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La programmazione delle amministrazioni pubbliche

Architettura giuridica di riferimento

Si inizia a parlare di amministrazioni pubbliche nel XIX secolo. All'epoca, tuttavia, l'amministrazione si confondeva con l'apparato politico finché non si è andati verso la Repubblica. L'amministrazione pubblica si presenta nella Costituzione come un apparato sottoposto alla Legge che assicura la piena realizzazione dei diritti civili, sociali ed economici dei cittadini (artt. 97-98 Cost.). Ciò attenua il rapporto della PA con il Governo in favore di quello con la collettività. Si sviluppano, dunque, pluralismo e decentramento amministrativo.

A seguito della riforma del titolo V della Costituzione nel 2001 si afferma che "Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione" (art. 114 co. 2 Cost.). Inoltre, "Le funzioni amministrative

sono adottate norme e regolamenti comuni che disciplinano l'organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche. 2) L'introduzione di principi di efficienza ed efficacia: le amministrazioni pubbliche devono garantire un servizio di qualità ai cittadini, utilizzando in modo efficiente le risorse a loro disposizione. 3) L'adozione di modelli di gestione aziendale: le amministrazioni pubbliche si sono orientate verso un approccio più simile a quello delle aziende private, adottando strumenti di gestione come la pianificazione strategica, il controllo di gestione e la valutazione dei risultati. 4) L'implementazione di tecnologie dell'informazione e della comunicazione: le amministrazioni pubbliche hanno investito nella digitalizzazione dei processi amministrativi, al fine di semplificare le procedure e migliorare l'accesso ai servizi da parte dei cittadini. In conclusione, il concetto di azienda applicato alle amministrazioni pubbliche implica un approccio più moderno e orientato al risultato, al fine di garantire un servizio efficiente ed efficace ai cittadini.

è optato per una lettura piùuniforme della performance che è avvenuta con la rivisitazione degli strumenti di comunicazionedella performance (il Bilancio) attuando un processo di armonizzazione della contabilità pubblicache favorisca una più semplice ed effettiva lettura e comparazione dei bilanci di ogni stato membrogarantendo la trasparenza e il trattamento equo dei cittadini europei. In Italia, tale armonizzazioneè avvenuta con la Riforma della Contabilità Pubblica con la Legge 196/2009, mentre per quel cheriguarda le autonomie locali, la spinta verso il Federalismo Fiscale si è avuta con l’emanazione dellaLegge 42/2009;

2) L’introduzione del concetto di azienda nell’ambito della PA attraverso un processo diAZIENDALIZZAZIONE che ha visto l’inserimento negli anni ’90 dei concetti di efficienza, efficacia edeconomicità a cui si sono in seguito aggiunti anche quelli di equità e misurazione.

L'azienda si caratterizza per essere un sistema: a) socio-tecnico (insieme di beni e persone organizzati al fine di svolgere una serie di attività); b) aperto (alle relazioni con l'ambiente esterno); c) duraturo (si ipotizza la non cessazione dell'attività, ma piuttosto il suo proseguimento nel tempo); d) complesso (composto da una serie di parti diverse, ma tra loro in equilibrio); e) finalizzato (alla soddisfazione dei bisogni umani); f) dotato di sistemi di controllo (per misurare e valutare il grado di raggiungimento degli obiettivi perseguiti individuando gli eventuali gap rispetto alla programmazione). Le implicazioni del processo di aziendalizzazione sono: l'autonomia istituzionale e gestionale; il dinamismo competitivo; la riorganizzazione manageriale e funzionale; la programmazione della gestione; il controllo e la valutazione dei risultati; la responsabilizzazione economica. Per garantire il rafforzamento dei criteri aziendali, occorre la

presenza di tre funzioni distinte: la funzione politico-istituzionale che è affidata agli organi elettivi e che si occupa di garantire l'esistenza delle condizioni favorevoli allo svolgimento dell'attività pubblica; la funzione gestionale che è affidata all'organo direttivo il quale deve intraprendere decisioni autonome e specifiche; la funzione operativa che viene attribuita agli organi esecutivi e che si riferisce alla traduzione in azioni concrete delle decisioni intraprese dall'organo direttivo.

