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RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE

Prendere gli elementi patrimoniali attivi e passivi così come sono staticollocati secondo le norme civilistiche e ricollocarli secondo chiavi di lettura o criteri diversi rispetto a quelli della struttura rigida e definita imposta dal legislatore. Quanti modelli di riclassificazione esistono al mondo? Non li definisce un Codice civile o tributario, la prassi dice che chi fa l'analisi si trova bene con alcuni modelli predefiniti. La riclassificazione quindi la fai a tua libera scelta in base al modello che vuoi tu.

Un modo per rendere più semplice la lettura del bilancio civilistico, non si vuole rendere più semplice la lettura, ma si vuole rendere efficaci i dati per supportare i processi di decision making. Devo avere pochi indicatori che in modo selettivo, significativo e bilanciato indicano la strada da prendere.

Normalmente i modelli sono due tra quelli che si possono usare riclassificare un bilancio o uno stato.

patrimoniale significa rileggere gli elementi patrimoniali attivi (investimenti e capitali investiti, le fonti di finanziamento) con una chiave di lettura differente:

  1. Finanziario quindi secondo i criteri finanziari
  2. Funzionale cioè lo stato patrimoniale riclassificato in base all'appartenenza gestionale.

Per esempio: Se lo scopo è capire la credibilità di un'azienda uso il primo modello.

Noi useremo solo il modello finanziario cercando di capire le chiavi di lettura per disordinarli con logiche differenti.

Io voglio arrivare velocemente a una duplice conclusione che è quella di formulare un duplice giudizio che l'azienda è solvibile? Sia nel breve sia nel lungo periodo. La solvibilità è il driver è la lente di lettura con cui andrò a leggere le attività e le passività che ha la capacità di rispondere alle domande.

L'azienda ha la liquidità? L'azienda è solida e

garante verso i terzi? L'ottica è capire se quest'azienda è in uno stato di solvibilità. Un'azienda è solvibile se riesce a pagare il debito oggi, nel breve periodo quindi poter disporre tempestivamente del denaro per far fronte ai miei impegni. La solvibilità in breve significa rispondere agli obblighi nei tempi giusti e con il denaro giusto. La solvibilità di lungo periodo è quella patrimoniale, sei in grado nel medio-lungo termine di fare in modo che i tuoi finanziatori trovino copertura dai debiti che ha contratto. Per capire se un'azienda è solvibile, devo far in modo che prendendo voce per voce tutti gli indici io capisco quale ordine metterci. Devo avere un criterio guida che ti permetta di disordinare il civilistico e il concetto di realizzabilità. Il criterio guida = la realizzabilità. La realizzabilità è la capacità di un elemento attivo o passivo dello
  1. La realizzabilità se guardo le attività per me corrisponde a investimenti, l'attitudine in cui un attivo mi procura flussi in entrata cioè mezzi finanziari che ti danno una proprietà o capacità di essere liquido. (attitudine di un attività di diventare liquido).
  2. Dalle passività invece si deve emettere mano ai tuoi soldi e vederli volare via, quindi realizzare il passivo vuol dire essere in grado di generare flussi finanziari in uscita (chi ti chiede di ridargli i soldi che ti ha dato) grado di esigibilità, è la capacità non tua ma è la capacità di qualcuno che sta fuori dall'azienda e dichiederti indietro i soldi, attitudine a richiedere i mezzi finanziari.
Il nostro stato patrimonialericlassificato è un prospetto dove l'ordine che do agli investimenti e ai finanziamenti prevede una sintesi che mi aiuta a capire secondo quel modello finanziario che voglio utilizzare se l'azienda ha liquidi e se l'azienda è solida.

NON SARA' RICHIESTO DOVE METTERE GLI INDICI MA SAPERE I CRITERI CON CUI VENGONO DISPOSTI

Lo stato patrimoniale finanziario

Stato patrimoniale finanziario ha dei totali di sezione che non si chiamano più come quelli nello stato patrimoniale civilistico.

Guardo bilancio di Monnalisa 2018 nel bilancio a pagina 31 si vede che il capitale investito viene chiamato totale attivo e il capitale acquisito si chiama totale passivo e patrimonio netto.

Nelle fonti di finanziamento saranno i capitali acquisiti da terzi e quelli che ci ho messo io. Il capitale di terzi sarebbe bene suddividerlo in quelli che richiedono la restituzione subito e quelli che mi lasciano un po' più di respiro.

Qual è il criterio per

puoi utilizzare i seguenti tag HTML per formattare il testo: - Per evidenziare il testo in grassetto, utilizza il tag `` o ``. - Per evidenziare il testo in corsivo, utilizza il tag `` o ``. - Per creare una lista numerata, utilizza il tag `
    ` insieme ai tag `
  1. ` per ogni elemento della lista. - Per creare una lista non numerata, utilizza il tag `
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      `. Ecco un esempio di come potresti formattare il testo utilizzando questi tag HTML: ```html

      Le fonti di finanziamento

      Per valutare la realizzabilità di un progetto, le fonti di finanziamento possono essere suddivise in tre contenitori, in base ai tempi di realizzazione:

      1. Contenitore 1: Capitale proprio o patrimonio netto, che include i capitali di terzi senza scadenza, come gli azionisti.
      2. Contenitore 2: Debiti consolidati o debiti a medio-lungo termine, che includono i capitali di terzi con data di restituzione fissata.
      3. Contenitore 3: Debiti correnti o debiti a breve termine, che includono i capitali di terzi con scadenza entro 1 anno.

