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ELEMENTI POSITIVI DI REDDITO
a) Budget delle vendite: è il primo che viene costruito ed è il più importante. Si calcolano:
- Quantità/volumi di vendita tramite le politiche di marketing
- Prezzi-ricavo di vendite dipende dalle leve di marketing e dal marketing mix
- Mix di vendita collegato al volume delle vendite
Bisogna poi rettificare i valori rettificativi delle vendite (sconti, abbuoni, resi).
Le stime vanno articolate molto perché il ricavo aziendale nasce da stime analitiche, la stima deve essere
dettagliata rispetto alle aree strategiche d’affari (prodotti, mercati e tecnologie).
La segmentazione deve dividere le stime nel tempo, a seconda della stagionalità dei prodotti.
Al fine di ottenere stime affidabili, questa deve essere rafforzata da una serie di analisi esterne (analisi di
mercato) o interne (punti di forza e debolezza aziendale).
ELEMENTI NEGATIVI DI REDDITO
I costi commerciali si classificano in:
b) Costi di distribuzione fisica (magazzino finale, imballaggi, costi di trasporto, gestione degli ordini)
c) Costi rete di vendita:
- diretta, quando è composta da personale direttamente impiegato dall’azienda (il costo personale
assunto è un CF)
- indiretta, quando ci si avvale di agenti commerciali (liberi professioni con P. IVA) remunerati tramite
delle provvigioni in base a quanto vendono (CV).
d) Costi discrezionali:
- Costi di comunicazione: pubblicità, sponsorizzazioni, eventi, promozioni
- Costi innovazione della domanda: ricerche di mercato
Chiamati costi discrezionali in riferimento a quando sostenerli, non sul sostenerli (per evitare temporanee
crisi di liquidità di breve periodo).
e) Costi commerciali indiretti:
tutti i costi indiretti centrali comuni dell’area commerciale (stipendi direttori commerciali, stipendio del
direttore marketing).
Budget area produttiva Stima di tutti i costi relativi
alla trasformazione fisica e
ai flussi logistici di
produzione
- Volumi di vendite
- Politica delle scorte di PF
calcolo del volume di
produzione
52
Il budget dell’area di produzione è idealmente analizzato secondo 4 dimensioni:
1. La politica delle scorte
2. Il programma di produzione
3. I budget dei costi di produzione
4. Il budget degli acquisti o approvvigionamenti
1. Politica delle scorte
Le scorte hanno il compito di separare e coordinare fasi successive del processo di produzione
economica. Tale processo di produzione è suddiviso in tre macro-fasi:
i. Fase di approvvigionamento: riguarda l’acquisizione all’esterno dei fattori produttivi necessari (materie
prime, di consumo, sussidiarie, semilavorati e merci)
ii. Fase di trasformazione fisica: insieme di operazioni necessario per la fabbricazione di prodotti finiti
iii. Fase di commercializzazione: insieme di attività finalizzate alla cessione all’esterno di prodotti finiti.
(Quantità previste di vendita / periodo di riferimento) x giorni di copertura = quantità a magazzino
2. Il programma di produzione
Il programma di produzione non è un vero e proprio budget, ma rappresenta una premessa dei budget dei
costi di produzione. La sua caratteristica è di essere espresso in termini sia quantitativi, sia non quantitativo-
monetari (come i singoli budget).
Per calcolare il volume di produzione:
- Consumo di risorse: budget costi materie prime (costi del consumo)
- altri costi diretti: MOD
- costi indiretti: MOI, ammortamenti e investimenti
Collegamento tra budget consumo materia prima e budget degli approvvigionamenti (acquisti) ma bisogna
anche considerare le scorte di MP (no scorte PF).
Fattibilità del programma di produzione (fattibilità tecnica):
Volume vendite Scorte PF
(provvisorie) Programma volume di produzione (provvisorio)
Volume di produzione = volume di vendita + RF - RI
Verifica di fattibilità Fattore vincolato?
Es. 4000 H mod
Vol prod * standard fisico
unitario
Vincoli
No vincoli Investimento Riduco le vendite
Modifica scorte
Esternalizzo
(vendite stabili (riduco la
(vendite stabili e
(vendite stabili,
produzione stabile) produzione)
riduco produzione)
riduco
produzione)
Programma produzione + vendite definitivo
53
Il programma di produzione deve essere coerente con la politica delle scorte e con i programmi di vendita:
Volume di produzione = volume di vendita + rimanenze finali prodotti finiti – rimanenze iniziali prodotti
finiti
Percè il programma di produzione provvisorio preseta dei vincoli:
Fabbisogno risorse vincolate = volume di produzione provvisorio x standard fisico unitario
Vantaggi e svantaggi:
A. Investimento = aumentare la capacità produttiva disponibile in modo da ridurre il vincolo
Vantaggi: quando la carenza di capacità produttiva è strutturale (avviene frequentemente);
Svantaggi: quando la carenza di CP è rara e poco frequente.
Quando si investe si aumentano i CF, quindi aumenta il grado di rischio operativo e dunque aumenta il
punto di pareggio.
B. Esternalizzare = il vincolo rimane, ma si cerca un fornitore esterno affidabile e si fa produrre da lui.
Vantaggi: soluzione molto flessibile, in modo da adattare le scelte di mercato senza irrigidire la struttura
dei costi (non peggiora il rischio operativo);
Svantaggi: difficoltà di trovare e mantenere una relazione di fiducia con il fornitore (si riduce la propria
autonomia e aumenta la propria dipendenza ad un fornitore: es. bassa qualità e tempi di consegna non
rispettati riducono l’immagine).
C. Modificare le scorte = anticipare la produzione nei mesi precedenti il vincolo (in modo da avere
rimanenze iniziali alte).