3) L'introduzione di sistemi manageriali riducendo il peso negativo della burocrazia e rafforzando la distinzione tra le attività di indirizzo e controllo da quelle di carattere operativo. L'attività di indirizzo riguarda la determinazione degli obiettivi e sarà poi affidato ai manager il compito di raggiungerli attraverso lo svolgimento di opportune attività a carattere operativo. I risultati raggiunti saranno

oggetto di confronto con quelli attesi;

4) L'orientamento agli stakeholders (portatori di interessi) che si allaccia al nuovo concetto di Governance introdotto con la New Public Governance (NPG) staccandosi dalla focalizzazione del puro rispetto delle procedure normative in favore del rispetto degli obiettivi prefissati ed un maggiore orientamento nei confronti dei portatori di interessi. L'attività amministrativa assume così un orientamento alla massima soddisfazione degli stakeholders;

5) Sistema informativo per le decisioni a supporto della programmazione che deve risultare tempestivo ed affidabile. Questo sistema serve a monte per la definizione degli obiettivi ed in seguito per il loro monitoraggio per evitare che si operi adottando modalità scorrette e misurandogli eventuali scostamenti tra risultati attesi ed effettivi. Tale sistema consente di rilevare altresì il livello di coinvolgimento dei dirigenti e la qualità raggiunta dal loro

operativo e normativo definito dalla legge; Necessità di garantire la trasparenza e l'efficienza dell'azione amministrativa. Per valutare la performance di un'ente pubblico, vengono utilizzati sistemi di valutazione che prendono in considerazione diversi indicatori, tra cui: 1) L'impatto dell'azione amministrativa: si valuta la capacità dell'ente di elaborare politiche di intervento pubblico che abbiano un impatto significativo sulla società. 2) La qualità delle prestazioni: si valuta la capacità dell'ente di fornire servizi di qualità ai cittadini, garantendo un buon governo e una corretta gestione delle risorse. 3) La competitività territoriale: si valuta la capacità dell'ente di creare le migliori condizioni per lo sviluppo del territorio, favorendo la crescita economica e sociale. Tuttavia, all'interno delle istituzioni pubbliche possono sorgere delle criticità legate agli assetti organizzativi. Le scelte organizzative devono tener conto di due livelli: la struttura organizzativa e i sistemi operativi. Nella Pubblica Amministrazione, le decisioni organizzative sono limitate da vincoli come l'appartenenza all'ampio network pubblico, l'assetto operativo e normativo definito dalla legge, e la necessità di garantire trasparenza ed efficienza nell'azione amministrativa.attività operative dell'ente, consentendo loro di concentrarsi sulle decisioni strategiche e di controllo; 2) Garantire una maggiore efficienza ed efficacia nell'attuazione delle politiche pubbliche, separando le funzioni di indirizzo politico da quelle di gestione. La struttura organizzativa della PA prevede quindi una netta separazione tra gli organi politici, responsabili della definizione degli obiettivi e delle politiche pubbliche, e gli organi gestionali, responsabili dell'attuazione delle attività necessarie al raggiungimento di tali obiettivi. Tuttavia, uno dei principali problemi della PA è rappresentato dalla mancanza di efficaci sistemi di valutazione dei risultati conseguiti. Spesso, infatti, manca una chiara definizione degli obiettivi e dei criteri di valutazione, rendendo difficile valutare l'efficacia delle politiche pubbliche e apportare eventuali correzioni o miglioramenti. La struttura organizzativa della PA può essere suddivisa in tre livelli. Al vertice politico spetta il compito di definire gli obiettivi e le modalità di controllo. La dirigenza si occupa dell'attuazione delle attività volte al raggiungimento degli obiettivi programmati. Infine, la struttura operativa fornisce supporto alla dirigenza nello svolgimento delle attività necessarie al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal vertice politico. In conclusione, la struttura organizzativa della PA è regolata dalla legge e ha come obiettivo principale il perseguimento dell'interesse pubblico. Tuttavia, sono necessari miglioramenti, come l'integrazione degli organi politici e gestionali e l'implementazione di sistemi di valutazione dei risultati, per garantire una maggiore efficienza ed efficacia nell'attuazione delle politiche pubbliche.

attività gestionali;

2) Responsabilizzare i dirigenti.