      Per determinare in quale contenitore inserire una fonte di finanziamento, si utilizza il criterio convenzionale dei 12 mesi. Se l'investimento viene realizzato entro i 12 mesi, viene inserito nel contenitore 2, altrimenti viene inserito nel contenitore 3.

      La sezione attiva

      Per la sezione attiva, puoi utilizzare i seguenti tag HTML per formattare il testo:

      • Utilizza il tag <strong> o <b> per evidenziare il testo in grassetto.
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      • Utilizza il tag <ol> insieme ai tag <li> per creare una lista numerata.
      • Utilizza il tag <ul> insieme ai tag <li> per creare una lista non numerata.
      • Utilizza il tag <p> per creare un paragrafo.
      • Utilizza i tag <h2> o <h3> per creare un titolo di sezione.
      ``` Ricorda di utilizzare i tag HTML in modo corretto e coerente per ottenere la formattazione desiderata.

      Il capitale investito verrà suddiviso in due contenitori:

      1. Capitale fisso: qui vanno tutti i tuoi investimenti il cui grado di liquidità, cioè capacità di trasformarsi in cash, è superiore a 1 anno. Normalmente qui ci vanno le immobilizzazioni materiali.

      2. Capitale circolante: qui vanno tutti i tuoi investimenti che hanno un grado di liquidità, cioè capacità di trasformarsi in denaro, molto alto. Cioè l'altezza di questo grado di liquidità entro 12 mesi.

      Si inizia a capire se ho dei debiti correnti che sono debiti che scadono a breve e so se ho abbastanza cash per poterli pagare quindi il capitale circolante è abbastanza grande. Ci sono delle aziende che hanno moltissimo capitale fisso che non è in grado di pagare i debiti correnti perché hanno bisogno di quello circolante.

      Sarà usato il capitale fisso per poter investire su un debito che rimane nel patrimonio netto o nei

      debiti consolidati.

      Il capitale fisso (F) è quella parte di investimento che avrà un ritorno e sarà liquido lontano nei tempi, oltre 12 mesi.

      Il capitale circolante (C) comprende tutti gli investimenti realizzati che hanno un grado di liquidità alto e che torneranno in forma liquida entro 12 mesi. Si suddivide in investimenti che circolano più lentamente, ovvero le disponibilità non liquide (D) come il magazzino, il cui grado di liquidità non è alto come gli altri. Le liquidità differite (L) sono i nostri crediti, quindi denaro non liquido. Le liquidità immediate (I) sono il cash o la disponibilità di cassa.

      Se un'azienda fallisce, prima controllo di avere I, poi chiedo a L quindi chiedo a chi mi deve dei soldi di non darmeli tutti ma di coprirmi il fallimento, se anche questo non funziona chiedo a D. Se tutto non funziona, allora metto a liquidità tutto quanto e vendo l'azienda.

      Capitale acquisito si suddivide

      in:patrimonio netto (N) che non andrà via dall'azienda. È il capitale paziente che sia di debito o che sia patrimonio netto è il contenitore su cui posso fare affidamento perché non deprimono le uscite finanziarie di breve periodo. Capitale di terzi che si suddivide in passività consolidate (P) e passività correnti (p). i debiti quindi sono corrispondenti ai capitali di terzi che non deve superare il 50%. Report di bilancio di Monnalisa 2018 (secondo link) guardo pag 33 "la situazione economica, patrimoniale, finanziaria" nel bilancio dello stato patrimoniale della capogruppo. Rispondi alle domande: 1) A quanto ammontano i capitali acquisiti? I capitali acquisiti dell'anno 2018 ammontano a 79.118.593. i capitali acquisiti sono uguali ai capitali investiti ma c'è una parte che non viene investita, non tutte le fonti di finanziamento vengono investite perché abbiamo la liquidità del cash (nel bilancio).

      chiamata liquidità immediate 10.991.817) che fanno parte dell'attivo circolante che quindi gira veloce ed è il 58,84%.18

      Incidenza di magazzino, valore massimo diviso il totale del capitale investito(15.194.460/79.118.593 = 19%).

      2) La Monnalisa è in equilibrio patrimoniale?

      Si è in equilibrio perché i mezzi propri sono 64,96% che è un indice di autonomia finanziaria supera il capitale di terzi chiamato indice di dipendenza finanziaria o indice di indebitamento. Per essere un equilibrio non devono essere sopra il 50 e 50 ma i propri devono essere più alti dei debiti che ho con i terzi.

      3) Il grado di liquidità è alto o basso?

      Dovrebbe essere alto perché il capitale di circolante è superiore del capitale fisso. Perché 58,84 > 41,16. Se volessi sapere il grado di liquidità e non la disponibilità generale dovrei calcolare la percentuale della liquidità immediata.

      4) L'azienda

      è indebitata? Si e L’indice di indebitamento è 35,04% 5) L’azienda è in grado di coprire i debiti a breve con le attività correnti? Un altro indicatore interessante è il margine di tesoreria secca, il quale rappresenta la capacità dell’azienda di far fronte ai debiti di breve periodo con le disponibilità a breve, senza considerare il magazzino. Un margine > 0 indica che le liquidità immediate e differite sono sufficienti a coprire i debiti di breve termine. Un margine < 0 evidenzia, invece, la presenza di uno squilibrio finanziario di breve periodo in quanto i debiti correnti non sono coperti interamente dalle attività liquide e dai crediti di breve periodo. Inoltre le passività correnti sono 17,742,972 che sono minori dell’attivo circolante che è del 46,550,904 6) L’ut
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
47 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher tiger.luca di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Programmazione e controllo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof De Bernardi Paola.