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COSTO STANDARD
1. Come valutate l'intervento dei consulenti sulla struttura organizzativa?
Casalinghi speciali
Il ruolo è il fatturato xkè il 30 % è per i casalinghi classici mentre il 70 % è quello dei casalignhi
speciali che aumenta la notorietà del marchio.
Xkè si utilizza la struttura divisionale?
CLASSICI serve x gestire la continuità e causa dell’omogeneità di tecnologie e politiche di prezzo,
canali distributivi Tradizionale.
SPECIALI serve x gestire l’innovazione e è formata da una comunanza di investimenti in R&S a
mercati, funzioni d’uso e clienti
causa della disomogeneità di Innovazione.
2. Come valutate l'intervento dei consulenti sui meccanismi operativi e, in particolare,
sul sistema di controllo di gestione?
Assetto organizzativo:
Struttura 31
Meccanismi operativi: Budget (bottom-up) MBO
Allocazione delle risorse
Programmi
Bonus
Contributo
Obiettivi di reddito sono uguali per entrambe le divisioni (scostamento rispetto alla dimensione
economico-finanziaria).
Gli obiettivi dei CdR deve rispettare il principio di controllabilità delle loro azioni.
Mappa CdR sono coerenti ma va enfatizzato il differente impatto strategico (contenuto della
responsabilità deve enfatizzare il differente ruolo strategico)
Co.An
Budget Orientamento al passato e eccessiva enfasi sui risultati del controllo economico-
finanziario
Reporting Tempestività bassa
Processo Rigidità procedurale, orientamento al passato
No gestione formalizzata xkè c’è stato u passaggio da niente a un sistema rigido
3. Come valutate l'intervento dei consulenti sui meccanismi operativi e, in particolare,
sul sistema di incentivazione?
Quanto incentivare?
Non si sa quanto “pesa” effettivamente il valore degli incentivi proposti dai consulenti;
dedurre che esso sia “rilevante l punto da portare a decisioni “miopi” da
Si può tuttavia dell’organizzazione;
parte di alcuni attori-chiave
Meglio sarebbe stata un’introduzione più “graduale” del sistema (eventualmente
rimandando di 1-2 anni il collegamento tra performance realizzate e incentivi corrisposti)
Dove incentivare?
Il sistema di incentivazione non ha modo di appoggiarsi su un sistema di P&C “consolidato”.
Il modello divisionale basato sul decentramento decisionale e sulla responsabilizzazione
(organizzazione divisionale) non è stato probabilmente interiorizzato completamente nella cultura
“famigliare” le composizione inevitabile tra le MBO.
Come incentivare?
X obiettivi sbagliati (es:.standard x governo dell’efficienza di processi produttivi);
X “cattivi obiettivi”:
Controllabili (reddito operativo al netto dei costi di struttura);
strategia competitiva (quali obiettivi sull’innovazione)
Prioritari vs
Coerenti con gli obiettivi globali e di lungo periodo (reddito operativo
semestrale)
Monodimensionali
X obiettivi irraggiungibili 32
Si rischia di “minare” da subito la fiducia nel sistema (instrumentality) e di creare demotivazione xlè
vi è un controllo sul breve periodo e non sul lungo e quindi si perde credibilità (controllo sulle
fatture).
4. Quali inconvenienti sorgono per il governo della divisione che fa capo all'ing.
Roberto? come potrebbero essere risolti?
Inconvenienti più evidenti:
Orientamento alla dimensione economica-finanziaria;
Orientamento al breve epriodo;
Orientamento al passato;
Orientamento alla dimensione individuale;
Orientamento all’interno
Si può adattare 2 tipi di programmi
Esempio CASALINGHI SPECIALI
Controllo più largo;
Report più tempistico;
Maggiore orientamento al futuro;
Maggiore flessibilità 33
LEZIONE 5 13/03/2017
Tematica della gestione per obiettivi e il processo di goal setting
La struttura informativa del sistema di controllo e il MBO
organizzativa è l’insieme degli elementi che rilevano, elaborano e rendono disponibili
La struttura
le informazioni necessarie per una corretta misurazione delle performance
Un’efficace gestione per obiettivi deve essere alimentata da un sistema informativo
sufficientemente sofisticato in grado di fornire al management il necessario supporto per la
definizione degli obiettivi e la valorizzazione dei risultati di tutti i centri di responsabilità.
La contabilità generale "ragiona" sui valori derivanti dagli scambi tra l'impresa ed i terzi e
rappresenta la sintesi economico-finanziaria della gestione d'impresa.
La contabilità analitica "ragiona" sui valori della contabilità generale ma li spezza e li riaggrega in
relazione ad oggetti di calcolo differenti.
Il budget rappresenta l'espressione economica dei programmi d'azione aziendali disaggregati fino
ad arrivare alle unita' organizzative elementari.
Il reporting consente un confronto organico ed analitico tra obiettivi predefiniti e risultati ottenuti
meccanismi operativi a supporto dell’MBO
Quale ruolo dei
I sistemi di pianificazione strategica;
I sistemi di programmazione e controllo;
I sistemi di ricerca, selezione, inserimento e formazione del personale;
I sistemi di valutazione dei risultati ed i meccanismi di incentivazione;
I sistemi informativi;
Tutti i meccanismi operativi devono essere progettati in maniera coerente tra di loro. 34
Processo di controllo direzionale e MBO
Gli obiettivi “dell’amore materno” …
Questi obiettivi consistono:
Nel realizzare per tutte le spese il miglior rapporto costi/ benefici possibile.