Agli organi elettivi spetta:

  • Indirizzo politico;
  • Determinazione di obiettivi e programmi di attuazione;
  • Verifica dell'effettiva realizzazione degli stessi.

Agli organi dirigenziali vengono attribuite funzioni gestionali.

Fayol individua 5 funzioni fondamentali:

  1. Tecnica (produzione, fabbricazione, trasformazione);
  2. Commerciale (acquisti, vendite, scambi);
  3. Sicurezza (identificazione e gestione dei rischi);
  4. Contabilità (bilanci, inventari, costi, statistiche);
  5. Direttiva (programmazione, organizzazione, comando, coordinamento e controllo).

La funzione direttiva consiste, dunque, nel:

  1. PREVEDERE: preparare e valutare il futuro. Si manifesta nella programmazione e nel piano di azione la cui preparazione coinvolge tutte le principali funzioni;
  2. ORGANIZZARE: creazione di un organismo sociale che, dotato delle risorse necessarie, possa svolgere le funzioni fondamentali;
  3. COMANDARE: far funzionare
Il principio di gestione è fondamentale per il corretto funzionamento di un'azienda. Esso si basa su cinque pilastri principali: 1) PIANIFICARE: definire obiettivi e strategie per raggiungerli, stabilire programmi e piani d'azione. 2) ORGANIZZARE: strutturare l'azienda in modo efficiente, assegnando compiti e responsabilità ai vari membri del corpo sociale. 3) MOBILITARE: motivare e coinvolgere il personale affinché si impegni nel raggiungimento degli obiettivi aziendali. 4) COORDINARE: promuovere l'armonia tra tutti gli atti aziendali per facilitarne il funzionamento e il successo. 5) CONTROLLARE: verificare che tutto si svolga secondo i programmi adottati, gli ordini impartiti e i principi riconosciuti. La gestione richiede decisioni razionali basate su dati attendibili e significativi. È importante utilizzare procedure e metodologie di rilevazione corrette e costanti per ottenere informazioni utili al processo decisionale. I pilastri della programmazione includono l'introduzione del concetto di gestione basata sulla pianificazione, l'implementazione di un sistema contabile per la registrazione dei fatti di gestione, l'adozione di principi contabili comuni e schemi di bilancio per consentire la comparazione a livello nazionale ed europeo, l'introduzione del concetto di risultato atteso e l'adozione di un approccio orientato agli stakeholder. In sintesi, il principio di gestione è fondamentale per il successo di un'azienda e richiede una pianificazione accurata, un'organizzazione efficiente, una mobilitazione del personale, una coordinazione efficace e un controllo costante.

PROGRAMMAZIONE: La programmazione si esprime secondo due modalità: una narrativa(descrittiva) ed una economico-patrimoniale (contabile). L'armonizzazione contabile a livello europeo hacondotto alla ridefinizione del sistema di programmazione nel settore pubblico realizzatosi con la L.196/2009, il cui art. 7 prevede che le impostazioni delle previsioni in entrata e di spesa dei bilanci della PA siconformino al metodo della programmazione. Quest'ultima si concretizza nel processo decisionalenell'ambito in cui si definiscono gli obiettivi da raggiungere, i percorsi da intraprendere e le miglioricombinazioni delle risorse disponibili per ottenere la maggiore soddisfazione dei bisogni della comunitàamministrata.

IL PROCESSO DECISIONALE: si può attribuire a H. Simon l'approccio delle fasi del processo decisionalesecondo cui la formazione di una decisione segue un processo composto da 5 momenti successivi:

  1. L'analisi del problema
    1. (intelligence) La ricerca delle possibili soluzioni
    2. (design) La valutazione e la scelta dell'alternativa migliore
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A.A. 2021-2022
29 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher idp859 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Programmazione e controllo delle Amministrazioni Pubbliche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Unitelma Sapienza di Roma o del prof Scienze economiche Prof.