneità dei risultati) e se supera l'1 lo studio non
è significativo; il “diamantino” indica la stima di sintesi e relativo IC7. Interpretare i risultati dei dati combinati8. Conclusioni dimensione del quadratino dipende dal peso dallo studio e quindi dallanumerosità dello studio e l’intervallo di confidenza dà un’idea della dispersione dei dati, minore è IC e maggiore è l’omogeneità dei risultati).
Vantaggi: consente un riassunto quantitativo dell’evidenza scientifica, minor peso dellevalutazioni soggettive rispetto alle revisioni tradizionali, riduzione dell’errore non sistematico epossibilità di analisi sui sottogruppi.
Le possibili cause di errore sistematico di una meta-analisi sono: selection bias, eterogeneitàdegli studi e pubblication bias (maggiore facilità di pubblicazione per studi con risultati positivi,esclusione di articoli non in inglese…). 12
PREVENZIONE E TUMORI
Negli uomini c’è un calo del tumore al polmone,
Che è in aumento nelle donne (fumo), si ha anche una diminuzione del tumore allo stomaco e al seno, per la prevenzione primaria e la diagnosi precoce, e un lieve incremento del tumore al pancreas. In generale, si ha una riduzione del rischio di mortalità per tumore del 10% negli uomini e del 7% nelle donne.
I principali fattori dietetici legati alla prevenzione e allo sviluppo dei tumori sono: ortaggi e frutta, fibra e alimenti integrali, carne rossa, sale, bevande alcoliche, grassi, vitamine e minerali e fitocomposti (carotenoidi e flavonoidi).
La dieta, la nutrizione e l'attività fisica favoriscono la prevenzione del cancro.
In tutti i tumori ci sono delle caratteristiche che hanno indotto la cellula a diventare virale: sfugge ai soppressori della crescita, evita la distruzione immunitaria, capacità replicativa, infiammazione, capacità di metastasi e di angiogenesi, mutazione del genoma e resistenza alla morte cellulare.
Effetti di una dieta inadeguata:
generale, sono processi biologici complessi che possono influenzare la salute e il benessere delle cellule e degli organismi. Il DNA è il materiale genetico che contiene le istruzioni per la formazione e il funzionamento delle cellule. I danni al DNA possono essere causati da vari fattori, come radiazioni, sostanze chimiche o errori durante la replicazione del DNA. Questi danni possono portare a mutazioni genetiche che possono influenzare la crescita e la funzione delle cellule. La crescita cellulare è un processo fondamentale per lo sviluppo e il mantenimento degli organismi. Le cellule si dividono e si moltiplicano per formare nuove cellule, consentendo la crescita e la riparazione dei tessuti. Tuttavia, una crescita cellulare eccessiva o incontrollata può portare alla formazione di tumori o altre malattie. Gli effetti anti-apoptotici si riferiscono alla capacità di una cellula di evitare la morte cellulare programmata, nota come apoptosi. L'apoptosi è un processo normale che consente alle cellule di eliminare quelle danneggiate o non necessarie. Tuttavia, alcune cellule possono sviluppare meccanismi per evitare l'apoptosi, consentendo loro di sopravvivere e proliferare anche quando non dovrebbero. Questo può contribuire alla formazione di tumori o alla resistenza ai trattamenti. In conclusione, i danni al DNA, la crescita cellulare e gli effetti anti-apoptotici sono tutti aspetti importanti della biologia cellulare che possono avere un impatto significativo sulla salute e sul benessere degli organismi.