Gestire la propria azienda nel modo più efficiente possibile.
Offrire ai nostri clienti i prodotti di miglior qualità.
Dare al nostro personale la migliore motivazione possibile.
The SMART model
Specifici: Gli obiettivi dovrebbero specificare che cosa hanno bisogno raggiungere.
Misurabile: Si dovrebbe essere in grado di misurare se si raggiugono gli obiettivi anche non
economico.
Achievable (Realizzabile): Sono gli obiettivi realizzabili (coerenti con il contesto e fare analisi con
punti di forza/debolezza, ecc..) e raggiungibile? rispetto alla posizione dell’unità (mission
Rilevante: Questo obiettivo porterà ai risultati desiderati
unità organizzativa)?
Tempo determinate: Quando abbiamo compire/completerà gli obiettivi prefissati (MBO su orizzonti
annuali secondo il budget e i meccanismi di incentivazione ma anche obiettivi intermedi)? 35
Esempio di Azienda ospedaliera
Obiettivo Esemplificazione
“Amore materno” dell’attività dell’ospedale
Sostenere lo sviluppo
XY.
Migliorare l’attrattività dell’ospedale XY
Specifico
Misurabile Migliorare/incrementare il numero di ricoveri
dell’ospedale XY
extra-regionali
Achievable/Realizzabile Migliorare/incrementare del 3% il numero di
dell’ospedale XY
ricoveri extra-regionali
Rilevante Migliorare/incrementare del 3% il numero di
ricoveri extra-regionali al fine di realizzare uno
sviluppo sostenibile dell’attività dell’ospedale
XY
Tempo determinato Migliorare/incrementare del 3% in 12 mesi il
numero di ricoveri extra-regionali al fine di
realizzare uno sviluppo sostenibile dell’attività
dell’ospedale XY
I “migliori” obiettivi sono:
Sono il più possibile quantificati;
Controllabili;
coerenti con l’effettiva
Sono autonomia decisionale;
la “trappola dell’attività” a causa di cambiamenti di scenario;
Sono flessibili per evitare
Sono inequivocabili (scheda anagrafica, fonti dei dati e chiarezza) in termini di significato
con una chiara misurazione affinché il valore sia univoco;
Sono formalizzati in forma scritta;
“mettere in tensione”;
Devono
Poco numerosi, selettivi;
“Compatibili” orizzontalmente e verticalmente (gerarchia);
“Importanti” per quanto difficili da misurare (pesi).
Aggiungere nel sistema la misurazione se il costo non supera il beneficio 36
Processo di goal setting
(1) sono esplicitati gli obiettivi, il loro ordine di proprietà nonché i fattori e le ipotesi che ispirano i
piani di azione dei manager di livello gerarchico più elevato; viene definita una metodologia di
riferimento per l’elaborazione delle proposte da parte dei subordinati; questa fase risulta
fondamentale per assicurare la coerenza verticale del sistema di obiettivi e della strategia
aziendale (priorità strategiche e vincoli). attraverso l’analisi dei
(2) viene verificata la coerenza orizzontale degli obiettivi manageriali
contributi rispettivamente attesi e richiesti da parte delle unità organizzative appartenenti al
medesimo livello gerarchico, qui è critico il ruolo del controller.
(3) alla luce dei riscontri emersi a seguito delle fasi (1) e (2), si definiscono con il maggior grado di
chiarezza possibile le aspettative riguardanti le singole posizioni manageriali (mission e priorità).
sono “quelle aree altamente selettive della mansione di un
(4) le aree-chiave di risultato (KPA)
manager nelle quali, per avere successo, egli deve raggiungere una prestazione di alto livello.
(5) vengono individuati sia i punti di forza o di debolezza che i rischi o le opportunità correlabili ad
di risultato; tali analisi consente di minimizzare l’eventualità
ogni area-chiave di fissare obiettivi
irraggiungibili in aree particolarmente deboli o a rischio o, al contrario, eccessivamente appaganti
in aree caratterizzate da un profilo speculare rispetto alle precedenti (SWOT ANALYSIS). 37
si valuta l’impatto dei più importanti
(6) fattori esterni in relazione ai quali il manager non esercita
alcuna forma di controllo ma che, tuttavia, possono incidere in misura significativa sulla sua
performance; trascurare il ruolo di questi fattori nella definizione degli obiettivi può non di rado
pregiudicarne la credibilità.
(7) la corretta formulazione di un obiettivo comporta una precisa definizione dello specifico risultato
da raggiungere (cosa), del periodo di tempo entro il quale tale risultato dovrà essere conseguito
(quando) e della persona o unità organizzativa responsabile (chi); non è infrequente osservare
nella prassi aziendale l’impiego di obiettivi che devono essere:
a) Il più possibile quantificati;
Essere coerenti con l’autorità di chi deve perseguirli;
b)
c) Essere flessibi