Vantaggi: quando il vincolo di capacità produttiva è sporadico ed evita dipendenze dal fornitore;
Svantaggi: si deve disporre di sufficiente spazio in magazzino.
D. Riduzione delle vendite (peggiore alternativa)
Vantaggi: non c’è un vantaggio, si considera come ultima alternativa
Svantaggi: si perde fatturato, non soddisfacendo le richieste di alcuni clienti, dunque si rischia di perdere
margine e clienti nel lungo periodo.
Esercizio Bruan s.p.a.
La Bruan s.p.a., azienda che produce e vende due linee di piccoli elettrodomestici per la casa (linea cucina e
linea bagno), presenta le informazioni relative al budget del bimestre marzo-aprile 2013 riportate nelle
seguenti tabelle.
Tabella 3 – Altre informazioni
a) Le rimanenze di prodotti finiti al 1/03/2013 sono pari rispettivamente a 450 unità per la linea cucina e 400
unità per la linea bagno. 54
b) La politica delle scorte di prodotti finiti prevede di mantenere a magazzino alla fine di ogni mese un volume
di prodotti finiti pari al 30% del volume di vendita previsto per il mese successivo.
c) La politica di gestione del personale prevede che siano disponibili al massimo 1.900 ore di MOD mensili.
d) Il budget dei costi di produzione prevede un costo mensile della manodopera indiretta pari a 16.000 euro,
ammortamenti di impianti e macchinari di produzione pari a 5.000 euro al mese ed altri costi indiretti mensili
di produzione pari a 6.000 euro.
e) Il budget dei costi commerciali prevede costi relativi alle provvigioni pari al 10% del prezzo unitario di
vendita e costi indiretti commerciali comuni alle due linee di prodotto pari a 30.000 euro mensili.
f) Il budget dei costi generali ed amministrativi prevede costi indiretti mensili pari a 20.000 euro.
Quesito 1
Il controller della Bruan sta lavorando alla programmazione della produzione relativa al bimestre marzo-
aprile 2013. Nel caso si verifichi la presenza di un vincolo di produzione relativo alla disponibilità mensile
delle ore di MOD, si ipotizzi di poter esternalizzare presso un fornitore di fiducia esclusivamente la
produzione degli elettrodomestici della linea cucina per un volume di attività tale da consentire il rispetto del
vincolo di produzione, ad un prezzo costo unitario di acquisto pari a 32 euro. Determinare: a) il programma
di produzione definitivo che ne consegue; b) il budget del costo della produzione esternalizzata.
Quesito 2
Si ipotizzi che, a causa di un recente fenomeno sismico, il fornitore esterno non sia in grado di soddisfare la
richiesta di esternalizzazione effettuata dalla Bruan. Si ipotizzi, inoltre, di non poter modificare la politica
delle scorte di prodotti finiti e di non poter aumentare le ore di MOD disponibili su base mensile.
Determinare, sulla base di queste ipotesi: a) il programma di produzione definitivo della Bruan relativo al
bimestre marzo-aprile 2013; b) la revisione del programma (in quantità fisiche) delle vendite che ne
consegue.
1) Fase 1: verifica del MC I unitario > 0: Cucina Bagno
P 60 80
MPu 5*2= 10 4*3= 12
MODu 0,5*40= 20 0,6*50= 30
Provvigioni 10%*60= 6 10%*80= 8
MC I u 24 30
Fase 2: Programma di produzione provvisorio:
MARZO Cucina Bagno Totale
Vol vendita 1900 1400
+ RF 1900*30%= + 600 1400*30%= + 450
- RI - 450 - 400
Volume di produzione provv. 2050 1450
Standard fisico unitario MOD 0,5 0,6
Fabb. MOD 1025 ore 870 ore 1895
Totale < vincolo di 1900
APRILE Cucina Bagno Totale
Vol vendita 2000 1500
+ RF 2000*30%= + 660 1500*30%= + 480
- RI (RF di marzo) - 600 - 450
Volume di produzione provv. 2060 1530
Standard fisico unitario MOD 0,5 0,6
Fabb. MOD 1030 ore 918 ore 1948
Totale > vincolo di 1900 C’è un vincolo ad aprile. 55
Fase 3: revisione programma in ipotesi di esternalizzazione
Budget del costo della produzione esternalizzata
Esternalizzo ciò che non si può produrre.
Programma produzione definitivo. Aprile: Cucina Bagno
Volume di produzione marzo 2050 1450
Ore MOD disponibili 1900-918= 982 918 (non ho fornitore)
V.P. aprile 982/0,5= 1964 1530
Aprile esternalizzazione cucina
Volume esternalizzazione Volume esternalizzazione (2 metodi):
2060 – 1964 = 96 1948 – 1900 = 48
48/0,5= 96
Budget costo elettrodomestici: 96*32= 3072
2) ridurre vendite
Ordine di convenienza tra i due prodotti usando mc I u / fattore scarso
Cucina Bagno
MC I u 24 €/h 30 €/h
Standard fisico unitario MOD 0,5 0,6
MC/fattore scarso 48 €/h 50 €/h
Ordine di convenienza:
1. bagno
2. cucina
Nuovo programma di produzione: Cucina Bagno
Volume di vendite marzo 1900 1400
V.V. aprile 2000-96= 1904 1500
3. Budget dei costi di produzione
I. Programma di produzione definitivo (volumi)
II. Stima costi di produzione = stimare il valore del consumo (euro) dei fattori produttivi usati nella
realizzazione dei volumi di produzione definitivi
Fattori produttivi: MP, MOD, MOI, stipendi area produttiva, ammortamenti, controllo qualità
1) Stimare significa lavorare sui costi standard (standard fisico * standard monetario) e distinguerli tra:
- costi diretti standard
- costi indiretti standard
quanto è il costo t